Fondatore: Antonio Tomacelli
Senior Editor: Alessandro Morichetti, Jacopo Cossater
Editor: Andrea Gori, Leonardo Romanelli, Thomas Pennazzi, Gianluca Rossetti, Graziano Nani, Giorgio Michieletto, Stefano Senini, Alberto Muscolino, Tommaso Ciuffoletti, Lisa Foletti, Alessandra Corda, Nicola Cereda, Simone di Vito, Massimiliano Ferrari, Denis Mazzucato, Vincenzo Le Voci, Leone Zot, Clizia Zuin, Daniel Barbagallo, Jacopo Manni, Antonello Buttara, Francesca Ciancio, Marco Colabraro
Hanno scritto su Intravino: Fiorenzo Sartore, Angela Mion, Adriano Aiello, Mauro Mattei, Vincenzo Donatiello, Vittorio Manganelli, Terry Nesti, Salvatore Agusta, Sara Boriosi, Giovanni Corazzol, Sabrina Somigli, Pino Mondello, Pietro Stara, Emanuele Giannone, Samantha Vitaletti, Michele Antonio Fino, Maurizio Gily, Alessio Pietrobattista, Antonia Maria Papagno, Tommaso Farina, Francesco Annibali, Manuele Colonna, Marco Pion, Cristiana Lauro, Paolo Cianferoni, Lucia La Gatta, Lorenza Fumelli, Sara Porro, Giulia Graglia, Francesco Fabbretti, Federico Ferrero, Slawka G. Scarso, Federica Benazizi, Gianpaolo Paglia, Lorenzo Abussi
43 Commenti
Kapakkio
circa 15 anni fa - LinkGrande fotomontaggio :-)
Rispondigianpaolo
circa 15 anni fa - Linkho finalmente trovato lo screensaver che cercavo.
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - Linkuna domanda Massimo, ma ci siete o ci fate? Prima pubblicate un commento cretino, ripeto, cretino, di un vostro collaboratore "così adesso Ziliani oltre che smettere di parlare male dell'A.I.S. smetterà pure di parlare male di Slow Food" (ma non eravamo stati pubblicamente invitati da Antonio ad ignorarci io e quel tale?) poi ve ne uscite con questo simpatico fotomontaggio (e bravo Antonio!)sparando un titolo ad effetto che però non sta né il cielo né il terra. Siete sicuri di essere lucidi? Possibile che a nessuno di voi, non dico al caso umano, ma a quelli dotati di raziocinio del vostro team, venga da pensare che il mio invito al dibattito di venerdì al dibattito di Slow Food a Bra ed il fatto che l'abbia accettato non abbia nessun retroscena e che si tratti solo di un episodico invito che non cambia la situazione ed i rapporti e la mia libertà di critica di S.F.? Posso anche ammettere che non lo capisca, in malafede, il vostro collaboratore (magari frustrato perché nonostante abbia un blog non l'abbiano invitato a dire la sua), ma che non lo capiate persone intelligenti come voi e che non lo capiscano i lettori di Intravino mi sembra un tantino preoccupante... :)
RispondiAntonio Tomacelli
circa 15 anni fa - LinkSappiamo chi sei Franco. Rassegnati però, sei "quello di cui parla la città"! ;-)
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - Linkche la mia partecipazione al dibattito di venerdì possa anche far discutere mi sembra pacifico, ma questo non autorizza a porre interrogativi oziosi e assurdi che offendono non solo l'intelligenza di chi li propone, ma l'intelligenza mia e dei responsabili di Slow Food che hanno liberamente deciso e senza secondo fini di invitarmi al dibattito su un tema, l'informazione sul vino su Internet sul quale penso, con almeno dieci anni di esperienza in materia, di poter dire la mia. A volte caro Antonio, caro Massimo, caro Fiorenzo, non vi capisco proprio...
RispondiGanascia
circa 15 anni fa - Linkdel resto, non mi sembra che sia stato minimamente capito nemmeno lo spirito di Intravino
Rispondiloris
circa 15 anni fa - LinkQuesta volta non mancherò...
