3 bicchieri 2012, 5 bottiglie, chiocciole, cavatappi e grappoli. La gente vuol sapere
di Alessandro MorichettiSono curioso di sapere i vini premiati dalle varie guide nel 2012? Da morire! Certo, la mia etica imporrebbe low profile, salvifico disinteresse per il gossip di vinti e vincitori, menefreghismo verso i 3 bicchieri (hey, ancora esistono?) e rigetto dei 19/20 sull’Espresso. Il problema è che io venderei mia madre a un nano per avere tutte le anticipazioni (cit.) e 200 visitatori ogni giorno arrivano sul Intravino da Google cercando “3 bicchieri 2012”. Tu pensa. A dirla tutta, il post più letto di sempre su questi schermi si intitola: “I vini d’Italia 2011 per la guida dell’Espresso. Tutti i premiati“.
Manca poco alle presentazioni ufficiali di ottobre, tutto tace o quasi. Fiocca solo qualche indiscrezione da parte di produttori simpaticamente civettuoli: ennesimo 3 bicchieri al Titolo 2009 di Elena Fucci, un Aglianico del Vulture ormai affermato. Idem per l’Etna Bianco A’Puddara 2009 della Tenuta di Fessina, carricante siciliano di Silvia Maestrelli. Curiosando tra gli appunti di degustazione del nostro Andrea Gori, ho trovato: “Da uve carricante coltivate in contrada Cavaliere a 1000 mt versante sud a Santa Maria di Nicodia, due ettari, solo legno poi bottiglia, solo 3000 bottiglie. Colore chiaro e riposante; naso affumicato, nota minerale squillante, floreale curioso giallo che copre quasi tutto il fruttato in questa fase, bocca giovanissima impervia e sapida non da tutti (un riesling giovane della Mosella senza l’albicocca e il tropicale). Splendido finale di pompelmo che lascia spazio a tutte le note minerali di emergere con grazia. 94“. Allora tutto torna, o quasi.
Se poi i vini di Poggioargentiera iniziano massicciamente a piacere ai guidaioli dell’Espresso, qualcosa è cambiato. In questo caso, alleggerimento percettibile della mano in cantina e maturazione del produttore (prima il mio gusto, solo dopo il mercato) hanno giovato al prodotto: 5 bottiglie al Vallerana Alta 2009 e al fu marmellone Morellino di Scansano riserva 2009 Capatosta. Non sto qui a dire il misto di tripudio, felicità e incredulità che ha sommerso Mattia Barzaghi dopo aver saputo dei 3 bicchieri della sua Vernaccia di San Gimignano Zeta 2010. Son soddisfazioni, e pure belle grosse.
Tutto tace dal quartier generale di Slow Wine, rumors danno il co-curatore Giancarlo Gariglio in giro per Bra con una 24 ore sigillata e io sono impaziente di sapere cosa hanno combinato quest’anno i bravi degustatori di tutte le “bandiere” impegnati in Italia. Cavolo, oggi sono terribilmente futile. E me ne vanto.
112 Commenti
Nano
circa 13 anni fa - LinkAh, io sono quì :-O
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkIl popolo del vino aspetta questi risultati per poi confrontarli con i tanti magnifici vini esclusi da qualsivoglia premiazione. Ma pensate davvero siano ancora in tanti a credere alle guide nostrane, al modo in cui i vini arrivano in finale, senza alcuna garanzia sulla anonimicità dei vini, sulla trasparenza e disinteresse dei tanti collaboratori, con la pubblicità sulle guide stesse o su giornali degli stessi editori. Il caso Bibenda/ Il Mio vino di qualche anno fa " docet " senza andare oltre. La guida che è senza peccato scagli la prima pagina o la prima bottiglia. Personalmente sono anni, molti anni che non ne compro una, penso anche che tantissimi frequentatori di questi blog vinosi facciano come me. Le vendite delle guide sono precipitate in maniera vertiginosa e gli unici che le comprano ( forse ) sono i premiati o i citati, per farne bella mostra in cantina o all'ingresso del ristorante. I blog, i siti internet specializzati ( tra l'altro gratuitamente ) ed il passa parola tra amici e conoscenti credo siano oggi molto piu' efficaci delle guide cartacee e facciano vendere molte piu' bottiglie. Gli anni '80/90 sono passati da tanto tempo e chi ha fiutato prima degli altri l'aria che incominciava a farsi pesante, ha abbandonato le guide pur ricoprendo posizioni di primo piano all'interno delle stesse redazioni.
RispondiRina Marga
circa 13 anni fa - LinkBel commento, soprattutto molto originale con opinioni mai sentite prima. Ha proprio ragione, è tutto un magnamagna. E poi non esistono più le mezze stagioni e il nuoto è uno sport completo (tra parentesi carino il neologismo 'anonimicità')
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkCi racconti le sue opinioni, perchè al momento non ci ha raccontato niente in proposito
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkMa lei è Rina Marga o la Marga...Rina ? Questo è il dilemma
RispondiRina Marga
circa 13 anni fa - LinkAccidenti che acume: ci ha messo una mezz'oretta ma alla fine ci è arrivato, complimenti. Se questa è la sua prontezza di riflessi media, non stupisce l'originalità dei suoi giudizi
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkMa lei che è cosi' intelligente non ha pensato che ancora qualcuno in questo benedetto paese deve pure lavorare per sbarcare il lunario, e non rimane 24 ore al Pc a cazzeggiare come invece fa lei, collaboratrice di una qualche guida in fallimento ?
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkChe le guide non le consideri più nessuno e che oggi gli opinion maker siano i blog è peggio che una banalità, è semplicemente falso. I blog non smuovono nulla (nulla di rilevante) il Gambero Rosso sì. Non dico le guide in genere, dico i fantomatici maledetti tre bicchierini. Se fossi un produttore sarei farei il ballo di sanvito dalla gioia se i gamberetti mi tribicchierassero, mentre di un bel commento del Morichetti sarei semplicemente molto soddisfatto. 'Questo è un tre bicchieri' è ancora una locuzione sulla cresta dell'onda. E' un dato di fatto. E non credo che le cose 'siano destinate a cambiare', così come le tre stelle michelin, ancor più opinabili, sono lì da tempo a testimoniare il successo di un ristorante. Mancanza di credibilità? CHissà. Di sicuro la degustazione di un vino ha maggiori margini di oggettività rispetto la visita ad un ristorante. E lo dice uno che considera un'idiozia la degustazione (professionale o casereccia) in sé. I vini vanno conosciuti e bevuti, ma questa è un'altra storia.
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkSicuramente i tre bicchierini sono ancora molto importanti per i produttori, da sbandierare ai clienti che arrivano in cantina, ma per gli appassionati contano ancora ? Ovviamente mi riferisco agli appassionati intelligenti
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkda quando compri vino seguendo le indicazioni di una guida? conoscendoti credo che i tuoi soldi li spendi altrove. anzi conoscndoti proprio non li spendi.
