Non siamo pronti per l’abbinamento cocacola/cucina italiana, specie se lo chef è Simone Rugiati
di Antonio TomacelliL’abbinamento coca/cozze giuro che l’ho provato e ho dato di stomaco per due giorni. Non andò meglio con le orecchiette e cime di rapa, il cui deciso sapore amarognolo fu seppellito da una coltre di zucchero, né posso dire mi abbia mai soddisfatto l’accoppiata torcinelli/Cocacola: per le delicate interiora di agnello alla brace, ammettiamolo, servono tutt’altre bollicine. Insomma, la bibita americana è come lo chef-per-insufficienza-di-prove Simone Rugiati: che c’azzecca con la cucina italiana? Niente, ovviamente, ma il marketing è de’ coccio e, ostinatamente, vuole convincerci del contrario. I nuovi spot aziendali, ad esempio, apparecchiano tavola nelle piazze italiane e la prima a subire le prodezze di Rugiati è Napoli. Seguiranno altre vittime? Al momento non sappiamo ma un consiglio ci permettiamo di girarlo ai prodi pubblicitari del colosso ammeregano: lasciateci perdere, innaffiare di Cocacola le nostre tagliatelle, gli spaghetti con le vongole, il risotto ai porcini, la coda alla vaccinara, la pasta e fascioli e l’abbacchio a scottadito è un crimine contro l’umanità previsto dalla Convenzione di Ginevra.
A noi italiani piace da sempre pasteggiare a vino che, pur nella temibile versione frizzantino/amabile, abbiniamo felicemente alla pasta al forno di mammà. Ma poi dico io: avete mai visto un nonno italiano che porge al nipotino un bicchiere con due dita di coca annacquata? Mi volete distruggere l’icona massima dello svezzamento alcolico?
Insomma, convincetevi: l’abbinamento Cocacola/Cucina Italiana non fa per noi e se ci riprovate scateno i nostri lettori, gente dura che nella vita ha provato di tutto. Anzi, lo chiedo subito: qual è l’abbinamento vino/cibo della vita, la madeleinette che vi fa piangere come vitelli al solo ricordo?
30 Commenti
Simone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkUn poveretto.
Rispondimaurizio fava
circa 12 anni fa - Linkci dovrebbe essere un limite anche alle marchette, ma che ci volete fare... dopo gli chef che usavano il dado da brodo-glutammato, il tavernello e i cossanesi che facevano la reclame al buon vino disalcolato di barolo... che sarà mai un rugiati da Atlanta? Quello che questi signori non sanno è che la "orrenda bevanda gassata" (ipse dixit!) viene usata dai veri amanti della buona cucina italiana solo in rare occasioni, quando è indispensabile un gran rutto liberatorio...
Rispondivaleria
circa 12 anni fa - Linkben detto
RispondiGiusepponi Mauro
circa 12 anni fa - LinkCosa si fa x il ''dio denaro''!!!!!...che schifo
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkMa da quando hanno permesso l'uso alimentare di quel liquido per levare la ruggine al ferraccio?
RispondiNelle Nuvole
circa 12 anni fa - LinkPer bere la coca-cola non c'è bisogno di bicchieri, un bel risparmio. Il bicchiere si usa quando alla bevanda si accompagnano cubettoni di ghiaccio. Così il crimine è doppio. Voi fate gli spiritosi, ma io ho il ricordo di autorevoli pluripremiati produttori italiani in trasferta che pasteggiavano a coca-cola. Lo facevano gratis, senza prestare il volto a marchette. E senza ruttare.
Rispondimaurizio fava
circa 12 anni fa - Linkinfatti ho scritto "veri amanti della buona cucina italiana", mica produttori di vino in trasferta... ;-)
Rispondipietro
circa 12 anni fa - LinkChe spot tremendo! Intento chiaro di espandere l'utilizzo della bevanda oltre al classico pizza e cola, noi scandalizziamoci per la marketta di Rugiati ma consoliamoci: non siamo in USA, la vedo dura che il messaggio sia digeribile, con rutto o meno.
