Guide online: arrivano i Macchi boys

di Alessandro Morichetti

winesurf-carlo-macchiMentre in Germania la guida più prestigiosa chiede alle aziende un contributo per sostenersi, beccandosi una bella risposta a picche da cantine di serie A, in Italia quelli di Wine Surf hanno già risolto il problema: una guida on-line molti mesi prima del solito, non ancora completa ma indicativa del futuro prossimo. Da ieri gli assaggi dell’Alto Adige, cioé tutti i vini bianchi e le schiave, sono pubblici con un tremendo anticipo su qualsiasi guida cartacea dell’orbe terracqueo.

Con mezzi e forze a sufficienza sarebbe già pronta una guida completa ai vini di tutta Italia. Carlo Macchi annuncia orgoglioso: “cari lettori, in questo momento state rendendovi del significato della parola futuro. In futuro tutte le guide passeranno da internet e voi, che oggi ci leggete, potrete dire con soddisfazione quando tutto iniziò, io c’ero!”.
Ci permettiamo di suggerire qualche miglioramento: più interattività, feed rss e una lettura alternativa a quell’orgia di icone che manda in tilt anche il browser dei moderni cellulari-tuttofare.
Un solo problema: chi paga? Abituati come siamo al cartaceo che ci accompagna tutto l’anno, di cantina in cantina, pagheremmo per una guida digitale?

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

11 Commenti

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Filippo Ronco

circa 15 anni fa - Link

Con riferimento al virgolettato di Macchi - e solo per la precisione - segnalo che la prima guida online fu "L'altraguida", progetto del 2002. Un caro saluto, Fil.

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Ivano Antonini-EnoCentrico

circa 15 anni fa - Link

Caro Filippo, e poi mi sembra che ci siano altri che siano arrivati prima quest'anno?!?! E' curioso notare come adesso ci sia gente che professa di arrivare prima delle guide cartacee. Da qualche parte mi sembra di avere già letto dei risultati di Langhe Nebbiolo, dei Barbaresco delle nuove annate, e che domani usciranno con i Franciacorta. Mentre altre degustazioni sono già in programma. Tutto in tempo reale... Ma poi, lo scopo di una guida on-line è proprio quella di arrivare prima del cartaceo???

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

con tutto il rispetto e l'amicizia per Carlo Macchi, devo dare pienamente ragione a Ronco, perché il primo tentativo di fare una guida dei vini on line é farina del suo sacco. Tentò di coinvolgere anche me di WineReport, ma non credetti alla validità di quel progetto e diciamo che all'epoca Ronco non mi stava molto simpatico e non presi sul serio la sua proposta. Ma l'idea, del 2002, credo gli vada riconosciuta. Come pure il tentativo, un po' particolare, che sta facendo l'ottimo Ivano Antonini con la sua sommelieristica guida...

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Filippo Ronco

circa 15 anni fa - Link

Meno male che internet non dimentica niente. In realtà, sempre per la precisione Franco - e senza l'intento di polemizzare con alcuno al contrario di quello che parrebbe trasparire dal trackback dal blog Quinto Quarto - l'idea fu di Maurizio Taglioni di laVINIum che, nell'ordine, coinvolse prima Luca Bonci de l'AcquaBuona, poi me con TigullioVino e dopo ancora WineReport che tuttavia non entrò mai veramente nel progetto proprio come tu stesso riporti. Se qualcuno volesse leggere la vera storia de l'Altraguida, la trova qui (molti link non funzionano più perché il sito - purtroppo - non esiste più: http://www.tigulliovino.it/laltraguida/laltraguida_storia.htm Tutta la verità, nient'altro che la verità :) Ciao a tutti, Fil.

