Intrawine #6 | Geoffroy in Franciacorta, progettare cavatappi, clean wine e cosa fa un wine consultant

Intrawine #6 | Geoffroy in Franciacorta, progettare cavatappi, clean wine e cosa fa un wine consultant

di Massimiliano Ferrari

Smaltite le sbornie pasquali e quella del Vinitaly dopo due anni di assenza, è di nuovo il momento di Intrawine con link ed articoli da leggere pescati tra la stampa di tutto il mondo.

Questa settimana troverete pezzi che raccontano come il cambiamento climatico stia modificando in profondità la viticoltura, chi progetta cavatappi, un nuovo arrivo molto illustre in Franciacorta, etichette che raccontano bugie e tanto altro.

Sempre qui, su Intrawine.


Il cambiamento climatico in vigna
Viviamo il cambiamento climatico e i suoi effetti ormai quasi quotidianamente. Le conseguenze che questi fenomeni hanno e avranno sulla viticoltura credo che siano ancora poco indagati o forse ignorati nella speranza che tutto si risolva. Non sarà così. In questo accurato articolo, Alessandra Biondi Bartolini con piglio scientifico e ragionato passa in rassegna lo stato attuale delle cose, il panorama che ci ritroveremo a condividere fra qualche decennio e le possibili forse inadeguate cure che possiamo mettere in campo.

Il vino che verrà (Radar Magazine)


Etichette che raccontano bugie
Quello che si può e non si può scrivere sulle etichette rimane questione talvolta contoversa e non mancano furberie in giro per il mondo. Nel pezzo linkato si dà notizia della decisione negli Stati Uniti di vietare l’espressione “clean wine” che negli ultimi tempi su alcune etichette ha iniziato ad essere un implicito messaggio di marketing usato per veicolare legami con i benefici (fasulli) alla salute che bere quei vini darebbero.

“Clean wine” is a manipulative term, and now the feds agree (San Francisco Chronicle)


Identikit di un wine consultant
Chi è e cosa fa un wine consultant? Charles Curtis è un Master of Wine inglese che racconta la sua professione di wine consultant, termine che ormai si sente ad ogni angolo e mai si capisce cosa realmente sia. Ecco qui c’è un racconto ironico e dettagliato di cosa faccia un wine consultant. Quindi, prima di metterlo nelle vostre bio di Instagram, date una letta.

My life and job as a personal wine consultant (Decanter)


Progettare cavatappi
Qui qualcosa di completamente diverso. Come dice il titolo entriamo nella contorta mente di un progettista di cavatappi. Si scopre come la progettazione di un cavatappi passa anche fra fax spediti fra i due estremi del mondo, modelli che stanno al MOMA di New York e cavatappi a forma di coniglio. 

Inside the twisty mind of a corkscrew designer (Pix Wine)


Gradite un Bolgarè?
Le battaglie legali che prodotti italiani si trovano ad affrontare sono ormai pane quotidiano. Spesso con risultati involontariamente comici. Ultimo esempio è la crociata tutta leghista a tutela del Prosecco nei confronti del vino croato Prosek, vino dolce da appassimento prodotto sulla costa dalmata. Qui invece si riporta di un’altra diatriba che vede Italia e mondo balcanico sfidarsi di nuovo. Si tratta del tentativo del Domaine Boyar in Bulgaria di registrare il marchio “Bolgarè” per commercializzare i proprio vini e del divieto da parte della Comunità Europea di utilizzare il nome ritenuto troppo simile all’italico Bolgheri. Qualcuno si ricorda della battaglia sull’uso del nome Tokaji?

Tuscan wine appellations win trademark case against bulgarian brand (The Drinks Business)


Richard Geoffroy, ex Dom Perignon, sbarca in Franciacorta
Richard Geoffroy che approda a Bellavista vale il parallelo con l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. La notizia è di quelle potenti, il grande chef de cave che per 28 anni ha messo la propria firma sui vini di Dom Perignon entrerà a far parte di una importante azienda spumantistica italiana, Bellavista. In realtà, si legge nella nota rilasciata da Terra Moretti, holding a capo della cantina franciacortina, che “Geoffroy aiuterà Francesca Moretti ad acquisire le abilità necessarie per portare Bellavista nel futuro”. Staremo a vedere cosa succederà.

