Mappa non ragionata dei luoghi comuni sul vino in Italia. Prima parte: il nord
di Fiorenzo SartoreA cosa serve conoscere i luoghi comuni, nel senso di “frasi fatte”, sul vino in Italia? Ad attaccare discorso, per esempio. Sappiamo per esperienza quanto essere competenti in materia ci possa fornire generosamente successo con esponenti dell’altro sesso. Ve ne metto a disposizione un po’, more internecto. Abbiate solo cura di farne un uso modulato a seconda dell’uditorio.
Da un sondaggio effettuato nel mio condominio sono infatti in grado di affermare che gli enofili poco competenti costituiscono il 98% della popolazione del pianeta Terra: con questi potete usare agevolmente le frasi fatte che seguono, senza filtri. Con gli enofili medioman conviene declinarle invece con avverbi o perifrasi del tipo “come sai”, “notoriamente”. Se infine avete a che fare con gli enofili feroci dovete per forza esibire seccatura e distacco: “questa cosa che [inserire luogo comune] ha veramente rotto le palle”.
Per riconoscere un enofilo feroce è utile usare l’intravino-test, che consiste nel formulare una frase che inizia con “su Intravino ho letto che” oppure “Intravino dice che”. Se l’interlocutore dà segno di capire di che parlate, è un enofilo feroce. Se risponde con “Intravino scrive solo cazzate” va bene lo stesso, è enofilo feroce ugualmente (nel caso, anche ferocissimo). Esaurito il pippotto di prammatica, la mappa è divisa tra nord, centro, sud e isole. Siccome lo stivale è lungo, oggi ci limitiamo al nord.
Liguria.
– Il Rossese di Dolceacqua è il nostro pinot nero/è il nuovo pinot nero/è il Borgogna d’Italia.
– Il Cinqueterre è un vino eroico, i terrazzamenti sono un calvario da mantenere/vendemmiare (segue considerazione sull’abbandono delle campagne).
– La granaccia nel savonese è parente del cannonau/alicante/grenache/garnacha.
Piemonte.
– Il Barolo è il re dei vini, è il vino dei re.
– Il Barolo è austero.
– In Piemonte fanno i migliori rossi d’Italia.
– L’Asti Spumante è stato ucciso dall’industria (però ci sono un sacco di Moscato d’Asti cult).
– La Langa non è terra di bianchi (però le eccezioni confermano la regola).
– In Langa ogni vigna buona è piantata a nebbiolo (però ci sono un sacco di dolcetto-barbera-vattelapesca cult).
– Il barbera vero è quello astigiano (perché è più acido/dritto/verticale).
– Ma vuoi mettere, il nebbiolo a nord verso Novara e Vercelli?
Lombardia.
– Il Franciacorta è meglio del Trento (metodo classico).
– Il Franciacorta è meglio dello Champagne. Variante critica: lo Champagne è duemila volte meglio del Franciacorta.
– Ogni raffronto tra Franciacorta e Champagne è senza senso (introdurre qui la parola terroir).
– Se dici bollicine anziché Franciacorta i franciacortini si incazzano.
– I vini fermi di Franciacorta non li fila nessuno.
– Il nebbiolo in Valtellina è un vino eroico, i terrazzamenti sono un calvario da mantenere/vendemmiare (segue considerazione sull’abbandono delle campagne).
Trentino Alto Adige.
– Il Trento è meglio del Franciacorta (dopodiché valgono le identiche considerazioni franciacortine tra Trento e Champagne).
– A forza di cambiare nome al metodo classico in Trentino uno non sa più se è Trento, Trento Classico (seguono considerazioni sulle denominazioni assurde dei metodo classico in Italia, un nome diverso ad ogni curva).
– Il Traminer aromatico con quei profumi e quel residuo zuccherino è stucchevole. Vuoi mettere invece un bel riesling, dritto e verticale.
– In Trentino Alto Adige fanno i migliori bianchi d’Italia (però c’è il lagrein che è un autoctono mica male).
Valle d’Aosta.
– I vini valdostani non hanno il successo che meritano.
– Variante pessimista: i vini valdostani sono buonissimi ma non li conosce nessuno.
– Variante colta: ho cominciato a bere vini valdostani perché ho letto il libro di un certo Fabrizio Gallino.
Friuli Venezia Giulia.
– In Friuli Venezia Giulia fanno i migliori bianchi d’Italia (però c’è il refosco che è un autoctono mica male).
– I bianchi al confine sloveno sono minerali/dritti/verticali (non necessariamente riesling).
