Solo un commento possibile per il programma de Le Grandi Storie di Intravino 2024: strepitoso

Solo un commento possibile per il programma de Le Grandi Storie di Intravino 2024: strepitoso

di Alessandro Morichetti

Altri 10 giorni e si comincia: Le Grandi Storie di Intravino edizione 2024 inizieranno mercoledì 8 maggio in una sede magica come l’Osteria dell’Unione di Treiso, un posto di Langa che quanto a storia ha pochi eguali.

Osteria dell'Unione

Sei serate per sei storie speciali che, non lo nego, riflettono molto i miei gusti: tanto sangiovese di ogni ordine, grado e provenienza, le grandi birre del Belgio e poi una autentica ciliegina sulla torta finale. Anzi, due.

Lo svolgimento è molto semplice: sei mercoledì di fila dall’8 maggio al 12 giugno, inizio previsto per le 20:30 ma è diventato uso comune iniziare a sbevazzare in veranda già alle 20. Poi si entra in osteria, ci si stringe un po’ e si ascoltano gli ospiti, bevendo nel mentre. No degustazione guidata, no slide, no proiettori, massima informalità, zero pinguinismi, solo voce, sguardi e bicchieri pieni. Alla fine ci si conosce tutti, come in un piccolo paese.

Cerco di ricostruire il filo logico che ha portato a un programma così perché l’attesa del piacere è essa stessa piacere.

Col senno di poi, tutto è iniziato esattamente domenica 11 luglio 2021 a pranzo all’aperto sotto alla vite americana proprio all’Unione. Stavo bevendo un buon Chianti Classico quando l’oste mi disse che due tavoli più in là c’era proprio un produttore di quella zona: Arturo Pallanti, Castello di Ama.

A dire il vero, molti mesi prima avevo notato una bottiglia di Ama su uno scaffale in osteria e l’oste mi disse che non conosceva l’azienda ma l’aveva portata il produttore, cliente assiduo da tanti anni nelle sue escursioni langarole: avrei poi scoperto che parlava di Marco Pallanti, papà di Arturo. E questo, col senno di poi, sarebbe diventato il primo tassello del puzzle.

Castello di Ama

Alle Grandi Storie, Stefano Amerighi è una presenza fissa. C’era alla prima edizione con la sua storia e c’è stato lo scorso anno insieme a Paolo Marchionni e Tommaso Ciuffoletti per una emozionante jam session in salsa toscana. L’Amerighi c’è perché il suo percorso nel vino si è dipanato negli anni viaggiando in parallelo alla storia di Intravino: giovane lui, giovani noi (un tempo). Nel 2009 ne parlai in un articolo come del prototipo di vigneron del futuro e, col senno di poi, la considerazione non fu peregrina. Stefano è un amico, siamo sempre d’accordo nel disaccordo e non tutti sanno che il suo percorso da produttore è iniziato proprio nel Chianti Classico, alla corte di Piero Lanza (Poggerino). Io adoro il CC e quale migliore occasione per unire le due cose. A questo punto però mancava solo una voce indigena del Gallo Nero, un volto contemporaneo, qualificato, fresco, dinamico ed entusiastico della zona? Chi meglio di Angela Fronti, che con Istine a Radda in Chianti sta scrivendo grandi pagine del vino toscano. Due vignaioli dell’anno per il Gambero Rosso in un colpo solo non capitano tutti i giorni e parlare del CC tra passato e presente sarà qualcosa di eccezionale. Stiamo pescando ad arte i vini e non è un caso che la serata sia andata sold out in un battibaleno. (Lettura consigliata per i curiosi: The Wine Heiresses Apparent. It used to be rare, but around the wine world, and with a particular concentration in Chianti Classico, daughters are taking on leadership roles, Eric Asimov, The New York Times). Secondo tassello della storia.

Chianti Classico Connection

Troppa Toscana, ci rimuginavo sopra finché non mi si è accesa una lampadina.

In quale altra zona d’Italia stanno puntando sul sangiovese in maniera seria? La Romagna. Conosco Elisa Mazzavillani da tanti anni, da quando è entrata in punta di piedi nel mondo del vino da ex astemia per diventare un piccolo caso di studio virtuoso con l’azienda che porta il nome di sua mamma, Marta Valpiani. Tantissimo studio, ottimi vini, packaging centratissimo, chiarezza espressiva, coerenza interna, modi gentili ma fermi, voglia di fare “insieme” agli altri, vis polemica calibrata quando serve. Francesco Bordini invece è figlio di quel Remigio di cui lessi su Porthos agli albori della mia formazione: tecnico preparatissimo e metodico, anfitrione, altissimo e secchissimo, consulente e produttore in proprio (Villa Papiano), è indiscutibilmente uno dei riferimenti scientifico-produttivi per la Romagna del vino artigianale, con una particolare predilezione per l’enclave di Modigliana, che tanto sta facendo parlare di sé. Ho pensato che il giusto mix di Elisa e Francesco potrebbe offrire uno spaccato di Romagna, sangiovese e sogni da sballo, e l’idea di contaminare l’aria di Langa con un po’ di spirito romagnolo è letteralmente esaltante. Terzo tassello.
Romagna

Sì ok la troppa Toscana ma il sangiovese ha una zona d’elezione sopra ogni altra, una zona dalla storia pazzesca in cui sono nati vini mitici. Dici sangiovese grosso e pensi a Montalcino, dici Montalcino e non puoi non pensare a Biondi-Santi.

