Siamo stati a L’Acciuga, la nuova stella Michelin di Perugia

Siamo stati a L’Acciuga, la nuova stella Michelin di Perugia

di Andrea Gori

La curiosità di provare sul campo la nuova stella che si è accesa in Umbria era tanta anche per verificare in sala il nuovo corso di questo ristorante gourmet voluto da Luca Caputo, co-proprietario del brand di successo Testone. Infine c’era anche la voglia di ritrovare ai fornelli e in sala professionisti di lungo corso come Marco Lagrimino e Nadia Moller, che avevano lasciato un bellissimo ricordo a Firenze nella breve parentesi del Momìo.

L’ambiente è chic e raffinato con bellissimi giochi di luce e una imponente cucina che entra in sala e fa subito dimenticare i dintorni industrial-commerciali perugini; l’accoglienza è di quelle formali ma giovani e spigliate.

Scegliamo il menù da 7 portate (80€) e sui vini lasciamo mano libera “naturale” a Luca, che mostra tutto il suo entusiasmo girando tra i tavoli per far conoscere una tipologia di vino che viene apprezzata in tanti stellati ma che qui potrebbe suscitare qualche perplessità negli avventori più tradizionali. Il percorso vini costa 35 e 45 € rispettivamente 5 o 7 calici.

In sala l’età media è molto più bassa del classico stellato e suona bene una proposta più coraggiosa, anche perché Nadia ha un corredo di vini a supporto che accontentano anche l’altra metà del cielo.

L'acciuga - cucina

Entrée di sicuro effetto il tris composto da Tartelletta, broccolo romano e crumble di porro bruciata, Maritozzo salato con parfait di fegato e lamponi in polvere e Babà con vongole e burrata: uno più azzeccato dell’altro. La partenza è con il botto e con le bolle, ovviamente.

kurtz dote acciuga

Do.t.e. Signor Kurtz Venti 20 bianco rifermentato che nasce unendo trebbiano di Marco Durante (il Signor Kurtz) e viogner moscato di Filippo Calabresi (Tenimenti D’Alessandro): rifermentato accattivante con note di pompelmo e ribes bianco, citrosodina, limone, gesso, calce bagnata, albicocca e menta, va giù bene anche se rimane molto semplice e un poco scontato per la tipologia. 85

cavolfiore caramello acciuga

Inizia la cena vera e propria con uno dei piatti di maggior successo di Marco ovvero il Cavolfiore marinato in caramello salato e Castelmagno, un insieme dove l’equilibrio delle parti risulta di grande godibilità con l’alternanza di sapidità e dolcezza per chiudere in gloria con l’abbraccio finale del Castelmagno fuso.

fon malvaziya acciuga

Vinogradi Fon Malvaziya Selezione 2017 colore affascinante, miele iodio mare e zenzero, nocciole mandorle pepe bianco e pesca matura, pietra focaia, sorso importante ma scorre via salino e affilato, finale tra carrube e canfora eterea. 92

Con questo vino approcciamo un piatto molto difficile da proporre ma che riscuote sempre un grande successo ovvero Lingua e ragù di lumache, salsa olandese, olio al nasturzio, con la lingua che si scioglie nella salsa e il ragù di lumache che ha consistenza e sapore delle escargots migliori. La combinazione dei sapori è ottima.

lingua e lumache acciuga

Completa il piatto anche un abbinamento più spinto, ovvero uno dei rifermentati di maggior successo di Gianluca Bergianti, No Autoclave: da uve Salamino di S. Croce, Sorbara e Pignoletto, colore non invitante stile fanta+coca, spuma bruna, naso ombroso da birra scura più che vino, cui seguono note confortanti di fragola, caramello ,viola e pepe. Il sorso ha croccantezza e sapore intenso, con un bel fruttato finale su acidità e bollicina di finezza rara. 90

bergianti vino acciuga

 

Parentesi siciliana sul vino successivo e anche qui Luca va su quello che ormai è diventato un classico.

guccione acciuga vino

Guccione Cataratto 2018 Sicilia colore intenso e dorato, naso esplosivo ricco e mediterraneo con dattero, fico maturo, zafferano e confettura di limoni, caldo e carico anche al palato dove l’acidità è sottile ma la grande personalità risolve problemi di piattezza. 87

Arrivano nel piatto gli Agnolotti del plin con ripieno di pollo arrosto con brodo di patate di Colfiorito, maggiorana, timo, salvia e rosmarino, dove il brodo è talmente buono che meriterebbe di salire al rango di piatto per conto proprio. Gli agnolotti hanno ottima pasta, sapore di pollo arrosto che sale prepotente e definito al naso e come lieve difetto hanno solo una leggere asciuttezza all’interno. L’insieme di brodo e agnolotti è però di quelli davvero intriganti.