RispondiSimone e Zeta
circa 15 anni fa - LinkDall'alto del mio equilibrio, oltre che saggezza e non da meno modestia, posso solo affermare che Ziliani qualche battaglia giusta l'ha combattuta; gli sarà convenuto, ma l'ha combattuta. Non vado oltre
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - LinkSignor Simone e Zeta: mi vuole spiegare, di grazia, in che cosa mi sarebbe "convenuto" combattere determinate battaglie (che lei bontà sua definisce "giuste")? Vada oltre, perché altrimenti vado oltre io, perché mi sono rotto i corbelli di ricevere, su questo blog che erroneamente continuo a considerare amico, mentre invece non lo é, attacchi capziosi, allusioni, e robette del genere. Mi faccia capire, prima che le chieda di rendere conto di simili azzardate e calunniose affermazioni in altra sede. A lei e a chi ospita senza battere ciglio simili cose... Resto in attesa
RispondiAliceinwonderland
circa 15 anni fa - LinkSolo pochi giorni fa Franco Ziliani ha tuonato che non sarebbe più intervenuto sul vostro blog; da allora ha commentato - anzi, attenzione: vi ha indotto a indurlo a commentare - suppergiù una decina di volte e gli avete addirittura dedicato un post. Chapeau bas, un colpo da maestro della comunicazione. E voi davvero vi stupite, davvero cercate ragioni occulte se gli organizzatori di un convegno sulla comunicazione del vino via web lo invitano? Ma siamo seri, Ziliani è il Re della comunicazione enoica sul web, lo ha dimostrato proprio qui su Intravino. A tutti gli altri non resta che fare la fila.
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - LinkGrazie Alice, troppo gentile! Sono persuaso anch'io che qualcuno, parecchi, stiano rosicando perché Slow Food ha invitato me, che scrivo di vino su Internet da oltre dieci anni, e non loro. Che magari sono attivi in Rete, non voglio dire con meno efficacia, da molto meno... Intervengo una undicesima volta, oltre che per ringraziarla, per ricordare che resto in attesa che il Signor Simone e Zeta e gli autori e responsabili di questo blog rispondano pubblicamente e alle mail che ho inviato loro invitandoli a spiegarsi. Prima che debbano farlo altrove... :) Metto anch'io la faccina, ma non sto tanto scherzando...
RispondiValentino
circa 15 anni fa - LinkTramite Facebook ho letto di questa polemica e sono capitato su questo blog, non so chi siano Simone e Zeta ma, a naso, mi viene da pensare che, o non sono del settore o sono in malafede. Per mettere in dubbio l'integrità morale di Franco Ziliani, penso che ci voglia davvero un gran coraggio o, ......................... grande malafede!!!!! Non cerchiamo di traferire lo schifo della comunicazione o demonizzazione dell'avversario che esiste in politca, anche nel ns. settore, quì di spazzatura ne abbiamo anche troppa (e di quella non riciclabile), pertanto di interventi faziosi se ne fa volentieri a meno.
Rispondivignereimanonposso
circa 15 anni fa - Linkattenzione a minacciare querele: rischiate solo di spendere soldi miei cari. in virtù del fatto che non esiste a tutt'oggi una legge che regoli le diffamazioni via blog. molto difficile individuare vittime e carnefici
RispondiLeonardo Romanelli
circa 15 anni fa - LinkUrca che polemica! @Vignerei se vuoi ti aggiorno su una polemica che mi riguarda, una querela sul mio blog: Più che altro, fa rabbia il lungo tempo che uno ha di fronte prima che la vicenda possa ritenersi conclusa, e chissà come! Per il resto, poso dire che non mi stupisce affatto che Ziliani vada ad un convegno di SF? Vogliamo parlare del fatto che c'è anche Carlo Macchi, altro fuoriuscito eccellente dell'Associazione? Il motivo è semplice: la divisione Gambero/SF ha avuto un effetto particolare, quello di compattare (non in maniera voluta, a volte)tutti contro il Gambero. E su questo SF si mostra ancora una volta un'associazione che sa fare "politica": dopo Slowine, ci sarà la Guida dei vini buoni e giusti, e sarà sempre più difficile fare critiche. Riguardo al diritto di critica,il fatto di esprimere libere opinioni porta ovviamente a dei rischi. Tanto per fare un esempio che mi riguarda, i vertici di SF nazionale pongono il veto sul mio nome in tutte i progetti e le iniziative che li vedono coinvolti in Toscana. Il mio sbaglio? Aver osato criticare Carlo Petrini: si sa, una bestemmia scappa, ma una critica a petrini mai.
