Vino Nobile di Montepulciano 2022: le annate 2019 e 2018 a confronto

Vino Nobile di Montepulciano 2022: le annate 2019 e 2018 a confronto

di Andrea Gori

Tutti in Fortezza Medicea a Montepulciano per un bellissimo prologo delle anteprime toscane con cena firmata Gaetano “Arnolfo” Trovato. Oltre alla cena, il Consorzio ha mostrato tanta vitalità con uno sforzo organizzativo importante. Negli ultimi anni, la pandemia ha colpito forte un territorio così vocato per l’enoturismo, ma nel frattempo qui sono andati avanti riuscendo ad ottenere ottimi risultati in settori contigui.

È stato redatto un bilancio di sostenibilità che certifica tutta la DOCG su sicurezza e qualità del lavoro e non solo quindi per rispetto dell’ambiente, un cambio di mentalità importante e rivolto al futuro con tutti i crismi. Il disciplinare è stato cambiato in tre punti, ovvero la dizione “Toscana” in etichetta, per distinguere da omonimi di altre regioni (e questo forse ha contribuito ad un bell’aumento delle vendite).

Altra modifica sui vini sfusi, commercializzati ora tra produttori e imbottigliatori non più come “atto a divenire” ma come “Nobile DOCG”, ponendo attenzione quindi a flussi poco chiari e a tagli che indebolivano la qualità. Terza variazione, quella sulle sottozone, qui chiamate “Pievi”, che nel 2021 sono state già implementate in quasi il 50% delle aziende, ovvero 41 realtà.

Quelle che abbiamo assaggiato ci permettono finalmente di avere un quadro chiaro delle varie sottozone, perché eliminano la grande differenza varietale dei Nobile puntando sempre più sul sangiovese 100%. Nello bottiglie prosegue la crescita lenta in termini qualitativi, con una 2019 che era decisamente promettente ma è stata in parte rovinata da caldo e siccità che qui hanno colpito molto duro.

Rispetto ad altre zone toscane, i vignaioli sembrano in leggero ritardo nell’offrire contromisure efficaci contro il grado alcolico e la maturità tannica ma nei migliori casi equilibrio ed eleganza non mancano di certo. E fa molto piacere registrare l’esordio ai vertici di alcune realtà come Guidotti e la conferma di nuove stelle del territorio ovvero Il Molinaccio, entrambi non a caso dalla zona di Cervognano, decisamente la più in forma del comparto poliziano.

La 2018 al contrario era una annata meno quotata ma alla distanza, grazie forse anche alle uscite ritardate, è piaciuta non poco. Risultano però evidenti alcune idee poco chiare, dove legno e concentrazione eccessiva di frutto portano in alcuni casi ad esiti non elegantissimi.

 

contucci montepulciano

 

Nobile di Montepulciano 2019

Boscarelli
Ricco, definito, polposo e ben fruttato, sorso di visciole appena ematico, bello il finale con tannino che guida il sorso benissimo e con costanza. 92

Fattoria Svetoni
Lieve smalto poi amarene prugne e visciole, sorso con tabacco anice e confetto, finale di discreta lunghezza. 87

Icario
Potenza e struttura, frutta candita e spezia, sorso con tannino molto in evidenza. 85

Le Bertille
Vinoso e pepato, olive e macchia mediterranea, sorso pulito e netto con una bella progressione. 90

Poliziano
Imponente ma gustoso, floreale di viole e mallo di noce, ribes rosso e zenzero, bel ritmo tannico al sorso. 92

Tenuta Tre Rose Santa Caterina
Arancio rosso, lamponi e mirtilli, struttura e salinità, ritmo gustoso e saporito al palato, bel finale di soddisfazione. 90

Vecchia Cantina di Montepulciano
Ematico e con tratto selvatico appena accennato, ciliegie e mon cheri, pepe nero e spezia ben dosata, sorso di bella piacevolezza. 87

Gattavecchi
Deciso e carnoso, olive e mammole, prugne secche e ginepro, sorso con tannino molto evidente, lunghezza discreta. 86

