La tenuta del Frascati in verticale 2008-2019 a Vinalia Priora

La tenuta del Frascati in verticale 2008-2019 a Vinalia Priora

di Andrea Gori

Recenti assaggi anche se sparuti ci hanno messo sull’attenti ogni volta che ci siamo trovati davanti a un Frascati con qualche anno sulle spalle. Non solo l’eretico Casal Pilozzo ma anche la produzione DOCG del Frascati, soprattutto nelle versioni Superiore mostra di avere la stoffa e la struttura per un’evoluzione intrigante e profonda nel tempo. I vini Frascati possono ricordare altri vini vulcanici come Gavi o Soave ma da altri punti di vista, complice una certa dolcezza di frutto iniziale dovuta alla malvasia puntinata, in certe occasioni siamo invece più vicini all’Alsazia.

Durante l’ultima edizione di Vinalia Priora il nostro Jacopo Cossater è stato chiamato da Jacopo Manni a condurre una illuminante verticale-diagonale (perché le aziende coinvolte erano diverse) da cui sono emersi non pochi elementi di interesse. Anche in questo caso, come ha rammentato Jacopo nell’introduzione alla degustazione, cui ho assistito, raramente un bianco appena uscito riesce bene nelle verticali rispetto a quelli che lo seguono, anzi è sempre un passo indietro a tutti gli altri, anche nelle grandi annate: il vino ha sempre bisogno di (almeno un po’) tempo.

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Ecco i bianchi assaggiati nelle splendide Scuderie Aldobrandini a Frascati, appunto.
Azienda Agricola L’Olivella  – Frascati Superiore Racemo 2019
Bianco ancora bello paglierino, fresco e invitante, lievissima ossidazione ma non al naso dove spiccano note di crisantemo anice e sapidità spiccata, canfora anice pepe bianco e nero , zenzero, noce moscata. Un floreale dolce e delicato, sorso agile e piccante con freschezza sottile e note di talco e ribes bianco. Si avverte alcol e struttura ma sapidità e mineralità tengono a bada il frutto. 88
Casale Vallechiesa – Frascati Superiore Riserva Heredio 2018
Siamo nella zona est con esposizione nord est. Dorato con ricchezza cromatica ben spiccata.
Ginestra, pepe bianco e nero, sorso di thè camomilla, resina e incisività su note di miele, di eucalipto e canfora, ginestra e agrumi canditi. Lieve pietra focaia, sorso di equilibrio notevole, alcol è sottile, presente ma non debordante, chiude in lunghezza e dinamica divertenti. 91
Casata Mergè –Frascati Superiore Riserva Sesto 21 2017
Floreale cimiteriale, crisantemo e ginestra, susina gialla, confettura di mele golden, torta di mele e pepe nero, sorso succoso, resina, piccantezza ma tanta rotondità, di peso e volume con palato deciso, caseico e talco, solare e intenso. Chiude con lieve nota amaricante 88
Azienda Biologica De Sanctis –  Frascati Superiore Abelos 2015
Arancio candito, eucalipto, resina, anice canfora e ribes bianco, roccia calda, spessore e ritmo, gusto pieno con fruttato che emerge, tanto sospinto da gusto e umami, glicerina e salinitià che vanno a braccetto. Finale deciso e ricco senza peso, in grande equilibrio e stato evolutivo perfetto. 91
Fontana Candida – Frascati Superiore Riserva Luna Mater 2012
Annata bella e ricca con contrasti, molto meglio della terribile 2013, colore dorato leggero, camomilla, pepe nero, canfora, mandorla tostata, sale e curcuma, sorso appuntito e salino, senza eccessi e con rilanci continui di note fruttate bianche e gialle ed erbe aromatiche. Finale di lunghezza che viene voglia di esplorare a lungo. 91
Castel De Paolis – Frascati Superiore 2010
Floreale di campo, resina, pesca bianca matura, mandorle e pinoli, sorso centrato, sapido e croccante. Stupefacente per tenuta e ritmo, agilità e spessore, sapido umami che si proietta a lungo. Piacevolezza unica e dirompente, vino completo e profondo senza perdere freschezza 92
Tenuta di Pietra Porzia – Frascati Superiore 2009
Mineralizzato e piatto con dorato molto ricco e aranciato, nocelle e mandorle, decisamente non servibile ma intrigante per capire dove si va su vino minerale con shock ossidativi. nd.
Fontana Candida – Frascati Superiore Riserva Luna Mater 2008
Canfora e anice, ribes bianco e sottigliezza, acido e croccante, esuberante e ritmato, susina fresca, asciutto delicato. Intimamente roccioso ma con frutto nitido e maturo, quasi cristallizzato in una dimensione onirica, sospeso e ficcante, grande sospensione temporale. Chissà quanto ancora può durare in questo stato di bellezza ma finché ci rimane è un grande piacere. 92

Quanto emerge dalla degustazione è che a Frascati serve senza dubbio avere consapevolezza diversa da parte dei produttori stessi. La sapidità e mineralità sono elementi importanti per l’invecchiamento del vino e per la sua evoluzione in bottiglia ma non tutti i vini longevi sono smaccatamente minerali, vedi Valentini e il suo trebbiano che difatti è modello diverso e originale. I Frascati sono vini che nascono molto mineralizzati e ricchi in componenti di magnesio, potassio e fosforo ma con il tempo la parte della freschezza diminuisce e si assottiglia e si entra quindi in una fase di lenta e compassata evoluzione. È ben percepibile in bocca che hanno bisogno di tempo per sviluppare la loro parte tattile che diviene difatti più presente con l’invecchiamento a regalare sfumature saporose inedite e originali senza perdere freschezza floreale e di frutto.

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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