Elisabetta Foradori, adottami | La biodinamica spiegata ad un figlio
di Alessandro MorichettiCaro figlio, un giorno tutto questo sarà tuo. Nonno Vittorio non avrebbe immaginato che avremmo fatto tanta strada, neanche io. La saggezza dei nativi americani mi conforta nei momenti difficili: non ereditiamo il mondo dai nostri padri, lo prendiamo in prestito dai nostri figli. Il teroldego moderno è vostro fratello, l’ho curato come un figlio sperando di vederlo un giorno in mano a voi. Oggi posso essere fiera di queste vigne, ricche di biodiversità, di vita. Ho studiato a San Michele all’Adige per imparare, per sapere, ma il vero passo avanti l’ho fatto dimenticando qualche formula matematica confortante per affidarmi all’istinto, alla sensazione. Ho imparato a non temere le puzzette di percorso di quest’uva delicata e a non sentirmi mai arrivata. Ho imparato a vivere l’azienda come un ecosistema in cui tutto è importante, dai prati agli scarti della potatura.
Affidare la fermentazione all’aria che respiro è più faticoso che versare polveri precotte nel mosto, ma è anche tanto più eccitante. In questi anni ho capito cosa intende chi dice che non farebbe fecondare la propria moglie da un estraneo. Più che la scienza, mi convince il buon senso. Non ho prove provate che sia meglio così e non andrò dai miei colleghi a sbandierare fotografie molecolari e cristallografia sensibile (si apre un pdf esplicativo al riguardo, ndr). Ogni cosa a suo tempo.
Niente paga come assaggiare spesso e sperimentare legni francesi, italiani, austriaci, rovere, acacia, cemento, anfore. Il vino, questo mio vino, è cultura del luogo e anche una storia antica che viene dal Caucaso. Quando a una cena tra amici metterete a tavola la nosiola Fontanasanta, annusando odori pungenti e aromatici, pensa a quanto sacrificio e quanta bellezza portano con sé. Pensa al tuo bisnonno, alla tua mamma, sii orgoglioso di dove sei nato e della tua storia. E ricorda: tutto questo non sarà più tuo, è solo un prestito dai tuoi figli.
Con affetto, la mamma
NB: Questa lettera NON è stata scritta da Elisabetta Foradori. Mi piace pensare che lo sia, tanta e tale è la passione mista a dolce determinazione che la voce tenera della Foradori sa trasmettere agli interlocutori.
[Foto: Alessandro Morichetti]
51 Commenti
francesca ciancio
circa 13 anni fa - Linkdavvero molto bello. bravo ale e brava elisabetta però ti chiedo: questa frase è della foradori? In questi anni ho capito cosa intende chi dice che non farebbe fecondare la propria moglie da un estraneo. spero di no. sono situazioni moooooooolto diverse.
RispondiIvano Antonini-EnoCentrico
circa 13 anni fa - LinkQuesta è una delle affermazioni "cult" di Gianfranco Soldera.
RispondiRinaldo Zorzi
circa 13 anni fa - Linkragazzi, giocare con i sentimenti è un po' pericoloso... forse mi sarebbe piaciuto che l'avviso "Questa lettera non è stata scritta da Elisabetta F...." fossa apparso in testa, non alla fine. E non solo: mi pare proprio sia scritto da un "maschietto". E allora, quello che infastidisce un poco Francesca (vedi qui sopra) mi si pone di fronte agli occhi come una vera provocazione. Mentre leggevo quella frase relativa alla fecondazione, mi chiedevo come mai una donna, e una donna trentina non adolescente si esprimesse così... in effetti era un "maschietto", uno di quelli che ha sempre paura che la sua prole venga "contaminata" da gonadi altrui... Ciao, poesia, anche stavolta sei solo un fuoco di paglia...
RispondiArcangelo Dandini
circa 13 anni fa - LinkBellissima e coinvolgente.
RispondiDavide Bonucci
circa 13 anni fa - LinkBel racconto e belle foto. E' uno stile poetico che ben si addice al vino raccontato. La passione vale più di molte schede tecniche, Magari averne di più di racconti simili, anche per i produttori piccoli e misconosciuti...
