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Assaggi di Côte de Nuits | Perrot-Minot e la costruzione artistica di un vino

Il pomeriggio assolato veste il piccolo centro di Morey St Denis di una luce carnosa. L’aria tiepida riempie i polmoni, scalda dentro. Passeggiando fra le vecchie case, intorpidisci, sfumando nel piacere di una temperatura mediterranea, inaspettata. E quasi preferiresti rimanere … continua »

Da Robert Parker ad Antonio Galloni. Alba di una nuova era per i vini di territorio?

La voce si è fatta sempre più insistente  negli ultimi tempi e la scorsa settimana è stato Daniele Cernilli a riprenderla: Robert Parker – The Wine Advocate – starebbe per passare il testimone ad Antonio Galloni, attuale responsabile per … continua »

Ezio Rivella può aiutare Barolo e Barbaresco in un modo solo: rimanendo a Montalcino

“Le tradizioni sono palle al piede, servono al massimo come ancoraggio storico”. “Le flessioni di mercato del Brunello di Montalcino dopo Brunellopoli? Vaneggiamenti di giornalisti che si sono masturbati”. “Qualità è quello che piace. Chi vende ha ragione. Chi non … continua »

Roccia liquida a Chichée: Domaine Gilbert Picq e il suo Chablis

L’inverno a Chablis non è mite. L’aria è dura, il paesaggio alterna case grigie, colline brulle, vigne nude, e spazi di un verde acceso, acido. La strada per arrivare a Chichée guarda spesso il Serein che incede tumultuoso, scuro. La … continua »

Non tutti i Burian vengono per nuocere: storie di bottiglie sotto la neve

Roma, tanta neve come non se ne vedeva da anni. Un tragitto ufficio-casa venerdì sera degno di Holiday On Ice e un logico week-end campale per noi poco avvezzi ai candidi fiocchi: strade impraticabili, niente macchina, chiuso in casa ad … continua »

Il succo deprimente del discorso è che portiamo nel mondo vini italiani magnifici in maniera disastrosa

La parole di Tim Atkin MW sono un colpo al cuore. Essere geniali e solisti, incapaci di tessere trame comuni, è una verità ruvida e poco accomodante che ci mette di fronte ad un tratto sociale fondante dell’italianità. Nel mondo … continua »

La mappa definitiva dei proprietari del cru Montrachet. Parcella per parcella

Otto ettari da sogno, non uno di più, che producono ogni anno la miseria di 47.000 bottiglie del vino bianco più famoso al mondo: è l’Appellation d’origine contrôlée Montrachet, in Côte de Beaune, Francia. Gli otto ettari appartengono a un … continua »

La libreria da visitare almeno una volta nella vita: Athenaeum de la vigne et du vin, Beaune

Al numero 5 di rue de l’Hôtel-Dieu, a Beaune, c’è  l’Athenaeum de la vigne et di vin. Una libreria nel cuore della Borgogna, certo, ma anche molto di più: un tempio consacrato al mondo del vino. Pensate alla … continua »

Notizie dal mondo | Uva contro le scottature e Stati Uniti primo consumatore di vino al mondo

La settimana enologica si è aperta con due notizie debitamente stagionali.
THE HUFFINGTON POST. Abbiamo tutti letto e con piacere che i flavonoidi dell’uva proteggono la pelle contro le scottature solari e perfino dal cancro. A rovinare parzialmente la … continua »

Due miti di Borgogna per elettrizzare la giornata: Henri Boillot e Claude Dugat

Una mattinata francese a pochi chilometri da Conegliano mette di buon umore per tutta la settimana. Grazie a Cuzziol, l’azienda trevigiana che importa e distribuisce in Italia bei nomi nazionali e stranieri del vino, un martedì qualunque è stato … continua »

Il Viré Clesse Cuvée Thevenet 2004 Domaine de La Bongran non è uno chardonnay toscano

Che lo chardonnay sia un reuccio dell’enologia planetaria è un fatto incontestabile. Lo si pianta un po’ ovunque perché dà sempre dei risultati soddisfacenti. Il legno piccolo è il suo compagno di bisboccia di sempre, come Watson per Sherlock Holmes. … continua »

Meursault 2005 “En la Barre” e lo chardonnay coi fiocchi di Francois Jobard

Non ci troviamo nel comune più blasonato della Cote de Beaune in Borgogna né di fronte al domaine più in auge di questa denominazione, eppure stappando “En la Barre” 2005 la cosa più sana che possiamo fare è inginocchiarci sui … continua »