IndoVino | La rubrica “Mai più senza” del 2013
di Alessandro MorichettiSmaltito il 2 gennaio – “giorno più lungo per i wc italiani” (anonimo romano) – continua l’appuntamento con la degustazione in doppio cieco revisited, coperta per chi beve e pure per chi legge. Ottimo esercizio di analisi, speculazione e fedeltà agli appunti, d’ora in poi rubrica autonoma elucubrata da potenti agenzie di marketing: “IndoVino“.
Oggi si parla del mio 31 dicembre, iniziato con un maturo, giustamente asciutto e tondo Trento doc Giulio Ferrari 2001 e proseguito con un significativissimo Chablis 1er cru La Forest 2009 di Vincent Dauvissat: il degustatore meno allineato del gruppo ha identificato in “caprino fresco alle erbe di montagna” il descrittore agreste-aromatico-vegetale risolutivo del giorno.
Passando ai rossi, un viaggio in 3 vini del centro Italia ci ha fatto sorridere, riflettere e godere in pari misura. Chianti Classico Le Trame 2009 di Giovanna Morganti, Montepulciano d’Abruzzo 2006 di Valentini, Barricadiero 2010 di Aurora. 3 produttori uniti nel fine e distinti nei mezzi: Toscana, Abruzzo, Marche, sangiovese e montepulciano… Here we go.
1. rubino granato, riduzione che non molla e poi vira su ferro arrugginito, frutti di bosco, corbezzolo, olive e torrefazione. Bocca sciolta e fluida, piacevole, distesa e non graffiante, bel succo e rimandi che nel finale richiamano note di chiusura olfattiva non molto coinvolgenti. A bottiglia aperta, il rapporto con l’ossigeno contribuisce ad un andamento sinusoidale in cui fasi di maggior piacevolezza si alternano ad altre di più difficile interpretazione.
2. sella di cavallo, affumicatura e frutta rifermentata coprono un succo di grande presenza in cui purtroppo la velatura compromette una piacevolezza latente. Riassaggiato dopo ore presenta i medesimi rimandi e non si schioda da toni animali sin troppo prepotenti.
3. Rubino scuro, uva sultanina, alloro, eucalipto, spezie calde (curcuma, curry), ginepro, cassis, in bocca ha grinta e polpa, è molto presente, irradia di frutta il centro del palato e va dritto fino in fondo, cattura con una trama tesa e resistente. Vira poi lentamente su una ciliegia liquorosa che appaga e conquista.
Insomma, è bello o no IndoVino? Più ci penso e più mi piace, sarà un successo. Intanto, vediamo di accoppiare etichette e note di degustazione.
31 Commenti
marco
circa 11 anni fa - Linkdirei num 3 valentini ho bevuto qualcosa di meno recente (2001) ho avuto le stesse sensazioni le note animali personalmente le ho ritrovate nelle trame, anche se non mi trovo con l'affumicatura però potrebbe essere quello il barricadiero purtroppo non lo conosco :D
RispondiLuka B.
circa 11 anni fa - LinkMai bevuto un Valentini :( e nemmeno un Barricadiero. Le trame ce l'ho in cantina... Io direi: 1. Barricadiero 2. Le trame 3. Valentini - la descrizone mi sembra più apprioriata per un Montepulciano che per un Chianti classico. Ci ho preso??
RispondiFederico
circa 11 anni fa - LinkAnche se non posso dire di averli bevuti (solo 2 su 3 e di diverse annate), ci provo comunque. Anche perchè questo è IndoVino e bisogna provare a essere un ... IndoVino! Giusto no?! 1. Le trame 2. Valentini 3. Barricadiero
RispondiSalva
circa 11 anni fa - LinkAd occhio e croce, non avendo mai bevuto il terzo, mi sembrano nell'ordine del post: Le Boncie-Valentini-Aurora
Rispondisuslov
circa 11 anni fa - Linkallora ... 1. valentini perche' e' sempre sinusoidale e poi con quei descrittori ... 2. sella di cavallo quindi sangiovese quindi chianti classico 3. barricadiero per esclusione hovintoquacchecosa ??
RispondiPietro Palma
circa 11 anni fa - LinkQuoto suslov, sono d'accordo.