Rispondililoni adriano
circa 13 anni fa - Linkmi ha colpito tutto di questo racconto. Posso dire che mi ha commosso? ho sentito un qualcosa di innato e umano che ultimamente non si riesce neanche piu' a percepire. complimenti a chi l'ha scritto, per quel che puo' valere un complimento di un oste troglodita.
RispondiValeria Fontana
circa 13 anni fa - LinkVeramente una bellissima lettera. Suscita emozioni varie e diverse, commuove, diverte, incuriosisce, fa riflettere, sperare. Sperare che sia tutto vero. Sperare che questa filosofia sia sempre più spesso e sempre più diffusamente abbracciata da chi è del mestiere. Sperare di poter presto assaggiare i prodotti nati dal perseguimento di un cammino tanto bello e tanto tortuoso. Sperare di poter presto stringere la mano a chi sacrifica le azioni e le scelte del proprio vivere quotidiano a vantaggio delle vite che verranno. Considerandole tutte, come fossero dei figli. Grazie, Valeria
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkCara mamma, perchè non abbassiamo il prezzo del granato così anche la mamma di un mio amico (che non ha ricevuto in prestito un'azienda) puo' comprarne qualche bottiglia?
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - Link...davvero, anch'io non riesco a trattenere le lacrime.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 13 anni fa - LinkA me fa sempre piacere quando un contadino riesce a guadagnare tanto. A voi no?
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkNiente di personale contro Foradori e Morichetti (che mi piace sempre) è che qui, anche dal tono dei commenti, si sta scivolando nell'EMOsnob :-)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - Linkma nooooooooo, è tardoromanticismo enofilo. Magari sarebbe stato più realistico riportare la carrettata di imprecazioni ("Bestemmie" è poco politically correct) di un vignaiolo(qualcuno ne conosco.... ma giusto qualcuno) che vede le sue viti andare in vacca in annate problematiche, quando non devastanti. Ma, parliamoci chiaro, quanti cuori avrebbero emozionato parole turpi, scazzi e veri e propri atti di isteria? meglio un'onirica arcadia
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - Link@Fancesco Infatti... anche se non mi conosci, sono certo che non ti avrei deluso con quel "realismo" di cui giustamente parli. :-) Sono stato l'autore (purtroppo) di rosari e litanie particolarmente pregnanti; e mi trovo costretto a perseverare. Niente di "emozionante", lo ammetto. Ma forse piuttosto significativo...
RispondiAntonio Tomacelli
circa 13 anni fa - LinkIl neologismo ti ha redento! Và, sei perdonato :-)
RispondiMaria Gioia
circa 13 anni fa - LinkBei pensieri... Elisabetta Foradori con coerenza si è sempre impegnata per ottenere il massimo, non accontentandosi mai degli obiettivi raggiunti, ha continuamente rimesso in discussione il suo operato. Una donna intelligente e sensibile. Brava!
RispondiMara Sartoni
circa 13 anni fa - LinkState facendo salire il prezzo dei fazzoletti. E De Amicis che fine ha fatto?
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkMa la vogliamo finire con queste tipe bellocce che fanno tanto immagine? Ma mi spigate la differenza che c'è tra le tette della Firriato e quest'icona pastoral-intellettuale della Frodadori, la lady-farmer della Piana Rotaliana? I capelli leggermente brizzolati traccolti in un pudico chignon , il cardigan di cachemir nero, lo sguardo intenso rivotlo alle prospettive luminose del....Granato... ma mi faccia il piacere... colei che ha introdotto per prima le barriques nuove nella piana rotaliana adesso fa la profeta del biodinamico....Fuffa Fuffa Fuffa e poi Fuffa....
