(Quasi) tutto quello che sai su bottiglie coricate e tappi in sughero è falso

(Quasi) tutto quello che sai su bottiglie coricate e tappi in sughero è falso

di Alberto Muscolino

Oggi qualcuno si incavolerà seriamente. Siete pronti a rimettere in piedi tutte le bottiglie coricate in cantina? No, mi spiace, nessuna provocazione sterile.

La scienza fa progressi e sfata miti secolari in tutti i campi, anche nel mondo del vino. Le convinzioni eterne fanno comodo ma non avvicinano alla verità e sul banco degli imputati oggi finiscono le sacre bottiglie da invecchiamento, quelle che in cantina abbiamo sempre conservato in orizzontale.

A muovere le acque, infatti, è uno studio scientifico della professoressa Milena Lambri – ricercatrice presso l’Istituto di Enologia e Ingegneria Agro-alimentare dell’Università Cattolica di Piacenza – presentato in occasione di un webinar organizzato dall’Onav qualche settimana fa.

Nel lavoro vengono articolati nel dettaglio diversi temi legati alla conservazione delle bottiglie e all’insorgenza di difetti derivanti da vari fattori quali tipologia di tappo, tipologia e fattura della bottiglia, imbottigliamento, caratteristiche del luogo di stoccaggio e altri.

Sul tappo

 

Insomma, sull’evoluzione del vino, una volta imbottigliato, influisce una quantità di variabili da far accapponare la pelle, soprattutto per i rischi che ognuno di questi fattori comporta a livello di possibili contaminazioni o “degenerazioni”. Ne prenderemo in esame due nello specifico: l’orientamento delle bottiglie e la dimensione dei tappi in sughero.

Partiamo dalla lunghezza dei sugheri per sfatare un ulteriore mito con le parole della ricercatrice:

“Oggi tante aziende utilizzano tappi esageratamente lunghi per vini pregiati per una questione di semplice associazione psicologica tra la lunghezza del tappo e la qualità del vino, ma usare un tappo eccessivamente lungo compromette il volume dello spazio di testa – ovvero il volume della camera d’aria che si crea tra il liquido e il tappo – e inoltre va a interessare una regione del collo della bottiglia dove il collo non è più a norma”.

Questo significa che il vino avrà più possibilità di toccare il tappo e di dare adito ai fenomeni di colatura e/o trafilamento.

difetti tappo

 

Il tutto è direttamente connesso al secondo punto: l’orientamento orizzontale o verticale delle bottiglie sullo scaffale.
Se quello che abbiamo visto con l’utilizzo di tappi più lunghi può avvenire anche su una bottiglia in verticale, capiamo bene come sia estremamente più probabile a bottiglia coricata. Bisogna infatti capire che ormai, osserva sempre Milena Lambri, “non è più vero che il sughero secca e ha bisogno di stare a contatto col liquido, perché i sugheri attuali sono molto ben gestiti dal punto di vista dell’umidità e della lubrificazione quindi non serve che il vino bagni il tappo per mantenere il sughero morbido ed elastico“.

Aggiunge anche che lo scambio tra vino e sughero non è mai sicuro al 100%, nonostante tutti i controlli e le sanificazioni attuate dai produttori, senza considerare le condizioni del luogo di stoccaggio, che a volte rasentano i film dell’orrore.

muffa in cantina

Quindi, perché assumersi un rischio in più se evitarlo è così facile?

Tutto chiaro quindi? È stato appurato che mettere le bottiglie coricate nelle cantine di ogni buon accumulatore seriale è ormai una cosa superata, meramente estetica, legata a una vecchia pratica e per di più controproducente. E adesso?

Adesso pace, sappiamo come passare le prossime domeniche pomeriggio.

PS: Ok, niente di nuovissimo per i lettori più attenti: La bottiglia coricata è il mito da sfatare una volta per tutte, lo dice la scienza.