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - LinkRomanelli, non partecipo certo a quel dibattito per prendere parte ad un'eventuale armata Brancaleone targata Slow Food (di cui non vedo traccia) schierata contro gli ex soci del Gambero rosso. Sbagli di grosso a pensare che sia disponibile ad una cosa del genere. Avrei partecipato ad analogo dibattito anche se l'avesse organizzato il Gambero rosso. Ma per il fatto che le radici di Slow Food sono della mia amatissima Langa preferisco andare a Bra, piuttosto che a Roma. Le mie idee sono molto più affini a quelle di S.F., (ci sono fior di responsabili locali che sono miei lettori) che a quelle del Gambero rosso e del Robert Parker der Tufello...
RispondiMichele Falvo
circa 15 anni fa - LinkPrima di criticare il prossimo ognuno dovrebbe fare una profonda analisi su se stesso e domandarsi se si è nella posizione per poterlo fare, perchè lo si fa e quale risultati otterremo. Franco avrà il suo carattere irruento che tutti conosciamo, ma le sue battaglie le ha combattute esponendosi in più occasioni alla critica degli altri giornalisti e anche dei lettori. Se qualcuna gli ha portato notorietà è solo merito suo, tante altre hanno fatto storcere il naso a tanti. Il coraggio di mettersi in una posizione scomoda non è da tutti e per questo ho sempre tenuto in grande considerazione i suoi giudizi anche se a volte non li condividevo perchè sapevo che era espresso in modo puro. Sinceramente non conosco molti giornalisti che hanno questo coraggio, anche i più grandi spesso si piegano a critiche facili ed accomodanti invece di dire ciò che pensano. Vi invito a fare il Test Pensionistico sui giornalisti del vostro collega Alessandro Masnaghetti. Chi ha la coscienza a posto si farà due risate, a chi gli ribolle il sangue ... http://stefanoberti.wordpress.com/2008/01/02/i-test-di-enogea-2/
RispondiALAN
circa 15 anni fa - LinkChe SF abbia invitato Ziliani e che lui abbia accettato mi sembra un fatto positivo. Di Ziliani posso non condividere alcune sue prese di posizione però Vino al Vino é il primo blog che vado a leggere quando accendo il computer. Devo dire che anche Intravino non è male.
RispondiAlessandro Morichetti
circa 15 anni fa - LinkCopincollo un interessante contributo lasciato da Giancarlo Gariglio sul Blog Vino al vino di Franco Ziliani: "Gentile Franco, vorrei chiederti ospitalità nel tuo blog per chiarire due cose che forse per qualcuno non sono così limpide. La prima è che noi del vino di Slow Food abbiamo deciso di avventuraci con più convinzione sul mezzo digitale. Lo facciamo con la consapevolezza che in Italia e nel mondo tanti prima di noi lo hanno fatto con intelligenza e spirito pionieristico, creandosi spazi e anche una notevole autorevolezza. Per questo motivo, non sentendoci i primi della classe – parlo sempre di noi del vino, perché in realtà ritengo che il sito generalista di Slow Food sia molto ricco e innovativo – abbiamo pensato che fosse intelligente iniziare questo cammino invitando chi nel nostro Paese ci ha preceduto. Riteniamo inoltre che una discussione sul mezzo e sulle sue prospettive possa essere molto interessante soprattutto viste anche le tante novità che il Web mette a disposizione. Ormai non si parla solo di blog o di siti, ma anche di Facebook, Twitter, Iphone, ecc… Riconosciamo a Franco Ziliani il merito di aver lavorato molto su Internet, scatenando discussioni e dibattiti interessanti, naturalmente utilizzando uno stile molto personale e incisivo che non sta a me giudicare. Non ho mai pensato a Franco come un nemico di Slow Food e tanto meno mio, perchè ritengo che lui abbia una dimensione che va bel al di là di una stupida etichetta come “persona contro qualcuno” e sono sicuro che anche lui la pensi così. Per cui, visto che stiamo parlando di vino e non della guerra tra palestinesi e israeliani, sarebbe bello che su questioni come le nostre si potesse parlare senza nasconderci dietro a egocentrismi esagitati. insomma un invito a smorzare i toni. Qui nessuno sta tradendo nessuno e nessuna abiura le proprie convinzioni. Si discute, si parla, talvolta non saremmo d’accordo, ma sarebbe bello che anche nel vino come nel rugby esistesse il terzo tempo! Per cui ringrazio ufficialmente Franco per aver accettato il nostro invito. Confermo che non si tratta di nessun tipo di sdoganamento il suo perchè non è mai stato sulla lista nera di nessuno… Spero che venerdì sia l’occasione giusta per confrontarci senza peli sulla lingua, ma con il giusto rispetto che a tutti si deve sia per il lavoro svolto sia per la grande passione che in fondo ci accomuna: quella del vino. Grazie ancora e a presto Giancarlo Gariglio" Scritto da Giancarlo Gariglio, il 16 settembre, 2009 at 12:29
