Riccardo Cotarella, Massimo D’Alema e Bruno Vespa insieme. Non vedete l’ora di perderveli?
di Alessandro MorichettiLa presentazione milanese dei vini senza solfiti del Wine Research Team è stato un evento imperdibile, ma dove accidenti ero io? C’erano tra gli altri Massimo D’Alema e Bruno Vespa, due neo produttori di vino: beccarli nello screenshot insieme a Riccardo Cotarella fa di me “una persona subdola, con una certa qual tendenza alla meschinità” (cit.).
A guidare le danze, il presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Antonello Maietta e il delegato milanese Hosam Eldin Abou Eleyoun, per gli amici Lino.
Avvertenza: per la realizzazione del video sotto non sono stati molestati animali ma prima di commentare è D’OBBLIGO arrivare al minuto 7:19. Vorrete mica perdervi le perle di Massimino Baffo D’Oro, mr 40.000 bottiglie?
Dopo la passerella romana in quota Bibenda, ora l’assalto a Milano. Prossima presentazione a Waterloo?
[Crediti: Porthos]
14 Commenti
nicola
circa 10 anni fa - Link"questo progetto dei vini senza solfiti aggiunti è nato con uno scopo molto più semplice di quello che poi si è rivelato, cioè di fare vini senza solfiti aggiunti". [ah, ecco].
RispondiJovica Todorovic (Teo)
circa 10 anni fa - LinkOMG. Tradotto vuol dire O Mio Dio. Ma sono il solo ad essere sconvolto. Eppure non sono più illibato da quel di. Un pezzo, sono anche generoso. Diciamo che lo stile sembra quello tristissimo della propaganda della fine del ventennio. La voce è triste, leziosa e profondamente accondiscendente. Se la bava potesse scendere dagli RVM sarebbe successo di sicuro. Sono sconvolto. Tra il vittimismo di D'Alema, le candide e sacrosante aspirazioni di Vespa, la lungimiranza commerciale di Cotarella e il candore con cui la Allegrini descrive il ruolo dell'AIS. Apperò questa mi mancava. Che tristezza il presidente AIS e Il delegato Lombardia. Ossequiosi e servizievoli. Una buona notizia c'è. E' ovvio che la solforosa non potrà più essere utilizzata come elemento qualificante il lavoro dei vignaioli. Io sono felice di questo. E' l'artigianalità, il rapporto quotidiano tra il vignaiolo, la sua terra e la vite che rendono unico l'assaggio. Non certo i metodi e le sottrazione o aggiunte decise a tavolino. Ipocrisia ipocrisia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi. Ti ritrovi con un cuore di paglia .... Appunto
RispondiEretico Enoico
circa 10 anni fa - LinkEreticamente io ero presente e più che raccontare di enopolitica ( per favore non ricominciate con l'epopea Ais fu Roma,Maiettismi e Vespismi) posso raccontare di degustazioni ed imbarazzi enoici. Il filo conduttore e comune denominatore e' anche stato il limite della quasi totalità dei vini proposti . La sensazione era come se il demiurgo Cotarella avesse precettato le cantine presenti e queste avessero tirato fuori bottiglie " solfiti free" prematuramente.Molti produttori pur presentando il loro vino affermavano che si trattava di anteprime per il Vinitaly ( alcuni non inseriti nei cataloghi ufficiali delle aziende) e tranne rari esempi la maggior parte dei vini era ingiudicabile perché giovane se non immaturo ( aglianici su tutti),Barbera giovani addomesticate da nuovisse barrique che alla cieca sarebbero sembrate bombe zinfaldesche californiane...etc .Poche ,ovviamente per me,le note interessanti tra cui dei metodo classico di autoctoni ( falanghina su tutti) e la corvina in purezza di Allegrini senza appunto solfiti aggiunti ( per ammissione della figlia un esperimento pro Vinitaly e in armonia con il Cotarella enologo dei possedimenti della famiglia in Toscana). Mi