IntravinoCup – Selezione Naturale | Ultimi 8 in gara e il vino naturale fa bene alla salute? No

IntravinoCup – Selezione Naturale | Ultimi 8 in gara e il vino naturale fa bene alla salute? No

di Tommaso Ciuffoletti

329 voti per decidere le cantine che hanno passato quello che confermo essere stato un turno interlocutorio.
Passano tutti quelli con pronostico a favore. Arianna Occhipinti supera Monte Dall’Ora, così come Foradori sopravanza la sorpresa Patrick Uccelli, Gravner ha facilmente ragione di Fattoria San Lorenzo e infine Radikon dimostra di avere fra i lettori di Intravino una solida base di estimatori che lo portano al successo nella sfida con Casa Coste Piane.
C’erano sfide più difficili da pronosticare che però si sono chiuse con un’espressione di preferenza piuttosto chiara a favore di uno dei due giocatori. È il caso ad esempio della sfida tra amici Barraco-Amerighi, superata da quest’ultimo con buon margine; oppure di quella tra Emidio Pepe e Cascina degli Ulivi, a vantaggio del primo con un buon distacco. Il confronto più in equilibrio è stato poi quello tra Le Boncie e Monte dei Ragni. Alla fine prevale la cantina toscana per una trentina di preferenze ma è stata una bella sfida fino all’ultimo.

Qui tutti i risultati per chi volesse veder in dettaglio l’esito di questo turno.

Vi dico sin da ora che il prossimo sarà un turno pazzesco, con delle sfide che… ma prima, il solito pippone.

Se volete risparmiarvelo vi metto qui la versione breve.
Il vino naturale fa bene alla salute? No.
Fa meno male di quello tradizionale, industriale o chiamatelo come vi pare? No.

La natura, la salute… il marketing e…

Non da ieri la questione della salute, legata alla dieta, è diventata un veicolo di promozione dei prodotti alimentari. Nel corso del XX secolo, le innovazioni in campo agroindustriale, ma anche quelle legate alla tecnologia per la conservazione degli alimenti, hanno permesso a larga parte della popolazione mondiale di avere accesso ad una quantità di calorie senza precedenti nella storia dell’umanità. In una relativamente piccola parte del pianeta, poi, questa disponibilità si è rapidamente andata a connotare come sovrabbondanza ed eccesso (e qui ci sarebbe bisogno un discorso a parte per chiarire come gli squilibri peggiori si siano avuti con la diffusione di bevande ad alto contenuto zuccherino, perché siamo adesso a concentrarci sui rischi delle bevande alcoliche, ma credo di poter dire con ragionevole certezza, che i danni fatti dalle bevande ad alto contenuto zuccherino – per un organismo come quello umano non certo abituato a quel veicolo di apporto calorico – siano ampiamente sottostimate nella percezione comune) [1].

Il passaggio dalla scarsità alla sovrabbondanza è stato così rapido da determinare una serie di conseguenze di carattere non solo economico ma anche sociale, culturale, politico e perfino estetico (pensate ai canoni di bellezza in relazione al corpo e al loro mutare frenetico nel corso dei decenni passati). Questi mutamenti sono stati letti e interpretati dal mercato e dalla sua anima: la pubblicità. 

Raccontare un prodotto come sano è stata una scelta vincente da parte di tanti marchi ed i casi scuola per illustrarlo sono infinti. I più caratteristici  credo siano quelli legati ai prodotti alimentari che puntarono fin dall’inizio sulle farmacie come canale di vendita privilegiato e su un’immagine da “prodotto per bambini”. Se un prodotto alimentare è venduto in farmacia, per questo solo e semplice fatto, avrò istintivamente a pensare che si tratti di qualcosa che fa genericamente bene. Se poi ci aggiungo anche una connotazione peculiare di prodotto rivolto ai bambini (alla cui salute un genitore è anche più sensibile che alla propria), il gioco è fatto. Qualcuno di voi è abbastanza grande da ricordarsi l’Olio Sasso? Per chi è più giovane basterà invece menzionare i biscotti Plasmon.

Schermata 2022-12-18 alle 11.25.29

… E la scienza?

Piaccia o meno ma la natura e il suo impiego per fini di marketing sono stati un filone altrettanto fecondo in anni recenti (ed ormai neanche tanto recenti). Naturale=salutare è un assioma ripetuto in milioni di salse e il vino naturale non è rimasto immune all’impiego strumentale di tale aggettivo.

