Più Chianti Classico che supertuscan, è il Coevo 2007 di Cecchi
di Andrea GoriChe il Coevo non sarebbe stato una formula fissa ma un vino che cambiava con il tempo lo avevano detto fin dall’inizio: coevo in quanto figlio dell’annata e delle sue dinamiche. Col millesimo 2007 le parole d’ordine sono bevibilità, e freschezza, “più Castellina in Chianti che Maremma” per dirla con uno slogan. Ma è giusto che un vino segua così i segni dei tempi? Stando alla vendemmia, il 2007 nel Chianti Classico ha favorito una maturazione ottimale del sangiovese – basti vedere gli exploit di molti vini della zona nelle guide in uscita.
Il Coevo 2007 nasce come una rivincita dell’uva toscana per eccellenza (70%) rispetto al 2006, con cabernet sauvignon, merlot e petit verdot relegati in un angolo a fare egregiamente la loro parte. Il risultato è un supertuscan lontano dallo stereotipo del piacione senz’anima e che parla toscano molto più di tanti vini doc recenti. Davvero un grande vino: nel vino, descrittori e altre amenità tratte dall’anteprima presso l’Enoteca Pinchiorri, in compagnia del “rosso” Leonardo Romanelli.
52 Commenti
kenray
circa 14 anni fa - LinkProvvedo all'acquisto Ricerco enoteca su internet che lo offre Immagino costi il giusto Ma se rimango deluso vi bastono Ossequi come sempre a voi enoinformatori
Rispondigp
circa 14 anni fa - LinkLascia perdere, kenray. Queste grandi aziende impaccate di soldi fanno le anteprime de luxe a cui invitano i giornalisti, i quali poi per sdebitarsi parlano del vino in questione, e se appena possono lo premiano. Invece di farlo comprare agli altri, non sarebbe più onesto che si sdebitassero comprandolo loro?
RispondiArmando Castagno
circa 14 anni fa - LinkQuoto senza riserve le singole parole di gp. E niente di personale né ingerenze nelle scelte altrui. Ma nella mia cantina, neanche la brochure.
RispondiAndrea Gori
circa 14 anni fa - Linkdevi essere in minoranza forte a Bibenda Armando visto che secondo voi Cecchi è la miglior azienda italiana del vino 2010 http://www.bibenda.it/oscar.php si vede che il premio glielo avete dato senza considerare il Coevo ;-)
RispondiArmando Castagno
circa 14 anni fa - LinkSono spesso in minoranza, in effetti.
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkoppala... una velata critica al mio sommo maestro ed enoeducatore?
RispondiBurde
circa 14 anni fa - LinkMeno male che la critica era velata, chissà cosa mi diceva altrimenti. Da ristoratore ogni anno la mia cassa di Coevo me la compro, se nessuno lo beve me lo stappo io tra qualche anno
Rispondigp
circa 14 anni fa - LinkMa a quel punto... non sarà più coevo! ;)
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkOGNI ANNO? Cioè almeno due.
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkdai ragazzi non è possibile che uno scienziato come Andrea sia un lanzichenecco del fiasco al soldo delle multinazionali del vino. non ci crederò mai.
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkfatemi capire armando quota gp che critica andrea ma l'armando lavora o collabora con un rivista online che premia cecchi, criticata da gp e dallo stesso armando.... io conosco bene la schizofrenia, fa parte del mio lavoro, ma con voi gli psicologi farebbero soldi a carrettate.
RispondiArmando Castagno
circa 14 anni fa - LinkVuoi dirmelo a voce? Morichetti ha il mio cellulare.
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkcosa ti devo dire a voce? ho scritto qualcosa di incomprensibile o è una sfida all'ok corral? (anche alex ha il mio cell la mia mail e tutto il cucuzzaro correlato financo dove lavoro)
RispondiAlessandro Morichetti
circa 14 anni fa - LinkKen, non vedo nessuna schizofrenia. Armando Castagno ha espresso un parere personale: che sia un autore per Bibenda nonché relatore di eccellenza su Borgogna, sangiovese e quant'altro non confligge con quanto afferma. Contribuisce agli assaggi di una guida ma non ne è il curatore e direi non spettino a lui alcune decisioni finali, tipo i premi speciali. La sua posizione al riguardo mi sembra abbastanza lineare ma capisco che possa spiazzare. Lui a Cecchi non avrebbe dato premi, immagino. ps: vedo di bello che le tante considerazioni fatte o da farsi aiutano ad orientarsi tra le guide, eccome.
