La scomparsa di Francis Darroze

La scomparsa di Francis Darroze

di Thomas Pennazzi

Il creatore dell’armagnac moderno, Francis Darroze, è scomparso all’età di 85 anni.

La sua figura di guascone fino alla punta del basco è stata di fondamentale importanza per aver compreso e valorizzato l’acquavite d’Armagnac, fino ad allora venduta sfusa in botti, curando, da attento conoscitore quale era, una maniacale selezione tra i numerosissimi produttori artigianali. I quali all’epoca si separavano dalle loro botti solo con un’opera di convincimento faticosa, preceduta da interminabili discussioni (e bevute). Il ristorante di famiglia a Villeneuve-de-Marsan era la naturale vetrina delle potenzialità del territorio della Guascogna Landaise, cioè del bas-Armagnac, dove Francis Darroze da buon patron faceva trovare agli ospiti il goloso frutto delle sue ricerche appassionate.

La fortuna, si sa, sta tutta in un incontro felice, e questo avvenne quando capitò nel suo locale il fondatore della Revue du Vin de France Raymond Baudoin; gustare a fine pranzo un magnifico bas-armagnac d’annata ed esortare Darroze a far conoscere alla Francia tali meraviglie sepolte nelle fattorie e nelle cantine dei castelli guasconi fu tutt’uno.

Nacque allora la Maison Darroze, che ha oggi una nuova sede a Roquefort, custode di splendide acquaviti, vendute indicando il nome del domaine di provenienza, senza alterarle col blending e senza alcuna riduzione del grado alcolico con acqua (brut de fût): lo scopo era di preservare il carattere assoluto di tipicità dei suoi armagnac millesimati, e di farli conoscere in patria e nel mondo. Francis Darroze è stato quindi una sorta di fiero e gelosissimo antiquario del bas-armagnac,  sostenitore a spada tratta della superiorità di questa sottozona rispetto al confinante Gers, e possedeva ottimi argomenti per provarlo.

Anche se ultimamente si sono dovute fare concessioni agli armagnac assemblati (con menzione d’età) per ragioni commerciali, la qualità della Maison Darroze rimane indiscutibile; l’azienda è ormai entrata a giusto titolo tra i grandi nomi dell’alcool francese, accanto alle più famose ed antiche sorelle di Cognac.

Darroze può andare fiero dei suoi figli: è infatti il padre di Hélène, allieva di Ducasse e ormai celeberrima tra gli chef di Francia con l’omonimo ristorante tristellato bistellato parigino e filiale a Mosca, e con l’assai discussa apertura al Connaught di Londra, recentemente però approdato alla terza stella sotto la sua guida; e di Marc, enologo, négociant ed ambasciatore dell’armagnac nel mondo, che continua l’attività paterna di cacciatore e di affinatore di bas-armagnac tra i migliori della Guascogna.

Grazie della tua opera Francis: dopo aver reso felici i più esigenti tra gli appassionati di acquaviti di vino, hai ben meritato la tua part des anges.

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Thomas Pennazzi

Nato tra i granoturchi della Padania, gli scorre un po’ di birra nelle vene; pertanto fatica a ragionare di vino, che divide nelle due elementari categorie di potabile e non. In compenso si è dedicato fin da giovane al suo spirito (il cognac), e per qualche anno ne ha scritto in rete sotto pseudonimo.

2 Commenti

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Tommaso Ciuffoletti

circa 2 anni fa - Link

Grazie Thomas

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Luigi

circa 2 anni fa - Link

Rocquefort, alle porte della zona di produzione dell'Armagnac che vi invito venire a visitare. Una Francia dura ed austera da sembrare lontana un secolo da tutto, ma capace di produrre un'acquavite di fama mondiale. Bell'articolo.

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