RispondiRossano Ferrazzano
circa 11 anni fa - LinkLa sella di cavallo non è Sangiovese, è brett. Quindi al limite potrebbe essere Valentini. Le Trame è quasi sempre ridotto da giovane, quindi al limite potrà dare un po' di altre puzzette, che spesso infatti ha, ma non la sella di cavallo. Peraltro il 2009 assaggiato un paio di volte mi è risultato fino ad ora una delle annate meno faticose e bisognose di pulizia degli ultimi due lustri, e certamente se ne viene fuori benissimo nel bicchiere, dandogli tempo. Certo, se gli assaggiatori avessero trovato una boccia particolarmente problematica, o il vino si fosse nel frattempo aggrovigliato su sè stesso, o più banalmente si fosse chiamata la sella di cavallo al posto di un poco di popo' del medesimo equino, potrebbe pure darsi. Certo è che il primo pare proprio Valentini, non tanto per le sinusoidi di problematico apprezzamento/estasiante coinvolgimento che pure gli sono proprie e quasi proverbiali, quanto per il resto del quadro olfattivo, che risulta sputato, olive (magari nere...), ferro e caffè in primis. Manca giusto il classicissimo cacao, non solo suo ma comune al Montepulciano bono at large. Il terzo, con l'uva sultanina e il carico di aromi da legno dichiarati sin nell'etichetta, dovrebbe proprio essere il Barricadiero. Ma come si diceva un tempo: "come dico sbaglio". Anche perché (non a caso, credo... ;-) ) si sono presi tre vini che, presi a coppie accoppiate dagli anelli di congiunzione del vitigno e dei problemi di varia alterità olfattiva, possono essere equivocati l'uno per l'altro, leggendoli, con una certa facilità.
RispondiAngelo D.
circa 11 anni fa - LinkQuando finisce "l'Eredità" e riprende "Intravino"? Daglie ragà, nun se ne po' più co' sti giochetti... :-)
Rispondimaurizio silvestri
circa 11 anni fa - Linknon so i vini ma l'acqua è nella bottiglia inconfondibile del trebbien di walter mattoni. oyes!
RispondiCarlo Cleri
circa 11 anni fa - LinkIl vignaiolo imbianchino ...sci oh!!! Io invece provo a indoAvvinare: Le Trame Valentini Aurora
Rispondiluigi
circa 11 anni fa - LinkOT provate ad indovinare anche con quale vino della cantina Colterenzio della linea Praedium hanno pasteggiato Renzi e Bersani quest'oggi... :-D http://www.corriere.it/politica/foto/01-2013/bersani-renzi/pranzo/bersani-renzi-pranzo-insieme-roma_786267e2-55b0-11e2-8f89-e98d49fa0bf1.shtml#8
RispondiMaurizio Valeriani
circa 11 anni fa - Linkper me l'ordine è: Le trame Barricadiero Valentini
RispondiRinaldo
circa 11 anni fa - LinkIl 3 mi pare Barricadiero.
RispondiAngelo D.
circa 11 anni fa - LinkOk, il Fantino suggerisce... 1. Valentini che è un sacco sinusoi... qualche cosa. 2. Giovanna Morganti, era il suo quel cavallo... 3. Barricadiero, che non ho mai bevuto ma per esclusione...
RispondiAlessandro Bocchetti
circa 11 anni fa - LinkCerto che essere appagati e conquistati dalla ciliegia liquorosa é molto marchigiano ;), la descrizione del 1 è terribilmente Valentini, anche se manca il cacao... Che ricordo netto, ma visto l'esecuzione in fasce ci può stare che sfugga, per cui l'ordine è fatto! :D Ciao A
Rispondigionni1979
circa 11 anni fa - LinkAd catzium, non conoscendo il marchigiano, direi anch'io come Suslov...
RispondiGiovanni Petriliggieri
circa 11 anni fa - LinkPosso azzardare solo per Le Trame e dico il n.1. La soluzione del quesito sarà sul prossimo numero oppure a pag.46?
RispondiStefano Menti
circa 11 anni fa - LinkLe Trame è molto buono. Consiglio anche il 5 sempre di Le Boncie. Molto buono e ad un prezzo quasi popolare.
RispondiAlessandro Morichetti
circa 11 anni fa - LinkSoluzione dell'enigma. L'ordine corretto dei vini, azzeccato da molti, era: 1) Valentini 2) Morganti 3) Aurora. Abbiamo atteso oltre 24 ore per controllare l'evoluzione nel bicchiere e le note di degustazione ne hanno tenuto conto. Con felicità e una punta di affetto ho ritrovato un Barricadiero in forma smagliante, carnoso e dettagliato ma scorrevole e ad un prezzo a dir poco speciale, in enoteca all'incirca sui 20 euro: esemplare di montepulciano di altissimo spessore. Abbiamo scelto 3 vini di grandi produttori, molto significativi e amati, per vedere cosa sarebbe uscito da un assaggio misto coperto. Nelle note non abbiamo "massaggiato" o addomesticato le considerazioni ma trascritto il meglio di quello che la degustazione ci ha offerto. Sontuoso il Barricadiero, interlocutorio il Montepulciano di Valentini, faticoso il Chianti Classico di Giovanna Morganti (che spero di trovare al più presto in forma migliore come ravvisato da qualcuno).
Rispondisuslov
circa 11 anni fa - Link... ho vintooooooooooooooo !!!
