Recensire etichette | Me Tarzan, you Jane

di Antonio Tomacelli

exoticsouthafricanseritiwinesRecensire etichette può essere un mestiere davvero duro. Non ci credete? Date un’occhiata alla foto e ditemi se non sembrano orride bottiglie JustCavalli eau de toilette.  È vino invece, per cui giù i fucili e parliamone da persone civili. Arriva, chi l’avrebbe detto, dal Sud Africa e lo vende il colosso anglo-francese Boutinot nei paesi scandinavi: bel giro, eh?

Dentro le bottiglie c’è Chenin Blanc (la zebra) e Merlot (il leopardo) chiuse da quel tappo a vite che a voi enofighetti provoca orticaria. Lo scempio in questi casi, ha sempre lo stesso fine: “smitizzare l’aura di elitismo che circonda il vino, avvicinandolo ai giovani”. Il bello è che i giovani scandinavi ci sono cascati in pieno: sarà il freddo, sarà il sole a mezzanotte, ma a loro quest’aria da safari piace e le bottiglie vanno via che è una bellezza.

Come sia il vino non è dato sapere e in fondo cosa importa: è roba per Tarzan da bere con Jane, mentre Chita, fuori, schiatta di freddo.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

12 Commenti

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Lizzy

circa 15 anni fa - Link

A me il tappo a vite piace molto. Posso tenere il tappo e buttar via le bottiglie? anche piene, se il caso... ;-) L.

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Alessandro Morichetti

circa 15 anni fa - Link

Lizzy, presto sfateremo il mito "che bello il tappo di sughero, quant'è romantico"

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Jacopo Cossater

circa 15 anni fa - Link

Antonio, però all'enosnob il tappo a vite piace assai! ;)

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Antonio Tomacelli

circa 15 anni fa - Link

Non confondiamo Enofighetti ed enosnob sono due forme di vita diverse :-)

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Il Fermentatore

circa 15 anni fa - Link

Ho fatto a Vinoforum di qualche anno fà una degustazione alla cieca fra vini chiusi con le due tipologie di tappo, il risultato è stato quasi unanime, in moltissimi hanno apprezzato il tappo vite a discapito del tradizionale.

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Alessandro Morichetti

circa 15 anni fa - Link

Di che tipo di degustazione e quali vini si trattava?

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Bereilvino

circa 15 anni fa - Link

Anche io non ho nulla contro i tappi a vite, purchè il contenuto della bottiglia sia buono. Per quanto riguarda invece il packaging delle bottiglie, ammetto che sono davvero orribili dal punto di vista estetico. Dall'immagine però non capisco, se è il vetro della bottiglia ad essere già di suo cosi colorato, oppure è tutta una "etichetta". Perchè se è il vetro della bottiglia ad essere colorato, allora l'idea è davvero geniale, e capisco anche perchè va a ruba tra i giovani scandinavi.

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

I produttori della Val Venosta (se non erro) utilizzano il tappo a vite come forma di riconoscimento/aggregazione territoriale. Uno dei vini di punta di TIEFENBRUNNER, il FELDMARSCHALL è attualmente commercializzato con il tappo a vite, ed il risultato è ottimo. Per quanto nriguarda le bottiglie di cavalli credo che si tratti di una plastica trasparente aderentissima al bordo di vetro. Nell'azienda dove lavoravqualche tempo fa un "genio" della grafica pubblicitaria ci presentò lo stesso prodotto. venne gentimentspiegato che producevamo vino, non shampoo.

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Simonetta Doni

circa 15 anni fa - Link

Ciao Simone e Zeta, la plastica aderentissima si chiama Sleever e viene molto usata non solo per gli shampoo, ma anche per tanti altri prodotti anche per lo champagne, se son fatte bene, non ti accorgi della differenza con il vetro serigrafato. Il "genio" della grafica forse vi aveva suggerito una cosa interessante, sempre che il vino fosse innovativo e non tradizionale e vecchio stile. Simonetta Doni

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Antonio Tomacelli

circa 15 anni fa - Link

Vino innovativo!?!

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Per chi non lo sapesse il vino tradizionale e vecchio stile è quello prodotto utilizzando Uva, quello innovativo....non so, forse sarà uno di quei rarissimi cabernet/merlot... E bravo l'acuto Antonio!

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Per quanto riguarda la scelta dei vitigni direi che lo Chanin Blanc ha da tempo dimostrato l'ottima condotta vegetale in sudafrica (dove viene chiamato "Steen") rendendolo uno dei territori meglio vocati alla sua coltivazione. Quanto al Merlot, proprio per le sue capacità adattive, non trovo per nulla scandalosa la sua produzione in loco (certo magari un pinotage sarebbe stato più tipico, ma anche meno interessante). Non avendoli degustati non commento l'intrinseca qualità, sebbene non escluda a priori la loro qualità. Indubbiamente il packaging è a dir poco "cafone" e questo, in base ai miei gusti, non mi predisporrebbe positivamente all'assaggio. Quanto al tappo a vite se qualcuno volesse avere qualche notizia in più sulla sua efficacia rimando a un'interessante intervista al produttore alsaziano Pierre Frick presente sul catalogo online di moon import (www.moonimport.it)

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