RispondiFabrizio Giorgi
circa 12 anni fa - LinkC'è un errore nel titolo, Simone Rugiati non è e non è mai stato uno chef. Da quel che so quando ha frequentato le cucine di ristoranti l'ha fatto da stagista o da commis.
RispondiFabrizio Giorgi
circa 12 anni fa - LinkM'è partito l'invio. Volevo aggiungere che è un personaggio televisivo, vive di televisione e trovo naturale che faccia pubblicità come tutti i suoi colleghi, intendo quelli che vengono scelti dalle aziende e dalle agenzie. Buon per lui. Buona cochina fresca a tutti.
RispondiPaola
circa 12 anni fa - LinkE la domanda di Antonio? No, perché sparare sulla crocerossa è davvero troppo facile dunque mi asterrò dal dir qualcosa sullo spot e sul suo improbabile testimonial :-P Io ho un abbinamento semplice ed arduo al quale tengo molto, (sebbene non l'abbia mai ripetuto) ed è il seguente: pizza e Brunello di Montalcino (non ne ricordo né l'annata né la cantina), in sé forse nulla di trascendentale, ma è l'occasione che merita: maggio 2006, la sera in cui comunicai ai miei amici più cari che era appena finita una mia storia d'amore (e convivenza) durata 13 anni, loro si precipitarono da me, noncuranti del fatto che ci fossero i festeggiamenti di San Nicola (per chi conosce Bari sa che arrivare in zona lungomare è un'ardua impresa!). Riuscimmo a fendere la folla, scappare dal gran caos, comperare delle pizze al volo e andammo su alcuni scogli a mangiarle, stappando quella indimenticabile bottiglia che un mio carissimo amico (sapendo che non l'avevo mai bevuto!)aveva deciso di portare per "celebrare" il momento, con tanto di fuochi d'artificio in lontananza e quei sapori preziosi e consolatori come poco altro al mondo. Ecco, tutto qui. :-)
RispondiManilo
circa 12 anni fa - LinkAl peggio non c'è mai fine, ma vi è mai capitato di andare al ristorante con amici, magari ti prendi piatti tipo rigatoni con la pagliata,pappardelle al cinghiale,piatti che meritano di bere solo vino neanche l'acqua, magari dipende da chi c'è fra i commensali io mi posso adattare anche al vino della casa,giuro ma non sopporto chi te ordina la cocacola e anche l'aranciata. Con questa pubblicità sarà più difficile educare a mangiare bene.
RispondiMsimone
circa 12 anni fa - LinkSpero che in seguito alla decisione di fare da testimonial per la CocaCola non riceva una fatwa. Simone Rugiati è sostanzialmente un presentatore televisivo, non è percepito come un grande chef, un pò come Alessandro Borghese. Pertanto non mi preoccuperei per i possibili condizionamenti.
RispondiRoy
circa 12 anni fa - LinkQuesto abbinamento mi ricorda un Alessandro Borghese che markettava i quattro salti in padella :O Comunque penso che il ceto medio basso italiano pasteggia molto con la ruttocola....quindi ci sta.
Rispondigiorgio m
circa 12 anni fa - LinkRugiati... XXXXXXXXX! Essù, Giorgio, una battuta meno scontata... (A.T.)
Rispondigiorgio m
circa 12 anni fa - Linkil mio sogno è essere scontato, forse il pop è la mia cifra...
Rispondipostatore_occasionale
circa 12 anni fa - Linkl'abbinamento del ricordo (buono per il momento della vita ma gastronomicamente pessimo ) e' un pranzo dagli hare krsna, tutto vegetariano e molto buono, soprattutto i dolci. per motivi religiosi non servivano alcolici ma succo d'uva, un po' dolce ma niente di tragico finche' non l'ho bevuto insieme a un dessert di latte cagliato (sandesh mi pare...) non ho sputato solo per rispetto un abbinamento che mi ha positivamente colpito per l'elevata sinergia e la marcata trasformazione dei sapori originari e' invece quello tra il bianco malesan, mi pare chardonnay (non uno di pregio, quello economico del supermercato) assieme alla mozzarella fritta (fette di fior di latte vaccino impanate con uova, pangrattato, timo e fritte in olio evo). purtroppo in questo caso il pasto l'ho consumato in un momento della vita non particolarmente esaltante
RispondiSilvia
circa 12 anni fa - Linksul povero Rugiati non sparo perché il tiro al piccione mi appare disumano. sulla cocacola nemmeno perché è partita persa. quindi la madeleine: porto ed un gran tocco di cioccolato con le nocciole, una sera d'inverno, con i piedi nudi nelle "sue" mani davanti al caminetto. bello spot anche questo, in effetti... p.s.: poi "lui" è ovviamente sparito, ma il ricordo è splendido.