Rispondigp
circa 11 anni fa - LinkPeraltro nel Barricadiero il Montepulciano è solo i 3/4 della storia, il resto è Cabernet ("Souvignon" secondo la scheda aziendale) e Merlot, vitigni probabilmente scelti per "parlare" con la barrique più facilmente di quanto di solito riesca a fare il Montepulciano. Il "sotto spirito" potrebbe anche essere dovuto alla quota limitata dei vigneti (150 m. dichiarati), che in particolare nelle ultime calde estati qualche problema di surmaturazione delle uve l'avrà dato.
Rispondigp
circa 11 anni fa - Link(oops, questo commento doveva finire sotto il successivo, non non qui appeso...)
RispondiVignadelmar
circa 11 anni fa - LinkVeramente il montepulciano con la barrique ci parla benissimo: Kurni ! . Ciao
Rispondigp
circa 11 anni fa - LinkNon a caso ho detto "di solito", il marchigiano Kurni è tutto fuorché un ordinario vino a base di uva Montepulciano.
RispondiVignadelmar
circa 11 anni fa - LinkAllora, caro gp, fra i vini marchigiani, non ordinari a base di montepulciano, passati in barrique, dovresti mettere anche i Decebalo ed il Traiano di Silvano Strologo. La verità è che la tua generalizzazione circa il montepulciano che dialogherebbe meno facilmente con la barrique rispetto ad altri vitigni da te citati, è destituita di fondamento ed è chiaramente frutto di una tua prevenzione ideologica. Il montepulciano potenzialmente dialoga magnificamente con la barrique, dipende chi lo vinifica e da quale barrique viene usata. Il resto sono slogan. . Ciao
Rispondigp
circa 11 anni fa - LinkBeh complimenti, ci hai messo un giorno per tirare fuori uno striminzito elenco di due vini... Diciamo che a riprova dell'attitudine al dialogo tra vitigni bordolesi e botti piccole c'è un posticino con una storia secolare chiamato Bordeaux, a riprova di una pari attitudine da parte del Montepulciano non c'è nulla di lontanamente comparabile, com'è d'altronde naturale. Che il Montepulciano dialoghi "benissimo" o addirittura "magnificamente" con la barrique è tutto da dimostrare: questi superlativi fuori luogo non saranno mica segno di "prevenzione ideologica"?
RispondiVignadelmar
circa 11 anni fa - LinkInoltre c'è un altra piccola Aziendina dove il montepulciano si esprime abbastanza bene nelle barrique: Masciarelli. Certo è un piccolo produttore, marginale e non è nelle Marche ma in Abruzzo.... Comunque se la tesi che porti avanti è che il Montepulciano, rispetto a quanto succede a Bordeaux con cabernet e merlot, dialoghi meno bene, puoi dormire sonni tranquilli, hai ragione, ma ti piace vincere facile. Io però sostengo che non sia affatto vero che il montepulciano dialoghi male con la barrique e non è certo l'affiatamento dei bordolesi a Bordeaux che mi farà cambiare idea. . Ciao
RispondiAlessandro Bocchetti
circa 11 anni fa - LinkAppunto! Daje... Amo molto i vini di aurora, il semplice rosso PICENO è una delizia... Anche il barricadiero lo ricordo smagliante quest'anno... Però la ciliegia sottospirito, ripeto, che non è un bel marcatore per il Montepulciano, il vitigno ha bisogno di profumi, nervosismo, una mano ad alleggerire. La concentrazione alcolica e l'estrazione non sono mai positivi per questo grande rosso... Almeno dalla mia modesta esperienza ;) Ciao A
RispondiNiccolò
circa 11 anni fa - LinkIncredibile la bozza di Giovanna Morganti. Io ne ho bevuta una tre settimane fa, stesso anno, e ho trovato un vino ghiottissimo, elegante, quasi troppo facile per quanto si lasciava bere. Forse è vero dunque che il Le Trame ha questa variabilità si cui tanto si parla e che è una grande sfiga pe Giovanna, perchè a questo punto non v'è dubbio che il problema non sia di vinificazione, ma proprio di congiunture microbiche sfortunate.
RispondiPierpaolo
circa 11 anni fa - LinkDal 2010 Barricadiero è dichiarato montepulciano in purezza.
Rispondigp
circa 11 anni fa - LinkIn effetti il sito dell'azienda trae in inganno, perchè la videata relativa a questo vino dà la composizione che ho riferito sopra, mentre cliccando su "annata disponibile" appare una scheda tecnica relativa al 2009 (quindi la penultima annata) che recita: 95% Montepulciano, il resto Cabernet. Peraltro i parametri tecnici relativi al 2009 evidenziano la surmaturazione a cui accennavo: ben 14,65° il grado alcolico, accompagnato da un PH decisamente alto (3,88).
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