I Gattopardi di Montalcino
di Antonio TomacelliNon è la lista degli inquisiti dell’inchiesta sul Brunello taroccato, anche se gli somiglia tanto. Certo è che a scorrere i nomi del consiglio di amministrazione appena eletto qualche dubbio sulla voglia di voltare pagina in quel di Montalcino viene. Le grandi aziende (Antinori, Frescobaldi e Banfi) piazzano i loro tecnici al completo (Ratto, Morlacchetti e Buratto) anche se qualche piccolo produttore c’è. Eletto anche Ezio Rivella, grande sostenitore del cambiamento del disciplinare per cui preparatevi alla cabernettizzazione della zona.
Da rilevare la presenza di Donatella Cinelli Colombini, segno che le preghiere di Angelo Gaja hanno trovato ascolto ai piani alti della direzione. Presente in consiglio anche Bernardo Losappio che è contemporaneamente piccolo produttore e avvocato difensore dell’enologo Carlo Ferrini, inquisito per una faccenda di cisterne volanti. Insomma, a Montalcino si preparano per la battaglia campale e, invece di voltare pagina, voltano la faccia dall’altra parte. Considerato che il prossimo presidente verrà scelto tra gli eletti, c’è da scommetere due cents che il prossimo sarà Ezio Rivella. Ma non ci metto su più di due cents, sia chiaro.
15 Commenti
Cattamax
circa 14 anni fa - LinkPer aver scritto nel suo libro (il vino degli altri) una cosa simile Andrea Scanzi è stato attaccato duramente sul suo blog. Mi riferisco alle cisterne volanti e alla causa in corso e ricordo anche che il sig. Cernilli di Slow food aveva espresso il suo rammarico per aver dato queste informazioni a suo dire tendenziose. Evviva i blog del vino come il vostro, strumenti a disposizione dei consumatori per sapere come si comportano questi personaggi e cosa ci danno da bere.
RispondiGiorgio
circa 14 anni fa - LinkDaniele Cernilli è il direttore del Gambero Rosso e non ha nessuna carica all'interno dell'Associazione Internazionale Slow Food.
RispondiCattamax
circa 14 anni fa - LinkCorretto, chiedo venia.
RispondiFrancesco
circa 14 anni fa - Linksi conferma che, strutturati come sono, i consorzi sono solo la grancassa di alcuni tipi di aziende. amen
RispondiAndrea Gori
circa 14 anni fa - Linksi vede anche che come sempre i piccoli non riescono a fare massa comune intorno a nomi alternativi...ma ce ne erano?
RispondiRiccardo
circa 14 anni fa - LinkRassegnamoci ad una nuova presidenza Rivella ed a quello che ne comportera'...addio purezza!
RispondiAndrea Gori
circa 14 anni fa - LinkCaSe basse new style sangiovese 80 cabernet 20 per obbligo di disciplinare, saichebuono
RispondiLuciano
circa 14 anni fa - Linkc'erano, c'erano.....!!!!
RispondiTERROIR
circa 14 anni fa - LinkMerlottello di Montalcino il nuovo nome ?! il Palmucci vuol vendere da tempo ed il vecchietto da me citato nell'avatar al quale auguro l'eternità non potrà dare ancora per molto,altri pseudo-bio riempono le cantine di barriques ed i pochi "seri" annaspano e si inchinano alla legge dei soldi...una gita in Francia non gli avrebbe fatto male...300 anni di storia stoicamente sul pezzo,vitigni simbolo di territori divenutene l'eccellenza...Chapeau e vive la france!
RispondiPaolo Cianferoni
circa 14 anni fa - LinkBah, vedremo cosa ci dirà la storia. Però il problema della partecipazione, accennato da Andrea Gori, è esatto. La partecipazione dei piccoli produttori è sempre limitata e sempre più subalterna alle decisioni dei grandi numeri. Io stesso non riesco a partecipare quanto vorrei nel mio territorio di Chianti Classico... comunque (alla Troisi) una cosa è certa: son tutti, siam tutti, di passaggio. Amen.
RispondiMichele Braganti
circa 14 anni fa - Linkchissa' contento il darth"Gori"vador di Brozzi.......il lato oscuro (del merlot).... sta prendendo il sopravvento in Toscana.........concordo con Terroir, vive la France!!!!!
RispondiAndrea Pagliantini
circa 14 anni fa - LinkViva la Francia, almeno loro le palle per fare ciò che hanno fatto e per difenderlo le hanno.
RispondiTERROIR
circa 14 anni fa - Linkintravedo nei post collegati il grande rosso 2007 di Salvioni...a mio parere il 2012 con l'uscita dell'attesissima annata 2007 ci sarà il "punto di svolta" ,che dio ce la mandi bona...( e senza mutande diceva ì mi nonno ;) )
RispondiMarco Sommelier
circa 14 anni fa - LinkCondivido perfettamente il post, speriamo che si potrà sempre trovare un Sangiovese in purezza vinificato alla vecchia maniera (messo in commercio tre o quattro anni dopo la vendemmia)o saremo costretti ad assoggettarci al gusto marmellatoso americano! in ogni caso aspettiamoci aumenti di prezzi per chi manterrà lo stile antico! Alla fine è ilconsumatore che ci rimette sempre!
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