Anteprima. I Brunello di Montalcino Riserva 2015 confermano l’ottima annata

Anteprima. I Brunello di Montalcino Riserva 2015 confermano l’ottima annata

di Redazione

I Brunello di Montalcino Riserva 2015 confermano le già ottime impressioni registrate l’anno scorso in occasione di Benvenuto Brunello. L’annata è da considerarsi come ottima, soprattutto in grado di regalare vini molto appaganti e di straordinaria completezza. L’assaggio di oltre 60 Riserva ha infatti regalato vini mai crudi, mai incompleti dal punto di vista della maturazione tannica e anzi capaci di colpire per profondità e per consistenza.

Quella di Intravino al Consorzio della scorsa settimana è stata una degustazione fantastica, caratterizzata da un livello medio degli assaggi particolarmente elevato, la cui unica perplessità è forse legata alle tante diversità espressive che è possibile trovare all’interno del territorio. Non stilistiche, sacrosante, ma interpretative di una tipologia, i Brunello di Montalcino Riserva, da cui aspettarsi un passo certamente più lento rispetto ai (più freschi) 2016, il cui report completo uscirà subito dopo questo (spoiler: la grandissima annata di cui tanti hanno già detto? sì, eccome). Molti i Riserva fin troppo giocati su un’immediatezza del frutto, su una certa freschezza acida, su una verticalità certamente piacevole ma lontana da quell’intimità terziaria che riescono a regalare i vini migliori.

Rimane l’impressione di un millesimo da ricordare, sicuramente longevo, oggi già godibilissimo e al tempo stesso capace di un’andatura che lo porterà lontano.


Brunello di Montalcino DOCG Riserva – Annata 2015


Nota di redazione: le note e i punteggi sono di Jacopo Cossater (J) e di Leonardo Romanelli (L). Il testo è dell’autore il cui punteggio viene indicato per primo.

Il Poggiolo
Attacco molto balsamico, ciliegia sotto spirito per un profilo non così fruttato, quasi rarefatto, crepuscolare. Succoso, decisamente autunnale su tonalità di sottobosco, pungente nel calore e morbido nel tannino. Caminetto. J 91 L 95

Mocali
Acceso anche nel colore. Piglio decisamente fruttato, giovanile, da cui emerge una bella nota di cocomero seguita da un ricordo di melograno. Saporito, energico, dalla trama tannica raffinata e setosa e caratterizzato da una invidiabile freschezza. J 90 L 94

Poggio Landi
Pulizia alla vista e nettezza al naso come impatto piacevole: minerale come prima olfazione, poi fruttato di ciliegia e mirtillo in evidenza. Gradevole in bocca,  strutturata senza eccesso, fine la parte tannica freschezza diffusa e ampia con bella persistenza. L 94 J 90

San Polo
La carne emerge con il sangue al naso, cenni vegetali di foglia di pomodoro, frutto giovane come ciliegia e ribes. Bocca dinamica, fresca bilanciata e avvincente, si porta avanti con destrezza, tannini fusi e bel grip finale che lo rende appetitoso. L 94 J 90

Le Macioche
Frutto gentile e delicato, una finezza classica che incontra leggere note terziarie in un tutt’uno di grande compattezza espressiva. Riserva di razza, di struttura e di slancio. Tesa nel tannino e splendidamente definita nella forma grazie a una freschezza di grande avvolgenza e incisività. Contratto com’è giusto per un vino che ha una marea di strada davanti e che già adesso funziona alla perfezione. J 95+ L 90

Casisano Colombaiolo
Cenere e tabacco, frutto sullo sfondo, potenza e controllo. È succoso, saporito, profondo più su una certa idea di frutto che sui bordi. Tannino cesellato e freschezza lucente per un assaggio caldo ma non stancante. Buonissimo già ora. J 93 L 95

Podere Brizio
Vivace il naso fruttato di ciliegia, poi c’è il minerale, il floreale di viola e il tocco di nepitella. La bocca è calda e soda, invitante succosa con tannini che si bilanciano ottimamente con l’alcol. E’ lungo e gradevole il finale, con bel ritorno di frutta. L 95 J 90

Palazzo
Beh, la parte verde non è male con la mentuccla, la menta e il rosmarino a supportare i frutti neri come ribes e mora. Trovi in bocca opulenza densa di morbidezza piena, tannino lieve ma slancio non immenso sul finale. L 89 J 87