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - LinkPrima della signora "Fuffa" tu neanche sapevi cosa fosse il Teroldego come ancora non conosci la buona educazione, del resto
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkScusa Antonio, ma questo sito serve per discutere, criticamente di tutto, e non per celebrare paena a chicchessia, mi pare che lo spirito sia questo...chi sono io e cosa conoscessi prima della Foradori tu non lo sai (giustamente)... ma mi pare stupido adesso fare a mia volta l'offeso...io faccio il traduttore, il semiologo e il linguista e quindi ho dato un'interpretazione semiologica al post...cercando di interpretarne i segni e di approfondire un argomento che mi sta appassiona: "la comunicazione nel campo del vino". Qella che anche il sito fa....egregiamente Ho solo cercato di dare una lettura più ampia del post e di aprire una riflessione...sono sinceramente sorpreso delle tue parole...ed anche rattristato... credevo che fossi una persona intelligente...mi scuso per avere equivocato... Saluti rispettosi, Armando
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - Link"Ma mi spiegate la differenza che c’è tra le tette della Firriato e quest’icona pastoral-intellettuale della Frodadori?" Fai sempre interpretazioni semiologiche a colpi di vanga o era il tuo giorno fortunato?
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkVa bene, d'accordo: non sono stato particolarmente delicato. Ma quando scrivo provo sempre a mettere un po’ di pepe nella zuppa.. e poi mica le ho mancato di rispetto grossolanamente…e daiii.... Poi se è amica tua il discorso cambia.. cmq. Scusa se ti sei sentito offeso, sinceramente. Inoltre, Antonio, se visiti il sito della Foradori non ti sfuggirà che, proprio come nel caso della Firriato, la signora fa della sua particolare forma di avvenenza uno strumento di marketing per vendere il suo prodotto…esattamente al pari della collega sicula con le sue e foto più “ammiccanti”… La sig.ra Foradori è una accorta imprenditrice ed a questo deve il suo successo, ma è soprattutto una sperimentatrice che prima di "accorgersi" del biodinamico ha utilizzato le tecniche bordelesi (leggasi: barriques nuove) per rilanciare il “suo” Teroldego. La biodonamica nel suo caso non mi pare il massimo della coerenza agropastorale quanto piuttosto un uso intelligente di uno strumento di mercato (fortemente legato al suo aspetto semplice e "naturale", ma che ad un occhio attento risulta costruito e funzionale). Questo credo e questo ho scritto: vino al vino. Senza rancore ciao, Armando
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - LinkFammi capire: se mostra le tette "sta mostrando le tette", se ha i capelli brizzolati "ha i capelli brizzolati". Par di capire che la donna ti dia fastidio a prescindere. E comunque: non faccio parte di quelli che predicano il bioqualcosa e poi bruciano sul rogo i convertiti. Il giorno in cui Bacillus si darà al biologico (!) troverà qui una porta, anzi un portone aperto. L'importante è che il percorso sia chiaro e fatto con convinzione. È un mondo adulto il nostro, si può anche sbagliare da professionisti.
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - Link@ Antonio, ottime le tue considerazioni sul biodinamico, che condivido in toto. Quanto alla donna, mi da tutt'altro che fastidio ma non mi piace il modo di proporsi di queste produttrici. Come mai non conossco il volto di Valentini ma sulla rete sono incappato (senza cercarle) in tante foto della Firriato e della Foradori? E' casuale secondo te? Ciao, Armando
Rispondigianpaolo
circa 13 anni fa - Link@Armando. Scusa Armando, ma la conosci Elisabetta Foradori? Io si, e ti posso assicurare che e' una persona riservata, semplice, poco propensa a mettersi in mostra. Non sarei affatto sorpreso se la stessa Elisabetta mostrasse di gradire poco questa "sovraesposizione" da blog. Per quanto attiene al percorso enologico di Elisabetta, passaggio da vini fatti in barriques e poi pian piano l'approdo alla biodinamica, la mia opinione e' che sia una prova di grande intelligenza e apertura mentale quella di cambiare, a volte anche radicalmente, il modo di fare vini che comunque hanno sempre avuto molto successo commerciale (questo e' per dire che il cambiamento non e' dovuto a motivi di vendite). Ebbi modo di farci quattro chiacchere a Febbraio ad una fiera dove eravamo entrambi presenti, ed una delle cose che piu' mi colpi fu proprio la naturalezza con la quale mi spiegava i cambiamenti, di fronte a dei miei dubbi sui miei propri vini. Posso dire che quella breve chiaccherata mi ha ispirato e mi ha dato coraggio di compiere a mia volta delle scelte importanti, per me (e, Antonio, non sono in procinto di diventare Biodinamico, lo faccio solo se lo fa prima Bacillus :) )
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - Link@Giampaolo, grazie per il tuo intervento...cmq. la mia era anche una provocazione ed un invito a pensare a fronte di un"santino"... prendo atto che la Foradori è donna onesta e morigerata, fa ottimi vini e si mette in tasca tutti gli uomini che vuole... apparentemente ha schiere di devoti...chiedo umilmente venia.. spero solo che non sia sposata che a qualcuno non venga l'idea di vendicarla...a meno che qualche fan non volesse vendicarsi alla maniera della mafia con Sivio... vale a dire "mutatis mutandis" mandandomi una cassa di Granato a casa...si' vendicatevvviii... maledetti fan della Fordadori vendicateviiiiii....
