Ecco i 50 migliori vini d’Italia per Best Italian Wine Awards 2014. Vince il Valpolicella 2008 di Romano Dal Forno
di Alessandro MorichettiEcco a voi la classifica dei Best Italian Wine Awards 2014, i 50 migliori vini d’Italia selezionati da una commisione composta dai vari Luca Gardini, Andrea Grignaffini, Daniele Cernilli, Tim Atkin e altri. Vince il Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2008 di Romano Dal Forno e, cascasse il mondo, l’Oreno di Tenuta Sette Ponti rimane sempre sul podio. Fiorduva di Marisa Cuomo al terzo posto e non c’è un Fiano in 50 vini.
Ci sono 13 Barolo e 1 Barbaresco, 4 Brunello di Montalcino e scopro che il miglior vino marchigiano è il Pollenza 2011, poveri noi. 20 vini su 50 vengono dal Piemonte, guarda un po’.
Forza e coraggio: buona lettura.
LA CLASSIFICA
1 Dal Forno Romano – Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2008 – Veneto
2 Tenuta Sette Ponti – Oreno 2011 – Toscana
3 Marisa Cuomo – Costa D’Amalfi Furore Fiorduva 2012 – Campania
4 Luciano Sandrone – Barolo Cannubi Boschis Luciano Sandrone 2010 – Piemonte
5 Argiolas – Turriga 2010 – Sardegna
6 Tenuta San Guido – Sassicaia 2011 – Toscana
7 Casanova di Neri – Brunello di Montalcino Cerretalto 2008 – Toscana
8 Valentini – Trebbiano D’Abruzzo 2010 – Abruzzo
9 Duemani – Duemani 2011 – Toscana
10 Giuseppe Mascarello e Figlio – Barolo Santo Stefano di Perno 2009 – Piemonte
11 Capanna – Brunello di Montalcino Riserva 2006 – Toscana
12 Vietti – Barolo Lazzarito 2010 – Piemonte
13 Sottimano – Barbaresco Currà 2010 – Piemonte
14 Podere Poggio Scalette – Piantonaia 2011 – Toscana
15 Malvirà – Roero Riserva Renesio 2009 – Piemonte
16 Gorelli Le Potazzine – Brunello Di Montalcino Riserva 2006 – Toscana
17 Palari – Faro 2009 – Sicilia
18 Tua Rita – Redigaffi 2011 – Toscana
19 Marco De Bartoli – Vecchio Samperi Ventennale sa – Sicilia
20 Ettore Germano – Riesling Hérzu 2012 – Piemonte
21 Tenuta di Nozzole – Il Pareto 2010 – Toscana
22 Pio Cesare – Barolo Ornato 2010 – Piemonte
23 Le Piane – Boca 2010 – Piemonte
24 Conterno Fantino – Barolo Sorì Ginestra 2010 – Piemonte
25 Fratelli Alessandria – Barolo Monvigliero 2010 – Piemonte
26 Tenuta dell’Ornellaia – Masseto 2011 – Toscana
27 Nino Negri – Sfursat 5 Stelle 2010 – Lombardia
28 Mastroberardino – Taurasi Riserva Etichetta Bianca 2008 – Campania
29 Ca’ D’Gal – Moscato d’Asti Vigna Vecchia 2008 – Piemonte
30 Torraccia del Piantavigna – Ghemme 2007 – Piemonte
31 Polvanera – Primitivo di Gioia del Colle 17 Vigneto Montevella 2011 – Puglia
32 Palladino – Barolo Parafada 2010 – Piemonte
33 Fratelli Barale – Barolo Bussia 2009 – Piemonte
34 Le Macchiole – Paleo Rosso – 2010 – Toscana
35 Grattamacco – Grattamacco Bolgheri Rosso Superiore 2011 – Toscana
36 Ca’ del Bosco – Franciacorta Brut Riserva Cuvée AnnaMaria Clementi 2005 – Lombardi
37 Pollenza – Il Pollenza 2011 – Marche
38 Domenico Clerico – Barolo Ciabot Mentin 2010 – Piemonte
39 Bussia Soprana – Barolo Vigna Colonello 2009 – Piemonte
40 Elvio Cogno – Barolo Bricco Pernice 2009 – Piemonte
41 Nervi – Gattinara Molsino 2006 – Piemonte
42 Ar.Pe.Pe – Grumello Buon Consiglio Riserva 2005 – Lombardia
43 Castello del Terriccio – Lupicaia 2009 – Toscana
44 Cortaccia – Brenntal Gewurztraminer 2011 – Alto Adige
45 Tramin – Terminum Gewurztraminer 2012 – Alto Adige
46 Prunotto – Barolo Bussia 2010 – Piemonte
47 Castello di Verduno – Barolo Monvigliero Riserva 2006 – Piemonte
48 Podere il Carnasciale – Il Caberlot2010 – Toscana
49 Biondi Santi – Brunello di Montalcino Riserva 2008 – Toscana
50 Villa Bucci – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2009 – Marche
[Fonte: Divini]
41 Commenti
Federico Graziani
circa 10 anni fa - LinkChe bella questa classifica anni '90... Peccato che i 7/10 siano rappresentati da 2 regioni. Friuli chi?