Spazio in carta e nei bicchieri anche per l’Umbria rivelazione in salsa biodinamica e non poteva mancare Carlo Tabarrini.

Margó Regio Bianco Trebbiano 2019 torbido austero e camomilla, lievito e resina, sorso di importanza e acidità, refoli tropicali. Sorso importante e dirompente, schiacciato dal punto di vista aromatico e piatto di sensazioni, si rivela molto adatto alla tavola e ai piatti dove fa da bel contraltare.

riso ricci lardo acciuga

Giunge nei piatti uno di quelli più curiosi e intriganti dove Umbria e creatività di mare si sposano alla grande ovvero il Risotto con i ricci di mare, rapi del Trasimeno e lardo di cinturello (maiale semibrado simile alla cinta allevato ad Orvieto) messo a mo’ di mattonella dorata di marchesiana memoria. La cottura è puntuale e il gusto è dolce e avvolgente con l’umami prepotente del riccio che si compenetra al lardo nel mentre la croccantezza del riso evita la pesantezza. Un piatto capace di esaltare qualsiasi vino vista la componente umami presente che si pone a metà tra bianco e rosso come abbinamento. Ci godiamo sopra l’ultimo sorso di trebbiano spoletino di Margò e concludiamo con un sorpredente biodinamico dalla Catalogna.

Finca Perera Fosc Penedes DO Catalunya 2016 da uve sumoll, ull de Llebre (nome locale per il Tempranillo) e syrah, naso ricco e pepato, ferro e terra, liquirizia, fumè, grafite e senape, acidità e menta in evidenza , al sorso è grintoso e balsamico, svela lunghezza fresca e saporita. 91

Prosegue l’alternanza bianco rosso anche per il piatto successivo dove un elemento di mare come il polpo viene condito come una carne sudamericana e il risultato tra consistenza e sapore è intenso e corroborante. Il tentacolo di polpo è laccato con crema ai fichi mostardati, chimichurry e gli elementi del chimichurry in versione secca ovvero erba cimicina e pepe di Sichuan, il tutto posto sopra una crema di pinoli. L’effetto complessivo è di rara compattezza e profondità e l’abbinamento nel bicchiere risulta azzeccato.

polpol acciuga

Ci si avvia al piatto di carne principale ovvero l’Agnello con carciofo scottato e in purea, estratto di alloro, fegato d’agnello e timo con una danza pericolosa tra grasso dolce e tocchi appena amaricanti risolti con un sapiente uso di burro francese a smussare gli angoli. Giunge adeguato un bel nebbiolo che come sempre lascia il segno.

barbacan acciuga

Barbacàn Sol Valgella Superiore 2019 colore trasparente e traslucido, naso con ipnotico gorgo di lampone in confettura e viole, visciole rose e incenso, croccante pepe verde mallo di noce e cumino, tannino freschezza e sapidità, lunghezza ed eleganza davvero di grande nitore e pulizia senza appiattimenti. 93

birra popcorn acciuga

Spazio anche ai dolci dove ci viene servito uno dei più intriganti ovvero Popcorn e Birra, composto da biscotto al mais con cremoso, caramello salato, gelato alla birra Perugia che ricostruisce il godimento del pop corn dolce in maniera efficace stemperandolo con le sensazioni del gelato e del cremoso.

Su questo dessert, Luca propone un bel whisky ovvero Peat Element of Islay di Sukhinder Singh – fondatore di “The Whisky Exchange”, un blended di circa 60 barili del nord e del sud di Islay. L’elemento torbato è delicato e intrigante e si sposa alla perfezione con caramello e rimandi dolci mai svenevoli.

Ci si alza felice e soddisfatti da una tavola così e soprattutto rileggendo appunti e rivivendo gli assaggi si ha la certezza di trovarsi davanti ad una realtà che ha appena iniziato a mostrare il suo potenziale. Ci sono elementi da limare ed esuberanze da correggere forse ma il mood della sala è di quelli rari da trovare con quel mix di estro e professionalità dell’accoglienza magari difficile da riprodurre ad ogni servizio ma che quando riesce è una meraviglia per cervello, bocca e cuore.

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

14 Commenti

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1 come tanti

circa 2 anni fa - Link

Ogni giorno migliaia di persone in fila al Banco Alimentare della Caritas... Il Papa per Pasqua mangerà pasta in bianco e pollo lesso a Santa Marta.. Tutto questo stride terribilmente con i ristoranti stellati, uno stridore assordante.. Non tappiamoci le orecchie.

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...ripropongo autoflagellazione e sofferenza per espiare . Il regno dei cieli è in attesa...