Elia Palazzesi
Il caffè è evidente al naso come la parte terrosa con erbe aromatiche che compaiono. La frutta è matura e da cogliere come prugna e mora. Bocca morbida e calante appena, per un finale pulito. L 88  J 87+

Col D’Orcia Vigna Nastagio
La pietra asciugata dopo la pioggia e la parte verde del muschio, poi le note di mentuccia e timo sulla base fruttata di prugna: questi gli elementi olfattivi. Piena e calda la bocca, definiti i tannini , anche troppo, con freschezza ben amalgamata all’alcol. L 90 J 88+

Canalicchio di Sopra
Naso limpido, raffinatissimo, agrumato e fruttato, tabacco e fumi di goudron. Carnoso e raffinato al tempo stesso, riempie il palato nonostante sia giocato su una struttura tutt’altro che piena. È profondo e al tempo stesso sembra giocare una partita fatta di sottrazioni. Finale appena affumicato, sulla cenere. Grande Riserva. J 94 L 93

Tenuta La Fuga
Laboratorio del farmacista di altri tempi, con piante officinali, varie e intriganti al naso. Poi la confettura, che arriva lieve, quindi un corpo morbido ed un retrogusto torrefatto, senza elementi incisivi. L 88 J 90

Talenti
Bello l’impatto, carnoso ed ematico al naso, dove il frutto nero  si incontra al vegetale di rosmarino e alloro. Docile la bocca ma non doma, fresco e invitante dai tannini succosi e caldi. Finale bello in docile persistenza. L 96 J 92

Mocali Vigna delle Raunate
Viene in mente una passeggiata con scarpe di cuoio e cenni di pelliccia, quindi la terra e il tabacco. Frutto maturissimo e anche la bocca risulta rilassata, molto, appena troppo. Finale suadente. L 89 J 90

Tenuta di Sesta
Attacco classicheggiante, rassicurante. Grande beva, freschezza di particolare raffinatezza. Molti richiami terziari, finale splendido tra piccoli echi di frutta e leggere note di spezie, anche di goudron. Evocativo. J 94 L 93

Altesino
Inizialmente silenzioso, poi piano piano note di cocomero e di ciliegia ancora fresca, appena colta. C’è un piacevolissimo accenno di alcol, a ricordare della frutto sotto spirito, e un certo rimando a note di pesca. Bocca di rara eleganza e compostezza, raffinatissimo nella freschezza e nel tannino. Finale vibrante, che invita al riassaggio. Un Riserva fantastico, che indica una strada in termini sia di struttura che di allungo. J 95 L 93

Poggio Nardone
Balsamico e al tempo stesso esotico, richiama vaniglia ma anche marmellate di agrumi, oltre a una certa idea di frutti tropicali. Pieno, ricco, avvolgente, soprattutto potente, compatto all’inizio, assaggio che poi via via si dipana e mostra una cesellatura specie del tannino di invidiabile fattura. J 91+ L 88

Buon Tempo
Inizia potente svelando ricchezza e concentrazione, non senza un certo sbuffo alcolico. Ricco e al tempo stesso abbastanza appuntito grazie a un’acidità che lascia il segno, di certo più di un tannino che sembra sopraffatto da tale irruenza. Molto buono, specie dopo qualche minuto di bicchiere. Da aspettare? J 92

Tassi Franci
Concentrazione di frutto evidente al naso: c’è ricchezza di varietà come ribes, mirtillo e ciliegia tutti maturi ma non esagerati. Poi note di timo e alloro. Quindi la bocca trova dinamismo fortezza, bella spinta  con freschezza bilanciata per un finale dal sorso godibile. L 95 J 91

Loacker Anemone al Sole
Bel succo concentrato di mirtilli ribes e more nei profumi. C’ maturità ed evoluzione nel frutto con qualche nota speziata di chiodi di garofano. Bocca ricca, vivace, intrigante e piena. Finale che mostra spessore  e potenza sul finale. L 90 J 88

Collemattoni
Quanto ferro e sangue all’interno del  bicchiere, all’inizio poi succo di pomodoro a seguire, poi frutti rossi come ciliegia e lampone. Rotondo ed elegante nell’impatto in bocca, fine e delicato nella trama tannica. Finale in crescendo con buona sapidità. L 94 J 90

Pinino
Raffinato su tonalità di tabacco, di confettura di piccoli frutti rossi, con una bella nota animale che attrae e che invita all’assaggio. Bello, potente ma non concentrato, addirittura un po’ ruvido nell’attacco tannico: ha presa e convince. Chiude con classe, vibrando su tonalità terziarie e richiamano il tramonto di Montalcino. J 93

