Se anche Jancis Robinson ama il gaglioppo, modificare la doc Cirò è stata una bella frittata
di Alessandro Morichetti
Leggere in inglese che la reverenda madre della critica enoica mondiale, madame Jancis Robinson Master of Wine, scopra con sincero apprezzamento la bontà del gaglioppo nostrano mi apre il cuore e fa scendere lacrimoni al contempo. L’autoctono rosso calabrese è il principe della doc Cirò, rispolverata dai Librandi e oggi valorizzata da pochi altri produttori – Francesco De Franco (‘A Vita) tra gli altri, sebbene il recente disciplinare ammetta vitigni internazionale a sostegno di vini certamente non impenetrabili, dritti e speziati. Il contrario del modello di vino da esportazione che molti produttori e spesso il Legislatore hanno in testa. A pieno titolo, una delle uve cui pensare quando sentiamo dire a macchinetta da qualcuno che il plus dei vini italiani del mondo è la molteplicità di forme ed espressioni.
Peculiarità che la Robinson – scesa a Radici del Sud 2011, festival dei vitigni autoctoni dell’Italia meridionale, in qualità di presidente dei degustatori internazionale – ha riconosciuto (assaggiando i vini di ‘A Vita, Roberto Ceraudo, Du Cropio, Cantine Vincenzo Ippolito, Caparra & Siciliani, Librandi, Senatore Vini, Statti, Tenute del Conte) e raccontato sulla stampa internazionale. Noi invece no, noi ancora dobbiamo annotare i tanti casi in cui a farla da padrone è il modello di un vino internazionale e anti-italiano. Altro che “c’est le terroir, monsieur” E son dispiaceri.
[Fonte: Vinocalabrese.it]
22 Commenti
Franco Ziliani
circa 13 anni fa - Linke basta leggere anche quello che ha scritto sui vari Negroamaro, Primitivo, Nero di Troia, Fiano Minutolo, ecc. nel primo dettagliatissimo articolo pubblicato sul suo sito Internet per capire che quella grandissima professionista che é Jancis (e sono particolarmente orgoglioso di essere riuscito a portarla a Radici del Sud) é la prima sostenitrici della causa dei vitigni autoctoni e identitari meridionali. E una naturale avversaria della loro stupida, becera internazionalizzazione a colpi di Cabernet e Merlot...
RispondiGianpaolo Paglia
circa 13 anni fa - Linkcomplimenti per essere riusciti a portare la J. Robinson a Radici, e' un investimento che portera' sicuramente risultati per i vini del sud in UK e non solo. Per il resto, e' tutta colpa del modello di vino imposto dall'esterno, che tra l'altro credo ormai datato. Lo sforzo permi produttori e' quello di trovare un modello autonomo, che convinca sopratutto loro e che faccia parlare il territorio, e poi comunicarlo, cosi' come e' avvenuto con Radici. Non e' impossibile, basta crederci, e l'avete dimostrato.
Rispondisilvana biasutti
circa 13 anni fa - LinkMagari mrs Robinson potrebbe tenere qualche lectio - qua e là - spiegando quali inestimabili tesori possediamo (in Italy) e perché dobbiamo tenerceli da conto.
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkBravo Franco Ziliani e bravi gli altri organizzatori, ora aspetto al varco il suo articolo sul Financial Times questo week-end. Magari il prossimo Natale aggiungerà qualche altro vino italiano alla sua lista di consigli per acquisti.
Rispondiarmando trecaffé
circa 13 anni fa - LinkGrande NN anche io leggevo sempre FT nel week-end quando vivevo sulle sponde del Tamigi...
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkA3C vedi di non scomparire del tutto anche tu. questo blog sta diventando troppo serio senza i due o tre interlocutori che gli danno un po' di verve e lo fanno diverso dagli altri.
RispondiManilo
circa 13 anni fa - LinkIo aggiungerei: Morellino di Scansano Sagrantino di Montefalco
Rispondigianpaolo paglia
circa 13 anni fa - Linkcome darti torto? :)
RispondiManilo
circa 13 anni fa - LinkGiampaolo prima o poi ti verrò a trovare, domenica passata si è parlato di te.
RispondiGianpaolo Paglia
circa 13 anni fa - Linkfammi sapere quando ripassi.
RispondiManilo
circa 13 anni fa - LinkDomani ad Orentano (prov di Pisa)da Benito per una fiorentina, spero che ci sia qualcosa di tuo.
