Berlucchi Linea 61 Nature è il futuro della Franciacorta?

Berlucchi Linea 61 Nature è il futuro della Franciacorta?

di Jacopo Manni

Questa è la storia di un vino iconico, un tecnico simil garagista pazzo e istrionico e un borghese illuminato e intraprendente. Sembra l’inizio di una barzelletta ma è invece l’inizio della Franciacorta come la conosciamo oggi, a 60 anni esatti dall’inizio di questa incredibile storia.

Il garagista non è proprio un improvvisato, negli anni ’50 studia alla Scuola enologica di Alba. La sua famiglia invece lavora nel bresciano e nel vino già da due generazioni.

Un anno per Natale gli fanno assaggiare uno Champagne e boom! Oltre al tappo scoppia la passione.

Questo giovane tecnico trova poi lavoro abbastanza casualmente, o forse no, dal discendente di una nobile famiglia franciacortina, i conti Lana de’Terzi. In dote il giovane rampollo si porta un castello seicentesco ma soprattutto qualche ettaro di bellissime vigne di pinot bianco su terreni ciottolosi e accarezzati dai venti del Lago d’Iseo.

La favola continua, e non poteva essere altrimenti, con il giovane tecnico che, impavido e con la follia della gioventù, sfida il nobile borghese a produrre un vino più raffinato di quello fatto finora e, come da copione, nasce la leggenda. E’ il 1961 quando il giovane Franco Ziliani e il nobile Guido Berlucchi fanno nascere il Pinot di Franciacorta, una prima produzione di appena 3000 bottiglie con la prima che è tutt’ora gelosamente custodita ed esposta nelle segrete di Palazzo Lana Berlucchi come fosse il santo Graal, e così questa bella favola ha il classico finale disneyano.

Una storia pazza, forse ribelle, sicuramente un po’ romantica come solo il dopoguerra italiano riusciva a produrre.

Con grande orgoglio in azienda ancora raccontano di come Franco andava in macchina a comprare i tappi direttamente nella champagne partendo di notte con la vecchia Morris del Berlucchi, finendo in avventure rocambolesche con doganieri, marsigliesi, macchine sportive e colpi di teatro da commedia all’italiana di Mario Monicelli.

In occasione dei 60 anni della nascita di questa affascinante leggenda, che coincide incredibilmente anche con i 90 anni di questo ancora giovane appassionato visionario che è Franco Ziliani, ci hanno invitati a una degustazione memorabile guidata dai figli di Franco, Arturo e Cristina, le nuove leve che oggi guidano l’azienda insieme al terzo fratello Paolo.

Abbiamo assaggiato la Linea 61, quella che secondo Arturo Ziliani rappresenta il futuro della Franciacorta, un vino creato per omaggiare le origini ma anche e soprattutto per esaltare il territorio e il vigneto. Uno spumante senza dosaggio, e cioè senza zuccheri aggiunti, con rese ridotte e niente malolattica per preservarne ancor meglio spirito e aroma. La Linea 61 è una linea di spumanti che secondo la Berlucchi meglio si adattano ai gusti e alla cucina contemporanea.

61 come l’anno di nascita di questa frizzante commedia all’italiana.

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Vin de Riserve 2020 – Vini fermi


Iniziamo gli assaggi con i vini di riserva, vini che vengono preparati per essere utilizzati nei futuri assemblaggi che serviranno alle composizioni delle cuvée aziendali. I vini hanno ovviamente ricevuto un tocco di solforosa in più che serve per proteggerli da eventuali degradazioni. Sono vini necessariamente non pronti, sono quasi finiti, elaborati per essere utilizzati per la successiva spumantizzazione.

BERLUCCHI 61 NATURE BLANC DE BLANCS 2020 – 100%chardonnay
Al naso parte floreale che esce con gelsomino e e frutta esotica matura, mango con sbuffi di pietra bagnata e timo. Il vigneto di origine si chiama Arzelle che significa campo arso, e il sole e la pienezza della maturazione del frutto si sente tutta con la camomilla, la ginestra e la pesca gialla matura. Il legno di botte grande porta una leggera nota boisé che gli dona bella pienezza olfattiva. Un vino morbido e caldo, è’ composto e precisissimo. Entra in bocca energico e vibrante, molto sapido e roccioso, chiude con una lunga e piacevole nota di freschezza balsamica, è giovane ma già abbastanza equilibrato.

Una buona base per donare agli spumanti aromaticità e corpo.

BERLUCCHI 61 NATURE 2020 – 70%chardonnay-30%pinot nero
Naso di piccoli frutti rossi, pesca bianca, piccole erbette aromatiche e paglia, con una delicata nota dolce di mandorla tostata. In bocca ha un ingresso morbido e largo con una acidità elettrica, una leggera nota di tannino velato e ben dosato lo equilibra. Finale di talco e lunghezza delicata.

Un vino fragrante ed equilibrato che aiuterà i futuri spumanti a spingere sulle note di freschezza fruttata e di piena beva.

BERLUCCHI 61 NATURE ROSE’ 2020 100%pinot nero
Naso delicatissimo e dolce di petali di rosa bagnata, con nuance di cipria e di timo. La bocca è freschissima, citrina e piacevolissima, molto più fresca dello chardonnay. Ha un finale di pompelmo rosa, fragola di bosco e una speziatura delicata di paprika e cannella che ben si lega col delicatissimo tannino che chiude il sorso. Vino di riserva per i futuri rosè aziendali che giocano tutto sul frutto maturo e sulla freschezza citrina.


