Uliassi o Cedroni? (capitolo 18.406)

Uliassi o Cedroni? (capitolo 18.406)

di Alessandro Morichetti

Arriva il caldo, si vedono finalmente i tavoli dei ristoranti pieni (almeno all’aperto), e qualcuno pianifica il week-end gastrochic fuoriporta. Capitolo in cui, d’estate, Senigallia finisce sul podio d’Italia di diritto (a chi andrebbero gli altri due posti, tra l’altro?). Accompagnata dalla più classica delle domande: Uliassi o Cedroni?

Per esperienza, personale e indiretta, una risposta univoca semplicemente non esiste.

Di più, la risposta è del tutto imprevedibile.
Troppi i fattori in gioco quando si parla di due ristoranti – Uliassi e la Madonnina del Pescatore – così fisicamente vicini, così quotati (3 e 2 stelle) eppur così “lontani” per ambiente, stile di cucina, stile di servizio, personalità dei titolari e chi più ne ha più ne metta.

Al caro amico che mi chiede in quale dei due andare ho risposto su due piedi:
“tutti e due
Impossibile rispondere.
ci sono buone ragioni per entrambi!”.

Per poi argomentare nello spazio di wapp, quindi nessun pippone ma un paio di tweet rigorosamente senza punteggiatura:

“Uliassi posto meraviglia vista mare tutto bianco elegante formale sorridente cucina più essenziale ma pensata benissimo con alcuni piatti davvero cult. Riconciliante quando tutto gira bene

Cedroni più esplosivo divertente spumeggiante informale tavoli più stretti e sta fronte mare ma con la strada davanti e mangiando fuori meno attrattivo. Avesse tre stelle ci sarebbe poco da ridire

Sul vino entrambi carte ampie ma non troppo curiose, comunque meglio cedroni ma se vai di verdicchio stai bene ovunque”.

Sulla chiosa ho decine e decine di casi quindi non penso si possa discutere l’assunto:

“Impossibile prevedere quale piacerà di più dei due.”

Ovviamente ho aggiunto pure due postille: a Senigallia colazione necessaria da Paolo Brunelli (per le file chilometriche in gelateria non è il momento migliore), e se proprio uno dei due ristoranti fosse già pieno, l’opzione Clandestino diventa un candidato di diritto alla più trionfale delle esperienze gastronomiche in terra marchigiana.

La domanda a bruciapelo è: voi dove andreste?

Il mio amico invece ha colto in pieno il messaggio: ha prenotato da entrambi.

[La foto, presa da Feel Senigallia è di qualche anno fa, imbruttisce entrambi che ora sono più slim e stilosi, quindi facendo torto ad entrambi non fa distinzioni]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

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