Fornacina
Naso appena balsamico, poi fruttoso. Che vino. C’è tutto: allungo aromatico, una freschezza che fa della trasversalità il proprio tratto distintivo, un tannino ben presente ma non graffiante. Soprattutto sorso di rara scorrevolezza. Finale appena più scuro. J 93 L 95

Capanne Ricci
Bel naso vivace e intenso, ricco, potente, frutti piccoli che si uniscono a cenni di spezie variegate. Fresca e scattante la bocca, con note fresche di acidità in bello spolvero, molto evidente. Il finale è complesso e lungo. L 94 J 91

Banfi Poggio All’Oro
Bello vivo il profumo di frutti, che spaziano da ciliegia a prugna a frutti di bosco con note fresche e mentolate gradevoli e cenni speziati invitanti di cannella. La bocca ha dinamismo, elastica, vivace nella freschezza, vera nei tannini e prolungata al gusto. L 96 J 90+

Il Poggiolo Terra Rossa
Il classico che piace, l’idea seducente  del frutto posato e tranquillo, la ciliegia messa a macerare con spezie e poi il tocco di balsamicità. Gradevole al  gusto, morbido ma fresco e dinamico. L 93 J 91

La Gerla
Vivezza incredibile nei profumi incisivi dove pietra e frutto come ciliegia e susina si alternano ai fiori come viola. Bocca sapida già all’impatto  fresca appetitosa perché ricca, con un finale allungato e caldo. L 93 J 90+

Uccelliera
Si nota l’attenzione ai profumi che  abbisogna il naso: frutti di bosco come mora, fragole e mirtilli, ricchi, con cenni di tabacco. La bocca ha morbidezza, lieve sapidità. Fresca e in grip coraggioso per un finale solo appena asciugante. L 94 J 90

La Fiorita
Tabacco toscano e poi note che richiamano la cucina della nonna, cuoio e una nota di melograno. Sottile, cesellato, appena monocorde sul frutto ma ben definito nella freschezza e nella presa tannica. Elegante, disteso. Da bere adesso e al tempo stesso con quell’energia che fa sospettare un futuro radioso. J 92+ L 94

Caparzo
Un classico, almeno dal punto di vista dei richiami olfattivi. Una certa idea di frutta in confettura, un elegante tono di tabacco, un tocco di calore appena accennato che richiama un campo di grano. Raffinato, composto, fresco e dalla trama tannica presente ma appena accennata. Tutto sembra funzionare alla perfezione al servizio della beva. J 93 L 89

Loacker Poggio Molino al Vento
Maturità vuol dire evoluzione e questo esprime il naso: frutti maturi di more e prugne macerate in alcol. La bocca è calda, potente soda, concentrata nella parte tannica. Appena pesante sul finale. L 89 J 91

Fattoi
Molto sul frutto, disteso e maturo. Pieno, appagante, continuano a tornare richiami di ciliegia matura e di ribes. Che freschezza, un’acidità squillante che lo rende dinamico e decisamente intrigante prima di un finale che richiama una sensazione di tostatura. J 93 L 91

Banfi Poggio alle Mura
Penso al nonno che fumava il toscano e da spento era in bocca: l’odore. Poi si mangiava prugna e more e il profumo si ampliava. Larga la bocca all’ingresso, potente e sodo il gusto. Il finale è caldo e ammaliante. L 92 J 89+

Barbi
Ribes nero e mora, poi emergono note classicheggianti che richiamano fieno e tabacco, viola passita e un tono balsamico. Fluido, scorrevole, fresco, maturo e al tempo stesso caratterizzato da un profilo tutt’altro che stanco, non giovanile ma comunque reattivo. Si sente l’annata piena, la maturità del frutto. Un grande classico. J 93+ L 91

Fanti
C’è quel naso che ricorda la passeggiata nel bosco, con le bacche la terra e il sottobosco protagonisti. Il frutto non manca, maturo, poi la bocca ha corpo e sensualità. Tanta ricchezza sapida per un finale persistente e in ascesa. L 95 J 91

San Lorenzo
Balsamico, muschio e un accenno di tartufo. Poi distillato di frutta rossa e un accenno di tabacco. Vino vitale, fresco, dinamico, ben cesellato nelle forme e disteso nel sorso, molto saporito e altrettanto scorrevole, con un tannino molto bello, laterale. Buonissimo oggi ma anche in prospettiva. J 93+ L 91