La Ciarlana
Acceso floreale, lavanda ed elicriso, note calde fruttate ma sempre con riserva di freschezza balsamica, sorso con bel ritmo e dinamica. 91

Tenuta di Poggio Uliveto
Maturone e ricco, pepe nero e menta, ricco e suadente, sorso con forza poco trattenuta. 84

Antico Colle
Sottile e delicato, floreale e erbe di campo, sorso semplice ma piacevole. 88

Dei
Frutto ricco e deciso, visciole amarene e mela rossa, ribes rosso, sorso con spezia e note appena balsamiche, tabacco e oliva, sorso di bella compattezza. 90

Il Molinaccio La Spinosa
Frutto pepe noci, amararene e cassis, sorso deciso con bella trama tannica e finezza rimarchevole. 92

Le Bèrne
Ricco e polposo, ciliegia fresca, ribes rosso, lamponi e resine, grande pulizia e nitore, tannino preciso e tanta “pancia” golosa sempre su binari dell’eleganza. 92

Tenuta di Gracciano della Seta
Finezza e setosità già al naso, daphne e ibisco, ribes nero e prugna, sorso accattivante e di bella piacevolezza. 91

Tenuta Valdipiatta
Salino e solare, frutto di ricchezza e potenza, si espande bene al palato rimanendo ben teso e succoso. 90

Bindella “Bindella”
Intenso e roccioso, polpa di ribes, cassis e resine, sorso bello definito muscolare ma flessuoso. 90

Fattoria del Cerro Silineo
Ricco e mediterraneo, elicriso e ginepro, rosmarino e amarene, bocca importante e ricchissima, anche un poco eccessivo. 87

Vecchia Cantina di Montepulciano Redi Argo
Viola e rose, incenso e mirto, toni più caldi al palato dove il frutto è decisamente importante con tannino arcigno. 86

De’ Ricci
Lezioso ma piacevole, viola candita e arancio rosso, trama tannica di piacevolezza notevole. 90

Fattoria della Talosa Alboreto
Maturone e ricchissimo, confettura di prugne e resine, bella polpa e scorrevolezza al palato meno imballato del naso con bel finale balsamico. 89

Manvi Anya
Delicato e trasparente, naso di rose e mandarino, vinoso e piacevole il sorso con bei ritorni di marasche e pepe nero, tannino piacevolmente ricco. 90

La Braccesca
More di rovo e fragole in confettura, acceso e ricco, sorso semplice ma efficace. 88

molinaccio montepulciano

 

Nobile di Montepulciano Selezione 2019

Bindella I Quadri
Bell’affresco di succulenza, mallo di noce, macchia mediterranea e cassis, sorso di importanza e fittezza, condotto e supportato da acidità e tannino giusti. 91

Tenuta Valdipiatta Vigna d’Alfiero
Pesca e succo di albicocca, arancio rosso e prugne, erbe aromatiche e lavanda e spigo, sorso di sostanza e fittezza notevoli, tannino con tracce un poco asciutte. 88

Poggio alla Sala Parceto
Erbe aromatiche, zenzero e menta, amarene , pepe nero, sorso di bella importanza e dinamica, ben animato dal tannino e acidità ben presente. 89

Lunadoro Pagliareto
Naso affrescato e damascato, rimandi balsamici e pepati, visciole e lato ematico piacevole, sorso di polpa e resine, tannino bizzoso ma che si fa molto ben ricordare. 90

 

Nobile di Montepulciano Riserva 2018

Le Bertille
Floreale squillante ricco e piacevole, rimandi speziati sia al naso che al palato, tannino croccante e saporito, ritmo e sostanza belle. 92

Tenuta di Gracciano della Seta
Rosmarino e amarena, squillante e piacevole anche al palato, elegante e bella finezza in annata favorevole a questo stile. 92

Carpineto
Susine in confettura, amarene, pepe nero, roccioso e solido, tannino importante e avvolgente, bella la sostanza e al finezza. 90

