Un paio di cose uscite dalle elezioni dell’AIS

Un paio di cose uscite dalle elezioni dell’AIS

di Jacopo Cossater

Riprendo virtualmente il post della settimana scorsa per aggiornarvi sull’andamento del rinnovo delle cariche associative dell’Associazione Italiana Sommelier, le cui votazioni si sono tenute tra domenica e lunedì. In breve, riprendendo gli stessi spunti di interesse già sottolineati.

  • La lista “Tutti a bordo” ha fatto en plein

Tutti i 9 candidati (in foto) che si erano riuniti in una lista comune, con obiettivi pubblici e condivisi, sono stati eletti nel nuovo consiglio nazionale. Un risultato non scontato, se è vero che ogni votante aveva la possibilità di esprimere 9 preferenze è notevole che nessuno dei 5 candidati outsider sia riuscito a raggiungere la soglia minima che avrebbe consentito l’elezione. Notevole anche lo scarto: il candidato eletto che ha preso meno voti (Giovanni Luchetti, 5243) ha comunque preso ben duemila preferenze più del primo dei non eletti (Andrea Dani, 3570). Sarà quindi questo il consiglio che nei prossimi giorni esprimerà il nuovo presidente nazionale. Si dice Sandro Camilli ma chissà.

Eletti consiglio nazionale AIS

 

  • In 5 regioni erano elezioni non scontate

A livello regionale in soli cinque casi erano elezioni aperte, si erano presentati cioè due o più candidati. In Lombardia è stato confermato il famoso e molto stimato Hosam Eldin Abou Eleyoun. In Alto Adige è stato eletto Elvis Costa. In Emilia Luca Manfredi, già delegato di Bologna. In Romagna Adolfo Treggiari, precedentemente delegato di Cesena. Nel Lazio Francesco Guercilena. Tutti i risultati, regione per regione, con le relative liste collegate, qui (apre PDF).

Scoraggiante la presenza femminile, appena 2 le presidenti regionali elette su 22 (in entrambi i casi senza concorrenza): Angela Di Lello in Abruzzo e Gyorgyi Fieszl in Trentino.

  • L’affluenza è molto aumentata grazie al voto online

Iniziato con alcuni problemi tecnici il voto è proseguito nel pomeriggio di domenica e nella giornata di lunedì senza problemi. Ha votato il 45% degli aventi diritto, numero di molto superiore rispetto al 29% delle scorse elezioni, quelle del 2018, in sola presenza presso seggi allestiti in tutte le città.

Numeri elezioni AIS

 

 

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

10 Commenti

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Giuseppe

circa 2 anni fa - Link

Non entro nel merito delle elezioni non conoscendo ambiente e associazione. Scrivo solo un appunto sulla modalita` di voto, complimenti ad AIS che ha creduto e provato il voto elettronico ed e` riuscita a coinvolgere un numero decisamente piu` alto di elettori al primo tentativo. Ogni volta ci si lamenta tanto della "disaffezione al voto" quanto dei costi di metterle in piedi, forse varrebbe la pena provare ad introdurre (anche) la modalita` elettronica. Buona giornata a tutti

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Vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...ribadisco un "machissenefrega" dal profondo del mio cuore...

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Ventitreventitre'

circa 2 anni fa - Link

Esattamente, l'inutilità di un'associazione...

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Gurit

circa 2 anni fa - Link

Il mio è un commento inutile, in quanto ribatte ad una ovvia provocazione, ma AIS (così come tutte le altre associazioni) cercano di inculcare nella testolina di molti italiani un briciolo in più di cultura del vino. Se tu hai possibilità socio economiche che ti rendono indipendente, bravo.

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Ventitreventitre'

circa 2 anni fa - Link

Ho indipendenza di pensiero, che a livello umano a volte può risultare meno utile di quella economica ma che a livello lavorativo può dare comunque grandi soddisfazioni se la si riesce ad utilizzare con buon senso. Buona giornata.