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkInfatti, anonino alcolista, tu mi conosci: non spendo volentieri. Ma godo molto quando spendo poco poco e bevo bene. E dedico alla faccia tua un bel pignoletto spumante Chiarli davvero buono, goduto ieri quasi da solo, evviva i suoi fantastilioni di bottiglie prodotte niente bio né dinamica. Non compro il Gambero, ma a giorgio rispondo che se vedo due dolcetti, stesso prezzo, e uno so che ha un bicchiere GR e l'altro tre, in assenza di altre informazioni sarei poco intelligente a scegliere il primo. Secondo me un vino non è giudicabile in centesimi né misurabile in alcun modo, ma in linea di massima non mi convince il giudizio di chiunque non sia 'me', quindi delle guide mi importa poco. Ma fanno quello che devono. E molti consumatori le ritengono un ottimo strumento. Poi, ovviamente, anche qui c'è sempre qualcuno che ce l'ha più lungo, e le guide sono un letamaio di corruzione. Io rispondo semplicemnte boh. Non ricordo di aver mai assaggiato vini trebicchierati che si siano rivelati così insoddisfacenti. Ricordo invece che ho fatto parte di una piccola commissione del Gambero, per il bicchieramento dei vini liguri. E che i miei giudizi (dati segretamente), corrispondevano più o meno a quelli dei degustatori principali e quindi al giudizio finale della guida, e che proprio mentre degustavamo il dominus bibendi si lamentava che qualche produttore, credendo che i bicchieri si potessero comprare, aveva chiesto con malizia come poter prendere i tre bicchieri, e che lui gli aveva risposto: "Facendo un gran vino e mandandocelo da assaggiare". Ma i tempi saranno di sicuro cambiati, e sono sicuro che grazie all'anonimato qualche degustatore pentito potrebbbe venire qui a scoperchiare i tombini. Aspetto con trepidazione. Prosit.
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - Link<> E' invece è bene andare oltre. Quì: http://www.cronistadelvino.it/pagina.asp?menu=13&pag=155
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkE' saltato qualcosa... "Il caso Bibenda/ Il Mio vino di qualche anno fa ” docet ” senza andare oltre" Altro link di approfondimento: http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=8267&dc=15
RispondiTrentVino
circa 13 anni fa - Linktrovo le guide utilissime, girando spesso per l'italia e l'europa ed avendo poco tempo le guide mi fanno andare a colpo sicuro e finora non hanno sempre rispecchiato i giudizi dati ai vini.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkle guide sui vini stanno all'autorevolezza come la gazzetta dello sport sta al giornalismo. come commento è abbastanza originale?
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkCredo sia proprio cosi'
RispondiRina Marga
circa 13 anni fa - LinkPovera Gazzetta dello Sport! scritta da 'non giornalisti' e da mentecatti 'non autorevoli'!
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkmentecatti lo ha scritto lei mister Manga.
Rispondishe-wolf prefers butter
circa 13 anni fa - LinkMaRga, Anonimo, leggi bene sopra. Tu vedi fumetti dappertutto.
RispondiRiccardo Mondini
circa 13 anni fa - LinkMi perdoni , di solto leggo questo interessante blog e non intervengo pero'a me pare che se lei scrive quel paragone è implicito che da' dei mentecatti a chi lavora per la Gazzetta Dello Sport a paragone dei "veri" giornalisti. NOn l'ha scritto ma è implicito.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - LinkManga lei dovrebbe lavorare alla gazzetta. dove un dirigente di calcio dice una cosa e loro ne scrivono un altra. di implicito c'è solo la sua malafede. @marossi quando vengo a genova dovrai offrirmi più che una bevuta (chi sa sa).
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkAnonimo, io ti offro una boccia intera del vino più buono dell'anno, Lambrusco Ceci Otello. Così impari.
RispondiRiccardo Mondini
circa 13 anni fa - LinkMi scusi di nuovo, sono un pò spaesato perchè lo sapevo che non avrei dovuto iniziare a fare commenti, non mi piace polemizzare e forse lei avrà le sue ragioni per quanto riguarda il vino, non lo so. Io ( non so chi sia Manga o Marga) scrivevo che lei ha un po' offeso la Gazzetta che ha firme che vanno rispettate, e mi rattrista che un giornale storico venga tirato in ballo, tutto qui. Per esempio mi piace come scrive Giorgio Dell'Arti, che ha un blog nella Gazzetta, provi a leggerlo e vedrà che l'autorevolezza non gli manca. Comunque concordo con Marosi che dopo Cannavò manca una grandissima firma dal giornale.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkpardon il commento era per mr. Mondini @marossi tu sai come utilizzo il lanbrusco no? te l'ho spiegato mille volte. a parte quello che fa gianpaolo (albone) il resto serve per metterci a bagno il culatello
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - LinkMondini sia clemente se va avanti cosi mi costringe a farmi domande alle quali non vorrei rispondere. La gazzetta è un giornale sportivo dove chiunque può dire la sua cazzata senza che il mondo crolli. E' un divertissment e come tale va preso. Anche se ultimamente i giornali "seri" fanno a gara per sottoperformare rispetto alla "rosa" non credo che la mia opinione e di molti altri possa cambiare. le cito un aneddoto che ho già citato più volte nel 1990 il buon gianni brera scrisse sulla gazza che il milan era cotto, bollito e che non avrebbe più vinto un campionato. insomma era al capolinea. sa cosa successe nel 91.92.93.94? vada a leggere l'albo d'oro del campionato e della champion poi riparliamo di autorevolezza. per inciso brera mi stava sulle palle allora sia come giornalista sia come scrittore e come conoscitore di vini. lo consideravo un fanfarone e la storia mi ha dato ragione.
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - Link@ Anonimo -ma non troppo- Oltre che a capire di calcio vedo che te ne intendi anche di Lambrusco :) :) Buongustaio!!!
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkMarga Rina....pensa te , non è nemmeno burro e vuole venire qui a fare la saputela, solo perchè collabora con qualche guida che non se la fila nessuno
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkLeggevo la gazzetta al liceo, poi ho smesso, ma a giudicare dalle prime pagine sembra un mix tra il Corrierino dei piccoli e il Fatto quotidiano. Sic transit gloria Cannavò.
Rispondishe-wolf ordinary people
circa 13 anni fa - LinkLa ggente vuole sapere, e saprà. Inutile comprare le guide, basta leggere quotidianamente un paio di blog. Da adesso fino a Natale. Elenchi, elenconi ed elencacci. I bookmakers sono al lavoro. Moricchia, non sei solo tu a sentirti futile oggi.
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkComunque per misurare la bontà di un vino basta il righello. Ti metti lì con la bottiglia di fronte, da solo. Una pagnotta da un chilo da farina impastata col lievito madre, due affettati, formaggio. Stappi e bevi. Prima di crollare, misuri quanti centimentri è sceso il livello del liquido.
RispondiDaniele
circa 13 anni fa - LinkGeniale
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkGrande
RispondiDurthu
circa 13 anni fa - LinkConcordo
RispondiMugellesi Ivano
circa 13 anni fa - LinkLe guide servomo per conoscere piccoli produttori e per fare enoturismo al massimo. Poi come dice Marossi ognuno ha il suo righello!!!