asterrei sul vino dal nome francese ,uvaggio francese e spremuta di legno alla vaniglia umbra di D'Alema perché non sono in grado di capirlo io e me ne scuso. In sostanza il Wine Team e' un altro fendente dell'industria enologica al sempre più crescente movimento( movimenti) del vino "al naturale", il consumatore meno attento viene ammaliato da questo tipo di messaggi che sembrano portare genuinità salubre da accoppiare magari ad uve " in conversione biologica" ...poco importa che poi lo stato dell'arte tecnologico chimica ( lecita) enologica venga adottato . Un plauso ad AIS Milano ed il suo appassionato Hosam perché non e' vero che in questa delegazione ci si prostra aprioristicamente a certi " protagonisti" ma è' invece vero che si tenta di formare una capacità critica individuale ai propri associati ( ricordiamoci che gli associati sono i veri protagonisti in questa sede) .La settimana prima ,gratuitamente, era presente "Vini Veri" nello stesso salone AIS Milano ed a seguire pochi giorni dopo altri produttori naturali ( es Zidarich) in una rassegna Friulana .Da romano ci tengo a dire che la delegazione milanese sta facendo grossi sforzi per esorcizzare la monovisione commerciale del mondo del vino...l'unico bus organizzato nella settimana del vino dalla delegazione milanese sarà diretto a Vini Veri e non al Vinitaly e il nome di Joly nei corsi sommelier milanesi e' più citato di qualche conte toscano.Aiutiamo il cambiamento Sante'
Rispondicarolain cats
circa 10 anni fa - Linkah! baffo si è accorto che si fan debiti a far vino....
Rispondimaurizio gily
circa 10 anni fa - LinkEppure te l'avevo detto, Massimo, di tenerti la barca
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 10 anni fa - LinkOddio, altri due pensionati seppelliscono tutti i loro sudati risparmi nel vino! Eccenefosse uno che ce li ha mai ripresi!
Rispondibruno
circa 10 anni fa - Link....chissà magari anche rilevando una cantina con l'aiuto di fondi europei.....non mi stupirei affattoo.....
Rispondimaurizio gily
circa 10 anni fa - LinkPoi sai che novità, si fanno da anni vini senza solfiti aggiunti, da quelli artigianali "alla provvidenza", che hanno i loro estimatori, a quelli che utilizzano tencnologie più o meno avanzate, ma comuqnue innocue, e qui ci sono almeno due progetti consolidati in Italia, Freewine a Esseoduefree, più diversi casi aziendali ed enologi in autonomia. Perciò Mister Cotarella, sorry, you are late at the party. Insomma è un po' come comunicare "abbiamo fatto la pagina facebook aziendale". Poi cerchiamo anche di non nuocere, con queste belle rimpatriate di pensionati d'oro, ai vini "con" i solfiti, che sono la stragrande maggioranza e non avvelenano nessuno.
RispondiFrancesco P
circa 10 anni fa - Linkreplica dell'evento tenutosi lo scorso anno a Roma... da non sottovalutare purtroppo... noi malati di vino rappresentiamo una fetta irrisoria del mercato.
Rispondibruno
circa 10 anni fa - LinkA mio parere nell'evento dell'anno scorso a Roma, per la maggior parte della bottiglie il valore dei tappi utilizzati era superiore a quello dei vini
RispondiLuca Miraglia
circa 10 anni fa - LinkEcco, tutto il concentrato di quanto non mi piace del mondo del vino!!
Rispondigiuseppebarretta
circa 10 anni fa - LinkIl nocciolo era chi doveva acchiapparsi l'evento, maietta o ricci, i solfiti non centrano una benemerita.
RispondiEnrico Zambon
circa 10 anni fa - LinkSperiamo che il Vapolicellese Meroni faccia a causa a Vespa e la vinca, per dio. Visto che deve aver registrato l'etichetta "Il Velluto" almeno 80 anni fa.
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