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - Linkcontinuo a trovare allucinante il fragoroso silenzio del commentatore che pensa di poter diffamare in libertà e dei responsabili di questo blog che hanno pubblicato, senza porsi il problema che quanto affermato fosse offensivo della mia dignità e professionalità, il commento. Benissimo, parleranno in altre sedi. Questa volta, per pura questione di principio, sono deciso ad andare sino in fondo
RispondiMassimo Bernardi
circa 15 anni fa - LinkEcco Massimo Bernardi, chiedo scusa ai lettori di Intravino per il ritardo ma come tutti, anche io ho tanto da fare. Curiosamente, proprio stamattina nell'altro blog di famiglia, Dissapore, abbiamo parlato del decreto legislativo 2003, che non equipara blog e forum a una testata giornalistica. Con la conseguenza che i responsabili di un blog, pur dovendo collaborare con la Polizia postale in caso di querela, non hanno il dovere giuridico di vigilare su possibili diffamazioni. Nel caso specifico, questo significa che giuridicamente, non siamo obbligati a togliere il commento del lettore Simone e Zeta, che ha fatto arrabbiare Franco. Non fino a quando la Polizia postale ce lo chiede, a seguito di una querela. Ma non è per questo che il moderatore di Intravino non ha rimosso il commento. Lo ha fatto per due motivi. Nel merito, non gli è parso particolarmente offensivo. Forse è allusivo, ma è il genere di commento al quale un abile comunicatore del vino come Franco, risponde chiedendo chiarimenti e fornendo risposte. Se ci tiene. Invece, qui si fa un gran parlare di querele e avvocati. E se pensiamo che tutto deriva da un invito a un panel sulla comunicazione del vino, la situazione appare surreale. D'accordo, il panel è organizzato da Slow Food, che online, non è che abbia esattamente brillato per la comunicazione. Finora. Ma i comunicatori comunicano (cioè rispondono ai commenti) non querelano.
RispondiFrancesco Rosati
circa 15 anni fa - LinkSinceramente ogni volta che si scatenano certe bagarre perdo un po' di interesse per questo blog. Non voglio insegnare comunicazione web a nessuno, ma avendo amministrato per anni una community con oltre 12.000 utenti registrati posso affermare senza ombra di dubbio che uscite come quelle di "Simone e Zeta" e di altri vengono denominate sempre e senza dubbio alcuno "trollate". Ossia mere provocazioni che non aggiungono assolutamente alcun valore alla discussione. Il compito del moderatore o amministratore, in questi casi, è assai semplice: censurare senza appelli il troll. Proprio perchè il troll provoca esclusivamente: non ha niente da dire. Se ha qualcosa da dire, invece, lo dica chiaramente e se ne assuma la responsabilità. Agli occhi di un umile lettore (e di molti altri: non parlo per una città, ma sicuramente scambio opinioni con i miei amici) certi atteggiamente sanno esclusivamente di vigliaccata e gettano un'ombra di discredito su quanto di buono viene fatto qui su Intravino. Questa, signori, è pessima comunicazione. E non dovrebbe essere parte della vostra espressione, visto che - quando volete - dimostrate di poter essere un punto di riferimento. Con rispetto, Francesco
RispondiMassimo Bernardi
circa 15 anni fa - LinkFrancesco, se permetti abbiamo anche noi un po' di esperienza nella gestione delle comunità, Simone e Zeta non è per niente un troll, ma un commentatore della prima ora che qui ha lasciato un centinaio di commenti. E' una questione di mentalità. A me l'idea di querelare il commentatore di un blog non passa lontanamente per il cervello. Non seguo i troll ma rispondo ai commenti di chi non lo è. Ho sempre fatto così. Mai avuto problemi.