RispondiStefano Menti
circa 10 anni fa - LinkHai ragione Fede, e prevalentemente rossi.
RispondiMORICI LUCA
circa 10 anni fa - LinkDa valtellinese mi rende ben felice la presenza di ben due vini, che ben rappresenta la costante crescita qualitativa della nostra zona!
Rispondimichelangelo
circa 10 anni fa - LinkNo dico, ma possibile che nemmeno uno straccio di vino friulano?
RispondiAndrea Gori
circa 10 anni fa - Linkadesso va di moda parlare male del Friuli...
RispondiMichelangelo
circa 10 anni fa - LinkAppunto Andrea
RispondiMondivino
circa 10 anni fa - LinkÈ un Chianti?
RispondiLa Rosa Blu
circa 10 anni fa - LinkQuasi peggio dei 5 grappoli di Ricci
Rispondidamiano
circa 10 anni fa - LinkQueste classifiche mi mettono tristezza. Quando ricominciate a parlare di assaggi ?
RispondiMauro
circa 10 anni fa - LinkClassifica grottesca. Questa sottospecie di "pole position" del vino italiano, era partita male, ma ogni anno peggiora ulteriormente. Agghiacciante quasi quanto i tre bicchieri del gambero e i 5 grappoli di "non si sa più cosa".
RispondiTommaso
circa 10 anni fa - Link"e scopro che il miglior vino marchigiano è il Pollenza 2011" caro Alessandro, veramente POVERI NOI !!! :(
RispondiMauro
circa 10 anni fa - LinkDavvero. Robe da far accapponare la pelle.
RispondiMauro
circa 10 anni fa - LinkMa questi tizi (se proprio vogliamo far finta di credere [edit]) che tipo di idea del vino italiano hanno? e quale criterio di qualità promuovono con quest'accozzaglia senza capo ne coda? Sorge il dubbio che questi "formidabili professionisti" li avevano surgelati negli anni '90 e li hanno scongelati in occasione di questo fantastico e memorabile Awards (!!) del vino. orsù, contenga il suo disappunto. [F.]
Rispondigiulio
circa 10 anni fa - LinkNemmeno una bollicina franciacortina tra i primi 50????????
Rispondiivan
circa 10 anni fa - Link36 Ca’ del Bosco – Franciacorta Brut Riserva Cuvée AnnaMaria Clementi 2005 – Lombardi non sia mai..
RispondiIl chiaro
circa 10 anni fa - LinkUna c'è ed è di troppo. Non c'è l'Es, al mio via scatenate l'inferno :-D
RispondiPaolo
circa 10 anni fa - LinkHo notato... manca ES di Gianfranco Fino... strano...
RispondiPaolo
circa 10 anni fa - LinkAl 36° Posto
RispondiAngelo D.
circa 10 anni fa - LinkTaurasi Riserva Etichetta Bianca... Le Radici hanno bisogno di un po' più di Respect please, Respect!
RispondiFrancesco Garzon
circa 10 anni fa - LinkDai commenti letti per questa classifica, e da quelli dei post precedenti sulle guide, sembra che tali lavori riscuotano poca credibilità, elemento che a mio parere è determinante nel concorrere alla validità di una guida od altro. Io ritengo che alla fine le guide, chi bene e chi meno bene, facciano il loro lavoro, sono delle guide, non la Bibbia. (o almeno mi auguro che non credano di esserlo)
RispondiFrancesco Garzon
circa 10 anni fa - Link2014 .. 2013 ? Mi sfugge qualcosa? corretto, grazie, il responsabile è stato fustigato. [F.]