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Francesco Romanazzi

circa 2 anni fa - Link

Se questa è la libertà di espressione tanto amata da alcuni commentatori di questo blog, che anche 1 cretino come tanti possa scrivere le idiozie che vuole senza alcun filtro, allora quasi preferisco l'oppressione...

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Andrea Gori

circa 2 anni fa - Link

ma a chi ti riferisci? se uno ha un pensiero per chi sta messo peggio di noi non lo vedo proprio a sproposito. Non aiuta la discussione, è vero. Però ci può stare

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Francesco Romanazzi

circa 2 anni fa - Link

Ma infatti, approfittiamo della libertà di espressione per continuare a scrivere qualsiasi scemenza ci passa per la testa e che nulla ha a che fare con l'argomento del post. Ora vi saluto che devo andare a scrivere in un blog di auto da corsa che milioni di persone povere non hanno nemmeno le scarpe per camminare.

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Vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...a France'...relax

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Carlo orsini

circa 2 anni fa - Link

Bisogna essere riconoscenti a coloro che esplorano nuove strade e nuove arti. Anche la cucina fa parte di queste. Ma non dimentichiamo mai chi non può godere di questi talenti.

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marcow

circa 2 anni fa - Link

È soltanto un'integrazione alla bella recensione di Andrea Gori. Il locale mi è piaciuto molto. (E...il prezzo v. 4) __ Questo è il titolo del video che presenta il ristorante: "Guarda "Il Ristorante Stellato PIU' ECONOMICO D'ITALIA a Perugia L'Acciuga 1 Stella Michelin Chef Lagrimino" su YouTube https://youtu.be/VZgDaiT_-fg __ Sul dibattito vorrei esprimere alcune opinioni. 1 Sono uno dei commentatori, che si sofferma più spesso sulla Libertà di Espressione (e del Pensiero...quando c'è), evocati da Francesco Romanazzi nella replica a 1 come tanti. Ma ho anche già detto che ha dei Limiti: non possiamo esprimere tutto quello che ci passa per la testa. Gli insulti, le offese gratuite, le volgarità, la maleducazione ecc...secondo me, andrebbero censurati. Sugli OT se sono brevi non disturbano un dibattito ma è chi modera che può fare come meglio crede. Poi non ci dovrebbero essere limiti alle opinioni di chi partecipa, favorendo così dibattiti interessanti con opinioni diverse che si confrontano.(È stato uno dei motivi del successo di Intravino) 2 Nel caso specifico del commento di 1 come tanti non penso che si tratti di un'idiozia come afferma Francesco Romanazzi. Mi sembra che lo dica anche Andrea Gori nella bella replica a Francesco Romanzi, il quale può benissimo non condividere quella opinione. Quello che gli contesto è il modo perché quando scrive "1 cretino come tanti" entra nel linguaggio dell'insulto che, come ho detto, è censurabile. Romanazzi dice chiaramente che il commento che non gli è piaciuto(e ci sta) andrebbe censurato ma non argomentando o motivandolo brevemente con il fatto che sia OT. E invece c'era spazio e tempo per contrastare l'opinione di 1 come tanti. Ripeto, e lo dice anche Andrea Gori, il commento di 1 come tanti non è OT. 3 E non è OT perché riguarda un aspetto importante di una recensione: il prezzo e, aggiungo il Rapporto Qualità Prezzo su cui, come ho già detto, c'è una cronica carenza nelle recensioni della critica italiana. Chiaramente 1 come tanti lega il discorso prezzo degli stellati a fenomeni pur presenti nella società italiana ma, signori, non c'è nulla di OT (e, comunque, si può non condividere e controargomentare evitando l'insulto) 4 Ma, attenzione, L'Acciuga è stata una piacevole sorpresa sul lato del prezzo. Nel video risalta ancor di più un prezzo che dà giustamente il titolo alla presentazione: "Il Ristorante Stellato PIÙ ECONOMICO D'ITALIA" Questa mia considerazione non svilisce quello che ho detto prima sul commento di 1 come tanti. Ho scoperto che questo nuovo ristorante stellato a Perugia applica dei prezzi ottimi se pensiamo anche alla Qualità. E l'ho voluto dire. Perché non è assolutamente facile trovare dei paragoni con altri stellati, alcuni gonfiati da una critica italiana troppo timida e genuflessa verso certi chef che hanno perso da tempo la carica creativa. Saluti a tutti. Ad Andrea Gori, a Francesco Romanazzi, a 1 come tanti.

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Francesco Romanazzi

circa 2 anni fa - Link

Marcow almeno tu argomenti e non confondi i piani. È chi commenta a pisello di cane che proprio non tollero, e internet concede spazio infinito a questi fenomeni.