Richard Geoffroy swaps Champagne for Franciacorta (The Drink Business)


Frontiere inesplorate del vino naturale
Si sa che tanto del fascino che il vino esercita su appassionati e bevitori sta anche nella scoperta continua di zone inedite e aree vinicole che magari non si sapeva nemmeno collocare su una mappa. Merito di questo sdoganamento di zone minori e sconosciute è da attribuire al movimento dei vini naturali. Questo pezzo di Punch parla appunto di questo – nuove frontiere del vino naturale – e ne indaga due agli antipodi. Leggete Alice Feiring e scoprirete quali sono.

Where are natural wine’s frontiers? (Punch Drink)


Tutto su IntraWine, la rassegna stampa di Intravino:
– IntraWine: la rassegna stampa di Intravino #1 Febbraio 2022
– IntraWine #2: Melania Battiston, fumetti, Buttafuoco, gusto “salato” e DRC
– IntraWine #3: vino “croccante”, Barolo a La Place, terroir di Internet e guerra in Ucraina

– Intrawine #4: Chianina & Syrah, Libano, NFT, bicchieri da osteria e cure palliative
– Intrawine #5: Auf Wiedersehen Pét, Blind Ambition, Asti Spumante & Ucraina e baby Bordeaux

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Massimiliano Ferrari

Diviso fra pianura padana e alpi trentine, il vino per troppo tempo è quello che macchia le tovaglie alla domenica. Studi in editoria e comunicazione a Parma e poi Urbino. Bevo per anni senza arte né parte, poi la bottiglia giusta e la folgorazione. Da lì corsi AIS, ALMA e ora WSET. Imbrattacarte per quotidiani di provincia e piccoli editori prima, poi rappresentante e libero professionista. Domani chissà. Ah, ho fatto anche il sommelier in un ristorante stellato giusto il tempo per capire che preferivo berli i vini piuttosto che servirli.

3 Commenti

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Dall'articolo “Clean wine” is a manipulative term, and now the feds agree (San Francisco Chronicle) questo passaggio: "Since then, the term has proliferated in wine-marketing literature. Brands like Good Clean Wine advertise "no headache" and say you'll "feel good" tonight and tomorrow morning. Usual Wines proclaims on its website that clean wine is "made from organic grapes with no added sugars, colors, or fillers" and claims its wines will strip away hangovers. This sort of language is manipulative, promising specious health benefits" (Dal link) -- Come potete constatare viene discusso l'uso "ingannevole" di espressioni come CLEAN WINE. Che è stato vietato dalle autorità degli USA. ----- Lo stesso discorso è stato fatto in Europa con VINO NATURALE che è un'espressione vietata...perché ingannevole. Non si può usare in etichetta. Ma, attenzione, l'uso che viene fatto dal marketing di questa espressione v i e t a t a in Italia ... è indecente. Perché, signori, il successo sulla massa dei CD Vini Naturali è dovuto, soprattutto, alle sue sue presunte Virtù Salutari che sono...evocate...in modo molto forte e suggestivo...proprio dalla parola NATURALE. Lo stesso si può dire con espressioni come VINI ETICI molto di moda.

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Quando è stato ampiamente dimostrato che i problemi salutistici del vino non si risolvono con... qualche mg di solforosa in meno. Quando è chiaro anche a un bambino delle elementari che l'ALCOL è presente con le stesse caratteristiche sia...in un CONVENZIONALE...che in NATURALE. -- Possiamo dire che l'alcol è il più Democratico dei componenti del vino. Perché è assolutamente lo stesso sia in un TAVERNELLO che in un Vino da Oligarca.

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...amen...

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