Boscarelli
Arancio rosso, susine, pepe nero e spezia, cardamomo e alloro, lunghezza fruttata supportata da tannino piacevolissimo e profondo. 93

Fattoria della Talosa
Dolce e confettura di frutta di bosco, pepe nero e decisone, sorso legno molto presente tra vaniglia e cocco, chiodi di garofano e ribes nero, opulento. 90

Tenuta Tre Rose Simposio
Solenne e speziato, bergamotto e amarena, sorso con bella trama e sottigliezza, finale lungo, piccante e nitido. 94

Priorino Robi
Ricco profondo e oscuro, legno e spezia, pepe nero e amarene in confettura molto tannico al palato. 86

Cantina del Giusto San Claudio II
Fragole in confettura, ribes nero e rosso, cassis e timo, salino il sorso con frutto ben disposto su trama tannica. 90

Le Bèrne
Mandorle amarene, carrube e resine, materia splendida che si muove al palato tra rimandi aromatici fitti e complessi , spezie e frutta in confettura. 93

La Braccesca Santa Pia
Tirato e ricco, frutta scura in confettura e tostature molto fitte, bocca molto serrata. 88

 

Vino Nobile di Montepulciano 2018

Godiolo
Ematico e roccioso, visciole senape e piccantezza assortita, sorso con bel frutto pepato, sandalo ed ebanisteria, sorso piacevole ma comunque molto ricco. 89

La Combàrbia
Floreale ricco, poutpourry, arancio rosso, ginepro, sorso di bella fittezza e correntezza, agilità bella. 90

Podere Casanova 2018
Fresco e lezioso, frutta di bosco, cannella e amarene, sorso di piacevolezza buona, tannino discreto con alcol che scappa un poco fuori da equilibrio ma complessivamente è di grande piacevolezza. 90

Villa S. Anna
Ribes rosso e pepe, amarene e solarità intensa, succulenza e sapidità, sorso un poco sottile. 87

Tiberini Podere le Caggiole
Intenso e floreale, melograno e fragole, sorso con spigoli e bella freschezza. 88

Croce di Febo
Rosa canina, lavanda mirto e macchia mediterranea, sorso spigliato, fresco, intenso e avvolgente, spinta ulteriore nel lungo finale sapido e ferroso. 92

Fassati Pasiteo
Ematico e fruttato, mela rossa e fragole, sorso di sostanza esile, piacevolmente fruttato il finale. 88

Il Macchione
Ricco e pepato, di sostanza ed energia, finezza tannica e rimandi speziati con lunghezza importante. 90

Montemercurio Messaggero
Amarene, pepe e zenzero, melograno, pesca e tabacco, bocca che spinge e disseta, sapidità piacevole e bellissima lunghezza. 92

Priorino Viola
Squillante, floreale puntuto di viola e rosa, poi fragole fresche e pepe, sorso piacevolmente piccante e dolce con tannino abbastanza preciso. 89

Canneto
Amarene e cassis, tabacco e cumino, sostanza di bella fittezza e piacevolezza, finale di frutta fresca molto bello. 91

D&D Il Massaro
Polpa ricca, cassis e more di rovo, tabacco e pepe, sorso e piacevolezza discrete. 88

Guidotti
Polpa bellissima, sostanza croccante, finale che accende bellissime sensazioni fruttate e speziate. 92

Metinella Burberosso
Visciole e rafano , energico e preciso, sostanza ematica e piccante, tannino piacevole. 90

Fanetti
Naso di frutta molto matura, vecchio stile vinoso e stuzzicante, bocca non finissima ma dinamica tutto sommato piacevole con pulizia e gusto discreto. 88

Cantina del Giusto Selezione Baradiero
Fragole, vaniglia e pepe nero, rosmarino e macchia, salino e saporito, dinamica al palato fresca e con il giusto tannino. 91

Lunadoro Selezione Granpagliareto
Frutta e umami, sottobosco fungino e miele di carrube, sorso con qualche pesantezza. 88

