La Cina distruggerà il vino italiano. Con una telefonata
di Antonio Tomacelli“La forte accelerazione della Cina nella ricerca biotech, per cui le produzioni tipiche Made In Italy potrebbero essere perfettamente riprodotte a breve scadenza prepara drammatiche conseguenze commerciali per il nostro Paese”. Parola di Confagricoltura. Ve la state facendo sotto dalla paura, eh? La condanna a morte dei prodotti italiani è stata pronunciata durante il convegno che ha svelato al mondo il DNA dell’Amarone. Pensate, l’Università di Verona ne ha decrittato la sequenza mappando i 479 geni della Corvina e gli autori della ricerca ci assicurano che ciò avrà effetti fondamentali sulla coltivazione in vigna. Scettici sull’utilità della scoperta?
Ci pensa la Confagricoltura a farvi venire i brividi con il resto della notizia: “Il Beijing Genomic Institute (principale centro cinese di ricerca) ha stanziato 100 milioni di dollari per sequenziare 1000 genomi (500 animali e 500 vegetali) nei prossimi due anni”. Poteva la Coldiretti rimanere insensibile al grido di dolore della Confagricoltura? Certo che no, ed ecco servita l’ennesima cazzata: “la mappatura del genoma rappresenta una grande opportunità se sarà utilizzata per proteggere i vitigni dai tentativi clonazione e modificazione genetica che favoriscono l’omologazione e la delocalizzazione“.
Occhei, ora gli ingredienti per fare il botto e finire sui giornali ci sono tutti: c’è l’Amarone, il DNA, la clonazione e i cinesi. Peccato che questo Franchestain riportato in vita sui principali quotidiani abbia un difettuccio di fabbrica. La notizia, a ben vedere, è un coacervo di fesserie sesquipedali messe insieme da un cervello dominato dal caos. Mi chiedo: che bisogno ha la Cina di spendere 100 milioni di dollari per clonare i vitigni italiani quando si può comodamente telefonare ad un vivaio e ordinare due milioni di barbatelle di Lambrusco cash? C’è bisogno ogni volta di agitare qualche spauracchio per finire in prima pagina? Lupo ulu-là..
3 Commenti
gianpaolo
circa 14 anni fa - Linkquando hai detto confagricoltura mi ero preoccupato della loro mancanza, ma poi per fortuna ho visto coldiretti, e passa la paura. Ormai non fanno che quello, sparano balle a raffica per far credere alla gente che c'e' bisogno di loro per proteggere le sorti della patria agricoltura. Ricordo solo che in Italia vi sono 1.200.000 agricoltori, e ben 1.000.000 di addetti alla "amministrazione" dell'agricoltura, per cui, una sfoltitina? magari a cominciare da questi?
RispondiLuigi Hu
circa 14 anni fa - LinkPurtroppo in Italia si continua a inventare leggende metropolitane sui i Cinesi, approfittando dell'ignoranza della Gente a riguardo e nel frattempo i Francesi ci stanno portando via il mercato cinese del vino da sotto il naso, in piena espansione. Ne sà qualcosa Zaia che è stato recentemente laggiù. Giudicate Gente!
Rispondialessandro
circa 12 anni fa - Linkciao, vorrei mettermi in contatto con te per export vino. rispondimi a questo commento. alessandro
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