Com’è il piccolo vino di un grandissimo produttore (Dauvissat)

Com’è il piccolo vino di un grandissimo produttore (Dauvissat)

di Simone Di Vito

Ho un debole per Chablis – anche nella versione Penny Market – ma stavolta si fa sul serio. Tra le aziende, è cosa nota che a Chablis i must siano due: Dauvissat e Raveneau. E proprio qui, viste anche le cifre astronomiche di Premier Cru e Grand Cru, è nata la mia curiosità: come sarà il vino più piccolo di uno dei due mitici produttori?

Ho trovato il Petit Chablis 2015 di Vincent Dauvissat a 64 euro e non me lo sono fatto scappare. Rispetto a Raveneau, ai vini di Dauvissat viene generalmente riconosciuta maggior verticalità e attinenza col territorio, e da questo punto di vista, il vino nel bicchiere è stato un campione particolarmente rappresentativo dell’idea Chablisien: uno chardonnay che arriva dal freddo, ma veramente.

Nasce da un unico appezzamento sopra il Grand Cru Les Clos, col quale condivide la piena esposizione a sud, cure e accorgimenti sostenibili in vigna, oltreché vinificazione e maturazione minima di un anno in barriques. Trattandosi di 2015, poi, i quasi sei anni in bottiglia permettono di intuire al meglio consapevolezza espressiva e traiettoria: alla cieca, avrei pensato ad un vino con 3 o 4 anni in meno.

Com’è nel bicchiere? Trasuda carattere, eleganza, ha un sorso d’acciaio, verticale e senza spigoli, scorre di netto sulla lingua come uno scivolo Kamikaze, dritto in gola e splash (!), lasciando la bocca con una bellissima sensazione di pulito, di roccia, fiori e frutta appena colti, insomma: petit de nom mais Grand.

Intendiamoci, non è un vino da fuochi d’artificio, quindi non aspettatevi effetti speciali o sentori fantasmagorici. Non è nemmeno uno di quei vini “colossal” infiniti e struggenti al palato: se vogliamo, è un cortometraggio breve ma intenso, che lascia il segno e invita contagiosamente al riassaggio.

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La bottiglia finisce presto ma trasmette una voglia matta di partire alle volte di Chablis, perché questo vino mi ci ha letteralmente catapultato, seppur per poche sorsate, minuti… Attimi di freddo, gelo, kimmeridge e chardonnay: eccola Chablis.

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Simone Di Vito

Cresciuto a pane e corse automobilistiche (per via del papà pilota), sceglie la sostenibilità di bacchette, tamburi e corde grosse, tra batteria e basso elettrico. Si approccia al vino grazie a una breve carriera da scaffalista al supermercato, decidendo dopo anni di iscriversi ad un corso AIS. Enostrippato a tempo pieno, operaio a tempo perso. Entra in Intravino dalla porta di servizio ma si ritrova quasi per sbaglio nella stanza dei bottoni. Coltiva il sogno di parcellizzare tutto quel che lo circonda, quartieri di Roma compresi.

9 Commenti

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...bravo Simo , breve ma coinvolgente racconto. Ci accomuna la passione per lo Chablis e questo è delizioso ... ma Clos...

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Simone Di Vito

circa 1 anno fa - Link

Ciao Marco, Grazie... Eh il Les Clos... Posso solo immaginare 😅

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AG

circa 1 anno fa - Link

Ho la fortuna, grazie ad un amico ristoratore , di bere spesso i vini di Dauvissat e di averlo anche conosciuto di persona. Grandi vini (in alcune annate grandissimi, tipo Forest 2008, un mostro) anche se per la mia esperienza le ultime annate hanno risentito del cambiamento climatico che le ha rese più grasse e corpose rispetto alle vecchie, vere pietre miliari del vino bianco

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Lanegano

circa 1 anno fa - Link

Ho in cantina la 2016 Chablis 'non cru'. Mi hai fatto venire voglia di aprirla..... ma vorrei resistere ancora un paio d'anni. Diavolo tentatore :)

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Simone Di Vito

circa 1 anno fa - Link

Ciao, bhe diciamo che l'annata 2015 è diversa dalla 2016, in quest'ultima ci furono infatti grandinate rovinose in molte zone della Chablisien (come anche in Cote-de-Beaune) e rese molto più basse, ma immagino che uno come Dauvissat l'abbia portata a casa alla grande, quindi, non vorrei condizionarti troppo ma bevi bevi 😅 e godi 😉

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Lanegano

circa 1 anno fa - Link

Colgo il suggerimento !

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Tommaso Ciuffoletti

circa 1 anno fa - Link

Mi piace tantissimo la dicitura "vino cortometraggio"! Chapeau Simone!

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Simone Di Vito

circa 1 anno fa - Link

❤️

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Fabrizio Zagarella

circa 1 anno fa - Link

Bella questa rubrica. Sarei onorato di seguirla; parteciperò in Salento ascolto. La mia ima esperienza mi consente solo di leggere e imparare. Grazie FZ.

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