 

Vino Nobile di Montepulciano 2017

Palazzo Vecchio Maestro
Sottobosco, humus, note selvatiche ma piacevoli, sottigliezze e pepe al palato, bocca tonica. 88

Terra Antica
Maturità e frutto molto elevati, sorso di sostanza e dolcezza, note accese nel finale e balsamiche, tannino con qualche strappo. 87

Contucci
Serio e compassato, floreale ed ematico, sorso di compattezza, visciole e more di gelso, al sorso ha sbuffo alcolico ma recupera bene con tannino preciso e acidità ottima. 91

De’ Ricci Selezione Soraldo
Legno e dolcezza che coprono frutto ben maturo al naso, sorso un poco compresso su note dure ma buona complessità. 88

Svetoni Selezione La Croce
Ematico e sottile, liquirizia e olive, sandalo e cumino, sorso con nervosismo piacevole, elettricità e piacevolezza fruttata in tensione. 90

ICario Selezione Sansasìa
Prugne selvatiche albicocca e arancio rosso, sorso roccioso ma che privilegia eleganza su struttura, sorso di bella lunghezza e armonia. 92

Casa Vinicola Triacca Poderuccio
Frutto importante poi legno e spezia, arabescato e fitto il palato con chiusura serrata da tannino. 87

Contucci selezione Mulinvecchio
Ferroso, umorale, fascinoso, sorso tellurico che coinvolge e soddisfa, rimandi agrumati e pepati, ampio e solenne, elegante e signorile ma che si sa buttare nella mischia. 93

Dei Riserva Bossona
Ampio e succoso, rivoli agrumati e tanta spezia, bocca con bel tannino soffuso e ricco, sorso piacevole con nota legnosa un po’ insistita ma che regge benissimo la situazione con bella acidità. 91

Fattoria del Cerro Riserva
Visciole, pepe e resine, intensità e struttura sopra le righe che accorciano il sorso. 88

Canneto Riserva
Visciole, carrube e tanto frutto, intensità e carnalità, sorso importante e ricco, non finissim.o 87

 

Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016

Palazzo Vecchio Riserva
Lamponi in confettura e visciole, pepe e resine, sorso di bella ricchezza e nitore, tannino fitto e piacevole su bellissimo estratto. 90
Vino Nobile di Montepulciano 2015

Carpineto Selezione Poggio Sant’Enrico
Ampio maturo, floreale di viola candita e rose, senape e miele di castagno, sorso di bella sostanza e piccantezza diffusa, ancora da evolversi ma mostra grandi potenzialità. 91

Montemercurio Damo
Deciso e sontuoso, composito, sfaccettato e ricco di rimandi a frutta matura e lato speziato esotico, ibisco, carrube, acqua di rose, bergamotto, aloe. Sorso pulsante, sferico e originale, materico ma sempre retto da nota acida instancabile. 94

contucci montepulciano

 

Tra i banchi in assaggio alcune gemme del territorio non presenti negli assaggi serviti, ovvero la gamma intera di Susanna Crociani, vini splendidi di eleganza spesso rarefatta, il Nocio di Boscarelli, e il Palazzo Contucci 2016 di Contucci, blend dei due cru Pietra Rossa e Molinvecchio che sfoggia eleganza dei grandi sangiovese di Toscana senza timore reverenziale nei confronti di nessuno.

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

9 Commenti

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AG

circa 2 anni fa - Link

Pòro Nobile neanche un commentino ino ino...

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Omikelet

circa 2 anni fa - Link

Non voglio sembrare ingeneroso o cattivo ma non trovo un motivo specifico, o un umore particolare, per bere un Nobile di Montepulciano in linea generale. Lo trovo il classico vaso di coccio tra due di acciaio (Brunello e Chianti). In un altra realtà geografica probabilmente sarebbe meglio valorizzato avendo meno concorrenza interna. Peraltro a inizio anno 2000 lo bevevo spesso e con piacere ( andavo di persona in diverse cantine) ma a posteriori era soprattutto merito delle belle zingarata che facevo in Val d’ Orcia. Comunque sarei curioso di assaggiare la novità delle Pievi.

