Ten | La carta dei vini di Intravino – Luglio 2023

Ten | La carta dei vini di Intravino – Luglio 2023

di Simone Di Vito

Dieci consigli al mese dalla redazione di Intravino.

Tanto vino ma anche birra e distillati. Prodotti che quando li trovate a scaffale, online o al ristorante, noi vi consigliamo di comprare e vi diciamo anche perché ne vale davvero la pena.
Ogni consiglio è firmato da un editor che ci spiega perché quel flacone meriti tutta la nostra attenzione.

Poca poesia e tanta prosa, poco fumo e tanto arrosto. Un post ogni fine mese in cui troverete novità, cimeli storici, bombe a lunga gittata, solide certezze o produzioni sconosciute. Bottiglie di ogni ordine e grado che per noi meritano la massima attenzione, o più semplicemente di essere prese e stappate.

Questo è… Ten | La carta dei vini di Intravino


Luglio 2023


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Fattoria Monticino Rosso • Romagna Albana 2021 • di Lisa Foletti

Se, come me, siete alle prese con un trasloco in piena estate, ma sul far della sera il cielo si rannuvola e voi, provati dalle fatiche degli scatoloni, vi abbandonate esausti sul divano per godervi la frescura che avanza, un’Albana come questa è quello che vi serve. Ma probabilmente vi servirebbe anche in altre circostanze. È un sorso che parla chiaro, che va dritto al punto senza ambagi: diretto, verticale, salato e grintoso, sa di susina gialla poco matura e di timo, mapo, pepe bianco e un che di pietroso. Ha carattere e sostanza ma non ammicca. Mezza bottiglia evapora guardando fuori dalla finestra aperta la pioggia che scroscia. Pura poesia.
10 € – Café Bazar, Bologna


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Bodegas Albamar • Albarino Albamar 2022 • di Simone Di Vito

Spagna, Galizia, precisamente nella zona del Rias Baixas. Qui, a due passi dall’Oceano Atlantico, nasce questo vino da vitigno albarino su suoli sabbiosi di origine granitica. Solo acciaio, né malolattica né filtrazioni. Salino, solare e facilissimo, tutto freschezza e note citrine ma a cui non mancano sostanza e un bel sottofondo di frutta, sapidità e vampate di erbe aromatiche. Ci mangi sopra di tutto, dagli antipasti alla pizza, passando per crudi di pesce, pasta ma anche carne bianca. Un tuffo in mare aperto.
18 €Online


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Kristian Keber • BRDA 2019 • di Marco Colabraro

Ribolla gialla, friulano e una piccola percentuale di malvasia istriana. Macerato sulle bucce in cemento, se ne sta due anni in botte grande. L’ho scelto in abbinamento a un menù che privilegia acidità e fermentazioni per la sua complessità; le note aromatiche della malvasia, ben calibrata, insieme a una macerazione ben gestita, permettono al vino di accompagnare sapori a tendenza umami. Al naso erbe mediterranee e agrume candito, carrube, miele, poi le note minerali tipiche del Collio-Brda. Servito a 8 gradi, ma dà il meglio quando si scalda fino a raggiungere i 16° o poco più in un crescendo armonico di profondità e lunghezza.
47 € – Trattoria La Madia, Brione (BS)


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Filipa Pato • Post-Quer..s Branco 2021 • di Giorgio Michieletto

Bairrada, Portogallo: viti vecchie dal vento dell’oceano Atlantico. L’uva, Bical, fermenta e poi affina in anfore di terracotta da 500 litri ; macerazione sulle bocce di circa un mese. È difficile non finire la bottiglia in pochi minuti, ma non abbiate fretta perché è un vino che cambia tantissimo. Partite da una temperatura più fresca lasciandolo poi scaldare un po’ nel bicchiere e prima pera, fiori bianchi, scorze di agrumi e salsedine. Poi timo, rosmarino, abicocca essicata; resta sempre un grande impronta marina, oceanica. Il sorso è snello, ma di grande persistenza e con una chiusura quasi affumicata, nocciola e resina.
24 € – Online


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Azienda Agricola Tinessa • Ognostro 2020 • di Simone Di Vito

Bella scoperta questo vino di Marco Tinessa (grazie all’amica Sara Marte per la dritta). Fiano in purezza proveniente da due parcelle a 500 metri in zona Lapio (Avellino) con viti che vanno dai 20 ai 60 anni. In cantina, fermentazione spontanea senza controllo della temperatura, poi circa 7 mesi in vetroresina e acciaio, nessuna filtrazione. Giovane ma già dimostra il piglio del grande fiano irpino, naso dal frutto pieno ma anche piuttosto vario, tra note fumé, floreali e gessose, ha un sorso pieno ma anche equilibrio e scorrevolezza. Sapidità, freschezza e profondità a non finire: non gli manca proprio niente.
38 €Online


