La Napa Valley brucia, le autorità hanno perso il controllo
di Salvatore AgustaOrmai da quasi più di 48 ore, quindici differenti focolai in nove zone della parte nord della California, hanno obbligato poco più di 20.000 persone all’evacuazione delle aree. Sono numeri da paura con almeno 2.000 tra case ed aziende distrutte, 10 morti e venti caldi che soffiano alla media di 50 miglia orarie. Allo stato attuale mancano all’appello qualcosa come 100 persone tutte in Sonoma e il portavoce della contea, Scott Alonso, avverte che il numero delle vittime è destinano a salire.
Il governatore Brown si è visto costretto a chiedere l’aiuto federale poiché attualmente ammette di non avere il controllo della situazione e i mezzi a disposizione della California non sono sufficienti a contrastare tale emergenza.
Secondo il corpo dei vigili del fuoco soltanto in Sonoma e Napa sono andati in fumo 73.000 ettari di terra mentre a Mendocino la situazione è più sotto controllo grazie al tempestivo intervento dei corpi speciali d’emergenza boschiva.
Qualcosa è andato tremendamente storto e Mr. Trump dovrà fare i conti con una situazione drammatica. Uno degli Stati simbolo dell’unione piegato letteralmente sotto le bordate del fuoco a tal punto che persino alcuni ospedali nella zona di Santa Barbara sono stati evacuati.
Secondo l’Ente del vino, tra le due principali contee, Sonoma e Napa, attualmente ci sono più di 100.000 ettari vitati per un totale di 650 aziende vinicole. Si tratta di un giro d’affari di 120 milioni di dollari tra produzione, enoturismo ed export. Secondo molti il bilancio successivo all’incendio svelerà una area come minimo dimezzata nella sua efficienza, come se fosse stata oggetto di bombardamenti.
Ad oggi il bilancio è del tutto provvisorio ma già è possibile affermare che alcune aziende sono state letteralmente rase al suolo, come è accaduto al Signorello Estate che ufficialmente non esiste più.
Alcuni testimoni hanno detto che i danni all’industria potrebbero essere maggiori, soprattutto se i fuochi continueranno a bruciare nei prossimi giorni.
Ad oggi rimangono ignote le cause dell’incendio.
3 Commenti
Nelle Nuvole
circa 7 anni fa - LinkUn disastro apocalittico, di solito non mi piace usare paroloni eccessivi, ma in questo caso non c'è nulla di eccessivo, a parte il numero dei morti, dei dispersi, degli ettari bruciati, delle aziende distrutte. Anche per chi non si trova lì, ma qui, queste notizie e queste immagini sono una sofferenza.
RispondiPaolo Cianferoni
circa 7 anni fa - LinkDa anni si parla del terribile caldo e siccità in quelle zone, dove senza irrigazione ormai non si riesce a produrre vino: sono i maledetti cambiamenti climatici che qualcuno ancora lì si ostina a ignorare, cancellando quanto di green Obama aveva iniziato.
RispondiMontosoli
circa 7 anni fa - LinkCi sono stato esattamente un anno fa.....e gli unici colori che si notavano sul pannorama erano giallo ...dell'erba secca e verde dei vigneti e quercie.... Non un ruscello con un goccio di acqua....tutto totalmente secco. I vigneti in pianura non vanno poi cosi male....ma quelli in collina (vedi Antinori ad Atlas Peak) devono essere irrigati a goccia. Comunque i loro vini sono unici al Mondo.....
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