Sassicaia 2021 è un capolavoro assoluto

Sassicaia 2021 è un capolavoro assoluto

di Daniel Barbagallo

Il valore affettivo del vissuto e dei ricordi insieme alla nostra indole gioca un ruolo spesso determinante nella formazione del giudizio. Qualcosa di buono diventa spesso grande perché quel salto in più spesso viene da dentro di noi e giocoforza non può essere patrimonio di tutti. Ecco perché nel giudizio occorre essere abili a fare la tara.

Dei grandi vini del mondo, Sassicaia è stato il primo che ho bevuto con costanza, anno dopo anno, e per questo gli sono legato, un po’ come se fossimo cresciuti insieme. C’erano ancora i videogiochi nei bar, gli stereo nelle auto che costavano più delle auto stesse e un mondo in cui ragazzi e ragazze si conoscevano per strada e non chattando sui social.

Avevo i capelli lunghi e rientravo tardi la notte, tanto che a volte arrivavo al lavoro con la stessa camicia con cui ero andato in discoteca. Del vino non si parlava e per quel poco che lo si faceva non si usavano iperboli e superlativi. Il costo di una bottiglia “inarrivabile” era quello di un intero fine settimana con gli amici, ed il sacrificio aumentava l’importanza del momento quando poi lo andavi ad assaggiare.

Sappiamo poi come sia andata a finire, e non sto nemmeno a disquisire se questo sia un bene o un male. Bello che dei vini si parli e si faccia cultura in un paese che ce l’ha nel sangue ma il rischio di descrivere troppe bottiglie buone come speciali e uniche è sempre più dietro l’angolo. Capite bene che se tutto è eccezionale nulla più è eccezionale. Noi che abbiamo fatto di questa passione un perno della vita oppure un lavoro sempre più spesso ci troviamo con l’amaro in bocca di fronte a certe bottiglie stra-premiate, stra-punteggiate e stra-desiderate.

Tutto questo oggi non è accaduto perché questo Sassicaia 2021 a mio insindacabile giudizio è una delle versioni più eccezionali mai assaggiate, anzi vi dirò di più: a mia memoria, non ricordo un vino giovane all’uscita che abbia saputo coniugare precisione, stratificazione, succulenza, complessità, profondità, classe ed emozione come questo.

Sassicaia 2021
La sua più grande qualità però è il dinamismo, ha una mobilità olfattiva e gustativa fuori scala dove un naso di grande raffinatezza e definizione parte più timido a dispetto di un sorso che è gioia pura. Poi, come su di un’altalena, i profumi escono a palla, su macchia, frutto di mora dolcissimo, tabacco biondo e fiori viola. A seguire, resine pungenti, sfumature orientali ed un tocco agrumato.

La bocca, pur crescendo di intensità, si fa più affusolata come a voler bilanciare l’esuberanza olfattiva sembra volerti trafiggere senza ferirti, lasciandoti appagato come non mai. Me lo coccolo per tre ore, siamo solo io e lui e mi trovo isolato dal mondo dentro ad una bolla in cui tutto sa di Sassicaia. Che viaggio.

Amici, questo Sassicaia 2021 è veramente un capolavoro assoluto, perfetto per rimettere tutte le esagerazioni di questo momento scellerato al loro posto.

La prossima bottiglia vorrei berla con la mia amata per regalarle una di quelle esperienze che fanno la differenza e che ti segnano nel profondo. Ho già il bicchiere perfetto e so già dove prendere un’altra bottiglia, ora mi manca solo la mia amata.
Con un vino così, non potrebbe essere altrimenti, saranno rose che fioriranno.

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Daniel Barbagallo

Classe 1972, di Modena, imprenditore nel tessile. Padre siciliano, madre modenese, nato in Svizzera. Adoro la Borgogna, venero Bordeaux e il mio cane si chiama Barolo. Non potrei mai vivere senza Lambrusco. Prima di dire cosa penso di un vino, mi chiedo cosa pensi lui di me. Ho sempre sete di bellezza.

3 Commenti

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Vinogodi

circa 1 settimana fa - Link

...non male, effettivamente...

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DrPeperino

circa 1 settimana fa - Link

Ne ho assaggiato uno del 2020 non tanto tempo fa e invece sia io che alcune persone che erano alla degustazione l'abbiamo trovato veramente deludente: naso chiusissimo per tutto il tempo (atteso in tutto direi una mezz'oretta abbondante), poco significativo anche al gusto. Anonimo. Forse era qualche bottiglia più sfortunata di altre: da quel giorno ho il rammarico di non aver avuto la fortuna di fare questa esperienza che cambia la vita (enologica) dell'appassionato.

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Enrico

circa 1 settimana fa - Link

Che bella risposta diamine!!! La classe non è acqua ma Vino.

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