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkok alex ti rispondo pubblicamente e non solo privatamente via mail può anche essere che la mia battuta sulla schizofrenia abbia toccato qualche nervo scoperto se cosi fosse me ne scuso. ma ora rileggete tutti per favore gp Lascia perdere, kenray. Queste grandi aziende impaccate di soldi fanno le anteprime de luxe a cui invitano i giornalisti, i quali poi per sdebitarsi parlano del vino in questione, e se appena possono lo premiano. Invece di farlo comprare agli altri, non sarebbe più onesto che si sdebitassero comprandolo loro? Armando Castagno risponde: 6 ottobre 2010 alle 14:55 (link) Quoto senza riserve le singole parole di gp. E niente di personale né ingerenze nelle scelte altrui. Ma nella mia cantina, neanche la brochure. qui c'è un signore che non concosco ma credo che voi lo conosciate bene che accusa andrea gori di essere un pagliaccio al soldo delle grandi case produttrici di un certo vino (ho letto male? ho capito male?) sotto un altro signore che sicuramente è rispettabilissimo quota le parole una per una !! del critico di andrea gori. andrea gori gli fa umilmente notare che lui, che quota parola per parola, lavora per qualcuno che ha premiato questa azienda. tutto bene? eh no cazzo. nella mia logica non funziona cosi. se non condivido quello che la mia azienda fa me ne vado e ne cerco un' altra che abbia la mia stessa visione delle cose. e ora mi sento sfidato a singolar tenzone. nessun problema alex ha il mio numero ha il permesso di darlo al sig. castagno. magari ci troveremo dietro al convento di chiaravalle per un duello all'ultimo sangue.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkChe tu fossi innamorato di Gori lo avevamo capito e non può che farci piacere, ma che tu debba sacrificarti e rischiare la vita in duello, mi pare francamente eccessivo :-) Caro Ken, tu su Intravino sei nuovo, ma nei vecchi post troverai fior di professionisti che si prendono a martellate sulle gengive per una bottiglia. Un nome a caso? Il Kurni: mai vino fu più odiato e amato...
Rispondigianni
circa 14 anni fa - Linksciocchezze. se uno ha idee diverse deve avere il coraggio di portarle avanti da solo invece che salvare capra e cavoli. Io non lavorerei per un gruppo più che discutibile, dato che mi rappresenta. Castagno, fenomeno forumistico del Gambero Rosso da qualche anno, da una parte si fa osannare da FRanco Ricci dall'altra se ne distacca per accontentare i forumisti. Se voleva fare tanto il puro poteva evitare di contribuire all'indecenza di Bibenda: sarebbe stato il suo primo gesto significativo...
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkAahahahahhahahahhahahahhhhahahahhahhahhahhahahhahahhahhhhhhahahhahahhahahahhahahhah..bevibilità e freschezza...hahahahahahahahahahahaaahhahahahahaha....etc...etc....
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkantonio da voi "adoratori del lambrusco" mi aspetto di tutto ormai. inizio a capire e molto bene...siete dei fanatici fuori controllo:)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkIl fatto che un'azienda sia premiata a livello di associazione non significa ipso facto che tutti gli associati abbiano la stessa idea, ma che, semmai, ce l'ha la maggioranza. Sono da sempre convinto che un dissenso sia il sale della crescita culturale, ovunque esso si dimostri. Dissenso comporta confronto, confronto comporta approfondimento, approfondimento comporta crescita. Ben venga che una figura come Armando manifesti una sua opinione non in sintonia con quella ufficiale. Testimonia la possibilità di far parte di una associazione senza esercitare un acritico pensiero unico. Chapeau
RispondiFabio Cagnetti
circa 14 anni fa - Link"Il fatto che un’azienda sia premiata a livello di associazione non significa ipso facto che tutti gli associati abbiano la stessa idea, ma che, semmai, ce l’hanno i suoi vertici." fixed.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - Link"Il fatto che un’azienda sia premiata a livello di associazione non significa ipso facto che tutti gli associati abbiano la stessa idea, ma che, semmai, ce l’ha la maggioranza di chi è preposto al giudizio sui vini" mi sembra meno polemica, non trovi? ;-)
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkAltro vino "fresco e beverino" che consiglio è il Baffonero...quante casse ne ordini per Burde?