[Foto: Val d’Oca]

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Alberto Muscolino

Classe '86, di origini sicule dell’entroterra, dove il mare non c’è, le montagne sono alte più di mille metri e dio solo sa come sono fatte le strade. Emigrato a Bologna ho fatto tutto ciò che andava fatto (negli anni Ottanta però!): teatro, canto, semiotica, vino, un paio di corsi al DAMS, vino, incontrare Umberto Eco, vino, lavoro, vino. Dato il numero di occorrenze della parola “vino” alla fine ho deciso di diventare sommelier.

43 Commenti

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Stefano Cinelli Colombini

circa 2 anni fa - Link

L'Università di Pisa ha in corso uno studio analogo, partito dalla esperienza delle bottiglie affinate sotto il mare con tappo in sughero e capsula sigillante in gommalacca. È venuto fuori che se la bottiglia è verticale e il tappo in sughero è abbinato ad una chiusura sigillante (gommalacca, ceralacca o probabilmente film termoretraibile sigillante) la vita del tappo è prolungata a decine e decine di anni, perché è tenuto morbido dall'atmosfera umida che si determina nello spazio vuoto tra sughero e vino ma non è corroso dal contatto diretto con il liquido. Pensavo di mettere il prosieguo e approfondimento di questa ricerca in qualche progetto finanziato, o con la mia Fattoria dei Barbi o collettivamente come Consorzio del Brunello. La ricerca è seguita dalle professoresse Zinnai e Venturi.

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mariazzo

circa 2 anni fa - Link

Sicuramente a livello di stoccaggio tenerle coricate è molto più pratico e "salvaspazio". Poi però mi sorge un dubbio: si fanno esperimenti scientifici e studi, ma su quali basi? Cioè come si fa a "simulare l'invecchiamento" per arrivare a questa tesi? Mi piacerebbe vedere nella pratica prendere uno stock di bottiglie di un vino importante da invecchiamento e tenerle li per 20 o 30 anni coricate e non. Poi aprirle e sentire le differenze.

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Iginobrutti

circa 2 anni fa - Link

Bravo

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Riccardo

circa 2 anni fa - Link

Senza avere la pretesa di uno studio scientifico, ho partecipato qualche giorno fa ad una degustazione ONAV con Walter Massa che si intitola "alla prova del tappo". Timorasso 2016 proveniente dalla stessa vasca, 4 tappature diverse (vite, sughero, nomacorc, diam). Risultato: 4 vini parecchio diversi. Serata molto interessante in ottica studio delle variabili che influenzano il vino in bottiglia...

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mariazzo

circa 2 anni fa - Link

Sì è da anni che Walter Massa porta avanti questa "battaglia" sulle tappature.
Infatti approvo questo tipo di metodologia empirica.
Per questo cercavo di capire come si fa ad arrivare ad un risultato soddisfacente nella affermare una o l'altra tesi (verticale/orizzontale) su bottiglie che devono rimanere lì per 20/30anni. Perché appunto è sul lungo termine che si notano (se ci sono) le differenze e non sul breve.
Poi a casa mia le bottiglie non durano così a lungo. finiscono molto prima. :D

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Nic Marsél

circa 2 anni fa - Link

Io nutro qualche dubbio sulla bontà dell'esperimento per il fatto che la quantità di SO2 dovrebbe essere tarata in base al tipo di tappatura. Quindi lo stesso vino (e stessa SO2) con diverse tappature mi pare una forzatura.

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John

circa 2 anni fa - Link

Segnalo solo che la Prof. Lambri lavora presso l'Università Cattolica di Piacenza, non Milano.

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Mea culpa, correggo subito. Grazie!

