In che percentuale il sommelier perfetto è un incrocio tra Antonio Albanese e Luca Gardini?
di Alessandro MorichettiVedere quello spettacolo d’uomo di Antonio Albanese ieri a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio è una roba che quasi ti riconcilia con la televisione. Genio puro: Alex Drastico, Epifanio, Perego o un altro dei suoi millemila personaggi fanno ridere anche i miei gatti. Per non parlare poi della spernacchiatura magistrale del sommelier. E ieri, colpo di scena: arriva Luca Gardini, campione del mondo di categoria, e parte la sfida.
Ora, guardate il video se ve lo siete perso e poi apro il sondaggio: in che percentuale il sommelier perfetto è un incrocio di Antonio Albanese e Luca Gardini? Io dico 60 e 40: Albanese ci mette autoironia, simpatia, irritualità, dialettica, spirito di osservazione e spontaneità, Gardini invece preparazione, tecnica ed esperienza. Ho vinto qualche cosa?
64 Commenti
kenray
circa 13 anni fa - Linksi. una querela
RispondiMirko
circa 13 anni fa - LinkHa confessato. Conosceva le risposte prima. E mentre versava il vino ha "sbirciato" l'etichetta. Ha cominciato a far vorticare il vino: niente aromi di apertura, impugnatura a clava... criticate Vera Bonanno e poi fate vedere ste cagate... Se quello è un sommelier (immaturo frugoletto ingenuo) io sono Madame Leroy.
RispondiLuca Amodeo
circa 13 anni fa - LinkDa quel poco che lo conosco, quell'immaturo frugoletto ingenuo ha sotto due palle così - per usare un francesismo. In più ha davanti a sé qualche decennio per migliorare ulteriormente: forse è questo che a molti dà fastidio. Senza contare che fra gli studi Rai di corso Sempione in Milano e il palermitano Nautoscopio rimane una impercettibile differenza...
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - LinkIvano Antonini, Nicola Bonera, Moreno Rossin, Roberto Gardini senior, che considero sommelier esemplari, hanno ben poco sia di uno che dell'altro... Questo detto con tutto il rispetto per Gardini jr. e con tutta la simpatia possibile per il geniale Antonio Albanese...
Rispondifalletto
circa 13 anni fa - LinkMi tocca essere d'accordo con Ziliani e accade raramente. Ho scritto tempo fa che la celebrazione di Luca GArdini è la prova che iul concorso di sommelier è una sciocchezza. E comunque è notoria la "mora" del Sangiovese... riesce ad identificare il Sangiovese dagli aromi di mora? Un mostro!
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - Linkio mi ricordo qualche Sangiovese di Montalcino dagli aromi di mora... Beh, erano quelli figli di una lettura molto personale e creativa del disciplinare del Brunello. Talmente personale che ha finito per interessare la Procura di Siena... :)
Rispondiag
circa 13 anni fa - LinkMah more e Sangiovese..... chissà che ne direbbe il Maestro?
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - Linkcome dice Paolo Conte "Il Maestro è nell’anima e dentro all’anima per sempre resterà"...
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkNon mi sembra che sia così "notoria" la mora nel sangiovese. Gli aromi di mora sono caratteristici del sagrantino, del montepulciano, non certo del sangiovese. A me sembra che il sangiovese sppia più di cliegia, violetta ed al limite prugna. Poi bisogna vedere dove è coltivato e se è a bacca piccola o grossa. Certamente non mi ricorda la mora.
RispondiMarco Lugli
circa 13 anni fa - LinkAlbenese è un genio.. Gardini molto bravo.. 50 e 50 dico !!!
Rispondifrancesco
circa 13 anni fa - LinkScherzando Bertoldo si confessava. Albanese tutta la vita. In giuria erano amici del padre ?
RispondiAngelo Di Costanzo
circa 13 anni fa - LinkDi sommelier che si rifanno ad Albanese ne ho conosciuti a frotte, che spasso! Su Luca già mi sono espresso, merita solo rispetto, tutto il resto, soprattutto le chiacchiere, sono fuffa...