RispondiFrancesco Rosati
circa 15 anni fa - LinkCiao Massimo. Sono perfettamente conscio che Simone e Zeta è un attivo contributore, spesso nel senso più positivo del termine, di Intravino. Ma questa volta ha toppato e clamorosamente, facendosi riconoscere (non da me che seguo costantemente), ma dai meno assidui, come troll. Faccio inoltre notare che Ziliani ha chiesto conto (imho giustamente) a Simone e Zeta delle affermazioni fatte, e non mi pare di aver letto alcuna risposta in merito. Ora, qui vengono poste questioni sulla professionalità e sulla buona fede di una persona. Questioni che, appunto, ne riguardano strettamente l'attività lavorativa. Mettiti dall'altra parte, e immagina che io, o altri, inizi a far circolare la voce sul blog Vinoalvino (o qui, o altrove) che tu lasci passare certi atteggiamenti perchè hai interesse nello screditare l'immagine di Ziliani (ATTENZIONE: cosa che non credo minimamente, ci mancherebbe). Tu cosa proveresti? Saresti comunque portato a ritenere "normale" un tale atteggiamento? Lo giudicheresti nella sfera della "libera espressione costruttiva delle proprie idee"? Suvvia, so bene che non è così, e altre volte hai ben mostrato lo tua sensibilità e competenza! Mi sembra parodossale che non ti renda conto dell'inadeguatezza dell'uscita di Simone e Zeta...
RispondiMassimo Bernardi
circa 15 anni fa - LinkRipeto, è una questione di mentalità. Se tu facessi circolare la voce che ho interesse a screditare Franco Ziliani, io verrei su Vino al Vino per dirti che hai una fervida immaginazione. Sarei credibile? Probabilmente, visto che la mia piccola storia sul web, racconta di una persona lontana da certe pratiche. Senza dimenticare che con Franco ci conosciamo da anni. Ma la minaccia di querela mai, è cosi che vogliamo far crescere la comunicazione online? Detto questo, anche io aspetto un chiarimento del lettore Simone & Zeta. Che potrebbe anche non rispondere perché impegnato.
RispondiFrancesco Rosati
circa 15 anni fa - LinkSi si vanno in giro a dire cose con l'intento di minare la credibilità professionale di qualcuno a mio parere ogni mezzo di difesa è lecito. Lanciare il sasso e poi rendersi irreperibili non è un comportamento corretto. Perchè nel frattempo la gente legge, si fa un'idea e poi non è detto che torni a controllare il seguito della discussione. Mi pare che tu voglia solo "punire" Ziliani perchè ha minacciato querela, a questo punto, senza tener conto della provocazione che ha subito. Comunque, il blog è il tuo e tu lo gestisci, quindi... hai sicuramente ragione, anche se non condivido minimamente.
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - Linkper completezza dell'informazione e diritto di replica segnalo qui la mia risposta, pubblica e definitiva, pubblicata sul mio blog: http://vinoalvino.org/blog/2009/09/lo-confesso-sono-un-pirla-e’-solo-una-perdita-di-tempo-replicare-a-chi-ti-diffama-via-blog.html Con ciò chiudo e attendo con curiosità di vedere se, una volta liberatosi dai suoi impegni, il lettore Simone & Zeta tornerà a manifestarsi e quali saranno le sue spiegazioni. Ma é solo una pura curiosità, non che mi interessi più di tanto
RispondiNicola Manferrari
circa 15 anni fa - LinkUrca, che noia! Capito qui per caso, non essendo frequentatore di abituale di codesti luoghi e trovo un fiume di parole a mio modesto avviso noiose e fondate sul nulla che portano a nulla. C'è chi dice scemenze senza presentarsi chi s'offende per tali scemenze senza peso e minaccia querele e poi si pente dandosi del pirla, chi prende lo spunto per discettare sull'arte della comunicazione sul vino via web, e chi se la prende per la discettazione sull'arte della discettazione sul vino via web, ma vi diverte questa roba? Io faccio vino da quasi trent'anni passo il tempo a fare e capisco di stare su di un altro pianeta dal vostro. Il mio è il pianeta dei fatti, per rubare una citazione letta oggi su di un giornale, e comprendo che un pianeta fatto