Intrawine #8 | Bere in Antartide, Tik Tok, caos delle spedizioni, Muvin e bianchi di Rodano e Spagna

Intrawine #8 | Bere in Antartide, Tik Tok, caos delle spedizioni, Muvin e bianchi di Rodano e Spagna

di Massimiliano Ferrari

Questa settimana Intrawine ci porta a scoprire bianchi dalla Spagna e dal Rodano, una spedizione in Antartide con qualche bottiglia clandestina, Tik Tok e il mondo del vino e diverse altre segnalazioni che meritano uno sguardo.

Quindi ecco la consueta lenzuolata di link e storie scelte per voi.

 

Il nuovo caos delle spedizioni
Gli ultimi due anni, fra pandemia, lockdown e ora guerra in Ucraina, hanno trasformato, fra le altre cose, la realtà degli scambi commerciali, dei trasporti e della supply chain in tutti settori compreso ovviamente quello del vino e degli alcolici in generale. Questo pezzo lungo e documentato mette in evidenza bene come la situazione sia ben lontana dall’essere risolta, con gravi ripercussioni su tutti gli attori della filiera produttiva. Spedizioni in ritardo, merci bloccate nei porti di mezzo mondo, forniture centellinate di materiali come bottiglie o etichette, insomma: “Chaos is the new normal and we have adapted to reliable unreliability“.

How Wine and Spirits Companies Are Navigating the Supply Chain Chaos (Seven Fifty Daily)


Rodano in bianco
Alzi la mano qui chi conosce quanto vino bianco si produca nell’areale del Rodano? Ecco, (quasi) nessuno. Per scoprirlo vi invito alla lettura di questo pezzo che analizza un movimento in forte crescita, quello per l’appunto dei bianchi nella valle del Rodano. Sui mercati mondiali la richiesta di vini bianchi che sappiano dialogare con acidità e sapidità è in aumento e la zona può offrire un ventaglio consistente di varietà con caratteristiche diverse, dal roussanne alla grenache blanc fino a clairette e bourboulenc. Chi era fermo a viognier profumati di miele e legno dovrà rivedere le proprie opinioni.

There’s a Rhône white wine revolution under way (Club Oenologique)


Consumi di vino nel 2021
Qui invece una segnalazione con numeri e dati sui consumi di vino nel mondo nel 2021 aggiornati dall’OIV. Leggere questi grafici, andando al di là dello scarno dato numerico, aiuta a capire le dinamiche che dominano i mercati e i cambiamenti in atto. Spulciando i vari grafici ci si accorge che in generale i consumi sono in calo un pò ovunque, che la Cina rimane un oggetto misterioso con dati poco aggiornati e che l’Europa domina per quanto riguarda i consumi pro capite annui. Quindi tanti grafici per approfondire quanto si beve vino in giro per il mondo.

I consumi di vino totali nel mondo – aggiornamento OIV (I numeri del vino)


Vini bianchi spagnoli
La solita, imprescindibile carrellata di bottiglie consigliate da Eric Asimov questa volta mette insieme una categoria che può sembrare quasi un ossimoro, ovvero bianchi dalla Spagna. In una terra consacrata e conosciuta per i suoi vini rossi escono tuttavia bianchi che mi sento personalmente di consigliarvi. Parlo a titolo personale ma i bianchi della Galizia per esempio meritano veramente la vostra attenzione.

From the Land of Bold Reds: 10 Superb Spanish Whites (The New York Times)


Una bicchiere di vino alla fine del mondo
Assaggiare una bottiglia di vino fra i ghiacci antartici è una di quelle esperienze che raramente capitano nella propria vita. In questo pezzo David W. Brown ci offre la sua testimonianza di giornalista e appassionato di vino a bordo di una nave sudcoreana durante un viaggio scientifico in Antartide. La prima e immediata riflessione che ho fatto leggendolo è quanto un bicchiere di vino anche ai confini del mondo possa essere salvifico, in un luogo dove tutto quello che siamo abituati a chiamare civiltà viene meno basta solo un sorso di vino per tenerci legati alla nostra umanità. Bello, da leggere.

A Wine Tasting at the End of the World (Pix Wine)


Il vino su Tik Tok
E se la prossima piattaforma social per il vino fosse Tik Tok? Ora non starò qui a fare analisi su influencer, social, mondo del vino e annessi e connessi. Riporto soltanto che in questo pezzo si analizza come Tik Tok abbia le potenzialità e le caratteristiche per diventare il “nuovo” social network per gli amanti del vino. Tutti pronti a emigrare da Instagram?