RispondiRinaldo Marcaccio
circa 13 anni fa - LinkMorichetti provoca. Provocatore! ..e meno male che non ha titolato "sfida tra comici"!
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... si , anche mio figlio , Simone , 11 anni ed unico che sembra sulla via di appassionarsi quanto il padre , ha ritenuto il primo dei due il comico e si è scompisciato dal ridere dopola prima performance ... facendosi poi serio serio dopo che Albanese ha fatto il suo ...
Rispondiw la geografia
circa 13 anni fa - LinkMa il concorso non si è svolto a Santo Domingo? Da quando si trova in Sudamerica??? Bravo Mr Gardini sei il numero 1.
Rispondifranzrin
circa 13 anni fa - LinkUn piccolo clone ( mal riuscito ) costruito e voluto dal padre, una pena ! Quello le domande già le conosceva, lo ha confessato lui senza volerlo in diretta, che tristezza.
RispondiLuca Amodeo
circa 13 anni fa - LinkE tre! Che tristi siete, e quanto triste s'è fatto il nostro povero Paese, in cui le menzogne dei governanti son considerate simpatiche facezie, ma la battuta di un sommelier - in risposta a quella di un attor comico, per giunta - diventa una confessione...
RispondiLorma
circa 13 anni fa - LinkBravo!
RispondiMassimo Cattaneo
circa 13 anni fa - LinkCampione del mondo, campione d'Europa e campione di stile. E' proprio uno sport italico sparare sui propri miti. Tutti vorremmo avere un sommelier come Epifanio ma questo è un altro discorso..........W Luca e W l'Italia.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkebbasta con l'apologia del tastatore. a parte che molti di voi sono più sommelier di sto moccioso a parte che gira voce a milano che da cracco si spenda più in bevande che in pastoia (chissà perchè, magari il ragazzetto va a percentuale, e chiamalo pirla) e che molti clienti del nostro bistellato chef superganzo si siano lamentati non poco (28 eurini un calicino di Ferrari come aperitivo della casa) l'unico vero sommellier che vanta records mondiali e non tradice mai è questo: http://www.marketingjournal.it/wp-content/uploads/2010/11/chicco-doliva-libro.jpg
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 13 anni fa - LinkCaro Ken, rispondo solo a te perchè nella tua schiettezza sei uno dei pochi a non prendersi sul serio. Purtroppo si continua a mecolare impropriamente il lavoro di sommelier con l'abilità di degustatore. Certamente un buon naso è precausa imprescindibile per un sommelier ma non mi risulta che figure del calibro di Massimo Billetto, Alessandro Masnaghetti, Armando Castagno o similia abiano svolto la "mansione" del sommelier. Insomma, l'abilità del sommelier sta nel conoscere i vini (ed in effetti in qualunque concorso con un minimo di credibilità è richiesta la correzione di eventuali errori in una carta dei vini), conoscere alla perfezione le tecniche di servizio (scelta del calice giusto - e da Cracco non ce ne sono esattamente un paio di tipologie - temperatura di servizio, tecnica di decantazione e via dicorrendo), saper gestire la cantina facendola "girare" in modo regolare e cotante. In conclusione il cliente di un ristorante non sta là per ascoltare mezz'ora un meraviglioso oratore spiegargli la storia del Domaine Leroy, ma per essere consigliato in maniera sintetica ed esaustiva sul perchè prendere un Leroy piuttosto che un pincopallo borgognotto differente.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Link- modalità seria on - francesco concordo appieno, bravo. il sommelier innanzitutto è un manager. deve avere una visione completa e saper gestire un azienda nell'azienda, tra l'altro molto costosa. le sue scelte a volte affossano un ristorante se troppo azzardate. l'eloquenza alla andrea gori vanno bene solo per un mero scopo didattico e fanno tanto spettacolo. ma fini a se stesse. andrea son sicuro che sa gestire la sua cantina e non propina ai suoi clienti nulla di sconveniente oltre che saper indirizzare su vini che calibrano le portate. a