Il confine tra entrare nella storia e vivere un incubo è davvero sottile: ne sa qualcosa il ciclista eritreo Biniam Girmay, recentissimo vincitore di una tappa del Giro d’Italia. Biniamin, oltre a distinguersi per la prima vittoria di un ciclista africano in una tappa del Giro, si è fatto notare anche per uno spiacevolissimo infortunio.

Durante i festeggiamenti per la vittoria, infatti, nello stappare la bottiglia di spumante riservata ai vincitori (dovrebbe essere il Prosecco Doc Rosé – Millesimato 2021 di Astoria nel formato da 3 litri, detto anche Jéroboam), è stato colpito dal tappo in sughero che la chiudeva.

L’incidente ha procurato al 22enne talento del ciclismo mondiale un trauma all’occhio costringendolo al ritiro dalla corsa rosa. Che sfiga! Proprio in virtù di questo episodio, ci corre l’obbligo di sottolineare ancora una volta come l’apertura delle bottiglie di spumante, apparentemente semplice, sia un’operazione da effettuare sempre con grande cautela.

Non tutti sanno che uno spumante, per essere chiamato tale, deve per legge sviluppare una pressione di almeno 3,5 bar. Per avere un paragone basti pensare che le ruote di una vettura sono gonfiate con una pressione compresa tra i 2 e i 3 bar. Parliamo quindi di una forza molto elevata, che può proiettare il tappo di chiusura fino ad una velocità di circa 75 Km/h (ma il record registrato pare essere addirittura di 106 Km/h). Un piccolo proiettile di sughero in grado, come abbiamo visto, di provocare notevoli danni. Non è un caso, infatti, che il tappo sia mantenuto in sede sul collo della bottiglia da una gabbietta di metallo.

Ecco, quindi, poche semplici regole da seguire per aprire una bottiglia di spumante in sicurezza:

• Partire da una bottiglia ben fredda
• Una volta rimossa la gabbietta, controllare sempre il tappo tenendolo fermo con il pollice per compensare la spinta della sovrapressione interna
• Mantenere la bottiglia inclinata (sempre stando attenti a non puntare il tappo verso altre persone)
• Aprire la bottiglia con il tappo nella mano, evitando il popolare “botto”, e contrastando la pressione facendo uscire il gas pian piano mentre il tappo fuoriesce

Ad alcuni potrebbe mancare il botto, quello che gli inglesi utilizzano come verbo (to pop) e che ormai è considerato non adeguato in tutti i ristoranti di buon nome. Victoria Moore, degustatrice e autrice del bellissimo How to Drink, lo usa a proposito del picnic rovinato dal rumore di una bottiglia di Champagne aperta da altri. Se non siete come Victoria, insomma, un po’ di botto si può sempre fare ma senza esagerare.

Alla fine, la questione più rilevante è sempre scegliere la bottiglia adeguata. Stay safe, drink well.

[Foto: Eurosport e Il Fatto Quotidiano]