TikTok for Wine Lovers: Made For Each Other, or Quite Incompatible? (Meininger’s Wine Business International) 


Un nuovo museo del vino a Verona
La data prevista è il 2026, la sede sarà Verona. Sto parlando del progetto per il nuovo museo del vino che dovrebbe aprire nel capoluogo scaligero. Ne dà notizia Drinks Business e, stando alle parole di Enrico Corsi, consigliere regionale, dovrebbe essere quello che per Bordeaux è la Cité du Vin. Il Muvin, questo sarà il nome, diventerà uno spazio espositivo con sezioni dedicate all’assaggio e percorsi esperienziali. Quello che è certo è che in Italia manca completamente un progetto museale dedicato al vino in grado di riassumerne la poliedricità e la ricchezza. Speriamo solo che non sia un nuovo Fico…

Italy’s largest wine museum to open in Verona (The Drinks Business)


Tutto su IntraWine, la rassegna stampa di Intravino:
– IntraWine: la rassegna stampa di Intravino #1 Febbraio 2022
– IntraWine #2: Melania Battiston, fumetti, Buttafuoco, gusto “salato” e DRC
– IntraWine #3: vino “croccante”, Barolo a La Place, terroir di Internet e guerra in Ucraina

– Intrawine #4: Chianina & Syrah, Libano, NFT, bicchieri da osteria e cure palliative
– Intrawine #5: Auf Wiedersehen Pét, Blind Ambition, Asti Spumante & Ucraina e baby Bordeaux
Intrawine #6: Geoffroy in Franciacorta, progettare cavatappi, clean wine e cosa fa un wine consultant
– Intrawine #7: Amazon, bottiglie di plastica, Burlotto, AVA e Albéric Bichot, vignaiolo-esploratore

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Massimiliano Ferrari

Diviso fra pianura padana e alpi trentine, il vino per troppo tempo è quello che macchia le tovaglie alla domenica. Studi in editoria e comunicazione a Parma e poi Urbino. Bevo per anni senza arte né parte, poi la bottiglia giusta e la folgorazione. Da lì corsi AIS, ALMA e ora WSET. Imbrattacarte per quotidiani di provincia e piccoli editori prima, poi rappresentante e libero professionista. Domani chissà. Ah, ho fatto anche il sommelier in un ristorante stellato giusto il tempo per capire che preferivo berli i vini piuttosto che servirli.

1 Commento

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Segnalo un articolo di WIRED del 25 MARZO 2022 sull'Antartide. "Antartide, abbiamo perso un pezzo" "Dai dati satellitari emerge che nell'Antartide orientale si è distaccato un iceberg, esteso come la città di Roma, che ha segnato il collasso della piattaforma glaciale Conger, probabilmente a causa delle temperature da record che hanno colpito i Poli A metà marzo un’ondata anomala di caldo ha colpito i Poli, facendo raggiungere temperature da record, pari a diverse decine di gradi superiori rispetto alla media del periodo. Le conseguenze non hanno tardato ad arrivare: secondo quanto si apprende da dati satellitari, nell’Antartide orientale si è staccato un iceberg di circa 1.200 chilometri quadrati (più o meno la stessa estensione di Roma), che in buona sostanza era ciò che rimaneva della piattaforma glaciale Conger, collassata probabilmente a causa del caldo estremo delle ultime settimane. Lo conferma anche il National ice center degli Stati Uniti, agenzia che analizza le acque ghiacciate di tutto il mondo per le forze armate statunitensi. Secondo gli scienziati che studiano questi fenomeni, si tratta di uno degli eventi più significativi dall’inizio degli anni 2000" (Wired 25 marzo 2022) https://www.wired.it/article/antartide-ghiacciai-piattaforma-conger-iceberg/amp/ PS L'articolo di PIX.WINE è di gennaio 2022. Quello di Wired è di marzo 2022. Considerazione personale: Esiste un problema reale di innalzamento delle temperature? Vanno prese subito delle misure per contrastare la crisi climatica o si può ancora temporeggiare? Se siamo d'accordo fin qui(perché ci sono anche i NEGAZIONISTI) bisogna allora discutere su COSA FARE? Su cosa fare, come abbiamo letto negli ultimi anni, non c'è unanimità tra gli ESPERTI, i Politici e i cittadini che...attenzione... si formano le opinioni prevalentemente sulle informazioni dei MEDIA MAINSTREAM. E lo abbiamo visto anche nei dibattiti su Intravino: ci sono OPINIONI DIVERSE. C'è chi pensa che Greta Thunberg vada all'ONU a leggere un DISCORSO scritto da adulti e c'è chi pensa che Greta sia in grado di PENSARE...E SCRIVERE.

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