RispondiLuciano Angelini
circa 10 anni fa - LinkAgghiacciante!
RispondiFederico
circa 10 anni fa - LinkOgni guida e ogni lista penso che abbia il suo target. Non vengono forse fatte per questo, per catturare una fascia e casomai allargarla attirando qualcosa da quelle limitrofe? Prima di stupirsi troppo bisognerebbe capire a chi è rivolta. Per esempio se io dovessi rivolgermi a un mercato estero non metterei nessun piccolo produttore che produce poco ed esporta poco e/o a clienti di nicchia. Poi stupiamoci pure, la classifica fa davvero sorridere.
RispondiFrancesco Garzon
circa 10 anni fa - LinkSe il suo commento si riferisce in qualche modo al mio, va bene. Però io credo che la credibilità si possa svincolare dal target che ne definiscono il profilo
RispondiFederico
circa 10 anni fa - LinkNo, era di carattere generale, se mi riferivo al suo (!) l'avrei scritto sotto.
RispondiAndrea Zarattini WineZone
circa 10 anni fa - LinkFrancesco Garzon ... alla fine le guide, ......, sono delle guide, non la Bibbia. A mio parere, il termine più adatto per identificare ciò che siamo abituati a chiamare GUIDA è CATALOGO . Non c'è nessuna guida all'acquisto, solo una rassegna di prodotti e commenti politicamente corretti e prevedibili. E' impossibile scegliere cosa comprare se non si hanno le idee chiare a priori.
RispondiFrancesco Garzon
circa 10 anni fa - LinkTi ringrazio. Anche se coi commenti si sta andando un pò fuori tema credo .... anche se il discordo può valer bene anche per le classifiche.
Rispondicasentino golf club arezzo
circa 10 anni fa - LinkNon ci stupisce trovare al primo posto un prodotto della Valpolicella... Invece attenzione alla Toscana dei vini meno nota con al secondo posto un grande ORENO 2011 della Tenuta Setteponti . Le terre della Provincia di Arezzo stanno riservando veramente piacevoli sorprese, complimenti al loro lavoro e al loro impegno. Casentino Golf Club Arezzo ASD[img]inserisci qui il link tra i due tag[/img]
RispondiIl chiaro
circa 10 anni fa - LinkNon capisco: sei serio o co perculi? L'oreno numero 2 dei vini italiani è una barzelletta.
RispondiMassimiliano
circa 10 anni fa - LinkIo, causa mia ignoranza, non riesco a capire sulla base di che criteri vengono stilate queste classifiche, bianchi rossi spumanti, sono valutati alla cieca, o sono valutati in base ad altri parametri? Esempio pratico: il Pollenza 2011 finisce 74esimo sulla "selezione delle etichette più prestigiose della stagione 2014" de i " Migliori 100 vini del mondo scelti da Luca Gardini" ovvero circa 25esimo scremando i vari Montrachet, Pauillac, Mosella, Chablis, Champagne, ecc.. Marisa Cuomo col suo Fiorduva 11 è, per così dire, 81esima, ora capisco che l annata influisca eccome ma che caspita è successo in Costa d Amalfi nel giro di un anno per portarlo così in alto in una classifica stilata dal medesimo degustatore seppur in collaborazione con altri? In parole povere, Fiorduva sta 7 posizioni più indietro col 2011 rispetto al Pollenza( 2 dietro scremando gli stranieri ), mentre va 34 posizioni più avanti col 2012 sulla stesso identico vino marchigiano. Ora vabbe' che tutto è soggettivo, ma da domani mi impegno ad organizzare una verticale di fiorduva delle ultime annate.
RispondiCato Maior
circa 10 anni fa - LinkUbi Cernilli, ibi Casanovadineri.