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Stefano Cinelli Colombini

circa 2 anni fa - Link

Esistono ormai da decenni metodi per testare la resistenza al tempo dei materiali e dei procedimenti, danno risultati in tempi brevi e sono più che testati. Funzionano, sono procedimenti costosi ma si può simulare durate fino ad oltre un secolo con ottima attendibilità. Ma comunque la prova che le bottiglie tappate e sigillate a ceralacca si mantengono bene per moltissimi decenni io ce l'ho sotto casa, abbiamo in cantina vini dal 1870 ad ora, che fino al 1955 erano tappati in questo modo e tenuti in piedi. Ho bevuto varie volte bottiglie degli anni '20, '30, '40 e '50 tenute in questo modo e i tappi erano praticamente sempre integri e le bottiglie bevibili. La maggior parte (non tutte) erano buone.

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Stimolato da Mariazzo mi sono ricordato di un articolo di Intravino(non ricordo la data e nemmeno il titolo) che parlava di DAMIGIANE DIMENTICATE e poi, dopo anni, ritrovate per caso da cui fu prelevato un vino invecchiato in modo eccellente. Invecchiamento avvenuto in condizioni che cozzavano con i concetti basilari del buon invecchiamento.
E il vino...maturato, invecchiato in DAMIGIANE DIMENTICATE... fu venduto a un prezzo ALTO perché era ottimo ma in piccole quantità e accompagnato da un'ottima propaganda del marketing centrata sul FASCINO irresistibile delle cose dimenticate.
Espressi dei dubbi sulla storiella delle damigiane dimenticate e casualmente ritrovate ma sarebbe interessante capire come quelle damigiane abbiano dato un ottimo vino in condizioni che sfidano le regole del buon invecchiamento.

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Nic Marsél

circa 2 anni fa - Link

https://www.intravino.com/primo-piano/il-mostro-di-lockdown-e-il-moscato-di-vittorio-bera/ :-)

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Se praticate (ma anche se non la praticate) la panificazione risulterà ovvio il concetto di impastamento necessario per formare la maglia glutinica che trattiene l'anidride carbonica sviluppata dalla fermentazione del lievito che fa sollevare, lievitare la massa formata da farina e acqua.
E bisogna impastare per diversi minuti sia con la planetaria che a mano.
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Poi è spuntato un panificatore di New York e ha dimostrato che il pane si può fare senza impastare.
Ed è nato il NO KNEAD.
Che si è diffuso in tutto il mondo e specialmente in questi lunghi mesi della Pandemia("ma non ho l'impastatrice" "ma non so impastare" non era una buona scusa perché Jim Lahey aveva inventato una nuova via)
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Ora il metodo del NO KNEAD sfida, come le damigiane dimenticate, le basi scientifiche della panificazione.
O almeno quelle utilizzate da secoli per pianificare che implicano l'impastamento.
Jim Lahey, fornaio, ha dimostrato il contrario.

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...dai miei studi personali , la qualità del tappo ha importanza per il 78% delle difettosità per i vini di medio - lungo invecchiamento ( dai 20 ai 170 anni , su circa 10.000 campioni presi in oggetto ) . Seguono , nell'ordine, fattori "esogeni dipendenti" , dopo sperimentazione di circa 20 anni e analisi sensoriale e strumentale di supporto ( analisi colorimetrica tristimolo) : temperatura (in primis) , vibrazioni ( per la conclamata cinetica di reazione , assai importante seppur sottostimata da troppi) , luce , umidità ambientale . Nello studio quasi secolare ( tre generazioni ) , meglio se le bottiglie stanno coricate rispetto in piedi , con buona pace di quanto letto . Meglio ancora in posizione "Pupitre" . Per gli Champagne e spumanti questa posizione diventa necessaria e obbligatoria per un buon invecchaimento , per ragioni fisico chimiche ( pressione dei gas, tenuta dei tappi , ossidazione) . Per il resto ... leggo tanto e c'è tanto da imparare . Ma dopo aver letto le scemate sugli stelvin , chiusure alternative , variabili incontrollate per l'ottimale invecchiamento e altre amenità , mi dò allea fideistica serenità delle scie chimiche , al terrapiattismo o alla madre Russia che è vittima di aggressione dei naziucraini ...

