Che ci fa la Coulée de Serrant al Carrefour?
di Antonio TomacelliDisclaimer: la foto di copertina è una simulazione di quanto potrebbe avvenire in un futuro non tanto remoto.
La distribuzione dei vini è un problema che risale al tempo dei Tirannosauri. Si sa, infatti, che la loro estinzione fu dovuta ad un meteorite che aveva sbagliato corriere, finendo sulla Terra anziché su Marte. Il misunderstanding distributivo ce lo portiamo sulle spalle milioni di anni dopo ed è inutile sperare in catastrofi o pandemie: due sole specie conquisteranno la Terra: gli insetti e i rappresentanti di vino.
Ne sa qualcosa il povero produttore di vini naturali Nicolas Joly che questa mattina ha pubblicato un doloroso post su Facebook per giustificare la presenza delle sue bottiglie nel supermercato Carrefour. Eh sì, avete capito bene: la gloriosa Coulée de Serrant è finita sugli scaffali della catena di supermercati francese presente anche in Italia. Problemi di distribuzione indipendenti dalla nostra volontà, dice il post, e chissà che strani giri hanno fatto quelle bottiglie per finire lì.
Sapete che vi dico? Mentre voi riflettete sul tema “Stronzate della distribuzione e come migliorarle” io faccio un giro al supermercato qui sotto: non è francese ma hai visto mai che hanno messo Krug al 3×2?
Update!
33 Commenti
Bernardo
circa 4 anni fa - LinkNon capisco quale sarebbe il problema, soprattutto se il prezzo è buono!
RispondiAlberto Niceti
circa 4 anni fa - Linkluce, calore, sbalzi termici, poca umidità....per un vino non imbottito con quintalate di solforosa sarebbe una morte preannunciata. Dovrebbero stoccarlo sempre in una cantinetta refrigerata e ad umidità controllata.
Rispondibevo_eno
circa 4 anni fa - Linkalberto niceti, la GDO gestisce freschi, surgelati pesce fresco ecc... e prodotti ben piu delicati di una bottiglia di vino... vuoi che non sappia gestire una bottiglia di vino come si deve?
RispondiAlberto Niceti
circa 4 anni fa - LinkBeh mi é già capitato di vedere vini di cantine che apllicano la stessa filosofia produttivs di Joly, abbandonati su espositori vicino a vini che hanno dentro più solforosa che uva. E parlo di Esselunga, non dell'ultimo discount disgraziato. Stessi discorso vale per le birre artigianali, che non sono pastorizzate e sicuramente più delicate di un vino. La GDO non mi dispiace come sbocco di una cantina, ma deve essere fatta bene.
RispondiMaurizio Gily
circa 4 anni fa - LinkJoly la solforosa la usa eccome. La teorizza pure. Comunque la conservazione di qualunque vino su scaffale non è così critica se non ci resta anni. In effetti molto più critica in enoteca che al supermercato.
RispondiSir P.
circa 4 anni fa - Linkallora non capita solo in italia che grossisti e distributori anche piccoli o molto piccoli svuotino i magazzini nei supermercati dove ci sono buyer compiacenti che se ne sbattono della filiera e fanno il cappero che vogliono? Perchè bastano 2 bt a scaffale in qualche regione per far su tutte queste pr gratis. Tra l'altro in questi casi gli agenti, seri, sono parte lesa. Il covid riempirà i supermercati di vini buoni in questo modo. Purtroppo (per la filiera). Spero di sbagliarmi.
RispondiMatteo Martinelli
circa 4 anni fa - LinkAlla Coop c'è il Sassicaia.. e allora??
RispondiAdele
circa 4 anni fa - LinkAlla Conad, vicino casa mia, c'è il Petrus ... e ho detto tutto?
RispondiSimone Di Vito
circa 4 anni fa - LinkParli del Conad ad Anagnina?
RispondiAdele
circa 4 anni fa - LinkNo, parlo del Conad di Via Verdi a Rende (CS).
RispondiAdele
circa 4 anni fa - LinkDipende sempre da che clientela ha quel supermercato e da quanto ne capisce il direttore che, nella sua autonomia, può decidere cosa mettere sullo scaffale.Tanto ai vertici interessa se lo riesce a vendere o meno, non se è Petrus o Margaux?
RispondiRoberto
circa 4 anni fa - LinkPremesso che io non trovo nulla di strano che anche la GDO venda top wines, resta da chiedersi perché il sig. Joly abbia così in uggia la presenza delle sue bottiglie su quegli scaffali, al punto da scrivere "tutti sanno del nostro rifiuto verso la GDO". A meno che non glielo abbiano rubato, il vino sarà uscito dalla cantina al prezzo che voleva lui!