RispondiAneles
circa 12 anni fa - LinkIo in questi commenti sento un'acidita' oltremisura, peccato, ci sarebbe tanto da fare per promuovere la cucina italiana anziché pensare a Rugiati e alla Coca cola...
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkSarebbe la prima cosa che dovresti dire allo stesso Rugiati invece che ai commentatori, non credi?
RispondiFrancesco Annibali
circa 12 anni fa - Linkrisling robusto con un filo di zucchero (alsazia, pfalz, wachau) - carbonara porto fruttato e freddo - frutta fresca porchetta - matelica dolcetto - resto del mondo nei sogni: risotto di Leveillé e Krug Collection vecchio di 30 anni (rutto libero)
RispondiOK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
circa 12 anni fa - LinkLa bevanda di bollicine americana C...C... può andare bene solo per un cibo Italiano :la pizza che in alternativa può essere accompagnata da una birra Italiana..per delle tantissime pietanze Italiane è quasi d'obbligo al 99% l'insuperabile e ineguagliabile Italico VINO Morando
Rispondiallievo divino
circa 12 anni fa - LinkTortelloni ripieni di foie gras e astice con salsa al porto-ribolla Gravner Billecart Salmon rosé e...non ricordo più cosa stavo mangiando perchè lei era così meravigliosa!
RispondiFrancesco Annibali
circa 12 anni fa - Linkquei tortelloni mi sembrano un piatto di arduo abbinamento (detto da uno che notoriamnte non ci capisce niente). La ribolla "concordava" (non credo), "reggeva" (ho dei dubbi) o "rimandava" (cosa che posso credere)?. Sono ccose diverse, prima o poi andranno approfondite
Rispondiallievo divino
circa 12 anni fa - LinkIl piatto era sicuramente difficilotto. L'unico aspetto di "concordanza" era a livello cromatico, in pratica una (piacevole) variazione intorno all'arancione. La ribolla camminava su un filo a 20 metri di altezza mentre il tortello le lanciava bordate di porto e foie gras...a mio parere la rebula ha "retto". Anzi sembra che, arrivata sulla pedana, abbia anche mostrato il dito medio al tortello smargiasso. Che carattere!
RispondiElena
circa 12 anni fa - LinkIl mio primo ricordo : panettone e moscato d'asti tanto indimenticabile che almeno a natale la tradizione va mantenuta.
RispondiclaudioT
circa 12 anni fa - LinkCaprese e CocaCola o Crostata di mele e Aranciata non sono male come abbinamento per contrasto da regola AIS...
Rispondimariateresa carlucci
circa 12 anni fa - Linkho visto di peggio! la mia madeleine resta invariata nel tempo: è il pancotto che preparava mia madre con il pane pugliese. Un capolavoro della cucina povera, difficilissimo da fare a regola d'arte. Per quanto riguarda l'abbinamento con il vino... ...ahimè, sono astemia totale!
Rispondiceedub
circa 12 anni fa - Linkquesti commenti sono talmente insopportabilmente snob che mi viene voglia di aprire una boccia di coca al pranzo di natale fatto cucinare da rugiati (e detto da uno che la coca la beve solo occasionalmente e la tv la guarda ben poco è tutto dire)
Rispondialcool duro
circa 12 anni fa - Linkcoca cola e spaghetti ketchup/olive. magia dei 15 anni altro ricordo è merenda salame e vinaccio rosso tagliato con seven up dopo una gita massacrante in valle d'aosta
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