Teranum Offstage #1 – Elena Brussa-Toi e i vini di Rado Kocjančič e Dimitri Cacovich

Teranum Offstage #1 – Elena Brussa-Toi e i vini di Rado Kocjančič e Dimitri Cacovich

di Emanuele Giannone

Il Carso non è solo il paese di calcari e di ginepri che abbiamo studiato in Quinta Superiore ma molto di più. Il più è anche in quel vino di cui forse scrisse per primo nientemeno che Plinio il Vecchio:

Nasce là dove l’Adriatico s’ insena non lungi dalle sorgenti del Timavo su d’un colle sassoso dove all’aura marina se ne matura tanto che basta per poche anfore…

Oggi sul Carso piove ma la Terrazza Bellavista, quando il tempo è fausto, riassume allo sguardo il Golfo e la Città, l’Altopiano e le Dolomiti, il Monte Slavnik (Taiano) e persino Venezia in un abbraccio solo. Abbassando lo sguardo alla tavola, la Terrazza riassumerebbe fuorionda anche un fritto di sardoni (e anche quello, ndr, si abbraccerebbe molto volentieri). La tavola è quella dell’Ošterija Ferluga a Conconello e, se avviate il video, all’estrema sinistra vedete sedere Dimitri, Master of this house, al quale prometterete una visita dopo aver visto la Signora all’estrema destra, Liliana, provare un raviolo della casa. Dal video apprenderete pure che la Signora non è, come sembrerebbe a chi già la conosce, solo giornalista e critica enogastronomica nonché primatista bonne vivante friulana-giuliana, ma anche l’ideale correttrice di bozze di Scipio Slataper (perché un altopiano, perdiana, non è una collina). L’altra Signora a tavola è Elena Brussa-Toi, friulana di nascita e giuliana d’adozione, primatista ex aequo per essere Responsabile di Sala e sommelier dell’Harry’s – Piccolo e Bistrot – bi-stellato Michelin e punto di riferimento della Trieste che siede bene a tavola. La visita va promessa anche a lei. Per due Signore da ammirare per il garbo, il brio e la naturalezza, ecco tra loro due colossi di cui vorrete, si spera presto, ammirare i vini: Rado Kocjančič e Dimitri Cacovich. Del primo abbiamo bevuto Krogle 2017, uvaggio di refosco nostrano, merlot e cabernet sauvignon, e del secondo il Refosco 2019.

Questa, in sintesi, è stata la prima puntata di TERANUM OFFSTAGE, il fronte del palco dei Viticoltori dell’Associazione e dei loro Terrani e Refoschi, da condividere in quest’anno storto e senza palchi sul nostro canale Facebook. Tutti pronti per la prossima che andrà online domani sera alle 19? Occhio al calendario, allora, e buona visione!

 

Le altre puntate le trovate qui:

Teranum Offstage #2 – Premi la bocca contro la terra, e non parlare

Teranum Offstage #3 – Andrea Petrini e le osmiza di Zidarich e Milič

Teranum Offstage #4. A Trieste nel caffè di Saba e Joyce

Teranum Offstage #5 – Jacopo Cossater e i vignaioli del Carso

Teranum Offstage #6 In diretta dal canale della Manica

Teranum Offstage #7 Finale di stagione

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Emanuele Giannone

(alias Eleutherius Grootjans). Romano con due quarti di marchigianità, uno siculo e uno toscano. Non laureato in Bacco, baccalaureato aziendalista. Bevo per dimenticare le matrici di portafoglio, i business plan, i cantieri navali, Susanna Tamaro, il gol di Turone, la ruota di Ann Noble e la legge morale dentro di me.

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