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - LinkMi scusi l'intromissione, ma anche se per lei sarà per nulla significativo, vorrei esprimere il mio sincero apprezzamento per un post che è davvero una FIGATA sotto ogni punto di vista. Mi dica... non c'è problema, si figuri... se vuole vado a mettere su una riga di moke da 6, matrice quello che preferisce, non c'è problema, davvero! ;-)
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkCaro Bacillus, grazie ma non ho capito granché...le moke sono per il caffé, ma la matrice?
Rispondibacillus
circa 13 anni fa - Link...giusto, giusto, scusa :-) mi sono lasciato andare con la terminologia tecnica con la quale mi trovo quotidianamente a che fare e che mi sta condizionando un po' troppo... "Matrice" in questo caso intesa come miscela di grani di particolare specie, particolare provenienza, particolare tostatura con specifica particolare macinazione, con relativa (ancora) particolare preparazione. Insomma, il meglio del meglio, se possibile. A parte gli scherzi, ho apprezzato il tuo intervento perché dissacrante, diretto, assolutamente piacevole (e non offensivo come sostiene qualcuno). Ci vuole, dài. Alessandro si è lasciato prendere la mano ed è venuta fuori 'sta roba. Confesso che vorrei tanto ospitare Moricchetti da me qualche volta... ma solo mentre si lavora, mica la domenica: vendemmia, potature, trattamenti, travasi ed anche a fare bosco. Sono certo che capirebbe. ;-)
RispondiAntonio Tomacelli
circa 13 anni fa - LinkGuarda che qui sei tu quello che si nasconde :-)
RispondiAlessandro Morichetti
circa 13 anni fa - LinkCaro bacillus, credo tu sia preveggente (o forse post): "un anno da contadino per vedere l’effetto che fa". I tipi "vieni a fare la mia vita e poi ne parliamo" sono terribilmente noiosi quando parlano a sproposito, ma non quanto i critici a prescindere come te ;-)
RispondiPaolo Rusconi
circa 13 anni fa - LinkJosko Gravner ha fatto lo stesso percorso della Foradori, da un uso magistrale del legno piccolo all'anfora. Massacriamo anche Josko? Pure dal lato comunicazione si assomigliano, entrambi mettono faccia ed idee in primo piano. E non mi pare una strategia comunicativa sbagliata dato che i vini sono (e sempre sono stati) molto personali.
Rispondifrancesco
circa 13 anni fa - Linkarmando bevi meno caffè che ti mette in agitazione...
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - Linkquesta è grandiosa...touché...incasso e porto a casa...grazie per la bella battuta Francesco...m'ha strappato un sorriso in una giornata di influenza stisciante e lavoro obbligatorio...
RispondiAlessandro Morichetti
circa 13 anni fa - LinkChe Elisabetta Foradori sia una bella donna nulla aggiunge o toglie al suo essere produttrice. Ragionare di marketing prescindendo dal prodotto di cui si parla non ha senso. Il mondo è pieno di viticoltori che hanno utilizzato a sproposito e con uve più "nobili" tecniche e strumenti di ogni sorta. La barrique in sé non è peccato, che io sappia. Come non lo è essere bravi imprenditori, a meno di stupidi sottintesi. Quanto a biodinamica ed altre storie, spiace che Armando Trecaffè argomenti a sproposito e con verve retorica sopra le righe il lavoro della Foradori, mostrando di conoscerne ben poco storia e convincimenti attuali.
