Orientarsi tra Vinitaly, fiere parallele e manifestazioni senza perdere la testa
di Alessandro MorichettiAnche quest’anno è fatta, finalmente ho il mio posto letto sotto all’Arena e tante aspettative per Vinitaly, VinoVinoVino e Villa Favorita 2011 (autoproclamatasi “più importante manifestazione di vini naturali d’Europa”). L’orgia veronese del vino è alle porte e devo solo decidere come orientarmi tra Davide e Golia, “business is business” vs “piccolo e naturale è bello”. Alla fine il mio compromesso saranno 3 giorni tra lustrini e paillettes, uno a Cerea e uno a Sarego. Non dettaglio motivazioni e ideologie sottostanti a 3 fiere parallele altrimenti facciamo note e ci diamo all’alcolismo per disperazione.
Ormai ogni settimana è un tripudio di manifestazioni: ieri Sorgente del vino live ad Agazzano e prima ancora Roma VinoExcellence, il fratellino-ino-ino del Merano WineFestiaval di novembre. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Per produttori, operatorie e appassionati è difficile conciliare ragioni del portafoglio e della gola ma le domande capitali sono essenzialmente 3. 1) Cosa scegliete tra Verona, dintorni e manifestazioni in giro per l’Italia (e perché)? 2) Meglio una fiera grande o tante piccole manifestazioni di produttori ideologicamente affini? 3) Fiere e/o manifestazioni sono ancora utili a fare affari e cementare ideologie?
Ps: riguardo i punti 2 e 3 io ho le idee confuse e il timore fondato di peggiorare le cose.
60 Commenti
kenray
circa 13 anni fa - Linkci vediamo al vinitaly moricchia. non sarà per te una bella giornata credo. io vado a trovare i miei amiciCI produttori e porto oro incenso e mirra (grana stagionato salame felino e strolghini) tu porta la fame se vuoi assaggiare.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkDopo 35 anni di assidua frequenza (Merano, Vinitaly, soprattutto Fiere alternative "naturali"), quest'anno, per le troppe delusioni (personali) e confusione (generale) non andrò a nessun evento. Da semplice appassionato trovo che tutte queste frequentazioni non abbiano sostanzialmente aggiunto nulla a quella che è la mia personale conoscenza, che buona o modesta che sia ho acquisito in altri modi: acquisto presso il produttore con relativa chiacchiera, visitando le cantine, mangiando in loco e bevendo vino locale. Da qualche anno questi appuntamenti non mi divertono più e tendo a vederne solo gli aspetti negativi (prezzi per ingresso e prezzi di vendita dei vini esagerati e dettati solo da scopi commerciali, freddezza nel colloquio con il visitatore non addetto ai lavori, organizzazioni o faraoniche o a livello oratoriale). Comunque prosit a chi la pensa diversamente. Luciano Ramella
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkmadai conosciamo un sacco di produttori grazie ad intravino. ci mettiamo con loro a fare un po' di bisboccia e di chiacchera inconcludente. poi nel pomriggio si passa a conegliano a comprare del prosecco :)
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - LinkKen ..non scappi . Parti da casa preparato ormai il Velenitaly si avvicina e dovrai sopportare tutti i produttori che hai conosciuto su questo meraviglioso blog. Partiremo subito dal friuli per i bianchi poi si fa tutti i lambruschi presenti compreso quelli che.....va beh lasciamo perdere .però li bevi tuttia vecchio se fossi te marcherei visita....ciao GP
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - LinkIo faccio il Vinitaly dal 1999 e credo che abbia ancora senso riunire in un luogo la maggior parte della produzione vinicola italiana. Alle fiere si va per vendere (o per comprare), e credo che sia un servizio di alto valore per tutti quelli che si occupano di vino italiano, specialmente per quelli che vengono dall'estero e che per ovvi motivi non possono conoscere e visitare il territorio a loro piacimento. Per questo mi trovo perplesso con questo moltiplicarsi di eventi che, credo, metta in difficolta' logistiche chi deve per lavoro comprare vino.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkIndubbiamente per gli operatori del settore, Vinitaly e le fiere collaterali che approfittano dell'effetto trainante della manifestazine veronese, possono rappresentare un luogo di incontro e di (soprattutto) affari. Le mie perplessità riguardano coloro che credono di imparare qualcosa in materia facendosi largo a gomitate per "degustare" il raro ma soprattutto costosissimo Brunello o il blasonato (e costosissimo) Barolo.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkrampa quelli sono provinciali il vinitaly deve servire al consumatore o all'addetto ai lavori per esplorare nuovi territori e assaggiare cose diverse. conoscere e socializzare nel limite del possibile se vai per il brunello o il barolo stattene a casa. concordo
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkSono d'accordo. Questo ed altri eventi similari dovrebbero, parliamo sempre dei non addetti al settore, aiutarci a scoprire vini che altrimenti non avremmo occasione di bere. Il guaio è che, una volta assaggiato e magari apprezzato quel determinato vino, la cosa finisce lì perchè, 9 volte su 10 quel vino non lo trovi in nessuna enoteca della tua città (ma neanche a Milano) e comprarlo dal produttore (Australiano, Neo Zelandese, Cileno, Argentino, Teramano e via dicendo) è troppo oneroso.