prezzi corretti. il sommelier deve conoscere il vino la sua storia i suoi territori e i produttori. il fatto che sappia distinguere un chateau vattelapesca da un altro è, per me, un dettaglio inutile. deve convincermi, deve sapermi guidare e consigliare e comprendere anche se sono disposto o meno a spendere 400 euro per un mezzo litro. non servono i fenomeni che pur di venderti l'articolo costoso son disposti a tutto. dove vado io a mangiare chi mi consiglia non mi da mai fregature e se una bottiglia costa più del lecito diciamo + di 60/80 euro si avvicina con discrezione e mi avvisa. (poi fa nulla se anch'io spendo più di vino che di cibo, ma almeno sono consenziente) dettagli certo per questo i vado sempre in certi posti - modalità seria off
Rispondigianni.pasolini
circa 13 anni fa - Linkquante polemiche e cattiverie..ma a cosa serve tutto cio? ci sarà sempre uno più bravo dell'altro,l'importante è aver voglia di parlare di vino e,alle volte, sapersi affrontare le cose con un po di autoironia... buone bevute
RispondiFrancesco Annibali
circa 13 anni fa - LinkAlbanese è un grande, la sua parodia preziosa. Ma quando va di scena accanto a un sommelier vero il messaggio è molto diverso. Che peccato che nei canali che contano non si riesca a parlar di vino seriamente e senza polemiche. E che delusione Fazio. Sta diventando il Gianni Boncompagni della sx piccoloborghese
RispondiIlaria Bellantoni
circa 13 anni fa - LinkGardini ha un delizioso musetto da criceto. E fa ridere assai. Vai, Tony!
Rispondialessandro bocchetti
circa 13 anni fa - Linkboh, ma davvero pensate che questa "incessante litania dei ritrovamenti" faccia bene alla comunicazione del mondo del vino? Io credo che sia pressappoco come le comparsate televisive di Gavino Angius ai tempi dell'ulivo o quelle odierne de Max Dalema, ci fanno perdere centinaia di migliaia di voti a botta ;-) Il somelliere perfetto è quello che mi sa consigliare, ma non mi stanca di definizioni. Che mi sa indicare, ma non mi prosciuga il portafoglio. che mi sa raccontare, senza annoiarmi... Ma soprattutto che al momento giusto sappia fare benissimo una cosa: SCOMPARIRE! Se volete un nome, Beppe Palmieri... Un altro. Maurizio Paparello... un'altro ancora Mariani, la classe di una volta... Ciao A
Rispondiarmando trecaffé
circa 13 anni fa - Link@ Bocchetti.... Mauro Mattei: campione mondiale di tutto quello che i detto e in + se ne sta rintanato in un eremo di Modica "via dalla pazza folla (cit.)" in uno dei migliori ristoranti del mondo (e questo lo dico io)...
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - LinkArmà, aggiornati! Il nostro esimio Mattei si è trasferito ad Alba in un certo ristorantino dalle parti del Duomo... :-)
Rispondiarmando trecaffé
circa 13 anni fa - LinkCarto Antonio mi potresti segnalare - privatamente se preferisci - il posto dove s'è trasfertio il nostro esismio? Te ne sarei veramente grato... Ho in programma infatti un pellegrinaggio primaverile nelle terre del Barolo e mi farebbe veramente paicere fermarmi a salutarlo (oltre a bere qualcosa su sua indicazione)....Grazie, Armando
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkse passi in lambro-land fischia... un calice di bruscone non te lo nego sicuro
Rispondiantonio tomacelli
circa 13 anni fa - LinkMiii ci voleva tanto a capire? http://www.piazzaduomoalba.it/pagine/ita/idea/03_enrico_crippa.lasso Tiè :-)
Rispondiarmando trecaffé
circa 13 anni fa - Link~@Antonio, grazie, Armando
Rispondiarmando trecaffé
circa 13 anni fa - Link@Ken grazie Ken, per ora di Italia non se ne parla ma a febbario doivrei proprio passare in quel di Bologna...ti scrivo senz'altro... (io A D O R O il lambro)
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Link"adoro il lambro" ...mioddio.. e io ti faccio bere tutto quello prodotto da sorbara a parma cosi me lo levo dai coglioni:) - gianpaolo tu non leggere ok? fai finta di nulla, passa oltre...