RispondiAnonimo Fiorentino
circa 13 anni fa - LinkCredo che la discussione debba esser maggiormente incentrata sul vero protagonista di tutto questo: IL VINO nella suo significato più amplio...il vino come prodotto di un territorio, delle passioni delle persone, delle fatiche di chi lo lavora e lo commercializza. La Guida è uno strumento per far conoscere a chi non è del settore tutto questo, tutto quello che sta dietro ad una bottiglia, e cio' vale per i grandi come per i piccoli. L'importanza o la correttezza di una guida, rispetto ad un altra, rispetto ad un blog oppure ancora all'insindacabile gusto personale è un dato secondario... Credo che ogni tanto ci dobbiamo soffermare a pensare a queste cose...anziche pensare male delle guide e di chi è presente in esse... buonasera
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - Linkio sono a conoscenza di un tre bicchieri dato ad un eccellente Franciacorta Docg, uno dei migliori, ma al produttore che stamattina mi comunicava la notizia ho chiesto: "ma dai, dai ancora importanza a queste cose?". Perché un tre bicchieri dieci anni fa era un grande atout commerciale, ma oggi?
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkOggi NO.
Rispondicarolina
circa 13 anni fa - Linkcazzo NN allora ho ragione mi no? e checazz!
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - Linke contro...cazz
RispondiGianpaolo Paglia
circa 13 anni fa - Linkmale non fa :)
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkSempre meglio di un calcio nel sedere, ma da 20 anni a questa parte le cose sono molto cambiate
Rispondizakk
circa 13 anni fa - Linktra prendere un YYY e un due di picche è certamente meglio il premio dell'unica guida che commercialmente muove qualcosa. Certo non è più come negli anni 90 quando un trebicchieri determinava il successo di un'azienda, ma io di clienti che in questo periodo chiamano per sapere chi e cosa si potrà fregiare dei 3 bicchieri ancora ce l'ho e non sono poi così pochi.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - Linkio le guide le compro tutte ogni anno. Questo in particolare mi interessa per vedere come i vari degustatori si sono orientati su regioni come sicilia, sardegna, lazio, campania, umbia e friuli.... insomma sono curioso di sapere se le varie "intellighenzie" si sono limitate ai classici dejà-vu o hanno tirato fuori qualche produttore che è sfuggito al mio radar personale. Non mi interessa tanto il vinone premiato ma il giudizio di insieme su una casa vitivinicola. Mi divertirò a sfogliare l'ultraelitaria guida radical-chic dellEspresso e valuterò con interesse come si è mossa Slow wine. Quanto ai tre bicchieri e a duemilavini mi divertirò a vedere se il "transeat" dell'illustre cernilli ha sparigliato le carte di queste due edizioni. Quanto alle altre edizioni non mi dispiacciono per farmi due risate in compagnia leggendo di "polpose suadenze" et similia. Non c'è niente da fare le guide sono come il festival di Sanremo, tutti lo snobbano ma alla fine almeno un'oretta lo guardano.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - LinkP.S. ma mettere su una guida di intravino no eh? principi cardine "produzione inferiore a 200.000 bottiglie, territorialità, vitigni indigeni (non si recensiscono cabenet pugliesi o similia), età delle viti per ogni singolo vino, composizione del terreno, orientamnto delle varie parcelle, pratiche di vigna per assecondare l'annata, descrizione della medesima da parte del produttore (da non incensare come un snatone), equilibrato rapporto qualità-prezzo (che non vuol dire economico a tutti i costi), immediata comprensibilità del gusto nel bene e/o nel male (niente vini tipo "questo va compreso nella sua intenzione produttiva"), nessuna scusante ai vini che puzzano (bio o non bio che siano), descrizioni snelle, senza fronzoli olfattivi(Gori perdonami ma la gente se ne fotte del rincosperno o del fiore di bosso), precisa descrizione delle componenti palatali e della coerenza gusto olfattiva con particolare riferimento a cosa comportano sapiditò, acidità, tendenza amaricante etc. (magari con una introduzione iniziale).
Rispondiarmin kobler
circa 13 anni fa - Linkbuoni propositi, ma che centra la quantità di bottiglie? grandi produttori non devono essere necessariamente cattivi (lo posso dire che produco 14.000 in tutto). e quando comincia un vitigno essere indigeno?
RispondiRiccardo Francalancia Vivanti Siebzehner
circa 13 anni fa - Linksottoscrivo le domande di Kobler. Per il resto i "princìpi cardine" buttati lì da Fabretti mi garbano assai! Sottoscrivo anche il tra-parentesi sul rincospermo. Un pochino a malincuore, ma è la sacrosanta verità.
RispondiRiccardo Francalancia V. S.
circa 13 anni fa - LinkFabbretti, pardon. Ho scritto di fretta. ps tra l'altro la questione dei vitigni indigeni/autoctoni mi interessa non poco, essendone un deciso sostenitore. Andrebbe approfondita.
Rispondishe-wolf perplexed
circa 13 anni fa - LinkEgregio Fabbretti e Ecc.mo Riccardo ecc. ecc. mettetevi d'accordo Rincosperno o Rincospermo? altrimenti sarete sottoposti al generale Rincoscherno su un pubblico Rincoschermo (cioé Intravino)
RispondiRiccardo Francalancia V. S.
circa 13 anni fa - LinkGent.ma she-wolf perplexed direi RincosperMo ;-) Ma l'importante è soprattutto non finir Rinco-glioniti con tutti questi Rinco!
RispondiAndrea Gori
circa 13 anni fa - LinkA parte che seguendo queste categorie la guida verrebbe piccolissima ;-) la domanda chiave è "Quanto sareste disposti a spendere per questa guida? Ovviamente uscirebbe solo in elettronico come ebook e come app, diciamo 7,99? 4,99? 0,79?!?
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkZero, perché poi venendo gratis su Intravino mi beccherei comunque tutte le discussioni sui vostri giudizi. Chi di web ferisce, di web perisce.
RispondiAndrea Gori
circa 13 anni fa - Linkla guida te li metterebbe su una cartina, con gli indirizzi dei produttori con collegamenti e informazioni aggiuntive e darebbe al tutto la praticità di consultazione che per forza di cose manca su un sito web Se non la volete pagare, non ve la facciamo oppure possiamo mettere intravino a pagamento e dare la guida gratis! ;-) senza contare che oltre ai vini e ai voti che leggete qua ce ne sono almeno un migliaio che non pubblichiamo per vari motivi
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkLa cartina me la trovo su Tuttocittà, Viamichelin, Googlemaps. Gli indirizzi li trovo con un clic smanettando pochi istanti sul web persino io che sono un troglodito. Il popolo del web vuole tutto, subito, gratis. A pagare per un servizio si possono convincere giusto quelli col suv, che però si scaricano il Gambero Rosso e voi non vi cagano nemmeno di striscio. Andrea, sientammé, lo ripeto: il vostro futuro è produrre dei video di degustazione settimanali, ficcanti in puro stile Gary Ebbrodivino. I contatti vi vanno alle stelle (mi sento molto Kenray quando do questi consigli). L'idea ve l'ho data molti post fa: un bel concorso con cui i vostri aficionados vi spediscono le loro video recensioni. Trovate così il Fiorello del Vino, la Ciancio lo sistema, e si parte. Fatelo, e mi ringrazierete.