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - Linkcomprare quel vino e' difficile, ovviamente se non importato. Se e' italiano, ogni produttore potrebbe oggi proporlo sul suo sito internet con paypal o carta di credito praticamente a zero costi.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkPotrebbe. Ma in realtà i piccoli non vendono tramite Internet se non tramite organizzazioni commerciali che incidono in modo significativo sul prezzo. Senza andare in rete, spiegami perché ad Agazzano, organizzata da Sorgente del Vino, l'anno passato il prezzo degli ottimi bianchi friulani dei Clivi era 15 euro, di non molto inferiore al prezzo sul mercato anglosassone (15 sterline).
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - Linknon sono sicuro di aver capito, puoi ripetere?
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkO.K., sarò più preciso. L'anno scorso ho comprato (come tutti gli anni) qualche bottiglia di Clivi Galea al prezzi di € 15. Bene. Su Decanter dopo un mese ho letto che l'importatore inglese di questa bella azienda friulano proponeva lo stesso vino a 15 pounds.
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - Linkcontinuo a non essere sicuro di capire dov'e' il problema, e' che tu l'avresti voluta pagare meno acquistandola all'evento suddetto? Non so quale sia la politica commerciale dell'azienda di cui sopra, per quanto riguarda la mia il prezzo di vendita in azienda e' piu' o meno quello della vendita in enoteca, ma il punto che inizialmente facevi tu mi sembrava che il problema fosse che i vini che assaggi ad una degustazione poi non li puoi comprare in enoteca perche non li trovi, non che non li puoi comprare dall'azienda a meno prezzo.
RispondiALAN
circa 13 anni fa - Linkio che compro il vino che bevo ho capito benissimo quello che vuol dire RAMPAVIA
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - Linkil vino lo compro pure io e lo pago al prezzo che e' stabilito dall'azienda per il pubblico, se penso che sia troppo caro per la qualita non lo compro piu', mi sembra ancora piu' swmplice.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkGianpaolo, non voglio certo discutere le scelte del produttore e avevo deciso di non proseguire il discorso. L'intervento di ALAN però mi costringe a chiarire meglio. Senza troppo dilungarmi. Sino a tre anni fa aspettavo Vini di Vignaioli (a Fornovo all'inizio di novembre) per fare la mia scorta di vini naturali. Sempre tre anni fa, veniva inaugurata la manifestazione di Agazzano con tanti produttori che sino ad allora incontravo a Fornovo. I prezzi, ad Agazzano, subivano un bel ritocco al rialzo e Fornovo seguiva la scia l'autunno successivo. Certo, un qualche ritocco è fisiologico e prevedibile, ma da consumatore mi sono sentito preso in giro quando la stessa bottiglia da me pagata € 15 direttamente dal produttore veniva venduta un mese dopo sul mercato inglese a 18 (con esportatore, importatore, spese doganali, trasporto etc). Considera che per l'ingresso avevo speso altri 15 euro. Ho quindi compreso che il "prezzo sorgente" non era il prezzo "alla sorgente:produttore" ma il prezzo Sorgente del Vino, l'organizzazione commerciale che organizzava l'evento. Spero di essere stato chiaro.