– I bianchi al confine sloveno sono viscerali (soprattutto se sono col fondo). Nel caso sono anche archetipici/struggenti. Talvolta orange.
– Adesso va questa cosa dei vini affinati in anfora, alla georgiana.
– I contenitori georgiani non si chiamano anfore, si chiamano kvevri. I produttori italiani che usano i kvevri continuano a chiamarli “anfore”.
Veneto.
– L’Amarone è il re dei vini, è il vino dei re.
– L’Amarone è il Barolo del Veneto.
– L’Amarone con quella botta d’alcol e il residuo zuccherino è stucchevole.
– Variante maroniana: l’Amarone, con quell’alcol polposo e il residuo zuccherino suadente, vibra della sua turgida fruttuosità.
– Fortunatamente non tutti gli Amarone hanno quella botta d’alcol e il residuo zuccherino stucchevole.
– Il Prosecco è meglio dello Champagne. (Vale anche: meglio del Franciacorta, del Trento, etc).
– Col Prosecco battiamo lo Champagne (precisazione facoltativa: nelle vendite).
– Non si dice prosecchino.
– Vabbè, che male c’è a dire prosecchino, sdrammatizza.
– Adesso va questa cosa del prosecco col fondo. Il Prosecco col fondo è viscerale/archetipico/struggente.
Emilia Romagna.
– In Emilia Romagna fanno il Tavernello. Variante cattivista: fanno solo il Tavernello.
– Emilia Romagna è come dire Caviro. Variante tecnica: quelli faranno 400 quintali per ettaro.
– In Emilia Romagna ci sono fior di produttori che si fanno un mazzo tanto per non essere identificati coi giganti cooperativi. Variante buonista: e ci riescono. Variante cattivista: e non ce la faranno mai.
– Il lambrusco è il re dei vini (no vabbè ti ho trollato).
– Il lambrusco a ri-fermentazione naturale è buonissimo/è il vero lambrusco. E’ viscerale/archetipico/struggente. E ancestrale.
– C’hanno le DOC politiche (tradotto: hanno concesso denominazioni come fossero prebende elettorali).
[Sul topic esistono peraltro vasti precedenti specifici, per esempio questo e questo].
37 Commenti
Luca Ferraro
circa 10 anni fa - LinkVi amo
Rispondisuslov
circa 10 anni fa - Linkge-nia-le
RispondiMax C
circa 10 anni fa - Linksottoscrivo
Rispondiclaudia
circa 10 anni fa - LinkIn Romagna c'e'anche il San Crispino per par condicio politica.
Rispondicarolain cats
circa 10 anni fa - Linksior fiorenzo rido per non suicidarmi.... come siamo messi male.... :)
RispondiGiacomo
circa 10 anni fa - LinkSensazionale
RispondiPaolo Carlo
circa 10 anni fa - LinkE bravo Fiorenzo, sto morendo piegato in due e non riesco a smettere di ridere Ti risparmio la disamina dei luoghi comuni sui vini dei Colli Tortonesi e sul Timorasso in particolare... :-D
RispondiFiorenzo Sartore
circa 10 anni fa - LinkMa no, vai pure. Io sapevo "il timorasso è il nostro Chablis/è longevo come uno Chablis/è molto più longevo di uno Chablis". Purtroppo anche "il timorasso è un bluff/hoax" (ambasciatore non porta etc etc).
RispondiPaolo Carlo
circa 10 anni fa - Link:-) E anche .. secondo me ci mettono dentro il Riesling nel timorasso
RispondiIl chiaro
circa 10 anni fa - LinkVariante ottimista: il timorasso lo mettono nei riesling
RispondiDavide
circa 10 anni fa - LinkAccetti stagisti o venerabile?
RispondiSusanna
circa 10 anni fa - LinkFantastico!!! Non vedo l'ora di leggere quello che scriverai sulla Toscana......