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkPer la Sicilia se vuoi ti posso suggerire "qualche produttore sfuggito al tuo radar personale" :-) Ce n'è un paio strepitosi
RispondiSignora
circa 13 anni fa - LinkGentile Fabbretti, alcune regioni che lei ha citato riguardo alla ricerca di nuovi vini e la regione campania, con i "locali" di slow food, (e le parlo da socia " slow") non vanno per niente d'accordo. L'Espresso si, quella la compro volentieri.
RispondiFerhat
circa 12 anni fa - LinkCiao Giacomo, sara’ un pacreie scambiare due chiacchiere, il mio indirizzo lo trovi nella fascia di destra a prestooooo
Rispondimrignazio
circa 13 anni fa - LinkSi sente spesso parlar male delle guide, o che le guide non le legge nessuno, però poi le guide vendono tantissimo ed effettivamente danno, ognuna a suo modo, grossi spunti per orientarsi grazie a indicazioni punteggi e simboli vari. Ognuno è libero di scegliere quale, o quali consultare (o non consultarne nessuna) in base ai propri gusti, o al propio modo di vedere. Però una cosa che secondo me fa reggere molto le vendite delle guide dei vini rispetto ad altre, come alberghi o ristoranti, è che su internet non c'è (o almeno io non cononosco) qualcosa dove poter cercare indicazioni sui vini senza girare fra mille siti o blog e trovare recensioni, strutturate cioè come le guide e magari unite anche alle potenzialità del web come i commenti. @ Marossi stupendo il post sul righello!
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkOnestamente Lei quante ne compra in un anno ? Io ho smesso da oltre 10 anni, tanto in internet vengono pubblicati gratuitamente i nomi dei vincitori ( al 90 % i soliti noti ), perchè spendere dei soldi ? ogni anno sono le fotocopie dell'anno precedente salvo qualche piccola new entry che si limita appunto ad un 10 % ad essere larghi di manica
Rispondimrignazio
circa 13 anni fa - LinkDi solito in giro per casa ci sono quella del vino quotidiano ed ora Slow Wine di Slow Food, 2000 vini AIS, e poi Espresso e Gambero delle volte. Si vero delle volte sono decisamente ripetitive, però se ogni anno cambia, come lei dice, il 10% il ricambio c'è e poi è sempre divertente vedere le evoluzioni e leggere i commenti. Su internet si trovano gli elenchi dei vincitori, ma è difficile trovare un sito dove si possano cercare e vedere le schede dei vini o che confronta le varie guide un pò come succede, come dicevo anche prima, per albeghi o ristoranti con siti come Trip Advisor o Trivago. Sarebbe molto bello avere un sito dove ci sono professionisti che degustano e fanno le schede e poi il "popolo del web" commenta ed interagisce e si ha anche lo storico delle degustazioni effettuate ogni anno, o meglio si potrebbero aggiungere le degustazioni non solo una volta l'anno quando si va in stampa ma durante tutto l'anno.
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkMi perdoni la curiosità personale, Lei mi sta dicendo che OGNI anno compera tutte quelle guide oppure " girano per casa " ?, anche perchè una sembra la copia di quella dell'anno precedente, salvo rarissime new entry. Se le compra o Lei è un produttore di vino o un ristoratore, enotecario o addetto ai lavori.
RispondiTomaso Armento
circa 13 anni fa - LinkBeh, dei siti dove si trovano opinioni degli utenti sul web ci sono. Per esempio www.vinix.com è molto democratico, con recensioni fatte dagli iscritti (che non sono una casta, ma solo persone registrate liberamente). All'estero sono sicuramente più diffusi (www.snooth.com) e vedo un "crescente peso degli strumenti di interazione tra bevitori" [mamma mia che ho scritto] per decifrare il non facilissimo mondo del vino. Però le guide hanno un loro peso, soprattutto quando escono rumors di 3 bicchieri su zone in ombra come Ovada http://on.fb.me/rmqIMY secondo me più che al premiato in sè fanno sapere al mondo che in quella zona qualcosa di buono c'è. Anche perchè credo non scelgano un 3 bicchieri se non ci sono enne vini in batteria, quindi enne produttori che lavorano bene. Io non ho vini nella guida del gambero guidi spero di non essere preso per uno di parte, ma sono molto felice se è vero perchè credo che Ovada abbia tanto di buono da far bere. Ciao
RispondiIgnazio Anglani
circa 13 anni fa - LinkSi si ogni anno "girano per casa" perchè alcune arrivano con la tessera Slow Food altre con quella AIS e le altre le compra... mio padre :) Qui a casa nessuno è produttore, enotecario, ristoratore, siamo appassionati, viaggiamo, compriamo (uso il plurale ma di solito compra mio padre :) ), degustiamo, andiamo alle degustazioni, visitiamo le cantine, facciamo corsi AIS (io non ancora), ONAV, Slow Food, ci aggiorniamo e sbirciamo le guide in modo critico. Mi piace molto che esistano siti come quello che ha segnalato il signor Armento perchè se ben sviluppati saranno di certo il futuro.
RispondiAdriano Anglani
circa 13 anni fa - LinkMeno male che c'è papà ;-)
RispondiIgnazio Anglani
circa 13 anni fa - LinkSi si decisamente! Bello scriversi ad una stanza di distanza :) !
Rispondienrico togni viticoltore di montagna
circa 13 anni fa - Link@Giorgio: per me stai "un attimino" generalizzando! di guide se ne vendono e non credo che le comprino tutte i produttori, poi la guida come ogni mezzo ha differenti metodi di utilizzo. se ti focalizzi solo su tre bicchieri, stelle, bottiglie e quant'altro serve a poco, è per questo che apprezzo una guida come quella di slowfood,perchè valuta l'azienda nel suo insieme e non solo i vini. Io acquisto le guide per sapere cosa dicono dei miei vini, ma poi la uso per conoscere meglio le regioni e le realtà che più mi interessano e che posso visitare. personalmente mi sono utili, poi ognuno ha la sua opinione, per es io i calcio non lo seguo più perchè tanto è tutto un magna magna!
Rispondienrico togni viticoltore di montagna
circa 13 anni fa - Linkps:quoto Fabbretti sulla guida intravino, sarebbe cosa buona e giusta
RispondiManilo
circa 13 anni fa - LinkStraquoto sia Enrico Togni (prima o poi degusterò) che Francesco Fabbretti. Si ho comprato una guida, spero di non subire un processo ed è quella di Slow e mi hanno regalato una dell'Espresso anche scaduta di un anno più vecchio, quella di Slow la trovo esaustiva maggiormente quando descrive i concimi la cantina..... Del Gamberone, chiedo perdono in anticipo per gli illustri, neanche regalata la sfoglio, da quando hanno dato i tre bicchieri ad una cantina del mio paese, ho capito che tutto ha un prezzo.