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Carlo Macchi

circa 15 anni fa - Link

Carissimi tutti, da una parte non rivendico nessuna primogenitura; mi piacerebbe arrivare ultimo e felice, con tante belle guide on line che crescono e fanno crescere. Sempre su questo argomento penso che se dal 2002, nonostante vari tentativi (Ronco, Lavinium, wine report etc) nessuna guida on line è nata qualche motivo ci sarà e sarebbe interessante capire se è solo un problema finanziario o altro. Dall'altra parte: non è detto che una guida on line debba arrivare "solo" prima di quelle cartacee, ma se, arrivando prima, riesce anche a soddisfare un palese bisogno che è quello di avere valutazioni di bianchi proprio quando serve, cioè quando escono in commercio e vengono degustati, non vedo che male possa incorrerne. Insisto: le degustazione su computer, palmare, cellulare, phone vari e svariati, per essere valide non devono arrivare "solo" prima, ma devono giungere quando ce n'è bisogno. Su internet possiamo assaggiare e pubblicare tutto l'anno e una guida questo non può farlo, ma se pensassimo si averla battuta solo per questo motivo, non avremmo capito un bel niente di questo grande strumento. Mi accorgo però che la primogenitura su internet ed "il fare le scarpe" alle guide cartacee sono due temi che vanno sul contropelo di tanti. Mi piacerebbe capire perchè. Noi da tempo cerchiamo semplicemente di fare sempre meglio e cercheremo di continuare così (se poi mi spiegate cosa sono i feed rss vedremo di porci rimedio). Non so se arriveremo alla guida on line, che non è il solo nostro principale obiettivo, che rimane sempre quello di GIORNALE+ GUIDA. Di certo qualcuno lo farà: auguri!

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Ivano Antonini-EnoCentrico

circa 15 anni fa - Link

Gentilissimo Carlo Macchi, da tempo la seguo sul suo blog e molte volte ho trovato interessanti i suoi articoli. Ma purtroppo, questa volta non la seguo. Sul post riguardante la degustazione dei vini bianchi alto-atesini, lei scrive: "Prima di parlare dei risultati delle degustazioni diamo un’occhiata al calendario: Il 3 luglio. Mentre tutte le altre guide cartacee sono circa a metà delle degustazioni ed a oltre tre mesi dall’uscita, Winesurf esce con i risultati dei vini bianchi ( e di una parte dei rossi) di una zona importante come l’Alto Adige. Circa 90 giorni di anticipo su tutti gli altri quindi, ma non solo: grazie a questi assaggi potrete avere informazioni e gustarvi “IN TEMPO REALE” i vini." Con questo messaggio, ha lasciato chiaramente di intendere di lanciare una sfida alle guide cartacee. Salvo poi fare marcia indietro, dichiarando: "Su internet possiamo assaggiare e pubblicare tutto l’anno e una guida questo non può farlo, ma se pensassimo si averla battuta solo per questo motivo, non avremmo capito un bel niente di questo grande strumento." Riconoscendo il fatto che con una piccola organizzazione come la vostra, non potrà mai diventare grande e rendere obsoleto l'establishment del cartaceo. Ma quello che mi colpisce maggiormente è che una persona professionale e preparata sul vino, come lei, si sia lasciato sfuggire una tale affermazione: "Cioè goderveli meglio nel momento per loro più adatto, l’estate successiva alla vendemmia. Questo non perché siamo particolarmente bravi ma solo grazie ad internet." Mi perdoni, non mi dica che anche lei si è fatto prendere dal marasma dell'italica mentalità che pensa che il periodo migliore per gustare un bel vino bianco, sia l'estate successiva la vendemmia. Mi creda, faccio fatica a crederlo e dicendo questo mi metto la mano sul cuore e penso al meraviglioso Sauvignon Sanct Valentin 1999, che ho gustato questa sera. Non prenda questo messaggio come atto denigratorio nei suoi confronti, ma come constatazione che questa volta mi è parso di cogliere dei passaggi incoerenti nelle sue frasi. Con rinnovato rispetto, Ivano Antonini Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto www.altissimoceto.it