RispondiRiccardo FVS
circa 10 anni fa - LinkLiguria: Il pigato è meglio del vermentino (variante toscana: il vermentino è meglio del pigato)
RispondiCéline
circa 10 anni fa - LinkDivertentissimo! Aspettiamo la versions sudista! Céline (Sommelieritalianononstanteilnome)
Rispondisuslov
circa 10 anni fa - Linkl'etna e' la nuova borgogna il nerello mascalese e' il nuovo pinot nero hanno rotto il c... con questa cosa dell'etna nuova borgogna dopo aver venduto mosti per anni ai francesi finalmente in puglia si sono decisi a vendere il loro vino che e' piu' buono di bordeaux/borgogna/champagne/etc i bianchi irpini sono migliori degli alsaziani quando in sicilia smetteranno di usare merlot/cabernet/chardonnay ? l'aglianico vero e' quello del vulture l'aglianico vero e' quello di taurasi l'aglianico vero non esiste
RispondiDaniele Marziali
circa 10 anni fa - Linkma porcavacca 'tanamaiala!! Caviroland!!! malamadonna!! ;)
RispondiFederico
circa 10 anni fa - LinkL'Intravino test funziona davvero, già provato con successo prima di conoscerne qui il nome. Ho notato però una iniziale reticenza a smascherarsi subito come conoscitori dell'Intravino. Sia nel caso di feroce che ferocissimo. E' necessario un approfondimento, non basta il solo accenno all'Intravino. Infatti direi che i più (sempre statisticamente, con dati riferiti a sondaggio analogo a quello dell'autore) tendono a nascondere o sminuire la loro frequentazione dell'intravinico mondo. Arrivando nei casi più estremi alla quasi totale negazione. Salvo poi smascherarsi da soli con successive argomentazioni che evidenziano una lettura giornaliera del rotocalco vinoso (ops). ;-)
Rispondigabriele succi
circa 10 anni fa - LinkTutto vero... Forse...
Rispondisergio
circa 10 anni fa - LinkBellissimo, suggerirei la variante tecnica cattivista per l'Emilia: fanno 700 quintali/ha
Rispondigabriele succi
circa 10 anni fa - LinkNon ci sono ancora riusciti... ...ce la faranno... Il grave è che quell'uva lì, gliela ritirano pure... :(
Rispondiantonietta
circa 10 anni fa - Linka quanto la mappa del sud?
RispondiFiorenzo Sartore
circa 10 anni fa - Link"attualmente in lavorazione", come i sequel dei film :)
RispondiAndrea
circa 10 anni fa - LinkIl lambrusco ancestrale è, insieme al baijiu cinese, la roba peggiore che abbia mai bevuto, compreso un sorso di cherosene bevuto per sbaglio. Aveva un bouquet decisamente migliore di quelle due mostruosità.
RispondiManuel
circa 8 anni fa - LinkHai sbagliato bottiglia...poi se in una ancestrale "vero" cerchi bouquet come priorità, scusami, ma l'errore è tuo, non del produttore. La riduzione è riduzione. Sul discorso delle rese, a parte il discorso sui vini da tavola, andrebbe fatta una piccola considerazione sulla tipologia di vite, e nel caso, sul Lambrusco, che da selvatico isolato in ambienti paludosi, ha le sue necessità espressive. Se ci vuoi riprovare, potresti avere belle sorprese. Un saluto
RispondiLuca
circa 9 anni fa - LinkA San Colombano, la DOC di Milano: "si producono vini indegni" / "sottovalutati" / "non esistono vini di San Colombano"
Rispondivittorio
circa 9 anni fa - LinkSono un produttore dei vini delle sabbie nella zona del parco del delta regione emilia romagna....dai miei vigneti non faccio 400 ql di uva....ma 90 ql..quindi mi raccomando...calma con i numeri....
RispondiMarco
circa 8 anni fa - LinkFantastico, super! sul Veneto, nel Veneto, nel centro del Veneto, i colli euganei: i vini dei colli euganei vanno bene sono solo per i fusti! I vini dei colli euganei sono il segreto meglio custodito in Italia.
RispondiManuel
circa 8 anni fa - LinkChicca di articolo. Aggiungerei..In Emilia fanno i vini frizzanti...cattiva In Emilia fanno solo vini frizzanti..buona In Emilia fanno i vini frizzanti più bevibili del mondo!!! Grazie mille
RispondiPaola
circa 7 anni fa - LinkSono morta 😂👏🏻
RispondiRossella
circa 7 anni fa - LinkVorrei una considerazione dotta sul teroldego da sfoggiare con gli amici trentini 😊
RispondiAlessandro Comotto
circa 7 anni fa - Link...credo che sulla cartina avrebbero ben trovato posto sia i nebbioli citati, tra cui il Carema e l'Erbaluce, unico vino bianco italiano con le 3 DOCG nelle differenti vinificazioni: fermo, metodo classico e passito!!! Pa...il nostro sito è in rifacimento...ci scusiamo...
RispondiMatteo
circa 7 anni fa - LinkFRANCIACORTA: Se devo spendere più di 25 euro per una bottiglia di Franciacorta allora compro champagne. LUGANA questo è il lugana vero che facevano una volta, senza residuo zuccherino e solo trebbiano!
RispondiJohn
circa 6 anni fa - Link👏👏👏 a tutti. Al centro: Chianti 👎 Verdicchio👍
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