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Riccardo

circa 2 anni fa - Link

Ciao, pura curiosità la mia: avresti qualche lettura da consigliare su vibrazioni e cinetica di reazione? Ne ho sentito parlare un po' ma non ho mai letto niente di concreto. Per quanto ne so la velocità di una reazione chimica dipende solo dalla temperatura (eq. di Arrhenius). Grazie!

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Vinogodi, come ti ho detto, non ho mai fatto(e non ho intenzione di farlo) un corso ma se tu decidessi di farlo, per il puro e disinteressato piacere di comunicare agli altri la tua esperienza, rivedrei la mia posizione.
Sarebbe un piacere seguire le tue lezioni.
----
Anche perché ci potremmo confrontare su tanti altri aspetti del mondo contemporaneo che, signori, non si ferma al sughero e alla posizione delle bottiglie.
Perché il vino dovrebbe, in certi momenti, favorire la comunicazione su tutto, anche sui temi più "caldi" dell'attualità.
1
Che fine ha fatto l'emergenza sanitaria covid?
2
Perché nel giro di due mesi si è passati dal...green pass rafforzato... allo sbracamento attuale?
3
In che modo LA GUERRA in Ucraina ha spazzato via... dai Media...la GUERRA al Covid?
4
A cosa servono le EMERGENZE?
E a CHI servono?
5
Che fine hanno fatto i

VIROLOGI MEDIATICI? Sostituiti, nelle TV, dai nuovi Esperti di Sicurezza, di Strategia, di Guerra ecc ...? Dicono che siano DEPRESSI perché sono scomparsi dagli schermi.
E speriamo...che non tornino più.
(Perché significa che almeno l'emergenza sanitaria è finita) ----- (E speriamo che finisca al più presto la GUERRA)

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Lanegano

circa 2 anni fa - Link

Spero che lo studio venga prontamente smentito altrimenti dovrei reimpostare completamente l'architettura della mia cantina con conseguente crisi isterica e possibile autolesionismo spinto......

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Jacopo Manni

circa 2 anni fa - Link

A me ha aperto questo mondo Costanza Fregoni che citava vari studi in merito su questo argomento di Miguel Cabral per Amorim https://www.indianwineacademy.com/item_3_782.aspx ma a parte questo mi si aprono dubbi e scenari clamorosi su un esperimento, empirico, provocatorio, molto cazzone ma serissimo di una banda di scalmanati fighissimi... andate a vederlo qui https://teatrodelvino.it/2018/10/test-del-bagagliaio-estate-2018-teatro-del-vino/

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

... Jacopo, davvero molto interessante ... altri esperimenti interessanti che sono stati effettuati, per scienza e conoscenza , e con risultati sorprendenti : - Abbattere a - 8 il vino rosso di almeno 20 anni per accelerare la sedimentazione dei tartrati - Portare a temperatura idonea al servizio Bordeaux e Barolo , provenienti da cantina fresca ( 12 °) , al microonde con posizionamento "defrost" - Congelare lo Champagne a - 18° e poi tritarlo con tritaghiaccio per una granita espressa alla siciliana - Mettere il Prosecco nella sorbettiera in funzione ( sia come termostato che come rotazione dell'agitatore) , per servirlo come fine pasto - Mettere aliquote di Vega Sicilia troppo giovani negli agitatori da laboratorio per velocizzarne la terziarizzazione perchè mica abbiamo una vita da perdere. - Messa a punto di bagnomaria idonei a 32° per termostatare sia microorganismi psicrofili che , prendendo due piccioni con la classica fava unitaria , ci permetterà di berci Chateau Latour senza aspettare tre generazioni interminabili....

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...mesofili...pardon...

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Stefano

circa 2 anni fa - Link

mah, quando le casse viaggiano in aereo o in container via mare, probabilmente subiscono shock peggiori rispetto a quel test. Poi i Sauvignon di Malborough son sempre buoni però!

