Ambassadeur du Champagne 2012 | Legno o acciaio per me pari sono?

di Andrea Gori

“Botte in legno o serbatoio in acciaio?”. Il tema, intrigante e ricco di sfaccettature, è molto più tecnico degli anni passati (Rosè, Assemblaggio, Millesimi, Diversità) e quindi adatto a mettere sulla graticola i candidati al titolo di Ambassadeur du Champagne per l’Italia. L’ha spuntata Chiara Giovoni che pure aveva di fronte l’esperienza ultradecennale di Delphine Veissiere e la concretezza e il savoir faire di Andrea de Agostini, alla sua seconda finale. Chiara ha prevalso di poco ma in maniera convicente per aver affrontato il tema direttamente e senza troppi preamboli.

La questione acciaio/legno in effetti appassiona molti cultori dello Champagne e si lega a temi di attualità ecologica e ambientale come il riscaldamento globale e le ultime tendenze in fatto di produzione. Dietro il concetto di acciaio/legno si nasconde una scuola di pensiero che indica l’inox come il più adatto per produrre Champagne dritti, freschi e acidi con il terroir che emerge in maniera cristallina, mentre il legno renderebbe i vini più piacioni, legnosi nei casi peggiori, e comunque in apparenza più filtrati dall’uomo rispetto al terroir.

In realtà, punto che hanno centrato i candidati, questo è un falso problema perchè la tradizione secolare in Champagne è ovviamente il legno, mentre l’inox per la vinificazione è arrivato solo nel dopoguerra e si è affermato per motivi pratici e di pulizia. Per illustrare questa piccola verità c’erano a disposizione dei candidati 4 cuvée miste come composizione: dal “tutto inox” per vinificazione e affinamento a misto legno/inox, anche se mancava un esempio di legno/legno come Krug o Bollinger Grande Année.

Le 4 cuvèe erano adatte ad esaltare uno degli aspetti oppure a cercare una mediazione tra i vari elementi. Le conclusioni dopo la degustazione? Il legno non deve mai coprire il frutto e non è la barrique che fa grande un vino ma la mano dell’uomo.

Interessante l’osservazione finale sulle grandi Maison (Veuve Clicquot, Roederer) che iniziano ad usare il legno anche per i vini base, e ciò vuol dire che siamo davvero agli albori di una nuova rivoluzione in Champagne.

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

10 Commenti

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Elena

circa 12 anni fa - Link

Grandissima chiara! Congratulazioni

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AZ

circa 12 anni fa - Link

Che bella notizia! Complimenti Chiara! Complimenti a tutti e tre! ...una nuova rivoluzione in Champagne ;-) , o il ritorno alle origini.

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fabrizio pagliardi

circa 12 anni fa - Link

Se fosse un ritorno alle origini le botti sarebbero di acacia molto vecchie e inerti.

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micky ruffini

circa 12 anni fa - Link

Chiara, posso farmi bella dicendo in giro che ti conosco?

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Simone e Zeta

circa 12 anni fa - Link

Complimenti a Chiara che si è dimostrata bravissima.

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C.Moon Cats

circa 12 anni fa - Link

e brava la Giovonchia! l'ambassatora più figa che c'è! te l'avevo detto io che diventavi ambassadora, ed io sono fiera di esser tua amica. go giovoni go!!! ps: mi porti a strafogarmi di champagne? direi che me lo merito, merito io!!!!! :)

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Leonardo Romanelli

circa 12 anni fa - Link

Complimenti alla nuova ambassadeur!

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C.Moon Cats

circa 12 anni fa - Link

il commento sopra andava qua, ok che son amica del morosi, ma non intendevo risponder a lui! :)

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Chiara

circa 12 anni fa - Link

Grazie a tutti! Una bella emozione ed un grande onore!

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Lido

circa 12 anni fa - Link

Complimenti Chiara brava. Ciao lido.

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