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - Linkio credo che il Vinitaly dovrebbe essere riservato solo agli operatori, in modo molto piu' stretto di come e' stato fatto finora (benche' nell'art.1 del regolamento si dice che e' una fiera riservata esclusivamente ad operatori, ma si sa come vanno queste cose), perche' aprendo a tutti non si fa un buon servizio a nessuno. Tanto piu' dovrebbero forse riservare un giorno per il pubblico. Io credo che le fiere satellite che sono nate potrebbero confluire tutte al vinitaly, in spazi dedicati, limitando la dispersione.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkecco bravo 7+ cosi al vinitaly ci sarebbero 4678 persone in tre giorni complimentoni. sono i privati che tengono su la baracca. e secondo me dovrebbero dedicare uno spazio vendita al pubblico. un mall free access dove i microproduttori potrebbero vendere i loro vinelli in piena libertà. altrimenti chi se li incula se stanno a 1000 miglia da casa tua e come rientrano dalle spesucce per aver affittato 3 cm quadrati dell'expowine.
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - LinkVinexpo a Bordeaux, Wine Excel a Londra o Prowein a Dusseldorf, sono tutte fiere per operatori, dove e' molto difficile vedere pubblico generico Non entrano 4678 persone, ma un po di piu', anche se tutto sommato 4678 operatori veri non sono pochi in ogni caso. Io sono piu' che convinto che i privati tengano su la baracca, ma non si puo' mischiare l'operatore professionale con il privato perche' hanno delle esigenze completamente diverse e si finisce per dare un cattivo servizio a tutti. Merano Wine Festival e' un ottimo esempio di una fiera organizzata per il pubblico finale, mentre il Vinitaly e' un cattivo esempio di una fiera organizzata per operatori.
Rispondisalva
circa 13 anni fa - Linkbravo Ken, e basta pure con questa favola dell'operatore "professionale"....conosco molti più privati "professionali" che operatori presunti tali, con le dovute eccezioni chiaramente. Se poi magari si evitasse di far entrare teenagers alla ricerca di sballo alcoolico, allora penso che saremmo tutti d'accordo!!! E comunque gio e ven a verona, sab a cerea....
RispondiALAN
circa 13 anni fa - Linkio l'avrei detto in modo diverso ma condivido pienamente il concetto.
RispondiJacopo Cossater
circa 13 anni fa - LinkCiao Gianpaolo, se da una parte sono d'accordo con te (mi riferisco alle due manifestazioni parallele) dall'altra mi rendo conto di quanto sia una cosa irrealizzabile nel breve termine. Per un discorso più economico che ideologico: la partecipazione a VinoVinoVino o a VinNatur comporta uno sforzo di poche centinaia di euro per cantina e vede la partecipazione anche di piccoli e piccolissimi produttori che, molto semplicemente, non potrebbero mai permettersi anche solo mezzo stand in fiera. E infatti si tratta più di banchi d'assaggio che di fiere parallele. Un primo passo sarebbe quello di vederle confluire in una, ma è difficile anche questo.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkMi dispiace, ma sono favole. Ad Agazzano, sotto l'egida di Sorgente del Vino, sono tre anni che si trovano sotto lo stesso tetto produttori Vinnaturalisti e Vininiveristi che dopo un mese si divideranno per le Fiere parallele al Vinitaly.
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - LinkNon si tratta di prendere uno stand, uno puo ripetere lo stesso formato con piu' o meno gli stessi costi presumo. Ci sono molti espositori al Vinitaly che partecipano con strade del vino e consorzi che spendono cifre ragionevoli (un migliaio di euro per 5 giorni di fiera o giu di li). A me da l'impressione che spesso si voglia tendere a differenziare per motivi diversi. Comunque ovviamente uno puo fare quello che vuole e forse in questo momento puo' essere pure vantaggioso come visibilita'.
RispondiJacopo Cossater
circa 13 anni fa - Link@Rampavia Favole? Non so, però Sorgente del vino e Vini Naturali a Roma (forse le manifestazioni che vedono più nomi dalle due diverse associazioni) sono organizzate da soggetti terzi. Prova a proporre a Maule o a Bea, rispettivamente presidenti di VinNatur e ViniVeri, di organizzare un unico appuntamento Off-Vinitaly. Poi ne parliamo. :)
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkJacopo, certamente è come dici tu. Quello che dobbiamo chiederci è perchè? Sono solo motivi commerciali? Ogni tanto si parla di confluenza nel Vinitaly, poi non si fa nulla. I loro manifesti programmatici non divergono poi in modo sostanziale eppure di riunirsi in quella che rimane la Fiera nazionale più importante, nisba. Personalmente mi sono stancato di troppe cose che riguardano questo mondo (del vino).