994bb504b5c878ac3d323dcc3a9cad68Chateau Puech-Haut • Argali Rosé 2020 di Nicola Cereda
La prima impressione è spesso corretta ma per ogni regola esiste un’eccezione. Ho tra le mani una bottiglia dall’estetica più kitsch che chic: fronte piatta, vetro satinato e serigrafia gotica che non so se aspettarmi una vodka alla pesca o un meloncello. Se mi fossi fermato alle apparenze mi sarei privato di un rosé semplice ma tutt’altro che dozzinale. L’Argali ha il fruttino dolce e speziato che prima invita all’assaggio e poi prende la sete in ostaggio. Tattile, sapido, equilibrato. Peccato soltanto pagare un sovrapprezzo per quel design che, al contrario del vino, non riesce proprio ad andarmi giù.
15 €Online


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Jean Marc Dreyer • Anigma 2020 • di Antonello Buttara
Pinot noir alsaziano con un tocco di gamay di Raphael Beysang del Beaujolais, frutto di uno scambio reciproco in segno di amicizia. Un rouge da bere fresco, che non teme la canicola, aggraziato, cinereo, concentrato, con dei richiami di ciliegie scure e note di grafite. Sei ettari di vigneti suddivisi in 25 parcelle sparse sulle colline di Rosheim, a sud di Strasburgo, nessun Grand Cru, approccio naturale, niente aggiunta di solforosa in fase di imbottigliamento, massima concentrazione sul ritmo della vendemmia, no puzzette, no volatili, nessuna riduzione, in sostanza un mistero.
30 €Online


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Marino Lanzini • Valtellina Superiore Valgella 2019 • di Giorgio Michieletto
I giovani stanno rimettendo il turbo alla Valtellina, e la sottozona Valgella – mai considerata fra le più interessanti – ora sta riservando belle sorprese soprattutto nelle vigne più alte. E una sorpresa è questo vino che a differenza di alcuni nebbioli di quest’annata non è affatto stanco. I frutti rossi maturi giocano con una bella parte floreale di viola ed erbe di montagna; poi quasi pietra focaia. Pepe nero, liquirizia e tabacco. Il tannino è già ben integrato, sorso più sapido che acido ma di lunghezza e pulizia. “Una delle 2019 più convincenti della Valgella”, la definisce un altro produttore della sottozona, Alessio Magi. Bello il gioco di squadra, quando è sincero! Se vi capita provatelo al Tiglio, l’agriturismo (vero) che Marino gestisce con la famiglia a Ponte in Valtellina: qui coltivano tutto -grano saraceno, cereali, frutta – e il chilometro è davvero zero.
22 € – dal produttore


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Emilio Borsi • Liquore Genziana Lutea • di Marco Colabraro
Non perdiamoci in distinguo, questo è un amaro per davvero, comme il faut. Lo zucchero è equilibrato alla perfezione, la radice, nella sua tipicità amarognola e decisa, risveglia dopo un pranzo di svariate portate. Il sorso, che attacca denso, accoglie quel che è rimasto del dessert, ne prolunga la vita fino all’incontro con la genziana che ripulisce e trasforma il palato. Qualcuno dice anche che aiuta pure la digestione. Produzione limitata. Io una bottiglia la terrei sempre (se la servi fresca guadagna non poco).
38 € – Online


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Gatsios Distillery • Ouzo Meltemi • di Thomas Pennazzi
È arrivato Cerbero. Bere forte con questo caldo è impossibile, direte. Ebbene, no: è la stagione dell’anice, il rinfrescante liquore mediterraneo!
Che si tratti di rakı (Turchia), ouzo (Grecia), anice, anisetta, mistrà, anesone triduo, sambuca, zammù (Italia), Pastis, Pernod (Francia), anísado seco/dulce (Spagna), vari nomi dal Marocco fino al Libano (tra i non musulmani), mettetene due dita in un bicchierone con ghiaccio a volontà, poi colmate con acqua. L’estate è servita: assaggiate la lattescente bevanda insieme a formaggi freschi, pesce e verdure in carpione, sottoli, salse levantine, cibi freddi.
10 €Online


 

 

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Simone Di Vito

Cresciuto a pane e corse automobilistiche (per via del papà pilota), sceglie la sostenibilità di bacchette, tamburi e corde grosse, tra batteria e basso elettrico. Si approccia al vino grazie a una breve carriera da scaffalista al supermercato, decidendo dopo anni di iscriversi ad un corso AIS. Enostrippato a tempo pieno, operaio a tempo perso. Entra in Intravino dalla porta di servizio ma si ritrova quasi per sbaglio nella stanza dei bottoni. Coltiva il sogno di parcellizzare tutto quel che lo circonda, quartieri di Roma compresi.

2 Commenti

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Renato

circa 9 mesi fa - Link

Non ce la potrei mai fare a scegliere in enoteca o, tanto meno, ordinare al ristorante una bottiglia di rose’ Argali.

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Nic Marsél

circa 9 mesi fa - Link

Ti capisco. Però ha anche il tappo in vetro e a tre anni dalla vendemmia ha guadagnato in personalità.

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