Ntsiki Biyela, che fa l’enologa in Sud Africa
di Elena Di LuigiNtsiki Biyela è la prima donna winemaker di colore del Sud Africa. Inizia la sua carriera nel 1998 con una borsa di studio in winemaking, pensata per promuovere la diversità sociale in certi settori lavorativi come ad esempio quello vinicolo. Per Ntsiki, che era cresciuta tra le colline di Zululand dove alcol è ancora oggi sinonimo di birra, si è trattato di un trampolino di lancio verso il titolo di South Africa’s Woman Winemaker che ha vinto nel 2009. Ntsiki Biyela è winemaker della cantina Stellekaya in Stellenbosch.
Il tuo primo ricordo in cantina?
Quando uno dei mie primi vini – Stellekaya Cape Cross 2004 – ha vinto la medaglia d’oro alla Michaelangelo International Wine Competition
Quando sei più felice come winemaker?
A pranzo o a cena con gente, bevendo uno dei miei vini; oppure a una degustazione osservando come parla il corpo di chi assaggia un mio vino.
Quale vino non fatto da te porteresti a una cena romantica?
The High Road Directors Reserve
Quale produttore o winemaker vivente ammiri di più e perchè?
Phillip Constandius per la sua passione come winemaker e per essere una persona con i piedi per terra.
Qual’è la cosa più costosa che tu abbia mai acquistato per il tuo lavoro?
Tutto in cantina è costoso, è difficile indicarne una sola.
La cosa a cui tieni di più in cantina?
La mia passione.
Se tu potessi scegliere un super potere, quale sarebbe?
Questa è difficile!
Cosa non ti piace del tuo lavoro?
La parte amministrativa ma va fatta anche quella.
Chi reciterebbe la tua parte in un film su di te?
Angela Basset
Qual’è il tuo profumo preferito?
Quello della terra calda appena bagnata dalla pioggia.
Hai mai detto a qualcuno “ben fatto” senza pensarlo veramente?
No
Se tu potessi tornare indietro quale annata vorresti rifare?
Nessuna perchè ognuna rappresenta una lezione e un percorso.
Come ti rilassi?
Leggo, guardo la TV e vedo amici.
Cosa consideri la tua più grande conquista?
Godersi la vita così com’è.
Cosa temi di più in cantina?
I lieviti Brettanomyces e l’acidità volatile
Quale varietà d’uva consideri sottovalutata?
Pinotage. Credo che ci sia voluto del tempo per capirla e per questo è stata messa su un piedistallo.
Quale canzone si dovrebbe ascoltare bevendo uno dei tuoi vini?
Una qualsiasi, quella che ognuno di noi ama e che ci accompagna nel nostro viaggio personale, così come fanno i miei vini.
Ci racconti una barzelletta sul vino?
Una che ho sentito una volta e che mi è piaciuta dice che “per ottenere una donna felice all’istante basta aggiungere vino”
8 Commenti
she-wolf redemption song
circa 11 anni fa - LinkCome sia il suo vino non lo so, ma l'amo "Quando sei più felice come winemaker? A pranzo o a cena con gente, bevendo uno dei miei vini; oppure a una degustazione osservando come parla il corpo di chi assaggia un mio vino." E ancora "Cosa temi di più in cantina? I lieviti Brettanomyces e l’acidità volatile"
Rispondisuslov
circa 11 anni fa - Link...... effettivamente quel richiamo al corpo e' una ventata di aria fresca ...... non il cervello e la parola ma il corpo. bene.
RispondiPietro
circa 11 anni fa - LinkQuesta ragazza trasuda spontaneità e sincerità, sia dalla foto che dall'intervista. Ora bisognerebbe assaggiare qualche suo vino... dove li troviamo?
RispondiSalva
circa 11 anni fa - LinkEhi she wolf, io una bottiglietta potrei riuscire a reperirla: ci proviamo?
Rispondishe-wolf curiosity killed the cat
circa 11 anni fa - LinkOh, sì, sudafrichiamoci!
Rispondisalva
circa 11 anni fa - LinkE comunque ...."la terra calda appena bagnata dalla pioggia" e "tutte le annate rappresentano" una lezione e un percorso, sono paradigmatici di questa figura sconosciuta ai più!!!
RispondiFederico
circa 11 anni fa - LinkDalla lettura io invece ne sono uscito con una sensazione di banalità. Non sembrava avesse molto da dire e non intendo come numero di parole usate. E quel poco che ha detto non mi ha emozionato o incuriosito per niente. Forse sarò io, sarà la mia giornata.
RispondiclaudioT
circa 11 anni fa - LinkQuoto!!! Intervista molto schietta quanto scarna, quansi asettica, poi se vogliamo scavare oltre le parole allora possimo costruire dei castelli con molto poco!!!
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