RispondiLe Baron
circa 10 anni fa - LinkScusate ma: - da quando in qua [edit] ci ha mai capito di vino italiano - da quando [eidt] non ha "hidden agendas" ed è degustatore "super partes" senza interessi personali - da quando [edit] si preoccupa piu del vino che degusta che di se stesso? Ai postumi l'ardua sentenza.... enno', i regolamenti di conti ad personam no, telefonatevi, mandatevi un messaggino su watsapp. [F.]
RispondiLe Baron
circa 10 anni fa - LinkNessun regolamento di conti, ci mancherebbe. Solo constatazioni
RispondiCarlo Pinton
circa 10 anni fa - LinkGli Amaroni non esistono? Ed il resto del Veneto con i durelli metodo classico? "Friuli? Chi era costui?"
RispondiIl chiaro
circa 10 anni fa - LinkNo dai, il durello metodo classico risparmiatecelo. Il Friuli assente è veramente un mistero.
RispondiRondinella
circa 10 anni fa - LinkE vai con un'altra guida inutile a mio avviso........i soliti noti......mai nulla di nuovo e poi scarsa rappresentatività dei vini di molte Regioni. Mah! CHE NESSUNO SI AZZARDI A REGALARMENE UNA COPIA PER NATALE! :-)
RispondiRomeo
circa 10 anni fa - LinkAl 36' ... Vino imbevibile ...
Rispondiandrea
circa 10 anni fa - Linkcaspiterina! tutti massimi esperti mondiali di vino qua! ...nessuno è di parte... e tutti che hanno assaggiato tutti i vini italiani. siete i miei idoli !
Rispondifrappato
circa 10 anni fa - Link“Venghino signori venghino ed eccoci qui ….la stella che brilla si è posata quest’anno sul numero 36! …un grande marzemino del 2009! una new entry!... bravi! E ora un bell’applauso per la cantina Pirilli! “ Luchino trottolino premioso corre su e giù tutto agitato lungo tutto il tavolone del “centrocongressi” : oggi si premiano il 50 vini migliori d’Italia! Trottolino premioso dice subito “grazie a tutti di tutto per tutto grazie” e spiega che lui non è lui , ma un team di 5 boy 5 che lavorano con lui e per lui, cioè lavorano per un marchio, una società che – si dice- aiuta a far vendere il vino: la Luca Gardini . “Ed ecco signori! al numero 15 della classifica una grande novità per noi ma che ha già cent’anni di storia! È l’occhio di pernice dei fratelli cespi, bravi e belli!” ..vai con la foto.. il prossimo invece è un uvaggio pop…” E’ il biwa, il Best Italian Wine Awards ,nessuno sembra sapere che il biwa prima che una premio del vino italiano è da sempre un liuto giapponese a manico corto. Sembra di essere nella ridente san remo nella prima era Baudo: battute scritte, ovvietà, foto ricordo e applausi. Mancavano solo i bouquet di fiori della riviera. 50 affaticati agricoltori strappati ai giorni della vendemmia più maledetta di sempre, hanno appena tirato fuori dall’armadio la giacca blu delle grandi occasioni : scendono dignitosamente le scale dell’ “auditorium centrocongressi fondazione cariplo di Milano “ attenti a non inciampare. Ritirano il loro premio. Uno alla volta , tutti e 50. Servirà a vendere meglio, a farsi conoscere tra i tanti …tra gli altri 250 che inevitabilmente scartati, migliori non sono. Almeno quest’anno:mai dire mai. Qualcuno di questi bravi lavoratori della vigna stringe la mano a tutta la giuria seduta lungo l’infinito tavolone. Una alla volta.Tutti e dieci. Laggiù, in fondo alla fila schierata, c’e’ un ragazzo dei Gardini boys , è lì per armeggiare con le brochure :camicia bianca, giovanissimo ,un po’ in sovrappeso. Si vede che il vino lo frequenta con passione. Il viticoltore passa in rassegna le mani dei giudici ma .. fulmineo in un istante capisce che quel ragazzo laggiù in fondo alla fila non conta , non giudica e.. con scatto veloce, lo salta, passando immediato alla successiva mano di un giudice. Con il braccio sospeso …. Il ragazzo resta , in attesa. Nessuno si accorge del gesto negato. Niente Awards stavolta per lui. Almeno quest’anno:mai dire mai.
RispondiRomeo
circa 10 anni fa - LinkE tu Andrea cosa hai assaggiato ? Raccontaci ?
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