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mariazzo

circa 2 anni fa - Link

Ho un'amica produttrice che per questo motivo testa(va) le sue bottiglie tenendole sul trattore sotto il sole cocente e al freddo per vedere se il vino avrebbe resistito agli shock. :D

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VINOLOGISMO

circa 2 anni fa - Link

Per quanto mi riguarda il Prosecco può andare benissimo nella sorbettiera ........

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Marcello Sensi

circa 2 anni fa - Link

Mah, io continuero' a custodire i miei tesori coricati, ben protetti nelle loro cantinette e amen. Tanto, ormai, si puo' dire tutto e il contrario di tutto. Finanche che le camere a gas non siano mai esistite, gli statunitensi non siano mai stati sulla luna, Stalin sia stato un galantuomo e che l' Al Capone di Leningrado ( con il dovuto rispetto per il vero Alphonse, che almeno rischiava la vita in strada ) sia un grande stratega..

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Marcello abbi pazienza ma questo commento è irricevibile. Associare studi scientifici che trattano di umidità e altre storie ai peggiori negazionismi è una solenne stupidaggine, stop. Se poi vuoi tenere le bottiglie in orizzontale o tappate con siluri da 10 cm non importa ma i ricercatori fanno il loro mestiere e nulla a che fare con quanto hai scritto.

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Marcello Sensi

circa 2 anni fa - Link

Grazie per la lectio magistralis, egregio sig. Morichetti. La differenza tra me e lei sta in cio' che io non mi permetterei mai di darle dello stupido, anche se, magari, mi e' capitato di pensarlo spesso in passato. E con questo mi accommiato per sempre da questo blog

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Additare una stupidaggine e argomentarla è diverso dal dare dello stupido, saluti.

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Francesco Santini

circa 2 anni fa - Link

Non era lino Maga a dire:" se le bottiglie hanno un culo ci sarà un perchè?"

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Armando Castagno

circa 2 anni fa - Link

Ma non era Cocciante?

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Marcello Sensi, la invito a rimanere perché mi sembra sproporzionata la reazione alla critica espressa da Alessandro Morichetti.
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Faccio notare soltanto che anche Vinogodi, in un commento, mette in dubbio i risultati di questa ricerca ma nessuno si è alzato per contestarlo.
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Attenzione, signori, io per curarmi non vado dai maghi ma dai medici.
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Ma se guardo agli ultimi due anni di Pandemia e se mi rileggo TUTTE le migliaia dichiarazioni di TUTTI I VIROLOGI che sono passati in TV e sugli Altri Media rimango...cofuso.
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"La bottiglia coricata è il mito da sfatare una volta per tutte, LO DICE LA SCIENZA"
Questo è il titolo di un articolo segnalato in conclusione di questo che discutiamo.
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Di fronte alle migliaia di dichiarazioni di Virologi degli ultimi 2 anni che valore ha quella frase:
LO DICE LA SCIENZA.
Quante volte si sono contraddetti tra loro e lo stesso virologo ha detto cose diverse a distanza di poco tempo.
LO DICE LA SCIENZA e, attenzione, signori, io vado dai medici per curarmi e non dai maghi. E nemmeno dagli Omeopati.
Io prendo l'antibiotico quando occorre e non gli infusi dell'erboristeria.
LO DICE LA SCIENZA.
Ma se fino a due mesi fa eravamo immersi ancora nella Guerra al Covid e tutto è cambiato, all'improvviso, con l'avvento della nuova guerra in Ucraina... come fa la Scienza... ad avvallare lo sbracamento attuale sul versante della lotta al covid?
A distanza soltanto di 2 mesi dai bollettini di guerra al Covid.
......LO DICE LA SCIENZA......