C’è una credenza diffusa per cui il vino naturale faccia meno male di quello industriale? Non sarà certo un pensiero diffuso tra i consumatori più avveduti e coscienti, ma anche in questo caso è difficile negare che vi sia un’ampia percezione di questa convinzione destituita da ogni fondamento scientifico.

A dare rassegna dei luoghi comuni da sfatare in relazione al vino naturale che non fa male o almeno non come quello industriale ci ha pensato di recente un articolo del New York Times che potete leggere qui. Ve ne do una breve rassegna prima di introdurvi le sfide del prossimo turno.

Affermazione 1: meno pesticidi
Un’argomentazione ricorrente è che i vini convenzionali possano essere carichi di pesticidi tossici, mentre i vini naturali – coltivati con pratiche di viticoltura biologica – non lo sono.
Le prove: Secondo la dott.ssa Oberholster dell’università di Davis, tutti i vini venduti negli Stati Uniti – convenzionali o meno – possono contenere solo quantità infinitesimali di residui di pesticidi […]. “Oggi non ci sono prove che queste piccole esposizioni ai pesticidi possano avere effetti sulla salute” (ma specifica anche che la ricerca su questo settore è sempre in aggiornamento).

Affermazione 2: postumi meno pesanti
Tra gli appassionati c’è la sensazione che il vino naturale sia “sia più delicato per il nostro sistema”, come ha detto Simon Woolf, giornalista ed esperto di vino, in un’intervista del 2020 a Wine Scholar Guild.
Le prove: Andrew Waterhouse, professore emerito e direttore del Robert Mondavi Institute of Wine and Food Science dell’Università della California, Davis, ha affermato che il vino naturale non renderà meno severi i postumi della sbornia. “Non c’è assolutamente alcuna prova che la sbornia da vino naturale sia meno pesante“.

Affermazione 3: meno solfiti
Su questa permetterete: sorvoliamo che non credo ci sia bisogno di ribadire.

Affermazione 4: migliore salute dell’intestino
Infine, alcuni appassionati sostengono che, poiché il vino naturale è ricco di batteri buoni, che non vengono filtrati o ridotti al minimo durante il processo di vinificazione, il vino naturale può migliorare la salute dell’intestino.
Le prove: Diversi studi limitati hanno indicato con cautela che il vino rosso potrebbe avere effetti benefici sulla digestione, ma sono necessarie ulteriori ricerche. Nessuno di questi studi ha fatto una distinzione tra vini naturali e vini convenzionali, né dovrebbe farlo, ha affermato David Mills, biologo molecolare e illustre professore presso i dipartimenti di scienze e tecnologie alimentari e di viticoltura ed enologia dell’Università della California, Davis.
“Non ci sarebbe alcuna differenza significativa nel contenuto microbico se si trattasse di un vino cosiddetto naturale o meno”, ha affermato il dottor Mills, che si è detto scettico riguardo a significativi benefici per la salute dell’intestino derivanti dal consumo di qualsiasi tipo di vino. “L’alcol uccide comunque la maggior parte dei batteri benefici, quindi non è che il vino si avvicini ai livelli del kimchi o dello yogurt“.

Schermata 2022-12-18 alle 11.53.30

Il prossimo turno

Chiarito che l’alcol fa male, anche quello contenuto nei vini naturali, rimane il fatto che una vita senz’alcol – almeno per molti che conosco – sarebbe senz’altro peggiore di quella attuale. Ma qua ci premeva chiarire un punto che spero sia condiviso in merito al rapporto tra vino e salute.

Ora però veniamo al prossimo turno e … poche storie: ecco il tabellone

Arianna Occhipinti – Foradori

Le Boncie – Emidio Pepe

Stefano Amerighi – Gravner

Zidarich – Radikon

Qui, parliamoci chiaro, siamo davanti ad 8 aziende che per storia e prospettiva rappresentano – non voglio dire il meglio, ma certo – uno spaccato di assoluto rilievo di quella che è la dimensione del vino naturale in Italia. Ora si tratta di vedere quali, tra queste, siano le preferite dai lettori di Intravino, ai quali però chiederei una cosa ben più difficile del semplice votare: fateci i vostri pronostici. Perché qui ci sono sfide completamente imprevedibili. Amerighi-Gravner vale tranquillamente una finale, ma se guardo le altre potrei dire lo stesso di ciascuna.