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Giuseppe

circa 2 anni fa - Link

Son completamente d'accordo con te. Elezioni a parte, che sono roba loro interna, per il resto ritengo le critiche che leggo davvero esagerate. Il mondo e` bello perche` vario ed e` ovvio che queste associazioni non sono indispensabili ma, secondo me, hanno la loro funzione ed utilita`. Fosse anche solo per la proposta decisamente ampia di degustazioni/assaggi/visite che propongono sul territorio. Io stesso, perso per strada il gruppetto di amici con cui un tempo si girava per cantine e si facevano bicchierate in compagnia, ogni tanto vado alle loro serate e raramente ne esco deluso, di solito soddisfatto, qualche volta convinto di aver fatto proprio bene ad andare. D'altra parte come avrei potuto incontrare Hochar di Chateau Musar, assaggiare verticali di Barolo, di San Leonardo, di bianchi atesini etc... solo soletto e con le mie ridotte capacita` di spesa? ;-) Buona giornata a tutti

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...nessuno discute sulle "potenzialità" delle Associazioni di Divulgazione della Cultura del Buon Bere , se fossero tali . Feci i 3 corsi AIS proprio per ampliare conoscenze di persone e avere nuove chiavi di lettura nella visione del vino . Parlo degli anni '90 . Da dentro già mi sentivo imbarazzato per il livello delle docenze, non sempre all'altezza ( pochissime eccellenti) così come per il contributo al linguaggio o alla cultura del bere alto , con proposte di assaggio a volte indecenti , un linguaggio ingessato e poco fruibile ed una approssimazione e genericità della proposta culturale che non serviva a nessuno , se non a creare curiosità di approfondimento. Oggi devono cambiare registro, perchè la comunicazione e esigenza didattica si sono evolute , perchè la democratizzazione del sapere passa da strumenti più incisivi , perchè il target di riferimento non è più lo stesso , per la maggior parte dei casi o , perlomeno , si è molto articolato rispetto al cameriere specializzato alla mescita ... e qui si aprirebbe un dibattito davvero stimolante , dove in tanti potrebbero contribuire con esperienze personali e proposte costruttive o tali da imporre riflessioni , al di là degli interessi corporativi delle Associazioni varie : senz'altro la customizzazione didattica si rende necessaria , altrimenti , comunicativamente e con le strutture e protocolli di insegnamento attuali , si rischia di sparare con i pallini da passerotto al rinoceronte oppure con l'obice semovente agli insettini , siano essi ditteri , coleotteri o imenotteri ... ribadendo il "machissenefrega" , questa volta cosmico , alle beghe interne elettive/politiche delle associazioni della Sommellerie , senza discriminazione alcuna di sigla ...

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Giuseppe

circa 2 anni fa - Link

Mah in realta` corsi e serate a cui mi riferisco li ho fatti con un altra associazione, sulla cui "house organ" ho letto anche tuoi articoli. E devo dire che il livello dei docenti (e dei compagni che ho conosciuto) non era per niente scarso. Vero e` che partiamo da due basi ben diverse, sia per formazione scolastica sia per esperienza lavorativa/familiare immagino sia ben piu` difficile "incantare" te del sottoscritto. Di sicuro creano curiosita` di approfondimento e questo (per me) gia` giustifica la loro esistenza. Completamente allineato, invece, sull'incredulita`/rifiuto di anche solo concepire beghe interne elettive/politiche che purtroppo albergano in tutte le associazioni di tutte le specie (dalle assemblee di condominio alle squadrette sportive dei figli, a tutte le forme di volontariato...). Purtroppo temo sia insito nell'essere umano (o forse solo Italiano/Mediterraneo?) Mah?

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Vinogodi

circa 2 anni fa - Link

ONAV? ...ma loro si ritengono Associazione di Assaggiatori, non mescitoriincartapecoriti,oggi forse la migliore e stimolante. Collaborai molto volentieri. ...

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

... tanto per cominciare , oltre alla revisione totale della didattica io partirei con l'abolire , per una forma di decenza , i concorsi similcinofil... ahem ... felini ... ahem ... equin ... ahem ...si , insomma, quelle pittoresche manifestazioni di miglior Sommelier di 'sta cippa , ridando almeno dignità alla categoria , salvo non vengano esplicitati oggettivamente criteri morfologici del miglior sommelier , quali altezza del garrese , proporzioni , estetica generale e portamento...

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