Vi facciamo vedere com’è Mouton Rothschild 1996 disegnato dall’Intelligenza Artificiale

Vi facciamo vedere com’è Mouton Rothschild 1996 disegnato dall’Intelligenza Artificiale

di Andrea Gori

Forse avrete già sentito parlare di Intelligenza Artificiale.
L’I. A. (in inglese A. I., Artificial Intelligence) è una disciplina che studia se e in che modo si possano realizzare sistemi informatici intelligenti in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano. Se ne parla in questi giorni perché è stato possibile utilizzarla per disegnare la cover di un magazine come Cosmopolitan, facendo in 20 secondi il lavoro di una settimana di un grafico professionista.

Cosmopolitan

Usando le giuste entrature informatiche abbiamo avuto anche noi l’opportunità di avere accesso a Dall-E, un sistema di Intelligenza Artificiale in grado di creare immagini e opere d’arte realistiche a partire da una descrizione in linguaggio naturale.

Abbiamo fatto una prova con la descrizione di una degustazione e il vino scelto è stato un mio recente fortunato assaggio, ovvero Mouton Rothschild Pauillac AOC 1996.

mouton 1996
Eravamo molto curiosi di capire come uno strumento del genere possa essere applicato alla degustazione del vino.
Il testo caricato è stato questo: “un affresco pirotecnico di frutto rosso e nero, china calissaia, cola e incenso, ematico e iodato, caffè africano, mallo di noce, scatola di sigari e sottobosco autunnale, sorso fine elegante con una tensione costante tra dolcezza speziata a culminare in carrube e pepe nero, tannino che tiene botta e accompagna al piatto, in fase distensiva”.

Tradotto in inglese (e togliendo il riferimento  alla parola sangue che per ora non è raffigurabile) viene all’incirca così: “red and black fruit, cinchona calissaia, cola and incense, African coffee, walnut husk, cigar box and autumnal undergrowth, elegant fine sip with a constant tension between spicy sweetness culminating in carob and black pepper, tannin that holds up and accompanies the dish, in a relaxing phase”.

Dall-E ha elaborato i dati e ci ha inviato come risposta tre immagini, sinceramente impressionanti non tanto per la precisione nel ritrarre i sentori e i profumi quanto per il potere evocativo del mood che il vino ha suscitato in me.

Ecco la prima.

dallewine 1

 

Questa la seconda.

dalle wine 2

E infine questa terza, dove la nostra A.I. dimostra di avere buon gusto nello scegliere il bicchiere ma un po’ meno nel riempirlo correttamente.

dalle wine 3

Si parla spesso di come le macchine a volte sostituiscano l’uomo – anche nelle degustazioni di vino: L’intelligenza artificiale licenzia sommelier e wine critics (e fa bene) – ma una cosa è certa: dimostrazioni di A.I. come questa evidenziano come l’integrazione tra uomo e macchina possa suscitare emozioni, evocando rappresentazioni concrete, in questo caso pittoriche, di idee e sensazioni astratte molto simili a quelle che ci evoca un bicchiere di un vino incredibile come Mouton Rothschild 1996. A cosa porterà tutto questo lo capiremo meglio negli anni a venire.

[Foto]

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

12 Commenti

avatar

vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...CITO: " A cosa porterà tutto questo lo capiremo meglio negli anni a venire...." RISPOSTA ( del tutto personale) : ... spero di non vivere abbastanza a lungo per delegare le emozioni personali ad uno strumento seppur evolutissimo . Non ci sono riusciti il "naso elettronico" né il gas cromatografo e il colorimetro tristimolo che ho in laboratorio , non ci riuscirà l'intelligenza artificiale ( appositamente in minuscolo) , né per la fase evocativa né per quella emozionale ... ma è un limite mio ...

Rispondi
avatar

Stefano Cinelli Colombini

circa 2 anni fa - Link

Mettiamo pure che l'occhio possa essere soddisfatto, ma il naso e la bocca? Per quelli non resta che andare da Burde e bercela insieme in allegria. E anche l'allegria in via virtuale la vedo complessa.

Rispondi
avatar

Stefano

circa 2 anni fa - Link

Leggendo il titolo pensavo che avessi provato a far disegnare un'etichetta dall'AI, al posto dell'artista scelto annualmente. Se ci passi il programma, ora sappiamo chi può aiutarci a capire certe tue descrizioni dei vini dunque!

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 2 anni fa - Link

il fatto che una INTELLIGENZA artificiale le capisce e le dipinga bene può far venire il dubbio che chi non capisce le mie descrizioni non lo sia così tanto! ;-)

Rispondi
avatar

Orval87

circa 2 anni fa - Link

Mi viene in mente Homer Simpson, in una puntata in cui vedendo non ricordo chi attaccato a un respiratore automatico di fianco al suo letto in ospedale, gridò al dottore: "ehi, ne voglio uno anche io, perchè diamine devo fare la fatica di respirare coi mie polmoni?!"...

Rispondi
avatar

Mattia Grazioli

circa 2 anni fa - Link

I dati sono la cosa più preziosa al mondo. La pubblicità è la miglior raccolta possibile.

Rispondi
avatar

Daniele

circa 2 anni fa - Link

I colori acidi della terza foto dimostrano una comprensione senza pari: ha capito che l’autore era sotto un brutto trip per scrivere così 😂

Rispondi
avatar

Daniele

circa 2 anni fa - Link

Cucchiaino da eroina, dei robi che sembrano canne… e un sottile invito a bere meno rappresentato da una bottiglia tappata e in formato half o anche meno 😂😂

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 2 anni fa - Link

i messaggi che la AI ci fornisce spesso sono subdoli..

Rispondi
avatar

Giacomo

circa 2 anni fa - Link

https://tenor.com/view/lillo-elio-gif-21698335

Rispondi
avatar

hakluyt

circa 2 anni fa - Link

Cioè l'esperimento in pratica si è svolto così: è stata data in pasto all'AI (che poi occorrerebbe intendersi su cosa significhi nei suoi vari e molteplici aspetti) una sfilza di immaginifici descrittori "a la Gori" e tutto quello che si è ottenuto è il colore di un liquido all'interno di un bicchiere dalla forma assai improbabile. Il colore!!! Chicca finale: un'immagine in grado di "ritrarre i sentori e i profumi"!!! Alla faccia della sinestesia...

Rispondi
avatar

vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...il colore del vino con sullo sfondo la bottiglia (seconda foto) è inquietante . Se frutto di una intelligenza artificiale , artificiale era anche lo psicofarmaco di supporto nel microcip...

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.