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Paolo

circa 2 anni fa - Link

Preferisco la torta di Pasqua con il capocollo e la ciaramicola con il vin santo. Cordialmente.

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Francesco Romanazzi

circa 2 anni fa - Link

Paolo, grazie per il tuo preziosissimo contributo. Mi permetto di suggerirti di seguito altri utilissimi interventi. 1: vai su un blog di velisti e scrivi che preferisci i motoscafi. 2: vai su un blog di ciclisti e scrivi che preferisci la moto. 3: vai su un blog di ferraristi e scrivi che preferisci la Fiat. 4: vai su un blog di scacchisti e scrivi che preferisci la dama. 5: vai su un blog di fotografia subacquea e scrivi che preferisci l'ornitologia. 6: vai su un blog di champagnisti e scrivi che preferisci il trebbiano frizzante (ve ne sono di buonissimi, capaci di competere con tanti champagne, giuro). Se invece vuoi consigli sull'etica, su cosa è giusto e sbagliato, basta che ti affidi a uno come tanti, il primo che incontri, tanto uno vale uno.

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Andrea Magici

circa 2 anni fa - Link

Dal Testone (che tra l'altro andrebbe tenuto più sotto controllo dal titolare visto che il servizio è lento e la cucina non cucina) alle stelle. C'era proprio bisogno a Perugia di un ristorante così visti i prezzi della benzina e dell alimentari e delle bollette. Domani prenoto subito. Ma sicuro non c'è posto. Ma il primo che si lamenta per qualcosa.......

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marcow

circa 2 anni fa - Link

Andrea Magici "Ma il primo che si lamenta per qualcosa……." __ E qualcuno potrebbe se confronta i prezzi dei menù dell'Acciuga che si possono vedere nel video e quelli in vigore adesso. Per cui preciso. Mi sono accorto con ritardo che c'è differenza tra il prezzo del menù 7 portate del video € 60 e quello della recensione di € 80. Nel video si vede benissimo il menù cartaceo con i due menù: 5 portate a €45 e 7 portate a a € 60. Nel menù del sito attualmente sono a 60 e 80( che è il prezzo del menù della degustazione della recensione) Il video, da quello che si può leggere, sembra che sia stato fatto 2 mesi fa. Quindi, in due mesi, c'è stato un aumento di quasi il 20%. __ Non voglio aggiungere altro. __ Ora, riprendendo il commento di Andrea Magici, è chiaro che gli aumenti a cui lui accenna, e giustamente con ironia, incidono in maniera diversa sui diversi strati sociali. E pesantemente negli strati popolari. La crisi che si susseguono una dopo l'altra(finanziaria 2008, Covid, guerra Ucraina) hanno impoverito parte del ceto medio che è scivolato verso gli strati popolari che, a loro volta, hanno continuato a stringere la cinghia. Signori, le emergenze servono a qualcuno, mentre danneggiano altri. E ne vedremo altre. Nel frattempo...anche la Pizza al Taglio e il Supplì...diventano più cari. Ma è profondamente diverso l'impatto dell'aumento di uno stellato(v. L'Acciuga) dall'aumento dei prodotti che la massa compra nei suoi locali quotidiani: il panificio, la rosticceria, la friggitoria ecc... Perché sono completamente diversi e distanti i rispettivi target. Generalmente, come è stato dimostrato, dati alla mano, da Sisto, per quanto riguarda i vini, la "narrazione" che si fa dei vini sui wine blog italiani è lontana dalla realtà. Proprio perché il target è un altro. CONSIDERAZIONI SU UN NUOVO FENOMEMO MEDIATICO. È forse per questo che c'è stata un'esplosione di youtuber che si interessano di più degli strati sociali dimenticati dai food blog italiani più importanti. Che girano per le periferie di Roma, per i quartieri delle grandi città alla ricerca del panificio con una pizza al taglio... buona...e con un buon prezzo. Due mondi lontani anni luce. Alcuni di questi YouTuber...de noantri...hanno decine di migliaia di lettori...

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vinogodi

circa 2 anni fa - Link

...farei un distinguo : i vini che "la gente" beve e i vini su cui piace leggere una "narrazione" . Un conto è è una recensione di una guida , un conto è un racconto su un vino . Dove c'è necessità di "materia" da raccontare . Perchè la Panda la guidi tutti i giorni e puoi leggere la recensione in caso di necessità di riacquisto per discriminarla dalla concorrenza di Peugeot o Renault , ma Quattroruote (conosco un giornalista che ci scrive) sta in piedi per le prove in pista del pilota , i dettagli tecnici e il servizio fotografico ... di McLaren , Bugatti , Lamborghini, Ferrari & C ...

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