Rispondigian paolo
circa 13 anni fa - Linkpuara eh Ken ...passa al lato oscuro del Lambro...sai che ti aspetto ..dormi preoccupato :) :) :)
RispondiAlessandro Bocchetti
circa 13 anni fa - LinkMauro lo conosco da tantissimo e lo apprezzo... Lo ricordo giovanissimo e già in pista da gusto, poi da noi alla città del gusto, tra l'altro faceva il servizio per le finali della guida, impeccabile. Ora sono curioso d ivederlo da Crippa, sono sicuro che faranno una grande coppia... Non posso pensare a nulla di più lontanoda Gardini e da un certo tipo di sommellerie :-D Ciao A
Rispondiarmando trecaffé
circa 13 anni fa - LinkGrandioso.. io l'ho apprezzato con Capraro a Modica di cui accompagnava la cucina sicula con fare sopraffino... a questo punto son curiosissimo di vederlo all'opera in Langa con Crippa (che non conosco)... inizio a risparmiare da stasera....(dato che dovro' presumibilmente invitare la commensale)
RispondiSimone e Zeta
circa 13 anni fa - LinkPer un Bianchista (categoria in via di estinzione) come me, la carta dei vini dell' Enoteca Bordò, a Torino, curata da Mattei, resta il non plus-ultra della Godibiltà! PS: Per adesso, Luca Gardini resta il n1, fatevene una ragione!!
Rispondialessandro bocchetti
circa 13 anni fa - Linkvedi Simone, non discuto l'abilità (o meno) di Gardini... Non ci ho bevuto assieme per valutarlo. Quello che discuto (e di cui vale la pena di discutere) è quella tipologia di approccio! Mi spiego pensate che si debbano elencare descrittori, assonanze, aromi ecc per raccontare un vino? Io penso di no, penso che a tuttoggi il più bel racconto del vino sia vino al vino, e se lo leggerete troverete pochissimi descrittori. Il Mantra dei descrittori (secondo me) non serve a nessuno, tantomeno alla comprensione di un vino che ci racconta una storia fatta di territori, genti, culture e natura... in una parola heimat! ciao A
RispondiMassimo Cattaneo
circa 13 anni fa - LinkManca che il fuoco scotta e che anche le donne belle fanno la cacca......Personalmente il sommelier come da definizione lo ritengo un mestiere antico e obsoleto. Non è che io disdegni consigli ma, se così dev'essere mi piacerebbe che fossero sotto un'altra forma, più informale. Sarà che mi piace frequentare nella maggior parte dei casi le osterie e le trattorie e mi piace discutere di vino e di cibo con l'oste o il cameriere e che le divise e i troppi sfronzoli mi mettano in soggezione, sarà per tutto questo ma proprio il sommelier con al collo il tastevin non lo sopporto. Chiedo scusa alla categoria!
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkConosco sommelier, con tanto di taste vin al collo, che non riconoscono un chianti da un morellino di scansano e altri invece che non hanno mai fatto un corso e invece ci prendono di brutto. Io sono sommelier Fisar, ma mai mi sono messo a fare tutte quelle manfrine... Così facendo si allontanano le persone dal gusto di assaggiare e abbinare un buon vino. Poi, in caSO DI
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... confermo : pur essendo io AISsino da un ventennio per pura passione (il mio mestiere è un altro) , conosco amici "professionisti" che non sanno distinguere , alla cieca , uno Champeaux da un Lavaux S.Jaques o un Barolo Monprivato da un Barolo Monvigliero ...
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - LinkVinogodi forse mi sono spiegato male e mi correggo.... la differenza tra un chianti e un morellino è evidente per chi è toscano come me oppure per chi assaggia continuamente vino per lavoro. Forse avrei dovuto citare tipologie differenti, ancora più contrastanti come ad esempio un pinot nero con un merlot.... Spero comunque di essere stato capito!
