A Roma è vietato mangiare il panino per strada. La maxi rissa tra ubriachi ancora no
di Antonio TomacelliUn sindaco che vince le elezioni puntando la sua campagna elettorale sulla sicurezza, dovrebbe accorgersi del tentativo di massacro che si svolge ogni sabato nella centralissima piazza Cavour ma, evidentemente, Gianni Alemanno ha ben altro di cui occuparsi. In questi giorni, ad esempio, ha dovuto affrontare l’annoso problema dei turisti che bivaccano affamati sulle scale dei monumenti con una bella ordinanza che vieta i panini mangiati per strada. I cugini di Dissapore ne sanno qualcosa e durante il flash-mob di protesta in Campidoglio, sono fioccate le multe dei vigili, prontissimamente intervenuti per porre termine all’odiosa abbuffata.
Ora, sedata la rivolta gastrofanatica, ci aspettiamo lo stesso zelo per i 400 folli che ogni sabato sera si danno appuntamento in piazza Cavour per scatenare violente risse a base di spranghe, catene e alcol. Tanto alcol. Prima della rissa infatti, i convitati preparano un bottiglione di vino mischiato a gin, rhum, vodka e grappa che viene distribuito ai partecipanti e poi, tra i passanti terrorizzati, si da inizio alla guerriglia tra bande. Niente a che vedere con la violenza di un panino mangiato per strada, per carità, ma io, fossi Alemanno, un’occhiatina alla piazza gliela darei, magari inviando in missione qualche solerte vigile urbano. Sa com’è, sindaco, con Batman in carcere c’è il rischio che Gotham City finisca in mano ai delinquenti.
2 Commenti
Silvia
circa 12 anni fa - Linknon ho parole.
Rispondiantimo marandola
circa 12 anni fa - Linkquanto siete qualunquisti! due torti non fanno una ragione e allora che c'entra lo scempio di piazza Cavour con lo schifo dei monumenti insozzati da orde di vandali? Quello che è stato espresso nell'articoletto è esattamente lo spirito del Batman: ignoranza, offesa alla cultura, spregio di ogni valore. Esattamente lo stesso stile di chi considera lo scenario artistico di Roma cone il cesso di casa propria dove si può stare sbracati a gozzovigliare.
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