Mi va di fare una piccola notazione rispetto alla questione di genere.
Non sono un appassionato del tema per come viene di norma utilizzato, ma tante volte si dice della sovrarappresentanza maschile nel mondo del vino. La prima IntravinoCup dedicata al Chianti Classico è stata vinta da Castello di Monsanto, guidato oggi da Laura Bianchi. Qua su 8 aziende, ne abbiamo 4 guidate da donne (anche se forse Mateja Gravner sarebbe la prima a dirmi che non è così nel suo caso).

Vedremo chi arriverà in fondo, ma intanto vi lascio il link per votare (avete tempo fino a venerdì sera) e se volete fare i vostri pronostici, lo spazio è nei commenti qua sotto.

Ci vediamo lunedì prossimo per le semifinali e prometto che stavolta niente pipponi, ma solo ritratti dedicati ai 4 semifinalisti.

CLICCA QUI O IL BANNER SOTTO PER VOTARE

2022-11-28-08-31-52-066

 

[1] https://www.nature.com/articles/s41574-021-00627-6

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Tommaso Ciuffoletti

Ha fatto la sua prima vendemmia a 8 anni nella vigna di famiglia, ha scritto di mercato agricolo per un quotidiano economico nazionale, fatto l'editorialista per la spalla toscana del Corriere della Sera, curato per anni la comunicazione di un importante gruppo vinicolo, superato il terzo livello del Wset e scritto qualcos'altro qua e là. Oggi è content manager di una società che pianta alberi in giro per il mondo, scrive per alcune riviste, insegna alla Syracuse University e produce vino in una zona bellissima e sperduta della Toscana.

24 Commenti

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Dall'articolo: "Il vino naturale fa bene alla salute? No. Fa meno male di quello tradizionale, industriale o chiamatelo come vi pare? No" __ E allora perché pagarlo mediamente di più di un vino tradizionale, industriale o chiamatelo come vi pare?

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Tommaso

circa 1 anno fa - Link

Il prezzo non credo sia funzione dell'ipotetica salubrità per l'organismo. Almeno non nel caso del vino, in cui la presenza di alcol rende questo legame piuttosto debole. Sono altre considerazioni che incidono nella composizione del prezzo ed orientano la scelta di chi decide di acquistare vini "naturali". Si va dal ritenere importante premiare scelte di un'agricoltura meno poggiante sulla chimica, fino all'avere un rapporto col territorio che coinvolge persone, tradizioni, legami. Insomma, si aprirebbe qua un filone meritevole di essere approfondito con un articolo ad hoc! ;)

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Condivido, chiaramente, il pippone. _______ L'unica critica è che rischia di passare il messaggio che che le Bevande ad Alto Contenuto Zuccherino(che, intendiamoci, fanno male) siano... più PERICOLOSE.. dell'Alcol... contenuto nel vino. Un altro limite è che non si dice in modo molto chiaro perché l'alcol è la sostanza più pericolosa contenuta... in TUTTI i vini: e che un vino naturale contiene esattamente lo stesso alcol contenuto in un vino convenzionale o industriale o chiamatelo come vi pare.

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Tommaso

circa 1 anno fa - Link

Ciao marcow w grazie. Mi spiace se non è sembrato sufficientemente chiaro, ma nel caso serva sono dispostissimo a cercare di chiarirlo meglio. Nel pezzo si intende segnalare che spesso si sottovalutano i rischi connessi con il consumo di bevande ad alto contenuto zuccherino e si linka alla più recente ricerca in materia pubblicata su Nature che indica quando invece i rischi per la salute non siano affatto trascurabili. Sul ruolo dell'alcool e della sua pericolosità per la salute quanto dici lo avevo dato per scontato, ma hai fatto benissimo a ribadirlo.