Rispondigionni1979
circa 13 anni fa - Linkooops.... mi è partito un invio farlocco! Concludo dicendo che comunque penso che , a parte le simpatie personali, Luca Gardini sia ineccepibile sia nella tecnica , sia nella manualità, sia nel linguaggio. Un vero sommelier ( almeno come vorrebbero le varie associazioni) almeno adesso deve essere così. Il futuro comunque penso che sia di un altra tipologia di sommelier....
Rispondilespaul
circa 13 anni fa - LinkMi sono da lungo tempo disintossicato da lunghe estenuanti e pallosissime serate verticali, orizzontali, oblique su vini italiano ed esteri con quella prosopopea enogastrofighetta che mi fa solo piangere (e ridere poco) Dove? Ma all'AIS di Roma! che diamine! Una specie di massoneria (con la m minuscola) di iniziati, che dalle finestre del Tempio guardano il mondo sbuffando e burlandosene. Mostri di presunzione. Galleria di magistrati , giornalisti, cazzari molti. E ti devi pure abbonare a Bibenda, uno scempio di rivista sul vino. Pazzesco.
RispondiEnrico Nera
circa 13 anni fa - LinkQualche tempo fa, prendendo spunto da un intervista ad Antonio Albanese sul suo personaggio sommelier, scrissi l'articolo "La figura del sommelier. Meno teatralità e più professionalità"(http://www.parliamodivino.com/2009/10/la-figura-del-sommelier-meno-teatralita.html). Nel post crticai duramente lo stile esasperato di alcuni sommelier. Ecco Luca Gardini rappresenta bene quella spocchiosa teatralità che genera diffidenza verso la professione del sommelier al consumatore medio!
Rispondifrancesco
circa 13 anni fa - LinkSpocchiosa teatralità e tanta raccomandazione
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - Linké legittimo dire che non si apprezza lo stile di Luca Gardini. Meno sensato, invece, e di poco costrutto, insultarlo o fare gratuite illazioni...
RispondiVinogodi
circa 13 anni fa - Link... quoto : è solo ridicolo , quindi non è il caso di offenderlo ...
Rispondifalletto
circa 13 anni fa - LinkSono tanti i casi di clienti che sono usciti spennati da Cracco. Chi ha avuto modo di vadere all'opera il reparto bevande è allibito. Peccato per Carlo! Oppure, contento lui.
RispondiRinaldo Marcaccio
circa 13 anni fa - LinkPunterei l'attenzione sul carattere agonistico della tenzone santodominicana, dalla cui pugna il Gardini è uscito vincitor. Posto l'assenza di qualsiasi nesso tra tale evento e il quotidiano del sommelier professionista (perchè nel quotidiano il sommelier non opera agonisticamente), c'è da chiedersi: qual'è la ratio di questo tipo di competizioni organizzate o sfide? valorizzare la figura del sommelier? o che altro? cioè a cosa servono 'ste sfide? Perchè se lo scopo è di valorizzare, credo che invece si ottenga il risultato opposto. Infatti così si vanno creando partiti pro o contro, proprio sulla base di un'immagine di sommelier estremo, in quanto coinvolto in un evento palesemente ed esclusivamente agonistico, ma che in realtà non rispecchia esattamente la figura professionale e quotidiana del sommelier. Creando una distorsione dell'immagine e del ruolo agli occhi dell'opinione pubblica.
Rispondifrancesco
circa 13 anni fa - LinkVorrei sentirlo colui che gode di ccollaborazioni ais cosa scriverebbe se non avesse interessi economici....sempre a tal proposito. D'altronde non lo ha candidamente confessato lui in diretta, vuoi l'emozione, vuoi che Bertoldo scherzando si confessava. Chi vuol capire e mi fermo qui.