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Andrea Gori

circa 2 anni fa - Link

Purtroppo spesso è così ma è una situazione figlia degli ultimi anni. Fino a venti anni fa il vaso di coccio era il Chianti Classico tra i Nobile e i Brunello poi gli investimenti delle aziende e dei consorzi hanno fatto una bella differenza. Ci sono poi le dimensioni aziendali che vedono il Nobile prodotto da cantine sociali per più della metà e un legame con mercati storici (come la Germania) che non aiutano chi vuole passare a vini di fascia più premium... Mettiamoci poi la poca coerenza e coesione dei produttori spesso in polemica tra loro e il consorzio e la frittata è fatta. LE Pievi potrebbero rappresentare una bella svolta , dal prossimo anno i tasting di INtravino dovrebbero riguardare anche questa tipologia quindi vedremo se sarà davvero un salto di qualità e di rispettabilità per questa denominazione che merita molto di più!

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Ventitreventitre'

circa 2 anni fa - Link

Contucci ad esempio è un vaso di platino...da il giro a tanti sangiovese di qualsivoglia denominazione... chapeau.

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Marco

circa 2 anni fa - Link

Ad allargare la frittata mettiamoci pure il discorso Nobile di Montepulciano/Montepulciano di Abruzzo che ha visto quest'ultimo vincitore, secondo me, nella stipula del "protocollo d'intesa" del 2012, dove si definisce nella forma la differenza tra i due vini ma non si fa nulla per spiegare al consumatore la differenza tra i due Montepulciano (e su questo gli abruzzesi ci marciano parecchio a scapito ovviamente del vino toscano). Credo che sia l'istituzione delle Pievi sia la possibilità di togliere la scritta "vino" in etichetta e, soprattutto, l'obbligatorietà della dicitura "Toscana" cerchi in qualche modo di riparare, nell'unico modo attualmente possibile, cioè internamente, i danni fatti da quell'accordo.

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1 come tanti

circa 2 anni fa - Link

L'Italia, trascinata a forza dagli Stati Uniti, è un paese sull'orlo della guerra, abbiamo un debito pubblico drammatico e milioni di persone costrette a vivere di reddito di cittadinanza o di pacchi alimentari forniti dalla Caritas, ma qui si fa organizzare il cenone per ben figurare con la stampa da un famoso ristorante stellato.. Un semplice catering fatto da una normale rosticceria evidentemente non bastava, meglio non rischiare di sbagliare.. Avrei apprezzato molto una maggiore sobrietà ma tant'è.. Non trovandomi in sintonia con queste scelte, purtroppo per ora non consumerò più questo vino anche se mi piace parecchio, magari in futuro potrò ripensarci e cambiare idea, staremo a vedere..

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Antonio C

circa 2 anni fa - Link

Ma è mai possibile che lei non perda occasione per polemizzare su qualsiasi post! Questo è un blog nel quale si parla di vino e ci si scambia esperienze di degustazione, ne abbiamo abbastanza della sua continua polemica a prescindere

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hakluyt

circa 2 anni fa - Link

Leggo un po' in ritardo il post ma qualcosa vorrei dire, non sul vino (ovviamente non ne ho le competenze) ma sull'autore. Non conosco Andrea Gori ma nella mia immaginazione lo vedo come Eta Beta; senza alcuna fatica (apparente) tira fuori dal suo gonnellino descrittori a iosa: elicrisi, umami, sorsi sferici, mieli di carrube, ritmi tannici e gustosi e saporiti, croccantezze sparse, tannini setosi e chi più ne ha più ne metta... Un personaggio da fumetto, insomma.

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Andrea Gori

circa 2 anni fa - Link

EtaBeta è fighissimo, lo prendo per un complimento! Poi se un giorno volesse andare oltre i profumi, ogni tanto scrivo anche cose più sensate...

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