Scuropasso, la via diritta verso il pas dosè

Scuropasso, la via diritta verso il pas dosè

di Giorgio Michieletto

“Non ho ancora scoperto un pas dosè d’Oltrepò davvero convincente”.
“Allora devi andare da Scuropasso“.

Suona più o meno così il dialogo fra un curioso (io) e un giovane produttore di metodo classico (Alessio Brandolini) che ci indica la strada per la cantina dell’amico Fabio Marazzi, a Pietra de’ Giorgi.

“La strada verso Scuropasso, ovvero come ho trovato il primo pas dosè oltrepadano che mi abbia emozionato… sbagliando strada”. Potrebbe essere il sottotitolo di queste poche righe scarabocchiate sulla via del ritorno. La nebbia cancella la prima svolta a destra. Vigne come semafori: giallo, rosso e tu tiri dritto. È tutta questione di strada, soprattutto quando nel navigatore hai impostato solo quell’ingenuo gusto della scoperta che fa da benzina. Quando ti parcheggi nella cantina Scuropasso attorno a un tavolone che sa d’autunno e famiglia, scopri che Fabio Marazzi lo avresti potuto incontrare quest’estate, in Alsazia, da Pierre Frick: eravamo lì, a poche ore di distanza. Non ci saremmo riconosciuti, ma ora ci ritroviamo nei ricordi e ci rubiamo le parole di bocca. Perché davanti al suo pas dosè “Roccapietra Zero” non parliamo solo d’Oltrepò, ma soprattutto dell’entusiasmo di un vigneron che ti fa bere la sua passione. E dopo tanti assaggi di queste colline che ti hanno portato nella direzione sbagliata, lui è felice di rimetterti in carreggiata.

“Qui, nella valle Scuropasso, è nato il metodo classico italiano”, dice Fabio che ha una storia da raccontare (l’azienda è stata fondata nel ’62 dal padre e dal prozio e conferiva basi spumante a grandi nomi di Franciacorta e Piemonte) e un futuro da scrivere perché – ripete – “questo terroir ha una vocazione ancora inespressa”.

Roccapietra Zero 2012, 60 mesi sui lieviti; sboccato a marzo, colmato con lo stesso vino. Viti di 35 anni, a 200/250 metri, esposte a est; vendemmia nella seconda metà di agosto. Paglierino brillante, il perlage è bellissimo, infinito nel bicchiere. Profumi, netti, precisi, in una bella successione: tanti agrumi, lime, ma anche rosmarino, anice, salvia. Tornano arancia, cedro, un po’ di ananas acerba. Si muove fra i profumi del mediterraneo e montagna con sfumature di erbe alpine, fieno, miele. Acidità spinta, tanto malico ci fa notare Fabio, ma in bocca anche una certa morbidezza non zuccherina e un finale davvero lungo e sempre di grande pulizia: sapido e balsamico.

Fabio dice “io non ho studiato” e sbircia con orgoglio la figlia Flavia che ripassa per il prossimo esame di Enologia. Fabio rimprovera la moglie Manuela per una pupitre fuori posto in cantina, ma ogni suo sguardo è una dichiarazione d’amore. Fabio affetta il salame e ha dei dubbi sulla stagionatura: tu lo rassicuri (buonissimo!) e lui ti spiega i vantaggi del sovescio nei suoi 15 ettari. Fabio sembra pignolo quanto Pierre Frick e quando assaggia i suoi vini ogni volta li mette sotto esame. Fabio si illumina quando annusa il primo metodo classico rosè dell’amico Alessio; una bottiglia 2009, sboccata à la volée la mattina stessa. Nel periodo della vendemmia si telefonano decine di volte al giorno perché “col pinot nero il minimo sbaglio nella raccolta lo paghi caro”. E forse il futuro del metodo classico d’Oltrepo’ passa anche dall’entusiasmo di produttori generosi che si rendono omaggio a vicenda.

Ma dove sta andando questo territorio? Che direzione vuole prendere? Sulla via del ritorno la strada sembra più dritta.

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Giorgio Michieletto

Giornalista professionista: ieri cronaca nera, oggi rosa. Ieri, oggi e domani: rosso, bianco & co. Varesino di nascita e cuore, milanese d'adozione e testa. Sommelier Ais. Se c'è una storia la deve raccontare.

8 Commenti

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Fabio

circa 5 anni fa - Link

Amando il pas dosè e l’Oltrepó sarà sicuramente da assaggiare! Però non dimentichiamo quello di Picchioni. Prosit

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Lorenzetto

circa 5 anni fa - Link

Ok, che stress... avrò la mail segnalata o non so che altro: comunque, non ho più la conferma/sicurezza che il commento venga pubblicato. Se dovessi rivolegere una domanda come in questo caso, dovrei tornare più volte sulla pagina per controllare che il commento sia stato pubblicato. Chissene frega della censura, ma è abbastanza fastidioso ripetere il commento, tecnicamente parlando. Ma so che col pensiero, voi di Intravino, mi siete vicini. Riscrivo per la seconda volta la domanda: dove può essere comprato il vino in questione? Grazie

ebbasta con sta lagna della "censura", si chiama moderazione. baci e abbracci. f.

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lorenzetto

circa 5 anni fa - Link

e rispondi a sta "benedetta" domanda !!!!!!!!!! ti sto segnalando difficoltà nel chiedere "dove di può comprare il vino in questione ?" Hai strafiaccato tu con sto appiglio alla critica alla censura. DOVE SI TROVA IN COMMERCIO IL SUDDETTO VINO? GRAZIE

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Lorenzetto

circa 5 anni fa - Link

Evvai!!!!! Cambiando indirizzo mail e nome utente si viene pubblicati instantaneamente!!!! Ma dai ragazzi! :D Un abbraccio

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Fabio Marazzi

circa 5 anni fa - Link

Buonasera, in enoteca o direttamente in azienda non conoscendo la zona in cui abita. Se desidera può contattarci via mail info@scuropasso.it o tramite pagina Facebook Cantina Scuropasso. Grazie buona serata

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Lorenzetto

circa 5 anni fa - Link

Grazie, grazie davvero Sig. Marazzi. Proprio quello che desideravo sapere. Utile più dell'affetto(eufemismo) di intravino

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Fabio

circa 5 anni fa - Link

In verità era compito mio rispondere. Grazie e buona giornata! 🍾🥂

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Maurizio Pagella

circa 4 anni fa - Link

Da appassionato prima, e da anziano studente in un corso sommelier poi, ho sempre cercato in lungo e in largo in oltrepo uno spumante che mi mettesse in pace con me stesso, e dopo tanto peregrinare, di cantina in cantina e di bottiglia in bottiglia, ho finalmente trovato il mio metodo classico di riferimento "territoriale" nel RoccaPietra Zero di Fabio Marazzi. Attenzione, crea dipendenza.

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