Rispondiarmin kobler
circa 13 anni fa - Linkè come con le sigarette. disabituare è dura, ma dopo stai meglio.
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - LinkArmin come al solito chirurgico :) :) ...anch'io sto provando a smettere ..quest'anno niente Gambero, però le altre le ho fatte tutte o quasi...avrò fatto bene , male,non sò .ti dirò come è andata. ciao GP
Rispondicontrocorrente
circa 13 anni fa - LinkIl fenomeno delle guide è passato, e la colpa è solo dei curatori. Una guida secondo me, deve solo cercare di capire i gusti dei consumatori e deve comunicare, con coerenza, alla fascia di consumatori ai quali si riferisce. Purtroppo oggi non esiste più una guida che ha una linea precisa ed un consumatore non può prendere come bibbia una guida in quanto dentro vi trova premiato tutto ed il copntrario di tutto, in questo modo nessuno è certo che comprando il vino di quella guida riesce a soddisfare le sue aspettative. Per varie ragioni, non sempre trasparenti, quasi tutte le guide hanno voluto dare premi a tutti e seguire tutte le filosofie stilistiche dei vini, vanificando così la stessa essenza della loro essitenza. Con grande sorpresa quest'anno ho notato che anche la Guida Vini Buoni d'Italia, che per molti anni manteneva una certa coerenza nelle valutazioni, ha cominciato a premiare vini che sono agli antipodi della propria categoria. Allora mia chiedo, perchè dovrei comprare l'ennesima guida che recensisce tutto ed il contrario di tutto? L'amara verità è che, oggi le guide le comprano (Bibenda a parte), solo i produttori per fare i regali di Natale ai propri clienti ai quali vogliono far vedere quanto sono bravi. Le eccezioni sono percentualmente irrilevanti e non permetterebbero assolutamente di mantenere in vita delle strutture che hanno comunque dei costi troppo elevati da coprire con le poche migliaia di copie vendute a privati. Quindi oggi da guide nate per informare i consumatori, siamo passati, con le piccole dovute eccezioni, a guide fatte per omaggiare i produttori e quindi, SENZA FUTURO!!!!!
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkCaspita questo sito è formidabile: lo leggono un sacco di paragnosti (o paraculi, non ricordo bene), che grazie ai propri poteri divinatori sanno addirittura chi sono gli acquirenti di decine di migliaia di guide. Dimenticandosi che se anche i produttori fossero questi formidabili guidofagi, di una valanga di operatori del settore (enotecari, ristoratori etc) si può senza dubbio dire lo stesso, come ha scritto il sempre ottimo e lucido Fabbretti, rara avis. E gli appassionati? I nostri auruspici della domenica li vorrebbero concentrati solo su 'vino al vino', 'intravino' etc. E sdegnosi verso chi li ipotizzi consumatori di guide ("Tre bicchieri? Ma che dice, lei è un cafone!"). Forse li ho conosciuti e li conosco solo io, gli sfigatielli che si imparavano i tre bicchieri a memoria. Previo vaglia postale, vi posso fare i loro nomi così potete tirar loro i pomodori gridando buhhh. Cordialità. P.s.:Chiedo venia per il tono irriverente, non vorrei aver urtato nessuno. Ma - come ogni misantropo - ho in grande spregio soprattutto gli snob: mosche tra le mosche, solo convinte che la loro merda puzzi di meno.
Rispondicaga ossi (The Fakehunter)
circa 13 anni fa - LinkMarossi sei l'altra faccia della medaglia di quello sbruffone di Fabbretti. Vedo che ve la cantate e ve la suonate da soli ;-)
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkFabbretti è la faccia buona, io sono the Dark Side. (per Morichetti: non ti eccitare, non sono Fabbretti)
RispondiPaolo Cianferoni
circa 13 anni fa - Link3 Bicchieri anche all'azienda Agricola Col di Bacche, indiscrezione del produttore Alberto Carnasciali, che mi sembra mi abbia detto al Morellino.
Rispondigianpaolo paglia
circa 13 anni fa - Linkforza Alberto, è il secondo tre bicchieri questo.
RispondiJOHANN ANTON L.
circa 13 anni fa - LinkLe Guide non servono e le comprano e le leggono solo i produttori? Per quanto mi riguarda servono, eccome, ed io me li compro quasi tutte tutti gli anni. Premetto che sono un enotecario in un paese di montagna lontano da zone di produzione. Ditemi voi, come faccio a districarmi tra tutti i vini che vengono prodotti ogni anno, come faccio a conoscere le nuove annate, nuovi produttori, nuovi vini da inserire nella mia lista dei vini? Potrei viaggiare in lungo ed in largo, da Palermo fino ad Aosta a visitare i produttori ed assaggiare i loro vini. Purtroppo ho anche altro da fare e qualche volta devo essere presente anche nella mia enoiteca. Potrei anche andare al Vinitaly, migrare da uno stand all’altro (sono circa 4000) e sperare di scoprire qualcosa di nuovo ed interessante. Potrei farmi spedire dei campioni da assaggiare, ma non credo che tutti i produttori risponderebbero al mio invito. E se così anche fosse, sarei impegnato tutto il giorno ad assaggiare migliaia di campioni. No, questo compito lo lascio ai giornalisti che compilano le guide ed ai componenti le varie giurie delle guide. Naturalmente leggo qualche rivista (Gambero, Enogea, Merum, Decanter, Wine Spectator ecc.) e mi informo anche in Internet sui vari blog come il vostro, vinoalvino, millevigne, Luciano Pignataro ed altri però è molto comodo avere tutto a portata di mano su carta stampata da poter consultare quando occorre. Io mi compro le guide e me le leggo (le leggo veramente e non le sfoglio soltanto) mi faccio i miei appunti e vado al Vinitaly, al Weinfestival di Merano, all’Autochtona di Bolzano ed ad altre simili manifestazioni ad assaggiare i vini che più hanno colto il mio interesse e che non devono necessariamente essere solo i vini premiati con i tre bicchieri, i cinque grappoli, i soli di Veronelli , i 19 punti dell’Espresso o i 99 punti di Maroni. Si possono trovare delle chicche, basta saper leggere fra le righe. Per quanto riguarda le singole guide non dico niente di nuovo se affermo che la più conosciuta ed apprezzata dal pubblico è senza dubbio il Gambero e che se qualcuno viene nella mia enoiteca con una guida sotto braccio è senz’altro quella. Se sia poi la guida più affidabile è un altro discorso. Ogni guida ha i suoi lati buoni e cattivi, io personalmente preferisco quella dell’Espresso per i suoi commenti succinti e precisi, per il riepilogo delle singole denominazioni e per l’indicazione di norma esatta del prezzo. Ho apprezzato molto anche Slowine per le informazioni sui vari produttori e sulle singole regioni.