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Omikelet

circa 1 anno fa - Link

Personalmente non compro il vino naturale in quanto tale, ma lo compro quando fatto dal alcune aziende specifiche (per buona parte contenute in questo concorso) per il semplice fatto che lo ritengo più buono di altre aziende a regime più convenzionale. Mi piace inoltre premiare un azienda che lavora con dei principi di rispetto ed etica a me affini, anche se questo implica un aumento di prezzo. Il voler viceversa far passare un concetto di maggior “salubrità” del naturale è grosso limite di tanti che, a mio parere, alla lunga si rivelerà un autogol. Non esiste bevanda alcolica benefica all’organismo umano, perlomeno non in senso strettamente biologico. Il meglio che possiamo sperare è nei benefici psicologici che derivano da consumare prodotti che ci diano piacere.

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Tommaso Ciuffoletti

circa 1 anno fa - Link

Considerazioni che mi sento di condividere in pieno.

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Sir P.

circa 1 anno fa - Link

quindi l' "etica" si limita alla autocertificazione di essere sedicenti naturali. Poi se l'ultimo corso di aggiornamento ai dipendenti risale al 1800, se non ci sono spogliatoi e/o attrezzature a regola d'arte, se le provvigioni agli agenti sono più quelle che nascondo che quelle che pago, se il personale di vigna lavora a -10 o +40 (potrei andare avanti ore) frega un casso a nessuno insomma... Mado', parecchio comoda questa etica. Dov'è che si compra?

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Omikelet

circa 1 anno fa - Link

No l’etica di qui parlo è quella che percepisco a pelle parlando con un produttore che conosco e vedendo la sua cantina e come lavora. Sono onesto, di alcuni ho provato sincera commozione per l’impegno e la abnegazione con cui fanno i contadini nel 2022. In alternativa scelgo l’etica di produttori che non conosco di persona , ma di cui amici fidati parlano bene, o di cui parlano bene giornalisti/esperti del settore di cui, ancora, ho fiducia. Di uno sconosciuto con etichetta Demeter al supermercato non so che farmene francamente e non lo compro. Tanti produttori “naturali”‘ provati a Fivi/Vinitaly comunque non mi hanno convinto e gli ho successivamente ignorati. In definitiva il mio processo di scelta è “vino che a me piace +fiducia nel produttore per quanto possibile ”. Rischio di essere ingannato comunque ? Certamente. Ma vale per tutte le cose. Nel vino, che per me è piacere, preferisco risparmiarmi un po’ del cinismo di cui tutti disponiamo in abbondanza e credere che, a volte, le cose siano fatte bene come vengono raccontate.

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Littlewood

circa 1 anno fa - Link

Far scontrare Stefano e Josko e' una cattiveria! Il primo oer quello che ha fatto e fa x la doc Cortona e non solo. Il Maestro per quello che ha fatto e fa per il vino italiano. Due persone che stimo e ammiro e che mi fregio almeno per Stefano di chiamare amico. Fra Zidarich e Radikon se parliamo dei vini di Stanko e,' una cosa di quelli del figlio.... Benjamin avra' vita facile. Arianna e' bravissima ma la storia di Elisabetta perdonate ma ha una profondita' un tanticchio diversa. Fra Pepe e Giovanna veramente nn so cosa dire ..li lascerei entrambi sinceramente li ....

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Elia

circa 1 anno fa - Link

Ciao Littlewood, visto che sei della zona hai assaggiato l'amarone nuovo di Monte dei ragni?

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Vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...gli zuccheri , intesi come carboidrati, fanno male se: a) Non si fa un c***o tutto il giorno, con grave devianza del bilancio energetico .b) esistono patologie conclamate da dismetabolia glicemica c) vengono gettati negli occhi d) vengono sfregati sui genitali...non mi viene in mente altro...PS: se si beve una bibita dopo una maratona ...

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Tommaso

circa 1 anno fa - Link

Beh, in realtà se leggi l'articolo linkato - che arriva dopo diversi lustri in cui il tema è stato analizzato in modi sempre più approfonditi - scoprirai che non è così. Ti riporto l'abstract, che mi pare piuttosto netto: Sugar-sweetened beverages (SSBs) are a major source of added sugars in the diet. A robust body of evidence has linked habitual intake of SSBs with weight gain and a higher risk (compared with infrequent SSB consumption) of type 2 diabetes mellitus, cardiovascular diseases and some cancers, which makes these beverages a clear target for policy and regulatory actions. This Review provides an update on the evidence linking SSBs to obesity, cardiometabolic outcomes and related cancers, as well as methods to grade the strength of nutritional research. We discuss potential biological mechanisms by which constituent sugars can contribute to these outcomes. We also consider global trends in intake, alternative beverages (including artificially-sweetened beverages) and policy strategies targeting SSBs that have been implemented in different settings. Strong evidence from cohort studies on clinical outcomes and clinical trials assessing cardiometabolic risk factors supports an aetiological role of SSBs in relation to weight gain and cardiometabolic diseases. Many populations show high levels of SSB consumption and in low-income and middle-income countries, increased consumption patterns are associated with urbanization and economic growth. As such, more intensified policy efforts are needed to reduce intake of SSBs and the global burden of obesity and chronic diseases.