Padelletti
Bello il naso classico dove i frutti come ciliegia si uniscono alla parte vegetale, di macchia mediterranea. La bocca ha solidità come struttura, freschezza e bilanciamento dei tannini, molto bevibile. Caldo e rilassato nel finale. L 93 J 90+

Ventolaio
Rubino e sanguigno, poi fruttato da spremuta mirtillo e lamponi. Tante erbe fini, dragoncello, timo salvia e alloro. Bocca equilibrata, calda densa al punto giusto, ha spessore senza strafare. Finisce limpido e cristallino. L 94 J 91+

La Magia
Segni di opulenza fruttata al naso di prugna e ciliegia, poi in bocca ha succosità elevata,  ricchezza di gusto tannino non invadente e setoso prolungata sapidità. Godibile nel finale allungato. L 92 J 88

Sassodisole
Mallo di noce all’impatto con il naso, Anche note fresche di salvia ed alloro poi ricchezza fruttata di ciliegia e prugna, in bocca è levigato nei tannini e intrigante. Finale piacevole. L 89 J 87+

La Fortuna
Che naso classico! Ricorda un passato glorioso di frutti quali ciliegia e prugna, di bella freschezza di buona speziatura senza strafare, noce moscata e chiodi di garofano. Pienezza e concretezza in bocca  enza opulenza eccessiva. L 91 J 89

Baricci
Classicheggiante su note di fieno, di frutta in confettura. Evocativo, ben definito e di grande equilibrio. C’è stoffa e c’è allungo in termini specie di freschezza, con una trama tannica di impeccabile fattura. Piace e convince, invita al riassaggio oggi come domani. J 94+ L 96

La Poderina
Attacco terziario su caminetto acceso, cenere, distillato di frutta. Articolato, caratterizzato da un tannino maturo e al tempo stesso ben presente, quasi tenace. Sul frutto specie sul finale. Classico moderno. J 92+ L 88

Mate
Che bella freschezza fruttata si avverte all’olfatto, dove la ciliegia e il ribes si sposano. Succoso al gusto, tannino fitto e freschezza adeguata,peccato appena contratto il finale però godibile. L 92 J 90+

Franco Pacenti
Sensazione ematica di sangue che va sulla lama di coltello ferroso. Frutto giovane rosso, senza maturità e quindi incisivo. Bello, dinamico, caldo in bocca, deciso nei tannini, vivace. Finale lungo e caldo. L 94 J 86

Corte dei Venti
Naso bello, profumato, deciso, finale aromatico di timo e alloro e ciliegia evidente. Bocca calda e soda, succosa evidente e precisa nei tannini, concreta regolare che dire? Quello che ti aspetti. L 92+ J 92+

Cerbaia
Che trovo in un naso di tale tipo? Note salmastre iodate poi scoglio e frutti di mare quindi pietra. Spazio per il frutto c’è ed è nero, mora e prugna. La bocca è sapida e potente, calore diffuso, tannino domato e bella persistenza prolungata. L 95 J 92

Tiezzi Vigna Soccorso
Naso fantastico per purezza, leggerezza, ampiezza. Piccoli frutti rossi ma soprattutto fieno, una leggerissima nota di tabacco, un tocco di liquirizia il tutto in un contesto di grande eleganza toscana. Dalla balsamicità medicinale, è articolato e definito: trama tannica puntuale e cesellata, acidità ben integrata, accoglie e al tempo stesso è reattivo, verticale, pungente. Vino magnifico in grande annata. J 96+ L 93

Il Poggione
La ciliegia si esprime bene al naso e si accompagna agli altri frutti in bella successione. Note di liquirizia e tabacco poi cenni balsamici. Bocca invitante, calda setosa nei tannini. Finale in gradevole e lunga continuità. L 92 J 90

Tornesi
Bel profilo fruttato (anche prugna?), per un assaggio morbido e accogliente, più da bere adesso che da aspettare. Convince perché nonostante questa “prontezza” sembra ben delineato tra morbidezze e freschezze, pur finendo più sulla prima. J 90+ L 90

Capanna
Attacco su suggestioni di sottobosco, poi appena animali, infine fruttate. Assaggio di grande classicità caratterizzato da una trama tannica di sicuro impatto, tanto rifinita quanto presente in un contesto potente, profondo, rassicurante. Chiude tornando su richiami anche di ciliegia. J 95 L 89

Solaria
Bella spremuta di frutti rossi invitanti, con ciliegia protagonista. Qualche cenno speziato di cannella e chiodi di garofano, freschezza di erbe come mentuccia. Bocca calda, con bella trama tannica ben inserita, con ritorno di frutto invitante. Finale in crescendo. L 91 J 89+