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkUna voce (di buon senso) nel deserto. E mo' che je risponnemo, fighettoni miei? Complimenti sinceri per aver portato una quintalata di rischiarante ragionevolezza in queste oscure lande.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkje risponnemo che se acquista tramite guida usandola come un catalogo della rinascente c'è qualcosa che non va. mi piacerebbe capire come fa mastro fabbretti per scegliere i vini che vende. da quello che leggo sopra non credo segua molto le guide ma piuttosto la propria capacità di giudizio e i propri convincimenti personali. poi si sa un sassicaia in negozio bisogna sempre averlo.. addendum per lo spumante io seguo mastro ziliani. sul suo blog ottimi suggerimenti. gratis.
Rispondishe-wolf de core e de cortello
circa 13 anni fa - LinkE noi je dimo e noi je famo "C'hai messo l'acqua e nun te pagamo!" Incipit da scrivere all'inizio del "Manuale del acquirente deluso da indicazioni sbagliate" Er Fabbro é ecumenico, legge le guide e poi fa di testa sua. E non ha Sassicaia in enoteca. A casa sua forse.
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkIo ho comprato la guida Slow Wine lo scorso anno e l'ho trovata interessante, soprattutto vicina ai miei gusti personali. Le altre devo dire la verità sono un pò scontate e, secondo la mia opinione, non del tutto libere da interessi secondari. Internet è basilare, ma non sempre è completo di informazioni perciò anche una guida cartacea può avere ancora un senso. Posso essere d'accordo con Fabbretti per la guida di Intravino, non sarebbe una cattiva idea....
Rispondiedanpink
circa 13 anni fa - Link"Quindi oggi da guide nate per informare i consumatori, siamo passati, con le piccole dovute eccezioni, a guide fatte per omaggiare i produttori e quindi, SENZA FUTURO!!!!!" Ne ho presa una ..di affermazione..ma ce ne sarebbero altre di questo tono. Non sono per niente d'accordo. Secondo me chi scrive questo parla da eno-strippato-semiesperto (esperti non lo si è mai), nel senso che: chi appartiene a questa categoria non segue più di tanto le guide...s'arrangia tant'è bravetto -> e questo è condivisibile. Ma si sottovaluta a mio avviso una massa enormemente grande di eno-strizzal'occhio-primipassi-appassionati che della guida non riescono a farne a meno..e questa gente (di cui anche io faccio, credo, parte), muove volumi impressionanti di bozze..bytheway! Poi...dire che le guide sono delle markettone per produttori..beh è riduttivo ed un pò offensivo nei confronti di prodotti, come quello di Slowfood ad esempio.
Rispondicontrocorrente
circa 13 anni fa - LinkNon credo occorra essere esperti di vino per esprimere un giudizio di parte, lo stesso vale per poter dire quale vino piace e quale no. Se una guida che ambisce a dare la patente di massima tipicità, mi premia tre vini dello stesso vitigno, profondamente diversi tra di loro, qualche dubbio mi viene. Sarò forse un eno-strippato-semiesperto ma la mia formazione/deviazione matematica mi lascia, dubitare sull'attendibilità della guida, almeno per quanto riguarda l'uso che io ne potrei fare. Che poi le guide vendano sempre di meno, che anche i vini premiati vendono sempre meno e che, tante guide o curatori facciano iniziative a pagamento verso i produttori, questi sono dati oggettivi che non scopro io ed ai quali ognuno da la propria interpretazione. Non voglio essere riduttivo nei giudizi ma, non vedere i fatti, non è forse ancora più riduttivo?????
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkCaro Controcorrente, Tu rispecchi il mio pensiero 100% e questa Tua frase ha colto nel segno il nocciolo della questione : " Che poi le guide vendano sempre di meno, che anche i vini premiati vendono sempre meno e che, tante guide o curatori facciano iniziative a pagamento verso i produttori, questi sono dati oggettivi che non scopro io ed ai quali ognuno da la propria interpretazione " Questi sono dati oggettivo il resto sono chiacchiere al vento. Prima avevo fatto una domanda di carattere generale : QUANTI DEGLI INTERVENUTI IN QUESTO POST HANNO COMPRATO UNA GUIDA ULTIMAMENTE ? Sono esclusi dalla risposta : produttori, enotecari, giornalisti ed addetti ai lavori in varia misura. P.S. ) La Marga Rina non si fa piu' sentire, ma come mai ?? Ti hanno usata in padella ?
Rispondishe-wolf cynical once more
circa 13 anni fa - Link@giorgio mi sa che la tua domanda in lettere maiuscole non avrà risposta. A fiuto mi sembra che la stragrande maggioranza di chi interviene su Intravino sia composta da produttori, enotecari, giornalisti (?) e adetti ai lavori in varia misura.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkio ho comprato quella di Altroconsumo. una garanzia se si va a comprare il vino alla GDO. la consiglio appunto solo a queste persone per gli altri, tutti gli altri, sarebbe inutile.
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkAh, la gdo. Mi sono dimenticato di dire, nell'intervento a qualche post fa, che ho trovato un vino semplice e godibile sotto i 5 euro. Lago di Caldaro Erst e Neue, maledette coop rosse.
