Il profumo di Laphroaig ricorda “l’incendio di un ospedale”. Sempre a proposito di quella cosa dei nuovi descrittori

Il profumo di Laphroaig ricorda “l’incendio di un ospedale”. Sempre a proposito di quella cosa dei nuovi descrittori

di Fiorenzo Sartore

Le distillerie sull’isola di Islay, ad ovest della Scozia, sono famose per la produzione di whisky dai profumi particolarmente pungenti: affumicati, salmastri, medicinali, in una parola torbati. La torba, il combustibile fossile usato per la distillazione, “concia” il distillato. L’isola è spazzata dai venti di mare, e questi depositano salgemma, alghe: sostanze marine stratificate che finiscono per caratterizzare la torba di Islay.

Laphroaig è forse uno dei torbati più tosti: del genere che piace moltissimo, o dispiace del tutto, senza vie di mezzo. Ed è anche uno dei malti di Islay più diffusi. Succede quindi che la nuova campagna pubblicitaria di Laphoraig prende spunto esattamente dai profumi particolarissimi di quel whisky, e sottopone ad un test di assaggio nove personaggi non-professionali, cioè non addetti ai lavori, che si scatenano nei descrittori più funambolici.

E siccome da queste parti i descrittori folli hanno sempre qualche appeal, ci pareva carino presentarvi gli assaggiatori atipici. Ma prima, agevoliamo il filmato.

Nove tipi diversi, scelti con una certa cura tra differenti gruppi sociali, per sesso ed età: c’è la signora anziana, c’è il ragazzo estroverso, c’è l’hipster (chiedo scusa per aver usato il termine “hipster” ma il tizio con la barba pare effettivamente hipster). Tutti quanti accomunati da una cosa: ficcare il naso in un bicchiere di Laphroaig evoca i riconoscimenti più folli.

La mia preferita è questa affascinante signora che attacca subito con un “No-no-grazie no” alquanto disgustato:

La giovane di origini asiatiche pare più facile da convincere, nonostante le smorfie iniziali:

Il barbudo hipster invece ci prende, quanto a descrittori medicinali:

Un altro entusiasta è il biondo caciarone, gli basta sentire il “pop” del tappo che si solleva: “Ma quant’è bello questo suono??”

Ci sarebbe poi un tipo che pare in effetti più professionale quanto ad assaggio, ma ugualmente descrive il whisky in modo un bel po’ colorito:

Quest’ultimo assaggiatore improvvisato invece non ha eccessivi dubbi, e nonostante l’odore Laphroaig gli va a genio:

Di questa campagna pubblicitaria piace in definitiva il mood “non prendiamoci troppo sul serio” del produttore, che essendo consapevole della forte caratterizzazione del suo distillato accetta serenamente tutte le opinioni, anche quelle non esattamente lusinghiere. In attesa che questo atteggiamento si propaghi a quei produttori che non sopportano mezza critica.

È l’internez, bellezza. E infatti non manca nemmeno l’hashtag Twitter #OpinionsWelcome.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

2 Commenti

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paolo tamiro

circa 8 anni fa - Link

pubblicità azzeccata e pure divertente ( e quindi azzeccata)

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Funzionerà. L'afrore di Laphroaig piace. Per molti, ma non per tutti.

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