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkGiulio facciamo un ragionamento. Andrea nel post dice: "Col millesimo 2007 le parole d’ordine sono bevibilità, e freschezza," lasciando intendendere chiaramente che il vino ha cambiato la sua impostazione rispetto al passato. Pratica vinicola opinabile forse, ma legittima perchè dichiarata. Stiamo parlando dunque di un vino che è cambiato nel tempo e che per la prima volta è stato presentato ieri da Pinchiorri Mi spiega allora tutta questa spiritosaggine visto che lei non l'ha ancora assaggiato?
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkMi dica quale passato ha questo vino (e quale futuro)? E' la seconda annata e non mi sembra abbastanza per capire dove andrà a parare questo vino, certo non mi sembra un campione di territorialità. Poi chi glielo ha detto che non l'ho ancora assaggiato? Magari anche prima di intravino.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkRicito il Gori: "Ma è giusto che un vino segua così i segni dei tempi?" Giulio, i primi dubbi li ha espressi l'autore del post, non lei. Utilizzi le prossime ore per fare chiarezza nella sua mente, vedrà che dopo andrà meglio...
RispondiAndrea Gori
circa 14 anni fa - Linkassaggiando ieri la 2006 devo dirti che è cresciuta parecchio ed è molto più piacevole ed equilibrato che lo scorso anno. Nessuno può dire con esattezza la "durata" di un vino, mica stiamo parlando di Rocco Siffredi, però di certo Coevo 2007 è un vino già godibile oggi a tavola e con almeno 10 anni di evoluzione interessante da seguire in bottiglia. Quanto alla territorialità, Coevo 2006 poteva essere visto come un buon riassunto di terroir toscano generale mentre il 2007 deve molto a Castellina in Chianti. Nessuno ha mai detto che questi vini vogliano o debbano essere campioni di territorialità, credo. Se lo hai assaggiato prima di Intravino potevi raccontarcelo tu così ci risparmiavamo la fatica ;-)
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkDefiniscimi il terroir di castellina nel coevo. Non ne ho parlato perchè sinceramente non ne sentivo il bisogno al contrario di te e quell'altro evidentemente. ;-)
RispondiGabriele
circa 14 anni fa - Link"Se lo hai assaggiato prima di Intravino potevi raccontarcelo tu così ci risparmiavamo la fatica" Se è andare da Pinchiorri ad assaggiare vino è una fatica mi candido per sollevarla dai prossimi gravosi impegni!!!!
RispondiAndrea Gori
circa 14 anni fa - LinkNella mia esperienza il terroir di Castellina si esprime con una tipica acidità, bel tannino, uniti ad una mineralità innnata (note ferrose, gesso) e riconoscimenti come la scorza d’arancio, la lavanda e un floreale quasi bianco molto diverso dal classico “viola” di altre zone. Se hai tempo, guarda questi 8 video girati a Castellino la scorsa estate e te ne fai una idea http://www.youtube.com/profile?user=burde73#g/c/D9D490E5D60C0C82
RispondiAndrea Gori
circa 14 anni fa - Linkgià assaggiato davanti a produttore ed enologo e non mi ha entusiasmato granchè, troppa estrazione tannino e corpo. Magari nelle prossime annate migliorerà ma per adesso non è tra i miei merlot del cuore. In ogni caso vino diversissimo dal Coevo cui non condivide niente se non un 10% di merlot da zone vicine
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkStrano...pensavo che fosse proprio il tuo tipo! ;-)
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkMa quale dubbi??ahahah caro puer apuliae si schiarisca bene lei la mente e rilegga il post...sembra una brochure aziendale! Si tolga le fatte di prosciutto dagli occhi e dalle papille gustative. ;-) Prosit
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkOk, da oggi parleremo solo di vino cattivo bevuto in qualche oscura bettola di periferia, va meglio così, caro il mio troll?
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkSpesso già lo fate ;-) Prosit
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkVino che non conosco se non per sentito dire. A naso ammetto che l'aspetto dell'etichetta non mi attira per niente. In una degustazione a banchi d'assaggio, non mi verrebbe voglia di assaggiarlo....... ma quanto costa al povero pubblico finale?