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Alessandro Morichetti

circa 2 anni fa - Link

Marcow ho la sensazione che arginare una pandemia mondiale mentre si cerca di studiarla sia un attimino più complicato che studiare i fenomeni chimico-fisici all'interno di una bottiglia di vino e, parimenti, tenderei a prenderne con fiduciosa e scanzonata leggerezza i risultati.
Perché si tenevano coricate le bottiglie? Per umidire il tappo e non far ossidare il vino. I ricercatori, non mio cuggino, hanno spiegato ormai più e più volte cosa succede nella bottiglia, sul tappo e nell'interazione tra le componenti. Poi ognuno faccia cosa vuole insomma, sti cazzi stiamo parlando di bottiglie non di peniccilina.

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...Alessandro : poco tempo fa ho fatto una lunga chiacchera con un amico medico "No - Vax" .... ti assicuro che nelle sue argomentazioni era credibilissime ...

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Cosa è cambiato in 2 mesi? Devo credere a quello che i VIROLOGI dicevano fino a 2 mesi fa o quello che non dicono ora?

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...Marcow , non mi stupiscono le contraddizioni fra virologi/microbiologi ( ma tanti che hanno parlato non sono né uno né altro , anche se sanno di cosa disquisiscono , tipo gli infettologi ecc) e le evidenze oggettive che li hanno più volte sbertucciati di fronte alla popolazione tutta a cui si sono rivolti nei vari contenitori televisivi/giornalistici. Sono solo perplesso per la smania di protagonismo e forzata visibilità di chi dovrebbe sapere che la microbiologia e , ancor più , la virologia non sono legati a concetti matematici oppure a modelli previsionali attendibili . La forza nei microrganismi è proprio quella dell'adattamento e variabilità su tempi inimmaginabili per cui ogni modello previsionale non è valido o lo è molto parziale. In parole povere , si chiedeva cosa sarebbe avvenuto agli "esperti" , quando loro stessi sapevano già in partenza che ogni affermazione poteva essere confutata a breve , ma hanno cavalcato l'onda della notorietà fin che hanno potuto . I Burioni che hanno affermato inizialmente che era solo poco più di una influenza o i Zangrillo che avevano decretato assai anticipatamente che il Virus era "morto clinicamente" mentivano sapendo di mentire perchè alle spalle avevano necessità di un indirizzo di "tranquillità sociale" richiesta ai mass media . Non lo sto dicendo perchè l'ho letto su wikipedia ma perchè , ahimé , sono laureato in Scienze Biologiche con indirizzo chimico alimentare e specializzato in microbiologia .... ognuno ha i suoi difetti , sorry...

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VINOLTRE

circa 2 anni fa - Link

Ma lasciate che il vino riposi come cavolo gli pare e non "scomodate" microbiologia , vibrazioni, chimiche varie e ci mettete pure la pandemia , i No Vax ...etc etc Se potessi godere ogni giorno di una bottiglia di Leroy che ha riposato come cacchio gli pare non mi fare tante domande....relax and elegance a tutti !!!

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

... VINOLTRE : male , hai detto una inesattezza pensando ( e sperando) di essere spiritoso . I vini di Madame sono delicatissimi e abbisognano di coccole e condizioni ambientali ottimali di invecchiamento , per potersi esprimere al meglio . Soprattutto con quel che costano oggi... PS: l'interazione concettuale , l'interdisciplinarietà , interattività e multimedialità , in un blog , sono quanto di più positivo e interessante per animare una discussione ...

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Vinoltre

circa 2 anni fa - Link

@vinogodi ovviamente la.mia era una piccola provocazione anche perche' ho avuto l'onore di visitare Madame Leroy e degustare alcuni capolavori che produce...e poi stiamo tutti bene orizzontali...😀😀😀

