Teranum Offstage #5 – Jacopo Cossater e i vignaioli del Carso

Teranum Offstage #5 – Jacopo Cossater e i vignaioli del Carso

di Emanuele Giannone

Arriva la quinta puntata con un’eccezione che conferma la regola o, quanto meno, smentisce un luogo comune: il luogo comune è quello del viticoltore (o dell’oste) carsolino burbero, orso e, soprattutto, laconico. Dalla Trattoria Sociale di Gabrovizza Stanko Milič demolisce il totem della laconicità, Devan Sancin quello della ruvidezza. Il primo espone, precisa, corregge, ribatte e postilla con ritmi da vero dibattito televisivo; il secondo ha voce radiofonica e modi garbati, lascia all’altro senza scomporsi la fetta d’airtime più sostanziosa e mantiene inalterato il sorriso.

A commentare con loro i vini, Jacopo Cossater e Liliana Savioli. A quest’ultima, come sempre, l’arduo compito (che vorremmo sempre e mai possiamo condividere…) dell’assaggio del piatto preparato per l’occasione con doppia prova d’abbinamento.

Le altre puntate le trovate qui:

Teranum Offstage #1 – Elena Brussa-Toi e i vini di Rado Kocjančič e Dimitri Cacovich

Teranum Offstage #2 – Premi la bocca contro la terra, e non parlare

Teranum Offstage #3 – Andrea Petrini e le osmiza di Zidarich e Milič

Teranum Offstage #4. A Trieste nel caffè di Saba e Joyce

Teranum Offstage #6 In diretta dal canale della Manica

Teranum Offstage #7 Finale di stagione

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Emanuele Giannone

(alias Eleutherius Grootjans). Romano con due quarti di marchigianità, uno siculo e uno toscano. Non laureato in Bacco, baccalaureato aziendalista. Bevo per dimenticare le matrici di portafoglio, i business plan, i cantieri navali, Susanna Tamaro, il gol di Turone, la ruota di Ann Noble e la legge morale dentro di me.

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