Rispondicarolina
circa 13 anni fa - Linkio sono a cerea, per chi vuol passare a degustare. fatevi riconoscere e vi delizierò con vino e cibo ;)
RispondiALAN
circa 13 anni fa - Linkporti anche bottiglie da vendere?
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - LinkBeato l'autore del post che ha 5 giorni interi e continuativi da dedicare a queste manifestazioni (Alessandro queste è invidia sincera!!!). Io se ne trovo due di fila è grasso che cola... cmq non li spendo a nessuna della tre manifestazioni. Penso che me ne andrò a spasso in Abruzzo alla ricerca di qualche trebbiano verde particolarmente interessante (oltre i soliti noti che non mi dispiacerà riassaggiare). Trovo questo genere di manifestazioni equivoche e generaliste nel loro voler mettere insieme addetti ai lavori e turisti enologici (sia pur preparati). Non ho mai chiuso accordi importanti durante vinitaly. Di solito succede in cantina del produttore. Per cui per il mio lavoro lo trovo inutile.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkQuello che scrivi mi porta a pensare che l'atteggiamento dei consumatori ed anche degli addetti ai lavori stia cambiando. Sarebbe interessante conoscere quanti si comportano come Francesco (addetto ai lavori) ed il sottoscritto (consumatore/appassionato) e non vanno al Vinitily et similia, preferendo spendere il loro tempo ed il loro denaro in qualche attività che ritengono più interessante, utile o divertente. E' comunque finito il tempo in cui si guardava al Vinitaly (o al WF di Merano o a Fornovo) come a degli appuntamenti enologici imperdibili.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkio sono un fan del vinitaly quando posso ci vado. vedo un sacco di cose conosco gente assaggio vini. tutto concentratissimo è vero. gran confusione, ma allegra e se qualcosa mi intriga poi con calma mi organizzo e punto col mirino laser. se non ci fosse il vinitaly son sicuro che tutti quanti si chiederebbero perchè non esista una fiera campionaria enologica alcuni incontentabili. alcuni settari. alcuni radicalchic altri assuefatti. fatevi un lustro sabbatico e ne riparliamo, se sarete ancora vivi.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkBenissimo, Ken, questa è la tua opinione, che naturalmente rispetto. Sappi che 10 anni fa la pansavo esattamente come te. Visto il tuo augurio (mi riconosco nella categoria degli assuefatti), vedremo se tra 10 Vinitaly sarai dello stesso parere, sempre che tu voglia e possa ancora parlare di vino.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - LinkRampa dopo 10 anni ti stufi della moglie figuriamoci del vinitaly.. ma detto ciò il mondo gira comunque e il vinitaly è una splendida vetrina per chi contrariamente a te si non si è stancato o per la prima volta si affaccia sul wildworldlwine
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkNon è automatico. Sia per quanto concerne la moglie sia per quanto concerne Vinitaly. Parlando di quest'ultimo (e degli eventi similari) la mia opinione è che non ci sia stato nessuno sforzo di rinnovamento, che l'aspetto commerciale abbia sempre di più soffocato l'entusiasmo sia dei produttori sia dei consumatori. Sono convinto che queste manifestazioni potrebbero essere più intelligenti e moderne. Per non restare nel vago trovo che, per esempio, Slow Food si sia sforzata di andare al di là della semplice presentazione/vendita del prodotto. Organizza laboratori, intrattenimenti per ragazzi e bambini, da spazio a realtà che sarebbero ai più sconosciute. Mi fermo qui e posso sbagliarmi o essere stato disattento. In fondo tu, Ken, rappresenti il prototipo del giovane consumatore moderno, sei intelligente, ironico, prendi le cose con maggiore distacco ed allegria. Al contrario io ho trentanni (per gamba) e ne ho viste tante, e mi sono un poco inacidito.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkl'entusiasmo non è una questione anagrafica fratello rampa. credimi sulla parola.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkTi stimo, fratello.