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...assolutamente come ho scritto io solo in linguaggio scientifico . Mi spiego meglio , per gli scienziati Wikipedisti che leggono : l'assunzione di carboidrati , oligoelementi biologicamente/nutrizionalmente attivi , è aspetto fondamentale nella fisiologia umana , dove l'abuso o la patologia conclamata in atto possono portare a reazioni dell'organismo , quindi azione indiretta o diretta, che cita l'articolo , soprattutto relativamente ai danni da sovradosaggio rispetto ad un bilancio energetico , come conseguenza di danni dovuti dall'obesità o il sovrappeso ( che sono cause indirette) . Salvo , appunto , in caso di patologie conclamate , se agisci sui lati (variabili dipendenti) del triangolo della salute ( Alimentazione e stile di vita) puoi prevenirne gli effetti nocivi . Ma è così non solo per i carboidrati , stessa cosa verso altri sovradosaggi , come l'abuso proteico , dei cloruri ( mai sentito parlare del devastante effetto del cloruro di sodio in eccesso sull'organismo ?) , dei grassi ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc ... quindi associare i danni di un elemento come l'alcool ( potenzialmente epatotossico , mutagenico , alterante) con quello , eventuale, dei carboidrati ( qualsiasi sia l'origine ) è leggermente avventato ( scemata mi sembra offensivo) ... ora mi taccio , si sta parlando in un forum enoico ...

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Giacomo

circa 1 anno fa - Link

Passano tutti quelli della parte destra.Il più dubbioso è il primo scontro

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Tommaso

circa 1 anno fa - Link

Grande Giacomo! Il più coraggioso nel fare un pronostico secco! Registrato!

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Sul concetto di VINO ETICO, di ETICA nel MONDO del VINO è stato scritto molto da quando i vini "alternativi" ai vini convenzionali, industriali o chiamateli come vi pare... sono apparsi. Se vi fate un giro nel mare del Web si trova di tutto e di più su questo argomento: Etica , Vino Etico ecc... Si scopre, per esempio, in un manifesto famoso, che contenere la Solforosa sotto certi limiti è... ETICO. E, chiaramente, chi supera quel limite NON è... ETICO. Si scopre che tenere inerbito il suolo almeno in alcuni periodi dell'anno... è ... ETICO. E, chiaramente, chi non usa la tecnica dell'inerbimento controllato ... NON è ... ETICO. E così via. _____________ Il successo commerciale dei vini naturali è stato costruito attraverso una NARRAZIONE che conteneva diversi argomenti tra i quali, in questo dibattito, vorrei evidenziare questi: 1- La DEMONIZZAZIONE dei vini industriali, convenzionali o chiamateli come vi pare 2- L'Esaltazione degli Aspetti Salutistici. I fiumi di parole sulla Solforosa ne sono la prova più evidente Penso che la maggioranza di chi sceglie di bere vini naturali ... sia motivato da ... considerazioni salutistiche. Questa è stata la vera leva, usata dalla propaganda dei vini naturali, per arrivare a un successo commerciale enorme e in poco tempo La DEMONIZZAZIONE dei convenzionali e cc ... è stata funzionale al rafforzamento della "strategia comunicativa SALUTISTICA". __ Ora mi chiedo: cosa c'è di ETICO in una comunicazione che demonizza i convenzionali, esalta la bassa solforosa e la salubrità dei vini naturali ... e poi si DIMENTICA ... di dire ai bevitori... che L'ALCOL è lo stesso sia nei convenzionali-industriali che nei vini naturali ... e, soprattutto, che è l'Alcol è una sostanza pericolosa per la salute?