Carpineto
Attacco su note di cenere, poi ribes e ciliegia con un tocco di fiori d’arancio. Vino fantastico, molto ben cesellato su toni che se da una parte sembrano lasciare spazio alla morbidezza dall’altra la delimitano con il rigore di una trama tannica presente, fine, puntuale. Chiusura molto fresca, su belle note fruttate. J 93+ L 93

Podere Le Ripi
Bello luminoso alla vista, ed un naso che convince: ciliegia, frutti piccoli, molto nitidi e precisi, con solo cenni di erbe aromatiche variegate. Bocca dall’impatto morbido,  bella,  elegante fine e delicata. Trama tannica finissima con bel retrolfatto rispondente. L 96 J 91

Poggio Salvi
Bellissimo attacco fruttato, impreziosito da una leggera nota di pellame. L’imprinting è quello di un ottimo Riserva, lo riconosceresti tra mille. Assaggio sinuoso, ricco, caratterizzato una leggera nota glicerica che si avverte prima di una chiusura sul frutto, non senza un certo calore. J 91

Villa Le Prata
Bella freschezza olfattiva di mentolato e balsamico sul fruttato composito. Anche pot pourri , quindi lievi sfumature speziate . La bocca ha calore e completezza, bel tessuto tannico con un finale armonico. L 94 J 91

La Fornace
Frutto, tanto frutto al naso, dalla ciliegia al mirtillo, passando per la mora, e cenni di balsamico lieve. Bocca calda morbida ed elegante, succosa ed articolata. Lunghezza prolungata, trama tannica ampia e ben diffusa. Finale in crescendo. L 94 J 91

Castelgiocondo
Nuances dolci che richiamano note floreali prima ancora che fruttate. Un tocco di liquirizia e di cacao aprono a un assaggio barocco, coloratissimo, caratterizzato da una tessitura che ricorda il velluto. J 93 L 96

Terre Nere
Che bello il colore un rubino che si sposa al granato accennato. Minerale, pietra focaia, , frutto maturo come lampone e ribes. Al gusto è caldo, convincente, tannino fine e sottile, per un finale succoso, caldo, dinamico. L 94 J 89

Cava D’Onice
Moderno ma non ammiccante. Composto, elegante, ben cesellato tra piccoli richiami di ciliegia e una decisa nota di sigaro non ancora acceso. Morbido, avvolgente, in chiusura una piacevole freschezza invita al riassaggio. J 91 L 95

Cortonesi
Bel colore rubino con un bouquet mica semplice: frutti di bosco, ciliegia, prugne. Delicato inizialmente, poi caldo, armonico con trama tannica decisa ma equilibrata. Finale sapido e appetitoso. L 91 J 90

Leonardo Romanelli
Jacopo Cossater

 

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20 Commenti

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Sancho P

circa 3 anni fa - Link

Immagino che Col d'Orcia non fará uscire Il Poggio al Vento 2015, avendo giá proposto la versione riserva. Una specie di Poggio al Vento declassato (credo che le uve comunque vengano da quel vigneto)

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Nicola

circa 3 anni fa - Link

Il vino presentato per la degustazione è il VIGNA NASTAGIO Brunello Vendemmia 2015. Il POGGIO AL VENTO Brunello Riserva 2015 uscirà il prossimo anno, dopo i consueti 7 anni di affinamento.

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Jacopo Cossater

circa 3 anni fa - Link

Grazie Nicola, aggiungiamo subito il nome

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Sancho P

circa 3 anni fa - Link

Grazie Nicola e un saluto a Giammichele.

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Montosoli

circa 3 anni fa - Link

Dare a una RISERVA 87 punti...mi sembra piu che sia una bottiglia difettata ...che realta. James Suckling non da questo punteggio nemmeno ad un Pinot Grigio.. Poi se avete degustato le stesse bottiglie..mai visto tanta disparita’ tra i due.

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Jacopo Cossater

circa 3 anni fa - Link

Ciao Montosoli, la disparità di giudizio mi piace leggerla più come un valore che come un limite, e l'idea di mettere i punteggi di più persone nello stesso post nasce proprio per evidenziarla e per sottolinearla (nelle prossime settimane ci saranno altri post come questo relativi ad altre degustazioni).
Lo stesso vale per la scala numerica: penso che una forbice piuttosto ampia sia di aiuto per districarsi meglio nella lettura, io per dire quando vedo una degustazione di 100 vini tutti racchiusi in 5 punti mi chiedo cosa si usino i centesimi a fare...