di bit non può capire il pianeta dei fatti. Ma un pianeta fatto di bit che si nutre di bit per produrre bit senza relazione con la realtà serve a qualcosa? Se serve a farvi divertire, tanto di cappello. Anche se mi sembra che il modo di divertirsi parlando di vino delle generazioni precedenti era decisamente più allegro. Ricordo delle interminabili discussioni sul vino davanti al vino di mio padre in osteria, della quantità di gente che vi si univa, vi partecipava si aggregava se l'argomento era interessante. Quanto si dovevano divertire... E il vino è cosa assolutamente inutile se non dannosa se non serve a dar piacere e divertimento. Ma quella gente camminando pestava la stessa terra in cui affondano le radici delle viti. Insomma, con quelle erano un poco lontani parenti. Non vi è mai sfiorato il dubbio che a dedicare un po' del tempo che ci mettete qua dentro per passeggiare, non dico per vigne, ma sulla terra, come io faccio per lavoro e come i nostri padri tutti facevano, possiate apprendere infinitamente di più, e con meno fatica e più gioia? La terra e ciò che vi sta sopra è un libro enorme zeppo di informazioni sempre nuove per chi è capace di leggerle! Forse le cose non stanno così, perchè sono, quesiti, ragionamenti buoni nel mio pianeta, un altro dal vostro. Buona fortuna e arrivederci alla prossima orbita. Nicola Manferrari
RispondiFrancesco Rosati
circa 15 anni fa - LinkSe quella qui sopra è la persona che credo sa di cosa parla, quando parla di vino. Ma dalle eminenti altezze della sua saggezza magari non sa che qui c'è gente che è stata a vendemmiare anche lo scorso fine settimana. Che ha sempre prodotto il vino in famiglia, facendo festa di vendemmia con tutti i suoi parenti, pranzi e sorrisi e gare "a chi lo faceva più buono". Gente che dopo la morte del padre ha continuato a svegliarsi alle 4 di mattina per "trattare", da solo, di domenica, rinunciando alle uscite del sabato sera. Gente che un'osteria l'ha gestita in prima persona, come secondo lavoro senza fine di lucro, per pura passione, arrivando a lavorare in totale (spesso) almeno 18 ore al giorno. Io queste cose le ho fatte. Non per questo vado in giro a svilire chi fa "anche" (ci vorrebbe un corsivo) "altro". Ed è quell'"altro" che (oltre alla qualità, senza dubbio) fa anche sì che ci sia tanta attenzione intorno al vino, e che il vino si venda. Effettivamente siamo su un altro pianeta, non c'è dubbio. ...e se non si è capito dico sempre quello che penso.
RispondiFiorenzo Sartore
circa 15 anni fa - LinkCaro Manferrari, grazie del suo interessante commento. Se si trovasse a riorbitare da queste parti, con mio grande piacere, forse potrebbe apprezzare il mio riscontro. Visto che serve fare qualche presentazione, comincio dalla mia. Sono editor "in codesto luogo". E gestisco la mia enoteca, a Genova, dal 1991. Prima lavoravo con papà. Rappresento la terza generazione di commercianti di vino piemontesi, che ha cominciato, qui, nel 1949. Non ho fatto solo questo, per la verità, visto che le attività familiari sono state molte: tra queste posso mettere pure il lavoro in vigna, svariate vendemmie, vinificazioni eccetera. La mia attività lavora (anche) in rete da quando Internet in Italia ha cominciato a prender piede, quindi seconda metà degli anni novanta. Parliamo ora di altri che collaborano ad Intravino? Andrea Gori è un Sommelier professionista, che lavora nella storica osteria di famiglia, a Firenze, e collabora con altre realtà brillanti - altri punti vendita, intendo, per non dire del settore "comunicazione" (bleah, che parolaccia). Alessandro Morichetti, che sta a Civitanova Marche, ha cominciato (guardacaso) pure lui a lavorare in un wine bar della sua città; è un assaggiatore di buone capacità, probabilmente per questo collabora con noti editori del settore. Massimo Bernardi pure lui qualcosina ha combinato, credo. Una volta aveva a che fare con Esperya.it. Ricorda? Poi vediamo, chi altri c'è: ah già, Antonio