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkCaro Alessando, ma hai letto cio' che ho scritto? Ma che c’entra la bellezza in sé? Ma lo fate apposta a fraintendere? Mi spiace e mi sorprende visto lo spirito anticonformista del sito, che non sia lecito esprimere qualche dubbio sulla Foradori, che voi evidentemente conoscete bene e stimate molto. E’ altrettanto vero che la signora pubblica tanto di sé stessa e si mette in prima linea nella vendita del suo prodotto e che io in quanto cliente e lettore del vostro sito me ne possa fare un’opinione senza averla conosciuta personalmente…anzi è proprio quello a cui puntano le foto sul suo sito e sul vostro: COSTRUIRE UN’IMMAGINE. Ne avete mai sentito parlare? Ribadisco che mi pare ben strano che la suddetta F. (non nominare il tuo produttore preferito invano) non si possa criticare, e mi pare d'averlo fatto con argomenti solidi e con rispetto. E’ stata una piccola delusione poiché m'aspettavo da parte vostra la stessa severità e imparzialità che avete applicato alla signora Firriato. Evidentemente alcuni nomi vi sono più graditi. Cosa del tutto legittima...
RispondiAlessandro Morichetti
circa 13 anni fa - LinkArmando, non mischiare capre e cavoli. Si è parlato di Firriato per un motivo e di Foradori per un altro. Nel pezzo cui fai riferimento si parla dell'azienda Firriato e delle debordanti valutazioni ottenute da certi vini con certa critica. Della signora Vinzia nessuna menzione. Si può criticare tutto ma se il tuo modello di "argomenti solidi" è dire "Ma mi spigate la differenza che c’è tra le tette della Firriato e quest’icona pastoral-intellettuale della Frodadori, la lady-farmer della Piana Rotaliana?" perdonami, alzo le mani.
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkHai ragione Ale, ho mischiato capra e cavoli. Le due cose non c'entrano, né sul piano dei prodotti né su quello delle vostre valutazioni. C'entra invece, eccome, la strategia di comunicazione incentrata sulla costruzione di un personaggio da parte di queste due donne del vino. Strategia che a mio avviso è molto simile pur assumendo forme diverse. Che ciò ti sfugga oppure che nonostante i miei interventi (che non son scritti in aramaico antico) non sono riuscito a farti afferrare, mi desola. E se tu alzi le mani a me cadono le braccia. Ma, perdincibacco, è così difficile scrivere da parte tua: "non lo so" "m'è venuto un dubbio", "magari quel che scrivi non è così infondato", "ci rifletterò". Ma che senso ha riportare una frase fuori contesto e poi aggiungere "alzo le mani"... quasi con condiscendenza? Ma lo hai letto l'intervento cui hai risposto o scrivi in stato di trance? Io faccio considerazioni sull'immagine e sulla comunicazione, cioè sul vostro lavoro, non sulle tecniche di vinificazione della Firriato o di chicchessia. Infine, io apprezzo molto il vostro lavoro, che anche in modo preterintenzionale,(come nel caso di questa ridicola letterina da fan di Pupo) riesce a suscitare dibattiti interessanti , ma ho il sospetto che vi stiate un po' montando la testa e a volte vi manca l'umiltà necessaria (o gli strumenti culturali) per avviare una discussione costruttiva. Appendi pure la foto della Foradori nella tua cameretta che ci starebbe bene...e sognid'oro. Armando
RispondiAntonio Tomacelli
circa 13 anni fa - LinkLavoro anch'io nella comunicazione e per me la strategia migliore per promuovere una cantina è sempre incentrata sulle persone. Può essere un vecchio vignaiolo o un giovane di belle speranze e alcune volte anche una donna. Mostrare i volti e le loro storie non è mai cosa da disprezzare, anzi. Il discrimine che va fatto nel mio lavoro è tra "verità" e "costruzione", ovvero: sto raccontando la storia di una persona o la sto "inventando"? Beh, se vuoi il mio parere, Elisabetta Foradori è tutto fuorchè un personaggio costruito ad arte per arredare qualche depliant. Per me è solo un'altra bella persona che si aggiunge alla galleria di Intravino insieme ai Barraco, Occhipinti, Capovilla, Pojer, Bonanno e ai cento altri che in questi pochi mesi abbiamo raccontato.
