Passare da Sergio Germano ai Ramones nello spazio di un Hérzu 2012
di Graziano NaniI Ramones sono stati il gruppo spalla dei Litfiba. E il bello è che erano già famosi. È successo il 6 luglio del 1991 allo stadio Alberto Picco di La Spezia. O meglio, di Las Pezia, come veniva chiamata ai tempi la capitale del punk rock italiano. Non è stata l’unica scelta folle della band newyorchese. Ad esempio, nel 1993 i Ramones hanno suonato in esclusiva per il compleanno di Montgomery Burns, il livoroso miliardario dei Simpson, nella puntata in cui è distrutto dalla mancanza del suo orsetto Bobo.
O ancora: Joey Ramone, a fine anni Novanta, ha scelto di buttarsi nel mondo della finanza, diventando un grande esperto di mercati azionari. E pure Dee Dee Ramone, stanco di rinunciare alla passione per il fumo sotto la doccia, si è costruito un marchingegno con vari tubi collegati tra loro, per fumare tranquillamente senza far spegnere la sigaretta. Scelte.
Non so se le scelte di Ettore Germano siano mai state bizzarre come quelle dei Ramones, ma di certo ne ha fatta una parecchio saggia: produrre il Riesling in Alta Langa. Si chiama Hérzu, i vigneti da cui proviene si trovano a oltre 500 metri di altitudine e la complessità dei profumi ne è la testimonianza più chiara. Frutta tropicale, agrumi, una nota vegetale, una iodata e un’altra floreale. In bocca apre generoso con grande sapidità e una stratificazione da esplorare fra grassezza, freschezza citrina e un leggero residuo zuccherino che traina un finale lunghissimo ed entusiasmante. Niente malolattica, bloccata dopo la fermentazione in acciaio grazie a un uso sapiente della temperatura.
Non come quello di Marky Ramone che, esasperato da un chihuahua molesto, ha deciso di metterlo in freezer qualche minuto per farlo smettere di abbaiare.
HÉRZU 2012
Provenienza: Langhe DOC
Produttore: Ettore Germano
Uve: 100% Riesling
Prezzo: 21 euro
[Illustrazione di Azeglio Bozzardi]
8 Commenti
Paola
circa 8 anni fa - LinkConsiderando che Herzù è uno dei miei vini preferiti questo Graziano Nani diventa sempre più simpatico ;-)
RispondiSam
circa 8 anni fa - LinkIo non mi trovo molto d'accordo sulla loro politica riguardo i prezzi.. Se uno parte e va a visitare la cantina i vini gli vengono proposti ad un costo più alto di quello che si può trovare nelle enoteche ed online.. calcolando che non ci sono intermediari non mi sembra del tutto corretto verso il consumatore.
RispondiRiccardo
circa 8 anni fa - Link@Sam È la normalità ed è corretto. Un produttore non deve fare concorrenza ai suoi Grandi Clienti che gli garantiscono, anno dopo anno, acquisti di gran lunga superiori a quelli dei singoli visitatori. Se il prezzo in cantina fosse inferiore a quello disponibile in enoteca, nei dintorni del produttore, nessun distributore accetterebbe di vendere quei vini.
RispondiSam
circa 8 anni fa - LinkCapisco il punto di vista del commerciante, però per noi consumatori non è cosa molto positiva. Adesso non dico di dimezzare i prezzi ma tenerli leggermente più bassi dell'enoteca sarebbe dal mio punto di vista più corretto. E se non abito proprio li a due passi per 2-5€ di differenza non parto apposta ad andare in cantina ma vado dal fornitore di fiducia.
RispondiPaolo
circa 8 anni fa - LinkConfermo Sam: non solo è corretto, ma spesso è previsto contrattualmente in calce agli accordi che i Grandi Clienti stipulano per le forniture: se fai vendita diretta in azienda devi avere un listino non inferiore a X.
RispondiArmando Castagno
circa 8 anni fa - LinkCiao Graziano, scrivi veramente alla grande e mi pare che tu prediliga anche grande musica. Attendo di leggere nominati in un pezzo sul vino gli immensi (per me) Diaframma, poi ti isso a mito personale. :D
RispondiGraziano
circa 8 anni fa - LinkGrazie Armando! Sui Diaframma prometto che ci faccio un pensiero, proprio pochi giorni fa leggevo che stanno uscendo i primi ice wine dalla SIBERIA ;)
Rispondicarolain cats
circa 8 anni fa - Linkdiaframma!!! pezzo sui diaframma!!!
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