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Giuseppe

circa 2 anni fa - Link

anche io continuero` per praticita` e... romanticismo a tenere le bottiglie coricate in cantina anche perche` diversamente dovrei rivoluzionare l'intero spazio pero` trovo un po` fuori luogo certe critiche. Se avete letto con attenzione l'articolo (e non e` una novita`) si accenna al fatto che tale pratica e` diventata comune in epoche in cui sughero/vetro/cantine erano diversi da adesso e quindi aveva una motivazione e una giustificazione che adesso viene a mancare. Discorso simile per le chiusure alternative al sughero che stanno dimostrando sul campo la loro valenza. Poi, trattandosi di un aspetto/hobby/passione della vita che coinvolge soprattutto emozioni e non solo scienza e tecnica ok non dare troppo peso a queste ricerche e continuare a fare come ci piace a noi ma sbeffeggiare queste ricerche solo perche` vanno contro le nostre piacevoli abitudini/tradizioni denota solo di aver toccato un nervo scoperto. PS ero cosi` contento che almeno su questo blog vaccini e guerra non venissero tirati in ballo... mi sento di ribattere a commenti che non condivido La guerra al Covid NON e` sparita dai media - i media (soprattutto la TV) passano quello che fa audience in quel momento. Se si vuole rimanere aggiornati sulla cosa basta seguire i siti/canali specifici come sto continuando a fare io quotidianamente (es. Min.Salute, ospedali ed enti di ricerca). Il fatto che anche tra i virologi non ci fossero pareri concordanti mi sembra normale ed ovvio come succede in qualunque comunita` scientifica che si rispetti ed e` corretto e sacrosanto dare parola` e visibilita` a tutti, altrettanto importante pero` sarebbe specificare SEMPRE "i pesi delle varie fazioni", es. quanti sono i virologi convinti che il vaccino non sia servito? Dicono 1-2%. Pare ci sia anche uno 0.qualcosa percento di storici che neghi l'esistenza di Auschwitz... ma da qui a dire che c'e` confusione in merito a quel che avvenne in quella campagna Polacca ce ne corre! Stappatevi una bottiglia ritta o coricata che sia, apritela qualunque sia la sua chiusura e ... Buona e cordiale serata a tutti

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Giuseppe "ero cosi` contento che almeno su questo blog vaccini e guerra non venissero tirati in ballo" ---- Di questo commento contesto soltanto questa parte. E mi spiego. È comprensibile che ognuno voglia dei dibattiti..."tagliati su misura". 1 Abbiamo letto spesso che alcuni (i massimalisti) non vogliono che si parli di cibo, di ristorazione ma...esclusivamente... di vino. 2 Poi su come parlare...esclusivamente... di vino, se leggete con attenzione il blog, ci sono "diverse" "opinioni" in circolazione. 2a C'è chi (i riduzionisti) vuole "ridurre" il discorso intorno al vino alle sole note degustative ed organolettiche: se ne fotte di quello che scriveva il grande Beppe Fenoglio nel 1954 in Malora. 2b C'è chi ...ecc...insomma l'elenvo potrebbe continuare perché ognuno vorrebbe un blog e dei dibattiti "fatti su misura". --- Conclusione. È, quindi, comprensibilissimo che qualcuno si scandalizzi se si accenna al "racconto" che è stato fatto sui media mainstream nei 2 anni di pandemia e ora sulla guerra in Ucraina. Che c'entrano 'sti discorsi ...con il sughero e la posizione orizzontale delle bottiglie? Apparentemente nulla. Sicuramente possono non piacere, non essere condivisi ma come tutti i commenti espressi in un pubblico dibattito. Ma poi, anche se non ci piacciono, bisognerebbe fare uno sforzo per capire se quei commenti sgraditi hanno una loro logica interna e sono coerenti con lo...SVILUPPO...del dibattito. O sono soltanto uno sproloquio. ---- Io, al contrario di Marcello Sensi non lascio il blog e, soprattutto, non mi metto una MUSERUOLA per non rischiare di dire...cose SGRADEVOLI a qualcuno.

