Rosso Morellino | L’annata 2022 in Maremma tranquillizza. I nostri assaggi tra i Morellino di Scansano

Rosso Morellino | L’annata 2022 in Maremma tranquillizza. I nostri assaggi tra i Morellino di Scansano

di Andrea Gori

Chianti Lovers 2023 è stato il primo estensivo banco di assaggio per l’annata 2022 in Toscana, tanto temuta e spesso già condannata. In realtà il responso dei bicchieri, sia per il Chianti (che tratteremo in altri post) che per il Morellino di Scansano, i risvolti sono stati più che positivi, per lo meno se si guarda a questi vini dalla prospettiva della piacevolezza immediata.

L’annata 2022 è stata torrida e secca come mai prima fino a fine agosto poi alcune piogge hanno permesso per chi ha saputo aspettare di avere dinamica espressiva e vini dal gusto fruttato deciso ma sorprendentemente senza sovramaturazioni.

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Morellino di Scansano 2022

Alberto Motta
frutto pepe, liquirizia e olive, sorso fresco e vivace 87

Antonio Camillo
ciliegia menta e duroni, sorso sapido e incalzante, levigato e pimpante 89

Azienda Agricola Poggio Nibbiale
piccante sapido preciso e con ritmo tannico intrigante 85

Bruni lamponi e fragole, dolce e speziato, croccantezza e spessore non banale 88

Capua winery
succulenza e polposità, ritmo stuzzicante, bella presa di bocca 87

Fattoria di Magliano
pepe e menta più frutto molto deciso e carnoso, finale di bella prontezza e distensione 90

Fattoria Le Pupille
lamponi ciliegie e pepe, canfora e aneto, sorso carnoso con ritmo sinuoso 91

Fattoria Mantellassi
frutto e macchia mediterranea, cumino e rosa, sorso croccante e dinamico 90

La Selva
vinosità e intensità fruttata, floreale e spezia appena accennata, invitante 88

Le Rotaie
pimpante e fresco, semplice 84

Massi di Mandorlata Guicciardini
vinoso e ricco con sfumature speziate e sapide appena accennate 88

Morisfarms
levigato e preciso, vinoso e ampio, ricchezza e sapidità 89

Podere 414
vivo e ricco, lamponi, ribes rosso, iodato e macchia, bel sorso che appaga già 92

Podere Casina
fresco e sapido, iodio e lamponi, sorso non molto composto 83

Troncon Orizzonte
vinoso amarene e olive, sorso di buona fittezza 87

Poggio al Vento
strano e cupo, non molta agilità 83

Poggio Maestrino Spiaggiole
ampio solare, acceso di sole e mare, lamponi e fragole, agile il sorso 88

Rocca delle Marie Campo Maccione
vinoso ampio e croccante, bella mora e confettura di lamponi 87

Provveditore
pepe rosa e lamponi , fragole di bosco e aria di mare, sorso aspro 84

San Felo
cremoso polpa di prugne e mirtillo, ricco e denso già in ottima forma 91

Santa Lucia
incenso e alloro più lavanda poi frutto, ricco e complesso con tracce buone di legno a completare 90

Tenuta Pietramora Germile
lamponi ribes rosso e freschezza , riarso il tannino 84

Tenuta Val di Falco Loacker (problemi con il campione)

Terenzi
ricco e fresco, lamponi e ribes rosso, floreali ben espressa, lunghezza bella in prospettiva 90

Terre dell’Etruria
ampio fresco bel tono floreale e fruttato nitido, allunga bene 89

Val delle Rose Cecchi
pepe e visciole, mallo di noce e lieve menta, sorso che appaga e rilancia 90

Val di Toro Revisco
ricchezza frutto e carnosità, menta e sale, bel sorso 89

Vignaioli Morellno Roggiano
fresco e floreale, rosa e lavanda, tocco di mirto, sorso accattivante e preciso 87

Vignaioli Morellino Roggiano Bio
fragole e ribes nero, cumino e alloro, slancio che invita alla beva 88

Vignaioli Morellino Vignabenefizio
piacevolezza speziata e floreale, frutto senape menta e rocciosità affiorante, finale con tridimensionalità di beva 92

 

Morellino di Scansano Riserva 2020

La 2020 dei Morellino di Scansano Riserva mostra muscoli e strutture di tutto rispetto ma anche una capacità sempre maggiore delle aziende di gestire il legno senza alcune ingenuità del recente passato. Del resto, il Morellino è sempre stato considerato un vino piacevole e leggero da tutti i giorni e la versione Riserva dal punto di vista comunicativo pareva un controsenso. Invece, con i giusti accorgimenti (e un’annata dal bell’equilibrio come la 2020) si possono bere vini che uniscono la piacevolezza del sangiovese vista mare con la struttura e la complessità di un vino da attendere anche qualche anno.

Alberto Motta
speziato e presente, legno che invade la bocca, succoso e di buona lunghezza 88

Bruni
ficcante frutto nero, nitido e pulito, sorso di bella struttura e intensità 90

Col di Bacche Rovente
mediterraneo e caliente di frutto ma nella sua esuberanza non dimentica l’eleganza 90

Fattoria Le Pupille
lampone in confettura e tabacco, bel tono speziato e tostatura, finale di buon ritmo e precisione 88

Fattoria Mantellassi, Sentinelle
polpa frutto e una certa seriosità carnale, tannino fine e di bella setosità 91

La Selva, Colli dell’Uccellina
ampiezza aromatica importante ed eleganza raffinata del quadro degli aromi, stuzzicante e piacevolissimo il finale 92

Morisfarms, Moris
carica di mare e sole, campo di fiori e grano, sottobosco lieve, frutto un poco arido 88

Santa Lucia, Torre del Moro
dolcezza struggente, frutto in confettura, bella estrazione con qualche pesantezza legnosa 89

Terenzi Madrechiesa
lamponi in confettura, mallo di noce e cumino, mallo di noce alloro e mirto, sorso di agilità e fittezza, lunghezza e stilso 93

Val delle Rose Cecchi Poggio al Leone
dolcezza e piacere, animosità e struttura, sorso importante ma si ferma ad un passo dalla pesantezza 90

Val di Toro Revisco
deciso e intenso, fitto di rimandi carnosi e mediterranei, piacevolezza fruttata e brillantezza di tostature 90

Vignaioli del Morellino
tostatura e intensità balsamica, caramello e sottobosco, amarena, sorso di media complessità, piglio gastronomico che stimola 88

Vignaioli del Morellino, Sicomoro
piacevolmente complesso e sfumato, tannino dolce e ben presente, elegante e scandito nelle sue curve 90

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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