RispondiVini&Cretini
circa 13 anni fa - LinkSinceramente non ho avuto il tempo di leggere tutti i commenti a questo post e spero di non dire una cosa già detta. Una cosa semplice ma sulla quale nessuno riflette. Ok vogliamo un vinItaly per operatori! bene, ma nessuno nel veronese si rende conto che gli operatori "riposano" all'inizio della settimana?!?! Possibile che nella birra (o in altre fiere più eterogenee) si dedichino a questo tipo di incontri i giorni dell'inizio della settimana (lun/mar/mer) perché forse qualcuno (quasi tutti) degli operatori può partecipare senza doversi organizzare con sostituzioni varie o addirittura chiudendo il proprio locale per tre giorni!? Non sarebbe meglio fare VinItaly dal sabato al mercoledi per esempio?! accontentiamo comunque lo straniero che si fa il weekend a Verona (incluso benefit di voli lowcost!), il privato "bevitore" che ci si ubriaca la domenica ma anche molti dei ristoratori italiani che non sanno o non possono partecipare..!?!? E dato che ci sono dico anche questa: ora va bene che i "naturali" non possono stare con i "commerciali" (diciamo cosi!) e che non stanno neanche nello stesso posto ma in due locazioni diverse (e aggiungo, per quel che ne so, che si fanno concorrenza l'una con l'altra!) ma (e aggiungo Porca Miseria!!) possibile che a nessuno sia venuto in mente di scegliere un giorno vicino al vinItaly ma non gli stessi identici giorni?!!?!? Intendo: se gli eventi dei "naturali" si svolgessero dal mercoledi (x esempio) forse passerei una giornata li e poi andrei al vinItaly il giovedi?!? Davvero: ma sono matto (cretino) io o lassù qualcuno vuol fare di tutto per non fare le cose "ammodo"!?? e poi qualcuno mi chiede perchè associo la parola "vini" a la parola "cretini"... faccio male?!
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkDal 198 partecipo al Vinitaly e non mi sono ancora stufata. Arrivo il mercoledì e riparto il martedì successivo. Qualche anno fa arrivavo il week-end precedente con gli operai per montare lo stand. Mi piace moltissimo l'elettricità pre-vinitalesca e anche il sentire l'adrenalina durante tutta la manifestazione.Almeno fino alla domenica. Per i produttori é ancora un momento importante, ci sono appuntamenti con i clienti italiani ed esteri principali, anche se l'anno in cui si svolge anche il Vinexpo alcuni di loro preferiscono venire a giugno. Per me dovrebbe durare tre giorni, come la Prowein, dedicando l'ultimo giorno al pubblico degli appassionati. Qualche edizione fa avevo sentito ventilare la proposta di spostare i giorni a domenica-giovedì, ma non se ne é fatto nulla. La domenica per noi "standisti" é un incubo, non importa quanto costi il biglietto, arrivano orde di assatanati che vogliono assaggiare solo il vino più caro e non gliene importa nulla di sapere chi sei e come lo fai (il vino). Magari ci fossero tanti PGCM (PROTOTIPO GIOVANE CONSUMATORE MODERNO) alla Kenray che portano merce di scambio e per quanto sbevazzoni sono rispettosi e curiosi, purtroppo ci sono ancora parecchi giovani che si ubriacano perché le bevute sono gratis, e mi si stringe il cuore vederli accasciati per terra peggio che alla Stazione Termini. Il lunedì i produttori che abitano lontano chiudono baracca e burattini molto in anticipo, con il risultato che il giorno dedicato principalmente ai ristoratori é una bella fregatura per i medesimi perché arrivano e non trovano nessuno. In più girano anche diversi malintenzionati. Un anno ho fatto quasi a botte con un ragazzo che mi stava rubando dei piatti appesi alle pareti. Per quanto ci sia parecchia sicurezza, i furti abbondano. Comunque l'incubo Vinitaly più grande é l'uscita serale dal parcheggio, chi l'ha vissuta sa quel che voglio dire. ps Gian Paolo, gli amici di Ken sono anche i miei amici, ma smettila di scrivere Velenitaly, non é divertente.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkEd io che pensavo di essere un vecchio frequentatore di queste manifestazioni. Comunque, dopo la tua testimonianza, mi è tornata un poco di voglia di entrare nell'arena magari spacciandomi per il PVCA (PROTOTIPO del VECCHIO CONSUMATORE ASSUEFATTO).
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - Linkil 198 era ovviamente AD.
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkL'avevo intuito, primo di quella data c'era Vinimielaty.
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - Link@Nelle Nuvole Chiedo scusa la mia era volontaria ironia sul titolo dell'anno scorso di un giornale.Il Vinitaly lo fraquento con gioia da quasi 14 anni o giù di lì ..ma è sempre per me una gioia tipo bimbo in gita scolastica.Anzi da quando sono passato di là dalla staccionata o banco mi diverto anche di più anche se bevo meno .ciao Gian Paolo. P.S. spero di non avere offeso nessuno...