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Ivano Antonini-EnoCentrico

circa 15 anni fa - Link

Gentilissimo Carlo Macchi, la seguo da diverso tempo e molte volte ho trovato interessante ed utile, leggere i suoi articoli. Ma questa volta proprio non la seguo. Nel post inerente la degustazione dei vini bianchi, lei scrive: "Prima di parlare dei risultati delle degustazioni diamo un’occhiata al calendario: Il 3 luglio. Mentre tutte le altre guide cartacee sono circa a metà delle degustazioni ed a oltre tre mesi dall’uscita, Winesurf esce con i risultati dei vini bianchi ( e di una parte dei rossi) di una zona importante come l’Alto Adige. Circa 90 giorni di anticipo su tutti gli altri quindi, ma non solo: grazie a questi assaggi potrete avere informazioni e gustarvi “IN TEMPO REALE” i vini. " Chiudendo l'articolo con un emblematico: "In futuro tutte le guide passeranno da internet e voi, che oggi ci leggete, potrete dire con soddisfazione “Quando tutto iniziò, io c’ero!”" Un messaggio chiaro, nitido, deciso di dichiarare "guerra" alle guide cartacee. Salvo poi fare marcia indietro e dichiarando nel suo commento: "Su internet possiamo assaggiare e pubblicare tutto l’anno e una guida questo non può farlo, ma se pensassimo si averla battuta solo per questo motivo, non avremmo capito un bel niente di questo grande strumento." e: "Non so se arriveremo alla guida on line, che non è il solo nostro principale obiettivo, che rimane sempre quello di GIORNALE+ GUIDA." Ribadendo che una piccola organizzazione come la vostra non potrà mai attaccare l'establishment del cartaceo. Più volte mi ha trovato concorde in molte delle sue affermazioni. Purtroppo questa volta mi è parso di cogliere dei passaggi incoerenti su quanto dice. Ma la cosa che più non riesco a capire è che una persona preparata, professionale come lei sia incappata in una simile affermazione: "Cioè goderveli meglio nel momento per loro più adatto, l’estate successiva alla vendemmia. Questo non perché siamo particolarmente bravi ma solo grazie ad internet." E quindi entrare a far parte dell'usuale marasma della mentalità italica che pensa che il periodo migliore per apprezzare un bel vino bianco, sia l'estate successiva la vendemmia. Questo lo dico con un filo di voce dispiaciuto alla luce di un bellissimo assaggio fatto ieri sera, dove si è stappato un meraviglioso Sauvignon Sanct Valentin 1999. La prego di non vedere questo mio commento come atto denigratorio nei suoi confronti, ma come una semplice e limpida constatazione dei suoi (vostri) intenti. Con rinnovato rispetto, Ivano Antonini Curatore della Guida dei Vini on-line di Altissimo Ceto www.altissimoceto.it

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Carlo Macchi

circa 15 anni fa - Link

Nessun problema. Per un Sanct Valentin che invecchia bene ce ne sono 100-1000 che (forse...nessuno è perfetto) vanno bevuti da giovani o molto giovani. Nessuna guerra: io, guardandomi intorno, ipotizzo un futuro che non credo lontano dal (futuro) vero. Nessuna contraddizione: partiamo dall'arrivare prima per poi arrivare al momento giusto. Roma non è stata fatta in un giorno... Certo che, partendo in ritardo, arrivare al momento giusto è più difficile. Nessun dorma. Ma perchè parlare solo di questo mentre vi sono giudizi da dare sui commenti all'annata delle varie tipologie e su circa 300 vini?

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maurizio gily

circa 15 anni fa - Link

Carlo Macchi arriva a fagiolo. Pochi mesi fa ho espresso il mio pensiero in merito parlando con un amico di Solw Food da poco separatosi dal Gambero, e come noto in fase di ripensamento del prodotto: per me le guide cartacee sono superate. Non forse per gli editori, che le ritengono (alcune) ancora un prodotto vendibile, ma per gli utilizzatori. I motivi principali sono due: la folle corsa ad assaggiare "in tempo utile", cioè entro l'estate per i vini che andranno in guida a Natale, un'enorme quantità di vini, quando molti non sono pronti, campioni da vasca etc. ; la difficltà di dare spazio a nuove aziende, perché il numero di pagine non può crescere illimitatamente, oltre che per la ragione già esposta. Senza contare poi che navigando su un cellulare, cosa che si farà sempre più in futuro, chiunque farà a meno di portarsi dietro il libro. Come pagarsi i costi? A mio avviso, a parte la vendita dei banner (che preferibilmente non dovrebbe riguardare produttori ma solo istituzioni, consorzi, banche, produttori di altri beni etc.), la soluzione è che le aziende paghino un piccolo contributo, non per la pubblicazione, ma per la degustazione, e indipendentemente dai risultati (ordine di grandezza 20-40 euro per vino: gestire una degustazione professionale costa). Così funziona da anni, ad esempio, wein-plus.de in Germania che è seguitissima. Alla fin fine è il metodo meno sospetto. Capisco che ai produttori possa non piacere, ma in realtà se la recensione è buona il rapporto costo-beneficio è molto favorevole, e se è negativa e non genera pubblicazione... uno si arrabbia ma poi ci pensa su e magari fa il vino più buono... insomma ha pagato per un corso di formazione... chiaro che chi si propone come recensore deve essere autorevole e non noto marchettaro.

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