Rispondiedanpink
circa 13 anni fa - LinkControcorrente, capisco e condivido il tuo punto di vista, ma tu (posso?) secondo me hai già fatto un passettino in più del previsto..rispetto al consumatore medio intendo, che, si, può giudicare con la sua testa ma non sa distinguere quale vitigno tipico sia più rappresentativo e quanto diversamente i 3 premiati cui ti riferisci esprimano la tipicità. Voglio dire, la guida propone un ventaglio di vini che possono rappresentare il top per la zona, e li candidano ad essere i portabandiera, di conseguenza..ed ognuno dei 3 premiati può spiccare per determinate caratteristiche. Non voglio andare fuori tema ed entrare in un terreno che non conosco così a fondo. Mi preme però indicare cosa dovrebbe fare una guida amio avviso: Si tratta di un processo di 'illuminazione' che personalmente cerco nelle guide e che spero esse perseguano. A tal proposito riporto un passo di un altrettanto illuminato post di F.R. (..) sul suo blog dell'Espresso "Così non c’è contraddizione tra il dare giudizi, analitici e sintetici che siano, in una guida, e il sapere che la qualità più profonda di un vino si può soltanto indicare, far lampeggiare da lontano. Che il giudizio su un produttore o un vino non è e non pretende di essere un dato definitivo e incontestabile. Che insomma esiste un territorio dell’indicibile, prima del quale (molto prima) la critica onesta e modesta deve fermarsi." Ciao Daniele
RispondiEnzoPietrantonio
circa 13 anni fa - LinkPersonalmente do sempre meno importanza alle guide anche se rimango dell'idea che aiutano i non addetti ad orientarsi all'interno dell'enomondo. Credo al contempo che i riconoscimenti vari non spostino piu nulla in termini di vendite, nè in Italia e tantomeno all'estero. Gratificano forse il produttore e basta e poi finiscono nella libreria aziendale tutte messe in ordine a far bella mostra di sè. E a prender polvere... I miei gusti personali propendono attualmente per la Slow sia per la sua impostazione che per la scelta fatta dai curatori di mandare in giro per le cantine i degustatori. Potenzierei le cartine territoriali che mi garbano tanto. Gambero Rosso: attendo la nuova edizione, curioso di constatare come sarà il "new deal" post-Cernilli. Ammesso che ci sarà. AisDuemilaVini: sarò sincero. Pur essendo un sommelier Ais non me la cago proprio; la trovo noiosa e ripetitiva. Non nascondo che quando mi capita di cazzeggiare in libreria uno sguardo alla "Guida-Frutto" lo butto. E sorrido sempre pensando a quanto sono lontanto dalle maroniane interpretazioni. Espresso e Veronelli: non mi piacciono punto e basta e non chiedetemi di motivare. Una guida d'Intravino? Non credo sia un'amenità. I presupposti per proporre qualcosa di DIVERSO ci sono tutti. E credo che ci sia anche l'esigenza da parte dei lettori di sfogliare qualcosa di nuovo, che non sia un clone di qualcos'altro.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linki sigg. di intravino non faranno mai una guida. mai. primo perchè come diciamo a milano hanno la "cannetta di vetro" secondo perhè si scannerebbero per dare un voto più o meno alto a quel determinato vino, terzo perchè semplicemnete sono indolenti. (in realtà se uno si va a leggere tutta la storia del blog la guida c'è. danno voti, assaggiano molto, sperimentano spesso ma tutto sotto la falsa prospettiva del disincanto e del "famolo diverso" da veri radical-chic quali essi sono)
Rispondifrancesco
circa 13 anni fa - Link@ Controcorrente ti quota 100%
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkIn attesa del pranzo, lo stomaco vuoto aiuta a ragionare. Se io compro una guida di una città che non conosco é perché voglio sapere cosa vale la pena di visitare, vedere, capire di quel posto. La scelta dei ristoranti e dei posti dove fare shopping non é la priorità. Le guide dei vini sono nati con l'intento di far conoscere le diverse realtà produttive. I curatori si sono preoccupati di selezionare quello che per loro era più rappresentativo di una zona, una denominazione, un vitigno. Secondo me questo é quello che va cercato in una guida. Nessuna di queste é perfetta e ognuna mi racconta da un'angolazione diversa l'esperienza di chi si é recato in loco, ha conosciuto i produttori, o anche solo assaggiato i vini. Sta a me scegliere e valutare, non sono una passiva ameba succube di tutto quello che leggo. Negli anni ho conosciuto personalmente alcuni curatori/degustatori e altri li seguo con interesse per quello che scrivono durante tutto l'anno, non solo per le schede pubblicate sulle rispettive guide. Posso avere più simpatia o consonanza di gusti con qualcuno, ma in generale riconosco a tutti un'esperienza ed un raggio degustativo che io non ho. Il meccanismo dei punteggi, bicchieri, soli, chiocciole, grappoli é nato per semplificare la lettura, ma non é il Vangelo. Penso che sia più importante riportare i prezzi medi in enoteca dei vini. Così se proprio mi baso su un punteggio per la scelta, almeno so il rapporto qualità/prezzo di un vino. E anche la quantità di bottiglie prodotte per ciascun vino. La corsa al massacro al momento dell'uscita per vedere chi é stato premiato e chi non, per me é un'aberrazione. Così come pensare di basarsi su un punteggio alto per avere più sbocchi commerciali. Oppure cominciare a tirare fango e ad accusare quello o quell'altro di essersi venduto. Ne siamo forse tutti colpevoli, però rimane una patologia anche grave che sminuisce la funzione delle guide e il lavoro di chi le ha compilate. Piuttosto sarà interssante vedere come le Guide classiche si adegueranno ai cambiamenti nel modo di seguirle delle nuove (o semi-nuove)generazioni. Smetto perché lo stomaco vuoto comincia a provocarmi allucinazioni (Ziliani a capo del GR, Morichetti PR di Luca Maroni, Marossi affianca Sartore sulla pagina dell'Unità, Gori premiato come autore minimalista)
RispondiMarossi
circa 13 anni fa - LinkNN come al solito: buona, appuntita, giusta.
RispondiRina Marga
circa 13 anni fa - LinkBrava NN, la tua saggezza spegne il balbettìo di alcuni commentatori capaci solo di criticare.
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkMa allora sei ancora viva Marga...rina, meglio se ti facevi chiamare " Burrina " è meno indigesto, non ti indignare per cosi' poco , non temere non saranno questi nostri insignificanti commenti a farti perdere la tua collaborazione con le guide. Contenta te contenti tutti P.S. ) Finora ho letto critiche motivate e ben dettagliate e non solo : " il balbettìo di alcuni commentatori capaci solo di criticare ". MIca la possiamo pensare tutti alla stessa maniera ti pare ? In definitiva stiamo parlando solo di vino e non dell' 11 settembre, e ricordati che le critiche motivate servono solo a crescere tutti insieme. La permalosità lasciala a casa, plizzzz
RispondiRina Marga
circa 13 anni fa - LinkSei sempre piu' esilarante, arrivi sempre con mesi di ritardo sulle cose. Mangia pane e volpe, magari avrai un barlume di riflessi in più! Vediamo se ci arrivi in meno di mezz'ora: io mi sono divertita e mi diverto a leggere questo post, quindi nessuna permalosita', è con chiarezza un fenomeno proiettivo. Hum, proiettivo, proiettivo... ci arrivi? tic toc tic toc tic toc... magari per le sei e mezzo ce la fai. PS sto uscendo a cena con il mio amico Tino Spezza, quindi scusami ma non potrò leggere la tua brillante replica fino a domani. Anzi, visto che vado all'estero fino a lunedì. Ah, che peccato
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkBuon viaggio cara amica mia, Ti devo confessare che mi sei anche simpatica, ma a dire il vero come ha scritto Francesco, sei un po ripetitiva. Vedi di trovare e lanciare nuovi input, sforzati e ce la puoi fare. Smack...o se preferisci kiss
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - Link@anonimo e she-wolf de core e de cortello: er Fabbro compra 4 guide (espresso. slow wine, duemilavini e gambero), non legge gli strapremiati ma il giudizio complessivo della cantina, quando legge di qualcuna mai sentita prima si incuriosisce, chiama in azienda e paga una campionatura dell'intera gamma per giudicarla col suo palato. Er Fabbro ha la fortuna di abitare a Roma dove se vuoi ti spari 2/3 degustazioni a settimana (in un anno può capitarti per un motivo o per l'altro di trovare in degu 6 volte la stessa cantina). Er fabbro commenta solo su intravino ma legge un bel po' di blog e quando nota che c'è un comune convergere su un produttore se ne interessa e ripete (a pagamento) la famosa oparazione di acquisto intera campionatura in triplice bottiglia per tipo (due sono necessarie e con te si ecita a monte il rischio tappo). Er Fabbro ogni tanto si fa un viaggetto nella zone chiave dell'enologia con l'apposita intenzione di visitare chi non conosce attirandosi i sacramenti dei produttori che lavora in quantità industriali e che non va a trovare (di solito gli dico "con tutto il vino che ti lavoro lo sforzo di muoverti lo fai tu"). Er Fabbro legge le carte dei vini dei migliori ristoranti italiani gestiti da mezzi matti come lui (vedi l'egregio Mattei a cui ha rubato la dritta "Coenobium")... il Fabbro vende anche Sassicaia e similia perchè li ritiene eccellenti @Andrea Gori: buona l'idea della App anche se rimango un patito della carta stampata.... forse mi sono espresso male: più che una guida si tratterebbe di un qualcosa tipo "i nostri migliori assaggi"... e ognuno ci mette la sua faccia su questo o quel produttore
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkLascia perdere she-wolf, é una rustica che non capisce niente.
