Mario Monti si chieda perché pagare il vino a 60 giorni è più sogno che realtà

di Alessandro Morichetti

Passare da assaggi mitologici al vilissimo denaro delle forniture di vino è quasi più triste che vedere il sindaco di Roma Alemanno che getta sale a favor di telecamera su una strada senza neve nei paraggi. Perché la poesia dei … continua »

La macchina del tempo esiste | Che effetto fa assaggiare un 1937. O un 1916

di Gianpaolo Giacobbo

L’idea di assaggiare vini ultra-maturi in Italia non piace ancora a molti. Mentre nel nord Europa e oltreoceano si trovano molti club di degustatori appassionati di vecchi millesimi, qui da noi l’idea di aprire una bottiglia molto risalente lascia perplessi. … continua »

Dom Pérignon 2003 | Quando il gioco si fa duro

di Fabio Cagnetti

E’ finalmente uscita la nuova versione della Cuvée Prestige per antonomasia, e potevamo noi di Intravino, che lo Champagne lo berremmo anche a colazione, farci scappare l’occasione per assaggiarlo e raccontarlo? Ovviamente no, ma prima di parlarne in dettaglio, spenderò … continua »

Pubblico e privato | Essere donna nell’enosocietà moderna

di Sara Porro

Chiamatemi vetero femminista ma io ci credo davvero che “il personale è politico”. La mia quotidiana battaglia contro i pregiudizi sessisti si traduce in alcune semplici linee di condotta che la donna del terzo millennio dovrebbe tenere. In particolare:
1) … continua »

Leroy Merlin barrique | Finalmente qualcuno fa un po’ di pulizia nel mondo del vino

di Antonio Tomacelli


La nuova pubblicità di Leroy Merlin trasforma una barricaia in una sala docce. E’ capitato di sentire assaggiatori entusiasti dire cose come “ci farei il bagno dentro”, in un climax di descrittori esagerati. Adesso Saatchi & Saatchi visualizza il concetto. … continua »

Roccia liquida a Chichée: Domaine Gilbert Picq e il suo Chablis

di Mauro Mattei

L’inverno a Chablis non è mite. L’aria è dura, il paesaggio alterna case grigie, colline brulle, vigne nude, e spazi di un verde acceso, acido. La strada per arrivare a Chichée guarda spesso il Serein che incede tumultuoso, scuro. La … continua »

Solo un mago come Michel Rolland poteva trasformare il vino in acqua

di Elena Di Luigi

BBC. Le scimmie del Karaganda Zoo nel Kazakhstan, vengono regolarmente rifocillate con un preparato a base di vino rosso per affrontare le temperature polari di questo inverno siberiano. Secondo i gestori della struttura il vino serve anche a prevenire le … continua »

Non tutti i Burian vengono per nuocere: storie di bottiglie sotto la neve

di Alessio Pietrobattista

Roma, tanta neve come non se ne vedeva da anni. Un tragitto ufficio-casa venerdì sera degno di Holiday On Ice e un logico week-end campale per noi poco avvezzi ai candidi fiocchi: strade impraticabili, niente macchina, chiuso in casa ad … continua »

L’importanza di chiamarsi col nome giusto. Ovvero perché scegliamo un vino in base al nome. E tanti saluti al resto

di Fiorenzo Sartore

Quanti indizi servono per fare una prova? Tempo fa chattavo con un amico sulle denominazioni di certi vini che, da sole, ne determinano l’appeal. Si diceva che un vino con un nome fighetto ha maggiori chance di piacere, così, in … continua »

Domande in apparenza facili: qual è il confine che separa vini artigianali e vini industriali?

di Antonio Tomacelli

Le categorie sono il nostro camino acceso quando fuori nevica: riscaldano e, nello stesso tempo, danno sicurezza e conforto alle nostre anime inquiete, ancorché alcoliche. Ne sentiamo il bisogno soprattutto nei periodi di crisi economica o, peggio, dei valori che … continua »

I Barolo di Cavallotto e il rotomaceratore al servizio del bene

di Andrea Gori

Come si fa a gestire in maniera artigianale un cru storico come il Bricco Boschis in Langa? Per esempio lavorando senza dogmi e preconcetti. Con il continuo confronto, interrogandosi sui mezzi possibili che la tecnologia mette a disposizione, senza precludere … continua »

Questa rassegna s’ha da rifare | Divino Tuscany ritorna, save the date: 17-20 maggio 2012

di Fiorenzo Sartore

In apertura, un bel disclaimer: da queste parti ci piacerebbe aver assaggiato anche solo i fondi di bicchiere di tutto il ben di Dio che sorseggia, normalmente, James Suckling. Ed è chiaro che rosichiamo a paletta, perché Divino Tuscany è … continua »