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkIn occasione del Vinitaly rilancio la proposta della maglietta "ANCHE IO SU INTRAVINO" o comunque un codice o password che ci renda identificabili fra noi...
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkQuoto!!!!
RispondiSimone Maglioni
circa 13 anni fa - LinkIo lo frequento dalla metà degli anni 90, per noi che passiamo 7 giorni su 7 nel nostro locale, è sempre stata un occasione unica per conoscere, anche se con tutti i limiti che una fiera ha, e prendere contatti con molti produttori, cosa che altrimenti non saremo riusciti a fare. Siamo forse maniacali, negli anni abbiamo gradatamente aumentato i giorni di permanenza, ormai lo viviamo un po come gli espositori : arriviamo il mercoledì sera e ripartiamo il lunedì pomeriggio. Nel tempo si è anche trasformata nell'occasione di incontrare e salutare tanti amici, e nonostante tutti i difetti che la fiera ha... e sono tanti.... rimane un momento piacevole. Le fiere parallele e contemporanee, rendono la cosa ancora più complicata , per gli spostamenti ecc. Per quest'anno prevediamo di fare una mezza giornata a Cerea il Sabato.... Ps: Dedichiamo anche un altra settimana a novembre per visitare le zone di produzione e andare per cantine...
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkVi auguro, con tutto il cuore e senza ironia, PROSIT. Se cambio idea e vengo al Vinitaly (magari per conoscere Ken e Nelle Nuvole), voglio anch'io la maglietta "ANCHE IO SU INTRAVINO" taglia XXL, please. Un caro saluto a tutti.
Rispondisalva
circa 13 anni fa - Link....e ove non fosse possibile la t-shirt "ANCHE IO SU INTRAVINO", almeno un luogo di incontro comune in un qualsiasi padiglione a tot ora e tot giorno. Magari allo stand della CCIAA di Parma, così il buon Ken ci delizia con grana stagionato, salame felino e strolghini!!!!
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkRampa-Ramperos non fare come Nanni Moretti "Si nota di più se dico che non vengo e poi vengo...". In tutti casi se vieni al vinitaly renditi visibile, non ti dovrebbe essere difficile come XXL!
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkNo veramente non... non mi va. Ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è? Non è che alle dieci state tutti a ballare i girotondi ed io sto buttato in un angolo... no. Ah no, se si balla non vengo.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linksi beve rampa si beve. e si mangia, quello che porto io. non fare l'asociale che non è pià trendy da secoli.
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkDove e quando?
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkl'8 aprile da kobler come ritrovo, e solo per gli intravinisti, ore 10,30 mi riconoscerete da t-shirt con scritto "anchio su intravino" nera con scritte in rosso partecipa numeroso
Rispondiandrea
circa 13 anni fa - Linkohi ohi... spero Armin abbia una scorta di bottiglie sufficenti!! hihi.. Armin non scendere a verona con la smart, mi raccomando, prendi una macchina piu' grande per le bottiglie (con qualche annata vecchia..magari!) !! ciao e se riesco con piacere saro' li con voi. andrea
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkSe passo sabato non trovo più nessuno?
RispondiRAMPAVIA
circa 13 anni fa - LinkKen, naturalmente scherzavo: è una citazione dal mitico Ecce Bombo di Moretti vista la giusta tiratina d'orecchi fattami da Nelle Nuvole.
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkMannaggia, ho un appuntamento coi giapponesi, cercherò di arrivare entro le 12.00 se si può sapere il padiglione e lo stand di Kobler. Ken per favore sulla scritta della maglietta piazzaci un apostrofo (che é come il bacio...)
Rispondisalva
circa 13 anni fa - LinkL'anno scorso era P6 - C2, non penso si discosti tanto....
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - Link@Nic Marsel, io ci sono fino a lunedì compreso. Se mi dai un punto di riferimento ci possiamo incontrare sabato, magari nel tardo pomeriggio.
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkUffa.... ma di sabato o domenica no??????
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkA questo punto, per non fare i frondisti rivolgo a nome di tutti una preghiera al Grande Capo Tomax: voi istituzionali di Intravino ci date un luogo d'incontro almeno per il sabato e la domenica e un orario in cui possiamo conoscerci? Visto che ho preso l'iniziativa mi permetto di suggerire o la mattina prima delle 10.00 o il pomeriggio dopo le 4.30.
Rispondi