Tomacelli. Tomacelli tra di noi è il più fuffoso di tutti perché si occupa di grafica e comunicazione di immagine aziendale (ha presente, le etichette, i logo, quelle robe lì). Deve essere pure il più ricco di noi, a giudicare da quanto voi produttori spendete in etichette. Tralascio tutto il resto degli editor, solo per non dilungarmi troppo, e non toglierle il piacere di usare Google - del resto non ho inserito nemmeno un link, avrà notato. No, ora mi interessava dirle che mi spiace moltissimo che si sia annoiato. Nel fiume di parole fondato sul nulla etc etc nuotano (anche) svariati pesci che, incredibile a dirsi, vendono vino. Fanno il fatturato. Per non parlare di tutti gli altri, che chiamiamo amabilmente "appassionati", che il vino lo COMPRANO, e pure loro, ci può scommettere, sguazzano qui. Quindi con qualche fatica vede che qualcosina di buono, volendo, si scova pure da noi - ma io lo so, e scommetto lo sa pure lei, questo è un mondo complicato. Adesso forse si chiederà come mai ho voluto infliggere proprio a lei questo orrendo pistolotto (a proposito, mi perdoni). Il fatto è che nel mio inbox di posta, l'altroieri, avevo un cliente che mi chiedeva quali vini di Borgo del Tiglio avessi in vendita. Siccome non ho il piacere di aver mai visto un suo venditore, mi manda il suo listino? Può usare agevolmente fio[at]vinotecaonline.it. Scusate tutti per l'inciso privato, ma sapete, son bottegaio.
RispondiBacco
circa 15 anni fa - Linkbottegaio e a Genova... ;-)
Rispondivignereimanonposso
circa 15 anni fa - Linkgrazie per aver tralasciato proprio me..... ringrazia anche linda verzani e i suoi video!!!
RispondiSimone e Zeta
circa 15 anni fa - LinkA tutti quelli che vogliono insegnsre a vivere, a quelli che raccontano delle albe in vigna e delle nottate in cantina, o che ubriachi cantavate "quel mazzolin di fiori" e giù risate. A quelli che passan le gionate sui trattori, tra pecore e cavalli, e le nottate a spare ai cinghiali, a quelli dei bei tempi andati in cui si stava meglio, ed a quelli seduti davanti a bar di una volta, quando si stava peggio. A tuuti quelli della poesia della terra, mi dispiace, l'abbiam gia fatto e continuiamo a farlo, solo che ora siamo avanti. Bravo Fiorenzo PS: se serve spiego il perche della parola avanti
RispondiTotò
circa 15 anni fa - LinkTi stimo fratello.
RispondiRic64
circa 15 anni fa - LinkCerto, questo/i Simone e Zeta dopo aver lasciato un centinaio di commenti, stavolta s'e'/se so' proprio dato/i!
RispondiSimone e Zeta
circa 15 anni fa - LinkSono impegnato ed incasinato fortemente con la vendemmia; ho visto in ritardo il post e me ne scuso. Tuttavia, contestualmente alla richiesta di esplicare meglio le ragioni del mio post, mi è arrivata una mail spedita dal signor Ziliani alla quale ho risposto. Ho anche dichiarato, che se fossi fortemente invitato ad esplicare quella (banalissima) frase l'avrei certamente fatto, mostrando però il contenuto della mail a me indirizzata e relativa risposta. Trovo strano ma, tuttavia lecito il fatto di essere stato contattato personalmente. Francamente basterebbe riguardare i miei post per accorgersi che si dividono fra battute e ragionamenti assolutamente moderati. Scusatemi in anticipo se riaprirò la pagina tra qualche giorno.
RispondiPaolo Boldrini
circa 15 anni fa - LinkFrancamente, invece, è più di qualcuno di noi lettori, io per primo, a non aver capito che cosa significa "se fossi fortemente invitato ad esplicare quella (banalissima) frase l’avrei certamente fatto". Mi sembra che Franco Ziliani abbia chiesto più volte, e non solo lui, in maniera piuttosto chiara e ripetuta, un chiarimento di quella (ormai) famosa frase. Ziliani non ha certamente bisogno di difensori d'ufficio, anzi da signore quale sono sicuro che è ha già chiuso la questione, che forse ha ottenuto molta più pubblicità e spreco di tempo di quanto avrebbe meritato...ma un chiarimento da parte di Simone e Zeta sarebbe comunque utile, no?