Esiste un appassionato di vino sulla faccia della terra che non vorrebbe sedersi e ascoltare la storia passata, presente e futura di Biondi-Santi bevendo Biondi-Santi alla presenza di chi oggi produce il Brunello di Biondi-Santi? No, non esiste. E credo che una serata così ce la ricorderemo tutti molto a lungo. Eleonora Guerini nelle sue tante vite si è sempre dimostrata una delle donne più capaci del wine business italiano. Stilosissima, ex curatrice della guida ai vini del Gambero Rosso con Gianni Fabrizio e Marco Sabellico, former Lady Wine, lasciò il Gambero per Terra Moretti-Bellavista, anche autrice di libri, insomma versatile e oggi brand manager di Biondi-Santi. Un tempo anche compagna di terzo tempo veronese in Sottoriva…

Eleonora Guerini

Nel nuovo corso di Biondi-Santi, se Eleonora si occupa di pubbliche relazioni, lavoro sul branding e altre diavolerie in inglese, in sala motori il timone è saldamente in mano a Federico Radi. Non lo conosco ma amici comuni me ne hanno parlato molto, molto bene e insomma, una serata con loro due varrebbe già il prezzo del biglietto. Poi quando Eleonora mi ha comunicato i vini scelti…

  • Brunello 2018
  • Brunello 2016
  • Brunello 2009
  • Riserva 2013
  • Riserva 2010

E Rosso di Montalcino 2021 in veranda per scaldare i motori. Caz che serata! Un sogno. Farò finta sia il mio regalo di compleanno, sperando di arrivare al venerdì. Quarto tassello. Pesante, pesantissimo, pelle d’oca.

Biondi-Santi

Intermezzo.

Pur non essendo il nostro core business, qui su Intravino abbiamo sempre trattato la birra con pari dignità rispetto al vino. Quelli del vino che bevono birracce andrebbero estirpati, ma questa è un’altra storia. Lo scorso anno, dopo la serata del ciclo 2023 sulla grande storia della birra artigianale italiana, con Eugenio Signoroni ci promettemmo che una serata sulle birre non sarebbe dovuta mancare nemmeno quest’anno.

Eugenio è un amico oltreché curatore della guida Osterie d’Italia e di Guida alle birre d’Italia (entrambe pubblicazioni Slow Food Editore, tutto torna) ed avendo di recente fatto uscire un libro dal titolo Belgio. I paesi della birra. Gli stili. Le birre. Gli itinerari, scritto insieme a Luca Giaccone, l’idea di focalizzarci sul grande Belgio della birra è stata una logica conseguenza. Coinvolgere Giacu la ciliegina sulla torta. Due dei più grandi esperti di birra italiani e il secondo più grande esperto in Italia di birra belga dopo Kuaska (Giacu), sono il dream team che vorresti al pub ogni sera.

Per esperienza, le serate sulla birra sono spettacolari, con un quid di informalità e convivialità che spesso manca al vino, e questa serata – anche questa – non me la perderei per nulla al mondo. Ci saranno oltre 10 birre pazzesche, meglio non prendere impegni intellettualmente impegnativi per la mattinata successiva. Can’t wait.

Great beers of Belgium

Last but not least, il gran finale.
I fuochi d’artificio.

Amo Krug, sono un fan della Grande Cuvée e Krug Rosé 20ème edition in magnum è stata in assoluto una delle bevute più epiche degli ultimi anni. Terminare un ciclo di serate del genere con la Maison Krug Special Night mi esalta perché ho voglia di ascoltare tutta la storia di un brand della Champagne iconico e riconoscibile come pochi. Carlo Vallarino Gancia, senior brand manager Krug, sarà il nostro Cicerone d’eccezione e tutti i partecipanti avranno modo di vivere un’esperienza unica. Tre vini, tre viaggi nella storia del gusto. Non serve aggiungere altro.

Maison Krug Special Night

E non finisce qui, perché sono i dettagli che fanno la differenza.

Tutti i vini delle serate finiranno in dei bei Riedel 002, bicchiere super versatile e robusto. Riedel sarà sponsor tecnico delle Grandi Storie e ringrazio  Stefano Canello – tecnicamente Vice President Sales and marketing South East Europe presso Riedel – Spiegelau – Nachtmann – per aver creduto nella bontà di un progetto meritevole di calici all’altezza.

Le Grandi Storie di Intravino 2024

Che altro aggiungere?

È quasi tutto pronto, i primi vini stanno arrivando, le serate sono sold out e voglio solo ringraziare tutti i protagonisti, senza i quali un programma così clamoroso non sarebbe stato possibile: Elisa Mazzavillani, Francesco Bordini, Angela Fronti, Stefano Amerighi, Arturo e Marco Pallanti, Eugenio Signoroni e Luca Giaccone, Eleonora Guerini e Federico Radi, Carlo Vallarino Gancia, Rezi e Fabio padroni di casa all’Osteria dell’Unione.

Finalmente si comincia e io non vedo l’ora. Evviva!

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

1 Commento

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marcow

circa 2 settimane fa - Link

È un magnifico percorso di avvicinamento, fatto di 6 tappe, alla mitica data del 22 giugno 2024, quella che festeggia i primi 15 anni del più bel wine blog italiano nella Trattoria da Burde a Firenze con la squisita ospitalità dei fratelli Gori. Poiché i 55 posti per partecipare da Burde sono già stati tutti prenotati chiedo ad Alessandro Morichetti che tra i partecipanti alle 6 speciali serate organizzate da Intravino con ospiti d'eccezione vengano estratti a sorte 6 nomi che possano aggiungersi ai 55 che hanno già prenotato. W Intravino!

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