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - LinkSe si riferisce a me, anche se non avessi "interessi economici", alias se non fossi un collaboratore di De Vinis e del sito A.I.S., scriverei le stesse identiche cose. Con educazione e rispetto ho già scritto che preferisco lo stile di altri sommelier A.I.S., alcuni campioni italiani, di cui ho fatto il nome. E ribadisco, e lo faccio liberamente, perché lo penso, non per qualche forma di captatio benevolentiae, che é invece stupido e di poco costrutto, insultare o fare gratuite illazioni su Gardini jr…
RispondiMara
circa 13 anni fa - LinkSapete che vi dico? Che dovreste farvi farvi servire il vino da Shrek oppure da Landrù o dal Gobbo di Notre Dame, magari in una caverna o nelle miniere del galles, visto che disprezzate tanto un sommelier che studia e lavora per dare ai clienti qualcosa in più. Se ciò che fanno i sommeliers fa tanto male al mondo della comunicazione del vino, non oso nememno pensare cosa potrebbero fare certe critiche lette qui. Datemi retta, smettetela di bere vino e ritornate al ciuccio.
RispondiAnna Maria
circa 13 anni fa - LinkBeh, ha detto 10 parole e tra queste che Santo Domingo è in Sudamerica: ciò rispecchia esattamente la figura del sommelier italiano (AIS)e del suo livello culturale. Una pena infinita: ignoranti, spocchiosi, presuntuosi, maschilisti e classisti.
Rispondifranzrin
circa 13 anni fa - LinkAnna Maria, Lei ha perfettamente ragione, se poi nel caso specifico, come qualcuno ha fatto notare, vi sono pure delle ombre sullo svolgimento del concorso allora siamo proprio alla frutta. E' inutile difendere l'indifendibile lo trovo anch'io stupido e di poco costrutto.
Rispondilaterratrema,folletto25603
circa 13 anni fa - Linkhttp://www.laterratrema.org/2011/01/la-terra-trema-non-ce-problema/
RispondiMara
circa 13 anni fa - LinkBeh, grazie per la generalizzazione. Ti fà molto onore e mio marito , che è sommelier, ringrazia pure lui. Ricordati, quando andrai in un locale ed il servizio del vino ti sarà fatto da uno di questi "cavernicoli spocchiosi" di dire : io sono Anna Maria e penso che voi siate tutti ignoranti, spocchiosi, presuntuosi, maschilisti e classisti. Magari poi si scalda la serata e forse anche te.
RispondiAndrea Gori
circa 13 anni fa - Link"ignoranti, spocchiosi, presuntuosi, maschilisti e classisti." non c'è una lezione del corso dove insegnano ad esserlo in maniera particolare. Delle due l'una o sono dei prerequisiti per fare il sommelier oppure tra i sommelier statisticamente ricadono un certo numero di "ignoranti, spocchiosi, presuntuosi, maschilisti e classisti" così come se ne trovano in ogni sottoinsieme maschile italico professionale.
RispondiMara
circa 13 anni fa - Linkgiusto, anche tra gli enoscrittori, i blogger ed i commentatori vari, ti pare?
Rispondifrancesco
circa 13 anni fa - LinkBeh detto max
RispondiGIAMPIERO PEZZUTI
circa 13 anni fa - LinkChi è Antonio Albanese, un nuovo guitto antigovernativo prezzolato come Benigni?
RispondiMassimiliano Montes
circa 13 anni fa - LinkAlbanese e Benigni guadagnano molto bene grazie alle loro capacità. Non hanno bisogno di vendersi. Le persone mediocri si vendono, perchè sanno che non hanno altra possibilità di arricchimento. Il mediocre si vende, ricicla soldi mafiosi, scende in politica... etc. La persona brillante guadagna 3 milioni di euro all'anno senza rubare soldi pubblici e senza dover ripulire orifizi naturali.
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - LinkGiampiero, Albanese non é "un guitto", é un grande artista. E non credo sia "prezzolato", come escludo lo sia anche Benigni. Non sono di sinistra (ma non sono nemmeno filogovernativo) e non penso si debbano giudicare così persone, comunque in gamba, che non la pensano come la pensiamo noi...
Rispondi