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkGrazie, per la risposta Antonio, belle parole le tue, cui credo sinceramente. Buon lavoro, continuero' sempre a seguirvi. Armando
RispondiAntonio Tomacelli
circa 13 anni fa - LinkE a commentare, spero. Un parere discorde di quando in quando non fa mai male.
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - LinkSarà sempre un piacere....(:-)
RispondiPaolo Ghislandi
circa 13 anni fa - LinkSo di andarmela a cercare, ma... Sostituirsi al pensiero altrui è sempre un atto di presunzione, che sia coraggiosa, riverente, illuminata, devota.. (trovate voi la parola tanto non cambia) sempre presunzione è.. Rispettosamente.. Paolo Carlo Ghislandi
RispondiArmando Trecaffé
circa 13 anni fa - Linkdevota, devota
Rispondila sua titolare
circa 13 anni fa - Linkecco un classico esempio di "eleganza del riccio": rude e puntiglioso rompiscatole testone fuori, ma tenero, sensibile e di animo delicato dentro...riesci ogni volta ad emozionarmi....e come potrei stasera durante le ore di lavoro trattarti male? vabbè 1 minuto di silenzio te lo sei guadagnato!!!! bravo bravo bravo Alebarda, sono orgogliosa di te!!!
RispondiElisabetta Foradori
circa 13 anni fa - LinkCaro Alessandro Ho letto e mi sono ritrovata (forse non completamente ma in parte, d’altronde la lettera era un po’”impegnativa”). Mi sono cascate le braccia nel leggere una parte dei commenti che ne sono seguiti. In nome di che cosa tanta gratuita banalità? Che ne sanno di me e come si possono permettere di fare certe osservazioni, non solo personali ma anche giudicanti 25 anni di lavoro? Hanno mai messo le mani nella terra, ne conoscono i tempi e i ritmi? Forse sanno cosa significa lavorare e tirare su quattro figli? E’proprio vero: la terra e gli uomini di oggi avrebbero bisogno di più energia femminile che significa sensibilità, intuito, amore, profondità e comprensione . Qualche buona lettura in più, lunghe passeggiate nei campi e meno euforia da blog farebbe loro del bene. E’stato un piacere averti a Mezzolombardo. Un abbraccio Elisabetta
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - Link"Qualche buona lettura in più"... magari come questa: http://www.enotime.it/zoom/default.aspx?id=1185
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkScusate, ma ci sono attualmente dei lavori in corso sul portale dove ho appena suggerito una "buona lettura in più". Per chi ha fretta basta andare su http://www.google.it/ e scrivere nel motore di ricerca le parole "foradori bonkowski enotime"; comparira' il link che ho segnalato e basta cliccare nell'ultima riga a destra della sua definizione, su "copia cache", per vedere comparire l'articolo.
RispondiPaola
circa 8 anni fa - LinkUna bella lettera. Scritta con sensibilità. Anche se la frase sulla fecondazione mi lascia perplessa, il commento di Elisabetta Foradori lascia intendere che hai fatto un buon lavoro. Anche lei ammette di non ritrovarsi completamente in quello che hai scritto e questo mi basta. In merito ai commenti penso che vadano tenuti tutti in giusta considerazione, basta che non si diventi offensivi. Il linguaggio è importante, mai come in questo momento storico, specialmente quando si parla della vita degli altri e delle altre. Non sono una femminista ma spero che in futuro ci sia sempre una maggiore attenzione alle donne, al loro lavoro, alle tante attività che svolgono contemporaneamente. Perciò avanti così.
RispondiAlessandro Morichetti
circa 8 anni fa - LinkEra un passaggio lieve in riferimento alla "famosa" frase di Soldera: capirne il senso non per farlo proprio in tutto ma per digerirlo, metabolizzarlo e soprattuto declinarlo secondo coscienza. Ripreso poi meglio qui: http://www.intravino.com/grande-notizia/vi-ricordate-quella-metafora-di-gianfranco-soldera-su-lieviti-e-sperma/
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