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Anulu

circa 3 anni fa - Link

Classici: Poggione assaggiato, mi è piaciuto molto. Emergenti: Podere Le Ripi, ormai una certezza. Per me gran progetto. Si parla bene di San Polo , proveremo

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Matteo

circa 3 anni fa - Link

Invece a me una differenza di 8 punti di giudizio per esempio su Pacenti, m'incuriosisce ad assaggiarlo...

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Littlewood

circa 3 anni fa - Link

Vedo che quelli che io considero il meglio di Montalcino ( a parte Baricci...) Nn sono stati degustati....

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Jacopo Cossater

circa 3 anni fa - Link

Abbiamo assaggiato i vini delle aziende che hanno accettato di partecipare alla degustazione. Funziona così: Intravino chiede al Consorzio di venire a Montalcino ad assaggiare le nuove annate, il Consorzio dopo aver accettato gira la richiesta dei campioni a tutte le aziende consorziate, noi assaggiamo i vini di quelle che li hanno messi a disposizione.

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marcow

circa 3 anni fa - Link

Per me, (che ho un'altra concezione della degustazione, per il momento minoritaria: v. Nicola Perullo),... questa modalità del CONFRONTO tra degustatori(che scrivono su Intravino) diversi... è interessante. È un passo in avanti... verso il rinnovamento della degustazione del vino in Italia. Vi invito ad aumentare il numero degli ESPERTI-Degustatori e ad elaborare nuove regole, che prevedano anche la degustazione alla cieca. È anche interessante che i commenti esprimano... OPINIONI DIVERSE.

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Emanuele

circa 3 anni fa - Link

Concordo. Bene tutto quello che stimola lo sviluppo dialogico e supera quello prestazionale (il valore presunto assoluto ed esatto), È sempre meglio un ampio differenzale, con la tertulia vinearia a discuterlo, della pretesa di esattezza dei valori singoli.

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Leonardo romanelli

circa 3 anni fa - Link

La degustazione era alla cieca basta osservare foto 😀

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marcow

circa 3 anni fa - Link

Caro Leonardo Romanelli, la invito ad affinare il metodo di degustazione, non tralasciando la modalità "alla cieca", nelle prossime degustazioni. E sarebbe auspicabile che le degustazioni con la simpatica Sabrina Somigli si svolgessero come in questa con Jacopo Cossater: con punteggi separati. ____ Penso che lei sia uno dei pochi, in Italia, che può veramente dare(se lo vuole) una scossa al rinnovamento della critica. Perché? Perché è stato ed è un ottimo docente che ha dato molto ai suoi allievi. È questo le da quell'indipendenza che, magari, non tutti possono permettersi. Mi scusi se ho esagerato. ____ La saluto cordialmente.

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Pippaleo

circa 3 anni fa - Link

Forse un pò troppo alle cieca...3 su 61 non assaggiati da L

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Salvo

circa 3 anni fa - Link

Trovo alcuni voti un po’ rigidi ed altri un po’ generosi il che mi fa comprendere la diversità di gusti tra i due assaggiatori. In generale concordo con le descrizioni ma per quel che ho assaggiato el della riserva 2015, sono vino che cmq hanno bisogno di più affinamento in bottiglia per definire fisionomia e bouquet.

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Sancho P

circa 3 anni fa - Link

Rimango del parere che su questa annata ci si sia fatti travolgere dall'entusiasmo, complici anche le valutazioni di alcuni critici americani. Il versante meridionale ha sofferto picchi di calore significativi, ed in alcuni vini si riscontra una maturità di frutto ed una concentrazione a mio avviso poco consona ai grandi Brunello da lungo invecchiamento. Il confronto con la 2016 è emblematico: già dai campioni di botte e dai primi assaggi, si sente la differenza con l'annata precedente : s'avvertono livelli equilibrio, austerità e finezza forse più in linea con un'annata da valutare a 5 stelle.

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R.d.T.

circa 3 anni fa - Link

Concordo totalmente con quanto scritto sopra da Sancho P. Aggiungo e anticipo che i Brunelli del 2017, in particolare quelli provenienti dai vigneti situati nella zona più a Meridione, manifesteranno problemi che solo la mano illuminata dei produttori più avveduti, potrá ovviare. Chi vivrà vedrá

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Tommaso

circa 3 anni fa - Link

A quando gli assaggi della 2016?

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dribbble.com

circa 3 anni fa - Link

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