Il popolo ha sete? Dategli Champagne
di Antonio TomacelliIo lo dicevo che il 2009 non era un anno cattivo. Dopo 11 mesi e 30 giorni di notizie infami, eccolo qui lo scatto d’orgoglio: crollano i prezzi dello Champagne. Vedere nei supermercati francesi bottiglie di Laurent-Perrier a 10 euro fa un certo effetto, anche se trattasi di Champagne giovani e poco impegnativi. Il Laurent-Perrier a 10 europei è ancora troppo caro per le vostre saccocce da freschi disoccupati? Vi accontento subito: Hubert de Claminger a 8,90 e finite l’annus horribilis col botto.
La crisi alla fine ha messo al tappeto parecchie Maison e i fatturati sono crollati. C’è bisogno di liquidità e per fare cassa anche Dom Perignon e Ruinart hanno abbassato i prezzi. Insomma dopo un decennio di rialzi la bolla e le bollicine sono scoppiate, provocando seri malumori tra i produttori. “Il crollo dei prezzi è un grosso problema d’immagine per i nostri prodotti e avremo bisogno di anni per riparare i danni al nostro marchio” parola di Carole Duval-Leroy che presiede la commissione regionale di controllo e produttrice di Champagne lei stessa. Ma intanto si taglia dapperttutto e fa cassa anche un nome storico come Bollinger che ha tagliato i listini inglesi del 50%.
Dietro la disfatta non c’è solo la crisi economica ma anche le politiche aggressive di italiani e spagnoli che, a colpi di Prosecco e Cava, hanno mazziato duramente i mercati. Al contrario delle bollicine francesi, che perdono quote intorno al 15-30%, le nostre bottiglie hanno aumentato le vendite del due e più percento e tutto questo succede proprio in Francia. Lo so che gioire delle disgrazie altrui non sta bene, ma giuro che se trovo in Italia il Laurent-Perrier a 10 euri, lo stappo alla salute delle spompate maison e di questo terribile 2009, che poi così cattivo non era.
6 Commenti
luciano pignataro
circa 14 anni fa - LinkDirei che era ora: con quello che costa l'acqua minerale!
Rispondiluciano pignataro
circa 14 anni fa - LinkSorry, what means MAZZIATO? Spiegalo anche a noi del Nord
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkCi siamo alzati belli spiritosi, eh?
RispondiElisa
circa 14 anni fa - LinkLaurent-Perrier intorno ai 25 all'Esselunga. Piu' o meno come Moët & Chandon e Veuve Clicquot, in offerta a 18 Piper-Heidsieck e Mumm Cordon Rouge. Sono una grande fan dei prodotti italiani di qualita' (e tanti ne abbiamo), ma per lo Champagne ho proprio un debole... j'adore!!!
Rispondidaniela di senzapanna
circa 14 anni fa - LinkElisa, come ti capisco. :-)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkRagazzi, non mischiamo lo champagne con le gazzose: leggendo il post mi sembra di capire che Ruinard a parte (prodotto pressocchè scomparso dalle principali enoteche sulla piazza di Roma) si stia parlando di marchi appartenenti quasi esclusivamente al gruppo LVMH o similia. In questo non posso che essere felice poichè la decisione di estendere la marc de champagne a zone (cote d'Aube su tutti) che hanno un tessuto scheletrico del suolo piuttosto dissimile dall Vallèe de la Marne o da le Montaigne de Reims, è stata una scelta a mio avviso poco lungimirante da parte del Governo d'oltralpe. Hanno fatto i grandi numeri cavalcando l'onda a botte di rialzi dell' 8% annuo e adesso si ritrovano in questo cul de sac. Credo che questo dato di fatto non sia dissimile da problemi simili in Italia. Brunelli e Baroli si trovano anche a due soldi, compito degli addetti al settore dovrebbe sempre essere quello di raccontare le cose come stanno, ovvero: le eccellenze, i vini che riflettono un territorio di grande rilevanza, salvo rari casi, possono trovarsi in moltissime zone ma il Minimo Comun Denominatore è che, 9 su 10, bisogna tirar fuori i soldi per acquistarle
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