RispondiEnotecaRomani
circa 13 anni fa - LinkMa baaastaaa con sti vitigni migliorativi... Non se ne può più!! Tanti varietà danno vini ottimi in purezza,sempre a discutere di Cabernet e Merlot per "migliorarli" !!
Rispondiarmando trecaffé
circa 13 anni fa - LinkOltre all'abituale diffida di querela a Ziliani per le sue intollerabili affermazioni, per una volta approvo incondizionatamente Moricchia e porterei in processione Francesco De Franco... volendo fare prorpio una polemicuccia piccola piccola... possiamo sbilanciarci e dire che tra De Franco e Librandi c'è di mezzo il mare? P.S. Lo so che noncentraunamazza ma questo posto senza Ken, Marossi, Bacillus et alii è un po' + triste...e anke io x 1 po' interverro' molto meno (salvo per difendere Cornelissen e minacciare di querela Ziliani) ....Saludos caballeros...A3C P.S. 2 - Saniato hai vinto tu...
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkTu sei un pazzo :-) :-) In senso buono ovviamente... te la vai a cercare ;-) Ti quoto e propongo all'attenzione dei lettori una piccola notazione: i vini italiani più venduti nel mondo sono Barolo e Brunello di Montalcino. Due autoctoni. Gli stranieri, americani in testa, conoscono l'italia per questi due vini. Non per sassicaia o tignanello né per i tantissimi merlot e cabernet prodotti in lungo e in largo nella penisola. All'estero soltanto i giornalisti, un certo tipo di giornalisti, enogastronomici tediano i lettori con sassicaia, tignanello, ornellaia e quant'altro. Chi compra vino, ovvero chi sceglie veramente, compra in grande prevalenza brunello e barolo. Un motivo ci sarà...
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkDon Maximilian y Montes "i vini italiani più venduti al mondo sono Brunello di Montalcino e Barolo" Magari!!! I vini italiani più venduti al mondo sono Pinot Grigio, Prosecco, Asti spumante, Chianti generico, Valpolicella generico, Soave generico. Questo come denominazioni, se poi vogliamo scendere a livello brand credo che i vari Mandrarossa (Settesoli) e Ecco Domani (Cavit) coprano una bella fetta, almeno negli USA. Le parole Brunello e Barolo sono entrate nella zucca dei consumatori medi nordamericani, ma in quanto ad essere i vini che comprano di più ce ne corre.
Rispondiivan
circa 13 anni fa - Linkinoltre credo sia una forzatura confrontare il sassicaia o l'ornellaia con "brunello" e "barolo" in merito alle bottiglie vendute...sarebbe come confrontare il giulio ferrari con il moscato d'asti..
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkOk. Dimenticavo le bollicine e i dolci. A me però non risulta che i valpolicella siano tra i più venduti, ma è possibile che sbagli. Controllerò su "i numeri del vino" :-) Comunque, quelli che tu citi sono pur sempre autoctoni. Chi deve comprare un bordolese compra un bordeaux. Non un italieaux. Brunello e Barolo sono sicuramente i vini più rappresentativi dell'italia vinicola, e gran parte della loro produzione è venduta all'estero. P.S. Si sta liberando un posto come maggiordoma. @ Ivan. Il confronto era solo commerciale. Quello che intendo dire è che i produttori italiani stanno faticando tanto per vinificare vitigni internazionali, con la scusa di penetrare il mercato estero. Ma poi questo non accade. Come ci dice anche NN il mercato è di altri vitigni ma non di merlot e cabernet. Che succede allora? Perchè i produttori non si pongono qualche domanda? E' possibile che il loro ragionamento sia sbagliato e che tutto questo ritorno economico non ci sia?
RispondiNelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkE' molto, molto possibile. Il fatto é che fra piantare una vigna e tirarne fuori un vino appena decente passano anni e quindi non é così facile cambiare produzione velocemente. L'argomento vitigni autoctoni o alloctoni dovrebbe essere trattato in un post a parte, perché é molto complesso. ps fammi sapere se ti avventuri sul Continente.
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkMi avventurerò :-) Se vuoi aiutarmi a svuotare la cantina devi venire tu, però
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - Linknellenuvole@paradiso.org ?
RispondiFrancesco Annibali
circa 13 anni fa - Linkmo che ci penso il Cirò incontra il gout anglais piuttosto agevolmente
Rispondisuslov
circa 13 anni fa - Linkreally ? mmh I don't really think so.
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