Serial Drinkers 8 | Abbinamenti cibo-vino da manuale e “missioni impossibili”

di Andrea Gori

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Il piacere di abbinare cibo e vino in maniere coscienziosa continua. Carne e vino rosso, per dire, è un must indiscutibile, roba che Il Rosso e il Nero son cresciuti a forza di Chianti Classico e bistecca alla fiorentina. L’unico limite alle variazioni sul tema è la fantasia umana. Basta aver chiari i concetti base dell’abbinamento per scoprire che le vie del Signore sono infinite. Altro capitolo lieto è quello dei dolci, guardate che carrellata di ben-di-Dio da mangiare con un buon nettare accanto. L’orgasmo olfattivo che si raggiunge col giusto “mariage” (matrimonio di cibo e vino, alla francese) è difficile da spiegare ma fidatevi e seguite le nostre divagazioni sul tema. Tranquilli, non ci siamo fatti intimorire neanche dalle “relazioni impossibili” tra vino e pietanze difficili da accompagnare: carciofi crudi e piatti con buona dose di limone, ad esempio. Anche frutta, cioccolato e gelato a volte non scherzano. Argh, al solo pensiero di tanta golosità mi viene l’acquolina in bocca. Buona visione! [montaggio di Giulia Graglia]

Puntate precedenti:
Serial drinkers | L’esame visivo raccontato da “Il Rosso e il Nero”
Serial drinkers 2 | L’esame olfattivo secondo “Il Rosso e il Nero”
Serial Drinkers 3 | L’esame gustativo raccontato da “Il Rosso e il Nero” (prima parte)
Serial Drinkers 4 | Seconda parte dell’esame gustativo, entra in campo l’umami
Serial Drinkers 5 | Archeologia del vino, da Noè ubriaco a oggi
Serial Drinkers 6 | Il simposio, le donne e la filtrazione dei vini naturali
Serial Drinkers 7 | Introduzione all’abbinamento cibo-vino


Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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