Afrodisiaci | Il pinot nero sta al Viagra come… lasciamo perdere, che è meglio
di Francesca CiancioLa domanda di oggi è: il Pinot Noir è afrodisiaco? No, non sono in Borgogna in preda ad un attacco di libido, né dinanzi a una etichetta di DRC che cerco di concupire. Ho solo davanti il numero di novembre di Decanter dove Debra Pearce Pratt, sommelier e giornalista freelance australiana, pone il quesito. Il ragionamento parte dal naso, l’organo di senso più sviluppato che abbiamo, ricco di 345 differenti recettori. A tal proposito viene interpellato “un naso”, il profumiere londinese Roja Dove che indica quali sono i profumi più sensuali al mondo: gelsomino, vaniglia, labadano e zibetto (non l’animaletto ma le sue secrezioni dalle ghiandole peri-anali). In particolare, pare che la vaniglia faccia fare follie (e noi ancora a chiederci perché piacciono tanto i vini barricati, che sciocchi!). Bisogna anche distinguere tra note di testa, note centrali e note di fondo.
Secondo Roja le prime sono tonificanti, stimolanti e inebrianti, le ultime invece sono responsabili della sensualità e dell’eccitazione. Le sensazioni – chiamiamole – wellness le troviamo negli agrumi, nella frutta rossa, nelle rose e negli aldeidi. Questi li troviamo nello champagne e nelle bollicine in generale, lavorate secondo il metodo classico. Gli aldeidi “accendono ” un ferormone chiamato IBA capace di attivare stimoli sensuali in entrambi i sessi. Pure il Reisling e il Semillon non se la cavano male grazie a sentori di agrumi e di boccioli. E l’allure del Cabernet dov’è? Nell’anice, nel cardamomo, nel timo, nella lavanda, nella viola e nel muschio. Le spezie “ingrifano”, ma il colpo di grazia lo danno il cedro e il sandalo, essenze che in profumeria vengono usate per suscitare attrazione fisica. Poi c’è il tartufo e in generale il sentore di glutammato che, fin dai tempi dei romani, è considerato un afrodisiaco. Nel cabernet sauvignon di Bordeaux pare ve ne sia in abbandonza.
E veniamo alla domanda iniziale. Se incrociamo tutti i dati elencati, quale risulta essere il vino più “attizzante” al mondo? “Le pinot noir bien sur!”, sostiene Decanter. Il motivo è presto detto: il rosso di Borgogna mette assieme le note di testa – bacche rosse e fiori – centrali – spezie – e quelle di fondo – vaniglia e note terrose. Insomma, meglio del Viagra. L’articolo arriva al sillogismo finale sotto forma di domanda retorica: “Could this explain why wine lovers tend to be passionate about Pinot? ”
Signora Debra Pearce-Pratt glielo dico io: “Perché sono dei gran porci!”.
8 Commenti
Nelle Nuvole
circa 12 anni fa - LinkPer quanto appartenente al genere femminile non posso che sottoscrivere le conclusioni di Mrs DPP. Aggiungo che non è solo una questione di naso ma dei sensi in generale. Riguardo alla tendenza grufolatoria maschile, non c'è bisogno del Pinot Nero per esplicarla. Francesca Friedan Ciancio ha colpito ancora e stavolta non è una bufala come la rosa carnivora.
RispondiAndrea Pagliantini
circa 12 anni fa - LinkUn articolo (della rivistona) preciso e acciottolato nei secoli come l'arte di girarsi i pollici e i mille modi di arrotolarsi le fasce gambiere nei vecchi manuali del Regio Esercito. Mentre la signora Ciancio guarnisce la penna di testa e fioretto con una facilità di scrittura che scorre come fosse una sorgente di alta montagna.
RispondiMartina
circa 12 anni fa - LinkChe post triste.
RispondiZakk
circa 12 anni fa - LinkIo mi attizzo di più con il sangiovese o con il cabernet o con il nebbiolo. Con il syrah di certe lande poi divento anche provocante. Il pinot nero viene mooooolti dopo.
RispondiFrancesca C
circa 12 anni fa - LinkSono colpevole: una volta mi sono attizzata con un rosso della casa. Ma lui era veramente bello.
RispondiJean
circa 12 anni fa - LinkVoglio uno zibetto!!! :)
Rispondiruggero romani
circa 12 anni fa - LinkGive me an ounce of civet, good apothecary, to sweeten my imagination
RispondiAlessandra Rossi
circa 12 anni fa - LinkLa sola nota erotica che colgo in siffatte argomentazioni sono le seghe (mentali) di M.me D.S.P. - per dirla maremmanamente.
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