Rispondigigi
circa 15 anni fa - LinkNotizie di come sia andata la presentazione con Ziliani? sarà sopravvissuto alla trasferta braidese? e lo avete visto il nuovo slowine.it????
RispondiMassimo Bernardi
circa 15 anni fa - LinkA conclusione di questa storia concedetemi il (micro) pistolotto. Noi vogliamo bene a Franco Ziliani "malgré lui". Malgrado i suoi problemi. E le sue scorrettezze (verità parziali, parti di mail private rese pubbliche). E continueremo a volergliene. Teniamo molto anche ai commenti dei lettori di Intravino e Dissapore, i nostri blog. Ci siamo accorti che contribuiscono a dare il tono dei siti. Per questa ragione ogni post scritto è un work-in-progress che i lettori arricchiscono con opinioni, anche di segno opposto naturalmente, link, correzioni, intrattenimento. Non siamo per il cazzeggio libero che si vede in certi forum. Inoltre, siamo persone vissute e cresciute nella rete (mica rampanti dell'ultima ora) che alla rete credono profondamente. Non vogliamo filtrare i commenti: voi scrivete e le vostre parole vanno online. (Applichiamo un filtro anti-spam, per cui se il vostro commento non è stato pubblicato, segnalatelo, potrebbe esserci un link di troppo). Cosa chiediamo in cambio ai lettori? Di non approfittare della situazione. Cioè, di rimanere in tema con il post. Di non attaccare gli autori del blog per il gusto di farlo. Di non insultare persone estranee alla discussione o altri commentatori. Di non seguite i troll. E come abbiamo già detto, chi ha provocato la reazione isterica di Franco Ziliani, Simone e Zeta, non è un troll, ma un lettore che qui ha lasciato oltre 100 commenti. Se si volevano chiarire le allusioni del commento (e non far scoppiare il caso) era sufficiente chiedere spiegazioni. Mica minacciare querele qui, nelle mail private, nelle chat su Skype. Specie se uno (Franco) il blog ce l'ha e capisce di cosa stiamo parlando. Già, di cosa stiamo parlando? del buon senso di non trasferire sul web la minaccia di querela per qualsiasi cosa, anche la minima provocazione. Se Franco Ziliani non lo avesse fatto, ci saremmo preoccupati di noi di chiedere conto al lettore Simone & Zeta delle sue affermazioni. Invece, sapete come è andata.
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - Linkinformato da amici, tuttora lettori di questo blog, scopro che Massimo Bernardi accenna a miei ipotetici "problemi". Quali problemi, di grazia? Attendo spiegazioni, che, ne sono certo, non mancheranno.
RispondiMassimo Bernardi
circa 15 anni fa - LinkPerdonami Franco, questa polemica ha seccato me e, temo, i lettori di Intravino. Che ha bisogno almeno per un po' di de-zilianizzarsi. Ti scrivo in privato.
RispondiFranco Ziliani
circa 15 anni fa - Linkguardi che seccato sono io, del suo e vostro modo di fare. Chiarisca in pubblico, come ha fatto con me in mail privata, cosa intenda per "suoi problemi". Quanto al dezilianizzarsi, siete voi che continuate ultimamente a chiamarmi in causa, lasciando che vostri lettori alludano pesantemente a miei tornaconti personali, e ora accennando a "problemi" che ognuno, come le ho già spiegato, potrebbe interpretare nella maniera più ampia e non sempre gradevole. Chiarisca, non sia equivoco e sarò ben lieto di levare il disturbo una volta per sempre. Garantito
RispondiLeone
circa 15 anni fa - LinkCerto, garantito che ci sarà una prossima puntata!
RispondiPier Francesco
circa 14 anni fa - LinkSignori ricordatevi che parlate di vino e non delle sorti del Mondo . Riporto solo una frase di Carlin Petrini dei primi anni 90 " non prendiamoci troppo sul serio , in fondo stiamo parlando di vino e cibo " . Prendiamola con calma , a leggere mi sembra di essere a Montecitorio e non tra appassionati di vino . Scusate l'intrusione ...............
Rispondi