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkNon lo so sinceramente..ma non credo pochissimo. Spero sia destinato in larghissima parte al mercato estero! :-)
Rispondiroberto
circa 14 anni fa - Linkannata 2006 solo 5000 bottiglie tutte per il mercato italiano € 30 piu iva quindi fate voi il ricarico che pensate giusto.... annata 2007 le bottiglie diventano 8000 piu 500 magnum, prezzo non ancora ufficializzato....
Rispondifrancesco bonfio
circa 14 anni fa - Linknon lo tengo ma credo andrebbe inrotno ai 45 euro in scaffale
RispondiCristiano
circa 14 anni fa - LinkOh ! Rosso e Nero, finalmente state cominciando a capire il sangiovese, ancora un po'pochino, diciamolo sottovoce, ma è già un inizio: sono contento, finalmente si può uscire...in mutande. Sapete, da un po' di tempo sto cominciando a sentire davvero poi la voce di certi territori. Tutto sommato sta crisi sta facendo imbottigliare... la farina del proprio sacco a molti.Fantastico !
RispondiMichele Braganti
circa 14 anni fa - Linkguarda andrea che le vigne e sono a castellina scalo (quote quasi al livello del mare e manco un sasso da tirare con la fionda)......decisamente un terroir molto, ma molto diverso, da quello di castellina in chianti con quote quasi vicino ai 500 metri e alberese e galestro da rifarci le mura di firenze.........mi sa che te il terroir del chianti e un tu lo conosci per nulla.....!!!!!
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkSì ma il petit verdot è a 500m s.l.m. è quello che da il sentore di scorza d'arancia tipico di castellina. :-)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - Link45 euri????????????? oh ragazzi, non scherziamo, se lo propongo a un cliente al posto dei GRANDI classici del luogo mi linciano! Io credevo costasse una quindiciina d'euro. Comunque non ho potuto fare a meno di notare che di questo coevo se ne parlò il 7 ottobre del 2009 ( http://www.intravino.com/assaggi/il-vino-da-dipendenza-non-fate-come-loro/ ) su intravino. Due articoli monotematici, vorrà dire che è proprio buono!!!
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkAticolo anche dell'espresso l'anno scorso con 16/20 ma un prezzo in cantina di 29 euro: http://espresso.repubblica.it/food/dettaglio/debutta-il-coevo/2111645
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - Linkma perchè? l'espresso ne ha riscritto quest'anno???
RispondiLido Vannucchi
circa 14 anni fa - LinkVorrei sentir parlare del Coevo in un periodo tot, dove non ci sono cene da Pinchiorri,offerte.... dovo non c'è Gardini ad identità Golose, che lo decanta, dove non vengono premiati per la cantina dell'anno, si ad un tavolo di buoni ed onesti intenditori in una serata di vattelapescate che mese, il responso rapporto qualità prezzo NON LO DICO. è maglio Quoto Armando per il coraggio e l'onestà che lo contraddistingue. e per parlare di San Giovese, ooohh ma la Laurea a Bicchierino quando la diamo. ciao lido
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkApprovo e mi prenoto.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkConcordo con te, ma noi siamo invitati a un sacco di situazioni ogni anno. Siamo stati tra gli organizzatori di #Lambruschi, abbiamo accolto l'invito di #Adv e decine di altre situazioni. Quando però c'è di mezzo una presentazione da Pinchiorri scatta la carogna, anche se nessuno poi ha parlato del Coevo come di un vino "stellare". Rigurgiti della vecchia "Lotta di classe"? Non lo so, ma se qui qualcuno pensa che basti un pranzo da Pinchiorri per impressionarci, sappia che è sulla strada sbagliata: accettiamo solo contanti :-)
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkaridaje "organizzatori di #lambruschi". ma siete incorreggibili facinorosi !!! volete la rissa a tutti i costi
RispondiLeonardo Romanelli
circa 14 anni fa - LinkVisto che qui la polemica impazza sul fatto che il vino è stato assaggiato da Pinchiorri, spiego che sia io che Andrea abbiamo degustato, girato il video e non siamo stati a pranzo. Per la precisione
Rispondigiulio
circa 14 anni fa - LinkRomanelli, ma il Coevo è il vino di silvio... ;-)
RispondiTrister
circa 14 anni fa - LinkIo sono sempre più convinto che l'agricoltura vada in malora, perché le sono state rubate molte braccia. Per comprendere e raccontare un vino bisogna amarlo, essere seri e professionali, i labirinti mentali e verbali creano confusione e prese per i fondelli.
Rispondi