Rispondianonimo
circa 13 anni fa - Linkquest'uomo è la pietra di paragone dell'enotecaria scienza. se non fosse romano gli proporrei un joint venture. imparate gente, imparate.
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkSono d'accordo, bello bravo intelligente e paga in anticipo.
Rispondigiulio
circa 13 anni fa - LinkNel frattempo...in Alto Adige: A.A. Cabernet Lowengang 2007 – Tenutae Lageder A.A. Lagrein Grafenleiten Ris. 2009 - Obermoser A.A. Lagrein Mirell 2009 – Waldgries A.A. Lagrein Taber Ris. 2009 – Cantina di Bolzano A.A. Lagrein Gries 2009 – Gummerhof A.A. Terlano Pinot Bianco Eichhorn 2010 - Manincor A.A. Pinot Bianco Sirmian 2010 – Nalls Margreid A.A. Val Venosta Pinot Bianco 2010 – Stachlburg A.A. Pinot Bianco Passion 2009 – Cantina San Paolo A.A. Terlano Pinot Bianco DeSilva 2010 – Peter Solva A.A. Valle Isarco Riesling Kaiton 2010 – Kuenhof A.A. Valle Isarco Veltliner 2010 – Strasserhof A.A. Valle Venosta Riesling 2010 – Castel Juval A.A. Valle Isarco Kerner 2010 – Manni Nossing A.A. Terlano Sauvignon 2010 – Niedrist A.A. Sauvignon Sanct Valentin 2010- San Michele Appiano A.A. Gewurztraminer Kastelaz 2010 – Elena Walch A.A. Gewurztraminer Nussbaumer 2010 - Tramin A.A. Valle Venosta Riesling 2010 - Falkenstein A.A. Valle Isarco Riesling Praepositus 2009 – Abbazia di Novacella A.A. Sauvignon Flora 2010 - Girlan A.A.Terlano Nova Domus Ris. 2008 – Terlano A.A. Valle Isarco Riesling 2010 – Kofererhof A.A. Lago di Caldaro Cl. Sup. Puntay ’10 – Erste +Neue A.A. Moscato Giallo Castel Giovanelli Passito Serenade 2008 – Cantina di Caldaro
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkScusami Giulio, ma voglio postare qui i bicchierati AA dello scorso anno, poi insieme troviamo le novità, le news entry e gli esclusi piu' o meno eccellenti : 3 BICCHIERI AA 2010 Alto Adige A. A. Gewürztraminer Kastelaz 08 Elena Walch A. A. Gewürztraminer Nussbaumer 08 Cantina Termeno A. A. Gewürztraminer Terminum V. T. 07 Cantina Termeno A. A. Lagrein Abtei Ris. 06 Cantina Convento Muri-Gries A. A. Lagrein Scuro Mirell 07 Tenuta Waldgries - Christian Plattner A. A. Lagrein Scuro Taber Ris. 07 Cantina Produttori Santa Maddalena/Cantina di Bolzano A. A. Moscato Giallo Passito Serenade 06 Cantina di Caldaro A. A. Pinot Bianco Dellago 08 Cantina Produttori Santa Maddalena/Cantina di Bolzano A. A. Pinot Bianco Sirmian 08 Cantina Nals Margreid A. A. Sauvignon Indra 08 Cantina Produttori Cornaiano A. A. Sauvignon St.Valentin 08 Cantina Produttori San Michele Appiano A. A. Terlano Pinot Bianco Vorberg is. 06 Cantina Terlano A. A. Terlano Sauvignon 08 Manincor A. A. Val Venosta Pinot Bianco Sonnenberg 08 Cantina Vini Merano A. A. Valle Isarco Riesling 08 Röckhof - Konrad Augschöll A. A. Valle Isarco Sylvaner 08 Hoandlhof - Manfred Nössing A. A. Valle Isarco Sylvaner 08 Kuenhof - Peter Pliger A. A. Valle Isarco Sylvaner Praepositus 08 Abbazia di Novacella A. A. Valle Isarco Sylvaner R 08 Köfererhof - Günther Kershbaumer A. A. Valle Isarco Veltliner 08 Garlider - Christian Kerchbaumer A. A. Valle Venosta Riesling 08 Falkenstein - Franz Pratzner A. A. Valle Venosta Riesling 08 Tenuta Unterortl - Castel Juval Feldmarschall von Fenner zu Fennberg 08 Tiefenbrunner Manna 07 Franz Haas Cambiando l'ordine degli addendi la somma non cambia
Rispondifrancesco
circa 13 anni fa - LinkX margarina Sei simpatica anche se un poco ripetitiva. Era di manzo o vitello?
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkGuida Vini d’Italia 2012 – Gambero Rosso Az. Agr. Roeno Brentino Belluno Vr Vendemmia Tardiva “Cristina” 2008
RispondiSavino
circa 13 anni fa - LinkOrmai è una cantilena da anni, la carta stampata vale come carta i.....a: arriva dopo con cose che sanno già tutti. Gli editori devono solo adeguarsi ai tempi, se possono...
RispondiSignora
circa 13 anni fa - LinkIl problema di Slow Food, è l'enotecaro napoletano paraocchiato, naso dritto verso un solo produttore. Anche lui, come il suo scritto, neanche un quinto di decimo.
RispondiMarco
circa 13 anni fa - LinkIo dico okay, avete ragione. Le guide premiano quasi sempre i soliti noti e molti vini eccezionali non vengono nemmeno menzionati. Questa campana è giusto che rintocchi. Però, magari più sommessamente, merita una cantata pure l'altra. Sfido a trovare un qualche vino considerato "eccellente" da questa o quella guida che non meriti davvero di essere bevuto. Portafoglio permettendo. Parla uno che è appassionato di vino da anni ed è sommelier da un po'. E che non ha mai comprato guide. Saluti a tutti gli amanti di questo fantastico mondo
Rispondigiorgio
circa 13 anni fa - LinkLo abbiamo detto sopra : le guide servono a fare la felicità dei produttori e basta, forse sono gli unici che le comprano. A parte il Morichetti che forse gli serviranno per lavoro, in quanti di quelli intervenuti le comprano ? A parte la Marga Rina che è una consulente di una di queste e di certo non la compra neppure lei, in quanto gliela regalano
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