Vini Spumanti


BERLUCCHI 61 NATURE 2014 blanc de blancs 100% chardonnay – 69 mesi sui lieviti – post sboccatura 4 mesi
Oro lucente nel bicchiere, al naso è potente nonostante l’annata fredda, ha profumi intensi di mango e papaya forse dovuta alla necessaria malolattica che il vino ha dovuto svolgere per essere ammorbidito. Anche il legno si nota e dà profumi di leggera tostatura, uva passa e belle note di crema pasticciera. Poi ginestra e sbuffi rocciosi. In bocca è bilanciato tra la pienezza del calore e la fresca acidità. La bolla in bocca è ancora un po’ scomposta e troppo presente, deve forse ancora digerire la recente sboccatura per elevarsi e completarsi.

BERLUCCHI 61 NATURE 2013 blanc de blancs 100% chardonnay – 67 mesi sui lieviti – post sboccatura 18 mesi
Un’annata equilibrata che si sente nella pienezza e ricchezza aromatica del vino e della struttura di bocca, che è più larga e vinosa. Naso delicato di camomilla, un vino di luce, ha un bellissimo ed elegante tocco leggero di burro e salvia. I profumi terziari sono presenti in note di bacche di vaniglia, pasticceria secca e una leggera nota ossidativa ma sono ben integrati e piacevoli al naso. In bocca è delicato, setoso con una freschezza calda che chiude lungo su note di pesca gialla, la bolla è di piacevole e di elegante beva.

BERLUCCHI 61 NATURE 2012 blanc de blancs 100% chardonnay – 70 mesi sui lieviti – post sboccatura 26 mesi
Naso caldo di peonia, gelsomino, poi note più complesse di uva passa, malaga, crema e pepe bianco e una leggera nota ossidativa che completa una notevole trama olfattiva. Ha raggiunto una eleganza fresca che rende armonica la beva. In bocca è pieno, largo ma preciso e dritto con una bella tessitura delle bolle che lo rende molto equilibrato e godibile.

BERLUCCHI 61 NATURE 2014 70% chardonnay – 30% pinot nero 69 mesi sui lieviti – post sboccatura 4 mesi
Al naso è molto balsamico su note di timo e pepe bianco, nota di gesso, ingresso di bocca calibrato con una bella precisione fresca e balsamica. Leggermente aggressivo in bocca.

BERLUCCHI 61 NATURE 2013 70% chardonnay – 30% pinot nero  67 mesi sui lieviti – post sboccatura 18 mesi
Ribes, peonia, camomilla, zucchero a velo, con una nota calda di spezie mediterranee. Con finale di alloro e mandorla dolce su crosta di pan dolce. La bocca è ampia, il pinot inizia a emergere e dona una bella pienezza gustativa. In grandissima forma. Finisce con una tocco di malaga, crema e uva passa, che lo rende veramente intrigante.

BERLUCCHI 61 NATURE 2009 100% chardonnay – 70 mesi sui lieviti – post sboccatura 62 mesi
Una maturità che si fa sentire al naso pieno e avvolgente. Ha una concentrazione dei profumi rotonda e ben armonizzata. Fa venire voglia di starci ore ad annusarlo. Odori molto complessi sofisticati e variegati di frutta secca, anacardo, nocciola tostata e una nota di caramella mou, poi uva passa, canfora, caramello e fiori gialli appassiti. La bocca è molto ampia e larga, ha una bolla setosa e avvolgente. Il migliore vino assaggiato oggi, mi sono portato il bicchiere a tavola.

BERLUCCHI 61 NATURE ROSE’ 2014 100% pinot nero – 71 mesi sui lieviti – post sboccatura 4 mesi
Colore pieno di ambra rosa e rosa antico. Naso di fragola, pesca, ribes, l’annata fredda ha portato un naso nordico su note mentolate e gessate, anche se il frutto è presente su note di prugna e cilliegia. In bocca è ancora forse troppo pieno e carico, è terragno e su note cupe che lo rendono lungo e serbevole. Bel corpo e molto gastronomico. Un rosè declinato più sul rosso che sul bianco.

BERLUCCHI 61 NATURE ROSE’2013 100% pinot nero – 67 mesi sui lieviti – post sboccatura 18 mesi
Anche questo ha una struttura cromatica densa e piena anche se ha un colore leggermente più scarico della 2014. Al naso è fragolina di bosco matura, dragoncello, gesso, la bocca però è straordinariamente calda e mediterranea, è un vino di corpo e di sole, maturo e lungo con un tannino gessato che rinfresca il corpo.

BERLUCCHI 61 NATURE ROSE’ 2011 100% pinot nero – 72 mesi sui lieviti – post sboccatura 36 mesi
Colore tra rosa antico e arancione albicocca, ha una degradazione del colore che ci mostra i suoi anni. Ha una naso bellissimo e profondo di frutta candita, albicocca leggermente appassita, una nota boisè delicata e piacevole. Ha il dono della vecchiaia, è intrigante e aggraziato. In bocca continua sulle stesse corde e tessiture, è delicato, austero, semplice ma elegantissimo.

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Jacopo Manni

Nasce a Roma ma si incastella a Frascati dove cresce a porchetta e vino sfuso. L’educazione adolescenziale scorre via in malo modo, unica nota di merito è aver visto dal vivo gli ultimi concerti romani dei Ramones e dei Nirvana. Viaggiatore seriale e campeggiatore folle, scrive un libro di ricette da campeggio e altri libri di cucina che lo portano all’apice della carriera da Licia Colo’. Laureato in storia medievale nel portafoglio ha il santino di Alessandro Barbero. Diploma Ais e Master Alma-Ais, millantando di conoscere il vino riesce ad entrare ad Intravino dalla porta sul retro.

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