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...mi chiedo : è la redazione che fa sparire gli interventi ( scemi e non , tipo il mio) o l'autore dell'articolo ha discrezionalità in tal senso?

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Tommaso

circa 1 anno fa - Link

Su questo, dovreste saperlo, non ho alcuna discrezionalità! Conoscete - non l'ho mai nascosta e anzi, l'ho spesso resa nota anche in modo provocatorio - la mia posizione in tal senso. Ne discutevo con lo stesso Antonio, il quale mi diceva che invece questi commenti sono una ricchezza (e non nascondo che gli riconoscevo e riconosco parecchie ragioni al riguardo). Ma per tornare alla domanda: no, non discrezionalità in tal senso, ma credo sia giusto aggiungere, che se c'è una moderazione di alcuni commenti, confido e non ho motivo di dubitare del fatto che sia praticata con criterio.

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Lanegano

circa 1 anno fa - Link

Secondo me da un paio di settimane c'è qualche problema con il sito. Alle volte lo apro e riesco a leggere tutti i commenti, altre volte spariscono. Forse dipende da quali DNS di Google si sono impostati.

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

... ETHIKA FONETHICA ... ( Clic , Franco Battiato 1974 ...)

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Dal Web riporto i dati della composizione chimica che si trovano in etichetta di 2 prodotti venduti. 1 I Macarons Ladurée (è inutile che riporti il prezzo perché potrebbe spaventare) Dal Web: Ladurée, 1 normal size Calorie: 225 Carboidrati: 28g Grassi: 11g Proteine : 4g 2 Coca-Cola. La più famosa bibita zuccherata al mondo. Attenzione riporto i dati della tradizionale, della classica: ci sono anche versioni light che in questo confronto escludo. Dal Web: Cola-Cola tradizionale.  Una lattina da 330 ml contiene 34,98 grammi di zucchero, per un totale calorico di 136 kcal. __ Quindi, 100 gr di MACARONS-LADURÉE apportano 225 calorie. Una lattina di COCA-COLA di 330 ml 136 calorie. __ Mi spiegate perché si CRIMINALIZZANO soltanto le Sugar-sweetened beverages (SSBs) ? E non si fa un discorso più serio e obiettivo su una corretta nutrizione? Perché una bibita zuccherata è CIBO SPAZZATURA e perché i Macaron di Ladurée no? E gli esempi e i confronti potrebbero essere molti.

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Omikelet

circa 1 anno fa - Link

Ciao il problema delle bevande zuccherate è, semplificando, dovuto al fatto che sono una fonte “celata” di una grande quantità di zuccheri e i consumatori spesso non prestano attenzione a questo dettaglio. Possiamo raccontarci tante cose sull’alimentazione ma la verità è che i volumi di vendita di Coca Cola “classica” sono enormi. Moltissime persone la consumano ai pasti , e quindi assumono al posto dell’ acqua una bevanda che contiene il 10% in peso di zucchero (saccarosio). Significa che se in un giorno bevi 1 litro di coca cola assumi 400 kcal. Viceversa un qualsiasi dolciume “solido” viene di norma percepito dallo stesso consumatore come qualcosa che sarebbe opportuno limitare.

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Salve, Omikelet. 200 gr di pasticcini (come i macarons, ma si possono fare tanti esempi) si possono consumare in pochi secondi e c'è chi li consuma: bambini e adulti. 1 Litro di una bevanda frizzante zuccherata( 3 lattine da 330 ml) forse richiede più tempo.(sicuramente richiede più tempo) __ Attenzione, non voglio fare il difensore delle bevande zuccherate. Penso che si debba fare un discorso più serio sulla nutrizione e non criminalizzare soltanto... alcune tipologie di cibo o bevande. __ Per rimanere all'esempio da lei fatto di chi beve a tavola bevande frizzanti zuccherate. Anche se inutile dirlo, a scanso di equivoci, io bevo soltanto vino a tavola (e birra con la pizza). Conosco persone che bevono bevande frizzanti(più o meno zuccherate: perché esistono anche le versioni ligth) e ne vedo tante nei locali dove si mangia. Ma chi rischia di più sulla salute? Chi beve vino? O chi beve bevande frizzanti zuccherate? (È inutile dirlo ma lo dico: tutto dipende dalle QUANTITÀ (gr. o ml) assunti durante un pasto)

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

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