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Giuseppe

circa 2 anni fa - Link

nemmeno io lascio il blog solo perche` non condivido alcuni commenti ci mancherebbe e non mi scandalizzo proprio di nulla, uno sforzo lo faccio pure ma rimango dell'idea che in questo thread ci si sia "allargati" includendo paragoni e tematiche che, sempre secondo me, non portano granche` al topic della discussione. Buona giornata a tutti

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Rimanendo invece strettamente ancorato al tema in discussione aggiungo.
1
Ho "navigato" per una decina di minuti nel grande web per vedere cosa c'è sull'argomento.
Ebbene, il 98 % degli articoli trovati, sia di blog che di aziende vinicole, continuano a consigliare la conservazione in posizione orizzontale ripetendo le stesse motivazioni che sono state contestate.
Attenzione, questo non significa che la ricerca non abbia una sua validità.
Ho soltanto voluto portare nel dibattito questa mia impressione dopo aver letto decine di articolo sull'argomento.
2
Molti articolo hanno ribadito il concetto espresso da Vinogodi sull'importanza della qualità del sughero da cui vengono prodotti i tappi. È determinante.

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Gervasio

circa 2 anni fa - Link

C'è un solo metodo scientifico per capire se un tappo reggerà per 30 anni: tachipirina e vigile attesa...

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Stefano Cinelli Colombini

circa 2 anni fa - Link

Il vino è una soluzione idraolcolica per sua natura corrosiva, e se è a contatto diretto con il tappo prima o poi è probabile che lo danneggi. Certo, c'è la paraffina e i tappi sono resistenti, ma non tutti sono perfetti. E, soprattutto, i diametri sono molto, molto disuniformi. Sia dei tappi che delle bottiglie. Nelle bottiglie è inevitabile, gli stampi si consumano e le prime fatte hanno colli più stretti delle ultime. Nei tappi in teoria la disomogeneità è evitabile, perché oggi abbiamo strumenti per selezionare meglio i tappi in base al diametro. Però le ditte che Fano tappi si fanno pagare molto per il servizio di selezione, e comunque la densità del sugherò er sua natura non è mai del tutto uniforme. Per cui avremo sempre tappi e bottiglie di diametri difformi, e se il tappo stretto capita con la bottiglia con il collo largo (statisticamente è inevitabile) sono dolori. Questa è la realtà, poi uno può mettere ogni poesia che vuole. Certo, il tappo sintetico evita questo problema, ma anche una chiusura sigillante come la antica ceralacca risolve da secoli molto bene il problema. I nostri avi non erano idioti, a differenza di noi presuntuosi teorizzato seriali riflettevano sui loro errori e imparavano e così è nato l'uso della ceralacca sui vini di pregio. Che funziona, perché evita l'ingresso dell'aria e il conseguente danneggiamento del vino anche nella malaugurata ipotesi di tappo danneggiato o troppo stretto per il collo della bottiglia. Oggi siamo tecnicamente più avanzati, e possiamo sostituire la ceralacca con gommalacca applicabile in catena di imbottigliamento e probabilmente con film termoretraibili diversi dagli attuali. Ovviamente se il vino è a contato diretto con il tappo c'è sempre la possibilità che lo faccia marcire, ma con la ceralacca è improbabile perché senza ossigeno non c'è marciume. Per cui teneteli ritti o coricati, ma usate chiusure sigillanti. Cosa che io ancora non faccio, incidentalmente, come il 99,99999% dei viticoltori. Ma sto studiando il modo.

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Federico

circa 2 anni fa - Link

Scusate l’intromissione, sono capitato per caso nel vostro dibattito. Da perfetto ignorante in materia quale sono, pongo questa osservazione. Ma il vino quando riposa per anni in barrique, è in posizione orizzontale o verticale? Perché comunque le botti sono sempre in posizione orizzontale invece che verticale che sarebbe più gestibile come spazio. Il foro sulla botte è indispensabile che si trovi sulla parete o può essere posto anche sulla parete frontale? Che attinenza può esserci con la posizione in bottiglia? Grazie, saluti.

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