RispondiVincenzo Donatiello
circa 4 anni fa - LinkCarrefour a Beaune ha una selezione spettacolare con Premier Cru, Grand Cru e vini dell’Hospices comprati per la catena. Il produttore guadagna anche lì, i soldi non son certo differenti.
RispondiLanegano
circa 4 anni fa - LinkIn realtà, al netto delle condizioni di conservazione che spesso non sono ottimali (ma anche in molte enoteche ho visto condizioni piuttosto 'spartane'...), la cosa interessante sarebbe se qualche grande distributore organizzato lavorasse sulla fruibilità dei prezzi che ormai in molti casi rasentano l'immoralità. Lo snobismo di Joly è probabilmente suffragato dalla sua filosofia che in gran parte condivido ma che non si applica al costo delle sue bottiglie (spesso eccellenti ma non sempre...) dato che sono lievitate sensibilmente in pochi anni fin quasi a raddoppiare. Nessuno si scandalizza se nei supermercati ci sono cibi biologici dunque perchè non potrebbero esserci anche vini artigianali, pregiati o 'naturali' ? Magari con un addetto ben preparato che spiega e descrive le caratteristiche dei vini guidando, consigliando ed educando, se mi passate il termine, la clientela non abituata a fruire di vini non convenzionali.
RispondiStefano
circa 4 anni fa - LinkMa se è del 2018, come da etichetta, quella bottiglia non dovrebbe aver fatto molti passaggi di mano.... Detto ciò, voi la comprereste al Supermercato?
RispondiDamiano
circa 4 anni fa - LinkJoly segue i dettami dell'antroposofia (la 'diramazioine' legata all'agricoltura è la biodinamica) che, se ci si documenta un pochetto, vede ovvio il conseguente dissenso alla gdo, ben oltre il mero aspetto della conservabilità.
RispondiDavide Bruni
circa 4 anni fa - LinkAltre tre o quattro annate a 100 euro la bottiglia e se lo compra il Carrefour 😂😂
Rispondiandrea
circa 4 anni fa - LinkIn questa stagione tutti in Francia fanno la Foire su vin. Dalla piccola bottega sotto casa alla enorme distribuzione. È si rischia di fare discreti affari. Joly ancora una volta dimostra di essere uno squalo della finanza trapiantato nel mondo del vino. Consapevole che una bottiglia dovrebbe costare al massimo 10 euro cerca di mantenere il suo prodotto sopra il mercato ad ogni modo. Cavalli , corni letame e una puzza sotto il naso che gli permette di camminare 1 metro sopra di noi. Ritorna sulla terra avido speculatore!
RispondiAntonio CH
circa 4 anni fa - LinkTi quoto alla grande Andrea, ne abbiamo abbastanza di questi presuntuosi arroganti che non fanno altro che speculare e arricchirsi alle spalle di quelli che credono alle loro "alchimie". Purtroppo noto che in Italia abbiamo una schiera di piccoli Joly che sono sulla stessa strada
RispondiSuperTroopper
circa 4 anni fa - LinkGrande commento. Curioso della lista dei piccoli Joly nostrani :-)
RispondiVocativo
circa 4 anni fa - LinkCredo sia una questione un filino più complessa... Chiudo dando per certo che Joly non sia più ricco del 95% delle cantine (e mi tengo basso) che distribuiscono nella GDO. E mi auguro che anche voi siate consapevoli di questa piccola verità.
Rispondimarcow
circa 4 anni fa - Link"... perché il sig. Joly abbia così in uggia la presenza delle sue bottiglie su quegli scaffali, al punto da scrivere “tutti sanno del nostro rifiuto verso la GDO”.(Roberto) __ Perché la stessa bottiglia, invece, può essere venduta online... senza che si scateni il rifiuto di Joly? Forse perché negli scaffali della GDO la bottiglia di Joly è a pochi metri da vini "popolari": un Tavernello(aridaje) o la boccia di 5 litri(magari per chi ha prrso il posto di lavoro con il covid e non si può permettere più la bottiglia di 6 7 8 euro... di qualche mese fa). Insomma, la "costruzione retorica" della bottiglia "feticcio"... grande è l'abilità del marketing di Joly... "potrebbe" essere "sgonfiata" dal fatto che il luogo dell'esposizione non sia adeguata. Dice Stefano: "Detto ciò, voi la comprereste al Supermercato?" Lo stesso che rifiuterebbe di comprarla alla GDO potrebbe, invece, comprarla online. Anche se la bottiglia di Joly ha viaggiato in un furgone... con bottiglie di vino di basso lignaggio __ PS Leggevo un articolo che parlava della crisi della GDO dopo l'avvento delle vendite online. E di come stanno cercando di contrastarla. Certo fa impressione, in certi giorni, vedere i vasti spazi della GDO quasi vuoti. Mentre centinaia di furgoni sfrecciano nelle strade con prodotti da consegnare. E questo nel giro di pochi anni. Furgoni, motorini del food delivery... e monopattini... sono uno dei segni più evidenti della trasformazione del mondo. Rimane "costante" il fatto che un vino con prezzi ELEVATI(e in certi casi assurdi) va "COSTRUITO" non soltanto in campagna e in cantina ma anche con le vecchie e nuove tecniche della RETORICA.
RispondiSancho P
circa 4 anni fa - LinkLa prima volta che ho comprato Gravner è stato al supermercato (Carrefour/Auchan a Roma neanche mi ricordo). Bottiglia in bella mostra, assieme al Tignanello, e a qualche spirito mediamente pregiato.) Il denaro muove il mondo, le ideologie servono ad ammantare di belle intenzioni l'interesse. Scandalizzarsi è da ingenui .
RispondiVinogodi
circa 4 anni fa - Link...fare il vino e impresa " per passione" è quanto di più cretino abbia mai sentito in vita mia. Quelli che ho conosciuto che ci hanno provato sull' onda emotiva sono falliti. Non per questo non ci si può appassionare al proprio lavoro, anzi. Il fine dell' impresa è fare profitto. Poi c' è un aspetto sociale che eleva lo spirito dell' imprenditore. Ma senza profitto l'impresa è destinata a morire. Le cantine, in quanto impresa, non sono diverse. Perché stupirsi se differenziano il canale di distribuzione? Avranno fatto una analisi di " costo beneficio" altrimenti sono dei pirla...
RispondiSancho P
circa 4 anni fa - LinkAppunto.
RispondiAngelo
circa 4 anni fa - LinkMeglio in GDO che su tannico o bernabei al prezzo di costo. E ve lo dico da Enotecaro di Città
Rispondibevo_eno
circa 4 anni fa - Linktannico ha i prezzi piu alti che si siano mai visti, sui gin ti carica 10 15€ senza battere ciglio
RispondiAngelo
circa 4 anni fa - LinkMeglio in GDO, anche a prezzo basso, che su tannico o bernabei al prezzo di costo....
RispondiFerretti
circa 4 anni fa - LinkIntravino grazie per un pezzo inutile, spocchioso e che denota la totale non conoscenza di cosa succede nel mondo. Scendete dal pero.
RispondiMatteo Martinelli
circa 4 anni fa - LinkLa piacevole degustazione conversazione che ho avuto con un vigneron della zona ha avuto, nel finale, questo sviluppo: recupero di vigneti semi scomparsi, la biodiversità, la natura padrona durante il lock down, gli insetti e le malattie sempre più agguerrite contro l'agricoltura (e non solo direi), Greta "la nostra coscienza vivente", la globalizzazione, l'omologazione e la GDO. Sono convinto che, forte dei suoi ideali, se vedesse una delle sue bottiglie sullo scaffale della Coop vicino al Sassicaia, si sentirebbe tradito e incolpevolmente colpevole. Credo che lo stesso valga per Joly, peccato, mi sarebbe piaciuto di più figurarmelo come un francese snob e arrogante come tanti altri.
RispondiMaurizio
circa 4 anni fa - LinkChe c'entra Sassicaia in tutto questo?
RispondiMatteo Martinelli
circa 4 anni fa - LinkLo avevo, erroneamente, portato come esempio in un commento precedente.
RispondiRolando
circa 4 anni fa - LinkLa GDO vende sia bottiglie di un certo livello (Tignanello, appunto, come detto da qualcuno) che il bag in box da 2,5 litri. Si chiama GDO per questo. Alcuni produttori non vorrebbero vedere i loro vini nel supermercato perché questo li accomuna, nel sentimento popolare, ai vini da poco prezzo. Solo una questione di immagine, insomma. Per la conservazione, mi preoccuperei più del trasporto che non dello stoccaggio sullo scaffale. E la vicenda la dice anche lunga sul controllo che hanno i produttori delle loro bottiglie, i loro clienti non sono chi si beve il loro vino ma i distributori. Poi se Joly ha fatto il comunicato perché dispiaciuto davvero oppure è solo una posa, questo lo sa solo lui.
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